lunedì, Agosto 11, 2025
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“Il Sole Nero” esplora la fotografia africana

In occasione del suo anniversario millenario, Napoli si presenta al mondo come una città che guarda al futuro attraverso il dialogo culturale. Il progetto Il Sole Nero si propone come una piattaforma culturale articolata tra Napoli e il continente africano, valorizzando il ruolo della città partenopea come crocevia di culture mediterranee e ponte naturale verso il Sud globale.

Dall’11 agosto al 24 settembre, le Antisale dei Baroni del Maschio Angioino ospitano l’esposizione principale, dedicata alla fotografia africana dal periodo delle indipendenze ai giorni nostri, con oltre 250 opere di 44 artisti e studi fotografici da tutto il continente.

Prodotta da Andrea Aragosa per BlackArt, la mostra è curata da Simon Njami, in collaborazione con Carla Travierso e Alessandro Romanini, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e del Comitato Neapolis 2500, in collaborazione con il Comune di Napoli e le Università Federico II e L’Orientale. Il Museo delle Civiltà di Roma ha concesso il patrocinio.

Accanto alla sede napoletana, il progetto prevede una seconda fase internazionale, attuata attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura, dedicata alla dimensione immateriale, rituale e sonora della relazione tra Napoli e l’Africa. E’ in questo quadro che si inserisce la performance musicale in Africa di Enzo Avitabile, concepita come gesto di restituzione e attraversamento simbolico: una musica frutto di una ricerca delle proprie radici ma fortemente connessa con il continente africano e che restituisce e ricollega ciò che la modernità coloniale ha spezzato. Nell’occasione sarà proiettato un video con i contenuti della mostra Il Sole Nero, presso un Istituto italiano in Africa.

Una conferenza istituzionale, aperta al pubblico, con la partecipazione di Simon Njami ed Enzo Avitabile è prevista il giorno 17 settembre presso gli spazi espositivi del Maschio Angioino a Napoli.

Il Sole Nero si configura così come un progetto bilaterale che collega territori, linguaggi e sensibilità, promuovendo una narrazione culturale condivisa tra l’Italia e l’Africa. Un’iniziativa che riflette lo spirito di Neapolis 2500 e le direttrici del Piano Mattei, contribuendo a rafforzare la presenza culturale italiana nei Paesi partner e offrendo a Napoli un ruolo da protagonista nel disegnare nuove geografie della cooperazione culturale.

Illuminanti le parole di Simon Njami: « È impossibile parlare dell’Africa. È impossibile parlarne nei termini convenzionali del mondo dell’arte o dell’Accademia. Perché l’Africa, fin dagli albori dei tempi, è fantasia. Un contenitore fantastico in cui ognuno deposita le proprie angosce, paure o desideri. Come possiamo dunque narrare questo spazio contraddittorio? Come possiamo parlarne nella sua storia e geografia senza rivedere il nostro passato e mettere in discussione ciò che credevamo di aver capito? È fondamentale “disimparare l’Africa”. Ricostruirla con nuovi strumenti. E questi strumenti dipendono dalla contemporaneità. Solo il contemporaneo può tentare di rendere la molteplicità delle dimensioni di un territorio oscuro attraverso la sua trasparenza. Trasparente perché oscuro».

Il contributo teorico di Carla Travierso guida la lettura curatoriale della mostra: «Nel contesto post-coloniale, la fotografia africana si afferma come strumento critico e poetico, capace di raccontare un tempo “altro”, che attraversa la frattura storica senza rimuoverla. Non cerca di emulare estetiche europee né di rispondere a immaginari esotici: diventa invece spazio di confronto con l’invisibile e con ciò che la storia ha reso indicibile. Diventa luogo di riconciliazione: non semplice rappresentazione, ma pratica capace di mettere in discussione narrazioni consolidate, genealogie identitarie, categorie estetiche, geografie di appartenenza».

Come osserva la dottoressa Marilù Faraone Mennella, membro del Comitato Neapolis 2500: «Napoli, città plurale e crocevia di saperi e culture, ha oggi l’opportunità di rileggere criticamente la propria storia, mettendo a fuoco la persistenza di immaginari e disuguaglianze. Il Sole Nero, in questa cornice, diventa parte integrante della riflessione che la città propone su sé stessa in occasione del suo anniversario millenario. Una riflessione non celebrativa, ma consapevole, capace di fare della memoria uno strumento attivo e del passato un terreno di confronto».

Il Prefetto di Napoli e presidente del Comitato Neapolis 2500, Michele Di Bari, aggiunge: «In un momento in cui il Mediterraneo è attraversato da tensioni, migrazioni e sfide complesse, Napoli riafferma il suo ruolo di città-ponte: un luogo di dialogo e confronto con l’Africa contemporanea e la sua diaspora. Crediamo che solo attraverso una profonda conoscenza del passato e una cultura inclusiva, radicata nel rispetto e nel dialogo, si possa costruire una società più equa e aperta, capace di affrontare con coraggio le sfide del presente e del futuro».

Il Sole Nero partecipa alla ridefinizione del ruolo culturale di Napoli nello scenario internazionale, offrendo uno spazio di confronto, consapevolezza e rigenerazione culturale.

La mostra raccoglie in 91 cornici più di 250 opere di 44 artisti e studi fotografici. Tra questi: Omar Said Bakor, N.V. Parek, Malik Sidibé, Mama Casset,Salla Casset, Seydou Keita, Ambroise Ngaimoko, Jean Depara, Sanlé Sory, Studio Venavi, Tidiani Shitou, J.D. Okhai Ojeikere, Mory Bamba,Oumar Ly, Sanou Bakari, Bassirou Sanni, Cornelius Azaglo, Francis Ahehehinnou, Michel Kameni, Mombasa Studio, Adama Kouyaté, Ricardo Rangel, Adeghola Photo, Clement Fumey, Danisco Studio, Ali Maiga, Photo Sedab, Studio Mehomey, Studio Kwanyainchi, K.W. Ambroise,Studio Begbawa, W.K. Jerome, Islam Photo, M.A. Aliou, Maison Osseni, Photo Belami.

La mostra “Il Sole Nero” si potrà visitare tutti I giorni dalle 10 alle 17, chiusa la domenica e nella fascia oraria 13-14. L’accesso alla mostra è gratuito, l’ingresso al Maschio Angioino, invece, è a pagamento.

Per informazioni:

blacktarantella-art.it

Campania resta in piano rientro Sanità, Solombrino: “Governo punisce sud”

“Il Governo Meloni ha deciso che la Campania, nonostante i bilanci in attivo, debba rimanere sotto il piano di rientro sanitario, una scelta che il Movimento Equità Territoriale considera ingiusta e dannosa per i cittadini campani”.
E’ quanto dichiarato da Rossella Solombrino, segretario nazionale del Movimento Equità Territoriale. “Il Governo Meloni ha deciso – continua la nota inviata dal MET – la Campania, nonostante abbia i bilanci in attivo, deve restare punita. Nessuna uscita dal piano di rientro sanitario. Questo significa: niente assunzioni di medici, nessun investimento per migliorare i servizi, cure negate ai cittadini. Questa decisione rappresenta una scelta politica che penalizza ingiustamente la Regione, mentre il Piemonte, con un disavanzo sanitario di oltre 400 milioni di euro, non subisce restrizioni. La Campania, invece, con un avanzo di bilancio di soli 8 milioni, viene punita, mentre le regioni del Nord continuano a ricevere fondi sanitari fino a 800 euro procapite in più, spesso utilizzati per coprire scandali sanitari.
Per la Campania questa decisione significa meno investimenti in assunzioni di medici e infermieri, circa 15.000 posti di lavoro in meno, e più morti evitabili. Come si può pensare di garantire i livelli minimi di assistenza con queste restrizioni? Con le buone intenzioni? La Regione ha fatto la sua parte, ma questa scelta mira esclusivamente a colpire il Governatore De Luca e tutti i campani, incentivando il turismo sanitario che arricchisce le regioni del Nord.
Il Movimento Equità Territoriale continuerà a battersi per un sistema sanitario giusto ed equo, che valorizzi tutte le regioni e garantisca servizi di qualità ai cittadini.

Ischia, protesta contro abbattimenti a Lacco Ameno

Ischia, protesta contro abbattimenti a Lacco Ameno

In piena stagione estiva e con l’isola traboccante di turisti, scendono in piazza contro gli abbattimenti delle case abusive abitanti e commercianti del comune di Lacco Ameno. In centinaia hanno manifestato in corteo per il centro del comune isolano, in solidarietà con una famiglia per la cui abitazione, nonostante il condono, è prevista la demolizione.

In segno di solidarietà luci dei negozi spenti al passaggio del cordone umano, organizzato dai comitati per il diritto alla casa della regione Campania. Tra le fila della manifestazione anche un gruppo di studenti, allievi della proprietaria dell’abitazione per cui dovrebbero entrare in azione le ruspe.

A prendere la parola al termine del corteo, durante il comizio che si è tenuto in piazza Santa Restituta, Gennaro Savio del coordinamento dei comitati per il diritto alla Casa, l’avvocato della famiglia proprietaria della casa per cui è previsto l’abbattimento, Bruno Molinaro, la proprietaria, Carmen de Simone, i sindaci di Lacco Ameno e Serrara Fontana, Giacomo Pascale e Irene Iacono e tanti cittadini. (Interviste nel video allegato).

Lotta alla criminalità organizzata, patto legalità a Grumo Nevano

Lotta alla criminalità organizzata, patto legalità a Grumo Nevano

Passa attraverso la collaborazione tra pubblico e privato la lotta alla criminalità organizzata. A dare l’esempio il patto di legalità firmato nel comune di Grumo Nevano, in provincia di Napoli tra la commissione anticamorra della Regione Campania e la So.Ge.R.T, S.p.A. che gestisce il servizio di tesoreria per i Comuni ed i Consorzi e la riscossione e l’accertamento dei tributi degli enti locali. La firma dell’intesa nella Basilica di San Tammaro a Grumo Nevano durante il convegno “Patto di legalità: trasparenza e fiducia nella gestione pubblica”.

Il convegno ha rappresentato la seconda tappa di un percorso strategico finalizzato alla costruzione di reti istituzionali ed economiche fondate sulla legalità, che vedono protagoniste le aziende che operano nei settori ad alto impatto per la collettività.

L’evento si è concluso con la firma ufficiale del Patto di Legalità tra la Presidenza della II Commissione Speciale e So.Ge.R.T. S.p.A., che si impegna a integrare principi etici, trasparenza, legalità e tracciabilità nei propri processi aziendali, in particolare nella gestione dei tributi e delle entrate pubbliche.

Durante i lavori sono intervenuti rappresentanti delle istituzioni e degli organi di controllo, esperti in materia di anticorruzione, forze dell’ordine ponendo l’accento sulla necessità di rinnovare la fiducia tra cittadini e pubblica amministrazione attraverso strumenti operativi concreti, come appunto il Patto di Legalità, siglato da Carmela Rescigno, Presidente della II Commissione Speciale Anticamorra e Beni Confiscati della Regione Campania e Giuseppe Coppola e Vincenzo Liguori, Presidente del Consiglio di Amministrazione e direttore commerciale di So.Ge.R.T.

Salta Consiglio d’indirizzo, il San Carlo ancora senza sovrintendente

Pochi giorni fa ci aveva pensato il presidente della Regione Campania ad accendere i riflettori sul fatto che da quattro mesi il teatro San Carlo di Napoli fosse senza guida. “Una vergogna”, l’aveva definita il governatore invitando il consiglio di indirizzo a fare presto per colmare la lacuna. E in un afoso pomeriggio di un giorno feriale di agosto, il consiglio di indirizzo ci ha provato con un blitz a scegliere il nuovo sovrintendente. Un blitz che però ha portato a un nulla di fatto e nuove polemiche politiche. La riunione è stata sconvocata dal presidente, il sindaco Gaetano Manfredi, per impegni istituzionali a Roma. Pur in assenza di Manfredi e della consigliera Maria Grazia Falciatore (capo di Gabinetto del Comune di Napoli), gli altri tre componenti dell’organismo si sono riuniti indicando al Ministero della Cultura, cui spetta il parere definitivo, il maestro Fulvio Macciardi, che ha appena concluso due mandati consecutivi come sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna. Il nome di Macciardi girava da tempo, ma sconvocando la riunione il sindaco ha fatto saltare la nomina. La notizia ha scatenato sia a destra che a sinistra un polverone di polemiche. Al “vergogna” di Vincenzo de Luca si è unito il consigliere comunale, Catello Maresca. Ma la polemica viaggia anche sull’asse Napoli Roma, così come quando con un decreto ad hoc il Governo prepensionò l’allora sovrintendente del Massimo, Stefan Lissner. Era il 2023 e Lissner fece ricorso ottenendo il reintegro. Fino al marzo scorso, quando ha salutato tutti durante una animata conferenza stampa.

Ravello festival jazz, omaggio a Ella Fitzgerald

Ravello festival jazz, omaggio a Ella Fitzgerald

Omaggio a colei che fu soprannominata Queen of Jazz e The First Lady of Song, considerata una delle più influenti voci jazz della storia, vincitrice di 14 Grammy: Ella Fitzgerald.

Tutto sold out per il ritorno sul Belvedere di Villa Rufolo di Roberta Gambarini, una delle cantanti più affermate del jazz internazionale. Cresciuta musicalmente tra Torino e New York, nominata ai Grammy e partner artistica di Hank Jones, James Moody e Roy Hargrove, Gambarini dedica la sua esibizione a Ella Fitzgerald. Accanto a lei, la Salerno Jazz Orchestra, formazione nata nel 2007 grazie all’associazione omonima finanziata dal Comune di Salerno e diretta da Sandro Deidda, che firma anche alcuni degli arrangiamenti originali. Ospite d’eccezione Giovanni Amato e la sua tromba.

Uno spettacolo che si inserisce nella sezione dedicata al Jazz del ciclo di appuntamenti musicali del programma 73esima edizione del Ravello Festival. A precedere la serata dedicata ad Ella Fitzgerald ed inaugurare così il trittico di concerti jazz: i tre pianisti Stefano Bollani, Dado Moroni e Danilo Rea, che si sono esibiti per la prima volta insieme.

Pianura, smantellata stamperia illegale: 2 arresti

Pianura, smantellata stamperia illegale: 2 arresti

Oltre 3 mila prodotti con il logo dell’artista “Geolier” e magliette della SSC Napoli contraffatti. È solo parte della merce scovata e sequestrata dalla guardia di finanza a Pianura, quartiere occidentale di Napoli, dove i baschi verdi hanno smantellato una stamperia illegale e arrestato 2 persone.

L’opificio, secondo la ricostruzione dei finanzieri, avrebbe rifornito numerosi ambulanti abusivi per la vendita di prodotti e gadget, in occasione dei grandi eventi sportivi e musicali nel capoluogo partenopeo.

Due gli uomini che gestivano il centro di produzione (entrambi pregiudicati 50enni di origine campana) sono stati trattati in arresto in flagranza di reato per contraffazione, e sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.

Le forze dell’ordine hanno sequestrato anche: oltre 5 mila prodotti semilavorati, nonché stampanti, telai, vernici, personal computer e toner, pronti per realizzare e “marchiare” i prodotti.

Il locale, i macchinari e gli articoli rinvenuti sono stati posti sotto sequestro.

Giancarlo Bracale è il nuovo presidente regionale FIN

Il presidente del Circolo Canottieri Napoli, Giancarlo Bracale è stato eletto alla presidenza del Comitato Regionale Campano della Federazione Italiana Nuoto. Le elezioni si sono svolte nel corso dell’Assemblea Straordinaria Elettiva che si è tenuta presso la Piscina Scandone-Centro Federale di Napoli, dopo che il presidente uscente, Paolo Trapanese, eletto nel settembre 2024 per il suo quinto mandato consecutivo, nei mesi scorsi aveva rassegnato le dimissioni.

Bracale era candidato unico alla presidenza. Lo hanno eletto i rappresentanti delle 63 Società della Campania aventi diritto al voto. Dopo l’elezione del Presidente, l’Assemblea ha votato per l’elezione dei Consiglieri.

ECCO I NUOVI DIRIGENTI

Sono risultati eletti per la categoria Consiglieri dirigenti: Alfonso Abate, Vincenzo Allocco, Ottorino Altieri, Raffaele Avagnano, Aldo Campagnola, Sergio D’Abundo, Franco Porzio, Andrea Scotti Galletta, Alessio Sigillo, Raffaele Viscardi; per la categoria Atleti: Amedeo Acquaviva Coppola, Fabiana Lamberti, Andrea Manzi; per la categoria Tecnici: Lorenzo Iaccarino.

All’Assemblea è intervenuto anche il Presidente della Fin Nazionale, Paolo Barelli.
“Certamente – ha detto Bracale dopo il voto – avrò bisogno di apprendere da persone che hanno maturato esperienze e che ne hanno più di me. Chiederò il loro supporto, il loro aiuto perché tutti noi dobbiamo portare avanti l’obiettivo del miglioramento sempre maggiore del Comitato campano”.

“Noi – ha aggiunto il nuovo presidente della Fin Campania – abbiamo il dovere di avviare i ragazzi allo sport, abbiamo un compito sociale che ci è riconosciuto da tutte le istituzioni. Soprattutto in Campania prendiamo molti ragazzi da nuclei familiari difficili e tramite lo sport, grazie al lavoro dei nostri tecnici, che insegnano anche i principi morali fondamentali, li prepariamo nel migliore dei modi, tenendoli lontani dalle tentazioni della vita e li portiamo anche verso il lavoro e verso la professione del domani”.

“Le Federazioni – ha concluso Bracale – hanno attuato una politica estremamente importante, potenziando le periferie attraverso i Comitati locali. Questo ha contribuito allo sviluppo di tutto il movimento sportivo. In Campania abbiamo il dovere di guardare alla nostra storia prestigiosa e di rispettarla. Abbiamo tantissimi giovani che si stanno affermando e che dobbiamo continuare ad aiutare, a far crescere. Io farò il presidente del Comitato campano della Fin con molta umiltà e assicuro il massimo impegno possibile per essere degno della fiducia che mi è stata riservata”.

“La squadra che è stata scelta – ha osservato dal canto suo il presidente uscente Paolo Trapanese – è la migliore per il futuro. Lascio la presidenza al migliore presidente possibile, colui il quale incarna al meglio i valori che vogliamo trasmettere. Tutto ciò ci serve per la continuazione, per l’affermazione dei nostri principi e dei nostri valori. L’anima politica che caratterizza il nuovo corso è rappresentata dai Circoli nautici che nel Consiglio sono presenti ai massimi livelli e il cui valore che si fonde con l’esperienza e con le capacità di alcuni dirigenti ‘storici’ della Fin Campania ma anche con l’entusiasmo e la preparazione di un gruppo di giovani che rappresentano una garanzia di continuità per il futuro”.

“La caratteristica principale del nuovo Consiglio – ha aggiunto – è l’unità, quella stessa che è stata sempre perseguita nel corso dei 17 anni della mia presidenza e che è testimoniata proprio dalla presenza dei Circoli Nautici e dei Circoli Velici. Essa costituisce il miglior viatico per affrontare nel modo giusto gli impegni importanti ed esaltanti che attendono tutto il mondo sportivo nel 2026, con ‘Napoli capitale europea dello sport’ e nel 2027, con la Coppa America di Vela. Lo sport diventa punto di riferimento ed è importante che tutto il mondo sportivo si compatti e si unisca”.

“Cosa fondamentale – ha concluso Trapanese – è stata creare questa unità dei Circoli ma al tempo stesso sarà decisivo allargarla a livello istituzionale, al Comune di Napoli in particolare e al comitato interministeriale, per creare un fronte unico che darà la possibilità di impiegare al meglio le energie e di realizzare i programmi coordinati e voluti da tutti e che andranno ad arricchire tutto il litorale napoletano e Bagnoli. Il nuovo Consiglio è il migliore che si potesse avere e ciò lo si deve al grande lavoro che è stato fatto per far convergere tutte le forze in campo. Il nostro è un mondo bello e di persone sane le quali per le cose importanti che si devono realizzare si sono trovate tutte unite. La Fin Campania dimostra ancora una volta di avere la maturità e la compattezza giuste per guardare al futuro con entusiasmo e con fiducia”.

“Apprezzo il significativo lavoro fatto da Paolo Trapanese – ha detto il presidente della Fin, Paolo Barelli – dai suoi collaboratori del Comitato regionale campano e prendo anche atto in maniera positiva del senso di unità e di coerenza sull’impegno di andare uniti a queste elezioni”.

“Faccio gli auguri a Giancarlo Bracale e a tutta la squadra che avete assieme composto unitariamente – ha concluso Barelli – perché è fondamentale che noi ci impegniamo ulteriormente per saperci meritare tutto quello che abbiamo conquistato anche con il forte impegno di Trapanese e che possiamo guardare avanti per potere assumere un ruolo sempre più importante nel nostro sistema Paese”.

Mare libero, il costituzionalista Lucarelli: “Comune si riprenda arenili”

E’ una diffida presentata a mano a comune di Napoli e Autorità portuale quella presentata dai rappresentanti del comitato Mare Libero, da tempo impegnato tra ricorsi alla giustizia amministrativa e proteste a far rispettare in favore della collettività le concessioni balneari. Una delegazione di attivisti del comitato, muniti di asciugamani e ombrelloni, ha dato vita a un incontro davanti alla sede dell’Autorità portuale per chiedere il rispetto della legge per quanto riguarda la privatizzazione dei beni comuni come le spiagge. Gli attivisti, portavoci Mario Avoletto e Rosario Nasti, hanno spiegato le ragioni della diffida evidenziando come l’avviso del bando pubblicato sulla gazzetta europea, sull’assegnazione di tre lotti di arenile a Posillipo, sia un chiaro tentativo da parte dell’Autorità Portuale, con la complicità del Comune di Napoli, di elusione delle ultime sentenze che imponevano la liberazione degli arenili, con il ripristino della naturale vocazione delle spiagge

 

La diffida è stata redatta con il contributo di Alberto Lucarelli, professore ordinario di diritto costituzionale all’Università Federico II di Napoli

Balneabilità, Legambiente: “in Campania, 52% dei campioni oltre limiti legge”

Non sono positivi i dati sulla balneabilità delle coste della Campania, forniti come ogni anno da Legambiente. Come lo scorso anno, più della metà dei punti campionati dai volontari di Goletta Verde, la campagna di Legambiente che monitora la qualità delle acque marine in Italia, nella nostra regione sono risultati oltre i limiti di legge. Sedici i punti interessati, il 52% dei prelievi, sui 31 complessivi distribuiti nelle province di Napoli, Caserta e Salerno. I risultati di quest’anno sono in linea con quelli dell’anno scorso. Goletta Verde ha riscontrato problematiche soprattutto intorno alle foci di fiumi e nei canali, rinvenendo batteri come l’escherichia coli.

Rispetto al totale dei punti campionati, il 16% dei punti sono inquinati, mentre il 36% sono risultati, come recita il report di Legambiente, fortemente inquinati. Il monitoraggio ha riguardato l’58% dei punti a mare (18) e il 42% dei punti prelevati in situazioni critiche di scarico, foci di fiumi, per un totale di 13 punti. Nella provincia di Caserta 2 punti risultati inquinati: la foce del fiume Savone ed il punto alla foce del Regi Lagni a Castelvolturno. Nella provincia di Napoli 5 punti campionati oltre i limiti di legge, intorno alla foce del canale di Licola a Pozzuoli; a San Giovanni a Teduccio presso la spiaggia a 50 metri alla sinistra della foce dell’Alveo Volla; in via Ponte della Gatta a Torre del Greco e la foce del fiume Sarno. Inquinato anche il tratto di mare campionato alla foce del Lagno Vesuviano ad Ercolano. Entro i limiti di legge la spiaggia di Mappatella Beach sul lungomare Caracciolo a Napoli.

A completare la provincia il monitoraggio dell’isola di Ischia dove i quattro punti indagati sono risultati entro i limiti definiti per la balneazione: la spiaggia del muro rotto a Ischia, la spiaggia del Perrone a Casamicciola Terme, la spiaggia Chiaia davanti al canale a Forio e il mare presso il Rio Corbore a Ischia. Nella provincia di Salerno 9 i punti oltre i limiti di legge, tra questi la foce del Regina Minor a Minori, la foce del fiume Irno a Salerno. Carente, secondo Legambiente, anche la segnalazione dei punti inquinati a favore di bagnanti e turisti. Solo in due punti di monitoraggio sono stati trovati dai tecnici di Goletta Verde cartelli di informazione sulla qualità dell’acqua di balneazione, per il restante 94% l’informazione non è risultata disponibile