venerdì, Novembre 7, 2025
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Regionali in Campania, Fico riceve “benedizione” del campo largo

Regionali in Campania, Fico riceve “benedizione” del campo largo

Il dopo De Luca in Campania potrebbe esser cominciato ieri, nei quartieri spagnoli a Napoli dove il candidato della coalizione di centro sinistra Roberto Fico dopo la tanto attesa l’ufficializzazione seguita a mesi di dialoghi, scontri e confronti, ha ricevuto la benedizione materiale da parte del cosiddetto campo largo. Lo stesso campo largo che tre anni fa ha dato la poltrona di sindaco di Napoli a Gaetano Manfredi, primo a rispondere all’invito di Giuseppe Conte insieme agli altri esponenti cittadini dei partiti di coalizione.

Insomma Roberto Fico dal vaffanculo day alla corsa per la poltrona di governatore della Campania, sulla quale al momento siede ancora Vincenzo De Luca e sarà con lui che bisognerà andare d’accordo nei mesi che mancano fino al voto.

(Interviste nel video allegato)

Omicidio Rapuano, la moglie assassina al Gip: “Mi sono difesa”

Continua a confermare di aver ucciso il marito per difendersi. Racconta quei drammatici momenti con lucidità ma ribadisce: “Ho dovuto difendermi”. A parlare è Lucia Salemme, la 58enne rea confessa dell’omicidio del marito Ciro Rapuano, 59 anni, ucciso il 4 settembre scorso nella loro casa di via Sant’Arcangelo a Baiano, nella zona di Forcella. Salemme, difesa da Riccardo Pinto, ha risposto alle domande del gip di Napoli Alessandra Grammatica durante l’udienza di convalida dell’arresto, ribadendo la versione già fornita subito dopo i fatti al pm Giuliano, presente all’udienza. Al termine dell’interrogatorio il pm ha chiesto di confermare il carcere per i reati di omicidio volontario aggravato, mentre l’avvocato Pinto ha richiesto la misura meno afflittiva dei domiciliari anche con applicazione del braccialetto elettronico.

La donna ha dunque riferito al gip di essere da lungo tempo vittima di violenza tanto da apparire “sollevata” dall’accaduto prima di cadere in un profondo stato di prostrazione. Ha quindi ripercorso la tragica notte tra il 3 e 4 settembre, quando il marito avrebbe provato ad aggredirla con un coltello dopo una lite per futili motivi, ferendola ad un braccio; lei si sarebbe poi accorta di un secondo coltello che l’uomo teneva sotto il suo cuscino, l’avrebbe afferrato e con quello sferrato decine di colpi al marito, uccidendolo. Il trambusto e le urla avrebbero fatto accorrere la figlia 30enne, che conviveva con i genitori, che ha visto la scena; con lei anche la bimba di sette anni, che non si sarebbe accorta di nulla perchè dormiva. Dopo l’omicidio, Salemme ha chiamato la Polizia, ammettendo subito le sue responsabilità; è stata poi portata all’ospedale Vecchio Pellegrini per la profonda ferita al braccio, e dopo le dimissioni è stata arrestata. Salemme è ora detenuta nel carcere di Secondigliano, dove è guardata a vista per timore di gesti estremi.

Cellulari e droga in carcere, blitz Penitenziaria a Poggioreale

Dieci telefoni cellulari e droga rinvenuti nel carcere napoletano di Poggioreale. Dell’operazione di servizio condotta dagli agenti di polizia penitenziaria nella giornata di venerdì riferisce, in una nota, Raffaele Serra, vicesegretario regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe.

IL PLAUSO DEL SAPPE

Nel comunicato il Sappe riferisce del proprio compiacimento “al personale di polizia penitenziaria, che nonostante le tante difficoltà porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti ed impedire l’ingresso di oggetti non consentiti”. Il Sappe torna inoltre a “richiamare l’attenzione dei vertici regionali e nazionali dell’amministrazione penitenziaria sulla grave carenza di organico ed il sovraffollamento presenti nel carcere più grande d’Italia: sono circa 160 i poliziotti in meno rispetto alla pianta organica prevista ed una forza realmente impiegabile pari a sole 430 unità e circa 2.100 detenuti, a fronte di 1.571 posti, ed il personale di polizia penitenziaria è costretto a svolgere turni di lavoro forzati e massacranti”.

LA DENUNCIA: “SIAMO ANCORA SOTTO ORGANICO”

Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, “è imprescindibile che il Ministero della Giustizia ed i dipartimenti competenti adottino con urgenza soluzioni di efficace contrasto per schermare l’uso dei telefoni cellulari nelle carceri”. Capace si complimenta con gli uomini della polizia penitenziaria in servizio a Poggioreale, rimarcando come “il ruolo e il valore della polizia penitenziaria sono un patrimonio da condividere con la società civile, che riconosce il ruolo insostituibile che la stessa svolge al servizio del Paese”. “È una verità oggettiva e incontestabile sostenere – prosegue il segretario generale del Sappe – con forza e convinzione, che l’attività svolta dalla polizia penitenziaria garantisce la legalità e le condizioni di sicurezza degli istituti penitenziari, affinché siano attivati gli interventi del trattamento rieducativi a favore dei condannati. È un lavoro, questo, che la polizia penitenziaria svolge con spirito di abnegazione, alti livelli di professionalità congiunti al senso di umanità che mai deve venir meno nell’espletamento dei compiti”.

10 anni dalla morte di Genny Cesarano: Libera organizza giornata della memoria

Alle 4:50 del 6 settembre 2015 Genny Cesarano viene ucciso davanti alla chiesa di San Vincenzo nel quartiere Sanità da due colpi di pistola che lo raggiungono al petto. Trasportato all’ospedale Pellegrini, giunge ormai deceduto. La polizia scientifica ritrova sul luogo dell’accaduto 18 bossoli di diverso calibro che fanno ipotizzare in prima ipotesi un agguato di matrice camorristica o un conflitto a fuoco tra fazioni rivali. Genitori ed amici di Genny rivendicano a gran voce l’innocenza del ragazzo.

L’inchiesta ha confermato che il ragazzo fu la vittima innocente di una sparatoria all’impazzata scatenata nell’ambito di uno scontro fra bande rivali della camorra. Determinante, ai fini della ricostruzione della vicenda, la collaborazione con la giustizia di un uomo, appartenente a un clan dell’Area Nordest di Napoli.

Nel decimo anniversario dal delitto, la Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania con Libera, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime innocenti della criminalità, l’associazione “Un popolo in cammino per Genny vive”, con il sostegno del CSI e del Comune di Napoli hanno organizzato tre momenti in memoria. Presente il papà, Antonio Cesarano.

Si è svolto un torneo di calcio con squadre composte da atleti provenienti dal Centro Sportivo Italiano, le cui famiglie usufruiscono del voucher concesso dalla Regione Campania per le attività sportive. Successivamente il Comune di Napoli ha intitolato l’impianto sportivo a Genny Cesarano. Erano presenti gli assessori comunali e regionali, Antonio De Iesu e Mario Morcone.

(Interviste nel video allegato)

Lavoratori Osa demansionati, Napoli servizi occupa uffici consiglio comunale

Lavoratori Osa demansionati, Napoli servizi occupa uffici consiglio comunale

Demansionati nonostante le qualifiche di cui sono in possesso, con l’inizio dell’anno scolastico alle porte tornano a scontrarsi con l’amministrazione comunale i circa 200 operatori socio assistenziali della Napoli servizi, azienda partecipata di palazzo San Giacomo. Questa mattina, una loro delegazione ha occupato una stanza del consiglio comunale in attesa di incontrare il dirigente generale del comune, dopo che lo stesso si era rifiutato di incontrarli nella giornata di ieri. Dopo anni in cui hanno prestato un servizio nelle scuole affiancando alunni in difficoltà o affetti da handicap, riconosciuto da contratto collettivo, da un anno si ritrovano, a causa del muro alzato dal dirigente, a rientrare a scuola come bidelli. E sono pronte anche a iniziative di protesta radicali per vedere riconosciuto il loro ruolo. Portavoci della vertenza, Pina e Assunta Castellano: (Interviste).

 

Trasporti pubblici, effetti dello sciopero a Napoli

Trasporti pubblici, effetti dello sciopero a Napoli

Nemmeno il tempo di tornare dalle ferie e ricominciare con la quotidiana routine che i napoletani si sono ritrovati a fronteggiare il primo sciopero dei trasporti della stagione.

Ritardi e cancellazioni per molti treni in arrivo e in partenza dalla stazione centrale di Napoli hanno creato non pochi grattacapi ai pendolari.

A manifestare quest’oggi gli addetti del gruppo Fs Italiane.

Lo sciopero è stato proclamato dal Sindacato generale di base USB SGB e Assemblea Nazionale PDM/PDB ed è durato fino a questo pomeriggio alle 18.00.

Tra le partenze cancellate quelle dell’Alta Velocità per Milano delle 10,25, delle 11,25, delle 11,55 e il Regionale delle 11,20 diretto a Roma Termini.

Allo scalo partenopeo, comunque, non si sono registrate lunghe file agli sportelli di informazione delle aziende di trasporto.

Anche la linea 2 della metropolitana ha subito le conseguenze dell’agitazione con circa la metà dei treni previsti che sono stati cancellati ed altri che hanno subito forti ritardi.

I treni regionali garantiti in Campania sono stati garantiti “nelle fasce orarie di maggiore frequentazione”.

“Casalvelino – Saperi di mare”, grande successo per l’edizione 2025

“Casalvelino – Saperi di mare”, grande successo per l’edizione 2025

La pesca, il mestiere del pescatore, i piatti stellati dello chef Giuseppe Daddio. Ma anche conferenze, tavole rotonde ed eventi conviviali e di spettacolo. Successo per l’edizione 2025 di “Casalvelino – Saperi di mare”, la kermesse culturale ed enogastronomica andata in scena sul sulla terrazza del Molo di Sopraflutto del porto di Casal Velino Marina. Un evento non solo degustativo, ma anche formativo e di diffusione della cultura locale.

L’iniziativa ha voluto creare un percorso per adattare la cucina dei nostri nonni ai palati delle giovani generazioni, disabituati ai gusti di un tempo. ‘Casal Velino – Saperi di mare’, ha di fatto creato una rete tra piccole e medie imprese del territorio, il mondo dell’enogastronomia e i turisti . Alla serata conclusiva hanno preso parte tra gli altri il sindaco di Casal Velino Silvia Pisapia, Giuseppe Coccurullo, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Luca Mauriello, CEO di Projenia SCS, Augusto Ozzella, direttore artistico di ‘Casal Velino – Saperi di mare’. Nel corso dell’evento presentato il documentario di Antonello Carbone e Leandro Pisano, realizzato nell’ambito del progetto ‘Casal Velino- Saperi di mare’, che racconta il territorio dal punto di vista di chi vive quotidianamente il mare.

Marano, sciolto comune per infiltrazioni mafiose

 Marano, sciolto comune per infiltrazioni mafiose

5 amministrazioni sciolte dal 1991 a oggi. Un record negativo che fa del Comune di Marano maglia nera per infiltrazioni malavitose nella pubblica amministrazione. Ieri il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro dell’interno Matteo Piantedosi, in considerazione delle comprovate ingerenze da parte della criminalità organizzata, che compromettono la libera determinazione e l’imparzialità dell’amministrazione locale, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Marano di Napoli e l’attribuzione della gestione del Comune, per la durata di diciotto mesi, a una commissione straordinaria.

Una città, Marano, che da decenni fatica a liberarsi dalle ombre della criminalità organizzata e dalle crisi politiche, oggi si ritrova nuovamente senza un governo locale eletto, con un commissariamento che apre una nuova pagina di incertezza.

Marano è nota per il suo rapporto con la criminalità organizzata, con le famiglie Nuvoletta, Polverino e Orlando che da decenni esercitano il loro predominio. Ed è proprio dal comune a Nord di Napoli che partì l’ordine di uccidere il cronista del Mattino Giancarlo Siani. Questo ennesimo scioglimento è uno schiaffo in pieno viso a quella parte della città che da anni si batte per la verità e per la legalità come sottolinea don Tonino Palmese presidente della fondazione Pol.i.s.

(Intervista a Don Tonino Palmese nel video allegato) 

Napoli, sequestrato oltre 1 milione di giocattoli non sicuri

Napoli, sequestrato oltre 1 milione di giocattoli non sicuri

Maxi sequestro di oltre 1 milione e mezzo di giocattoli non sicuri e/o contraffatti della guardia di finanza di Napoli che ha denunciato due persone per contraffazione, ricettazione e frode in commercio. I controlli si sono concentrati nella zona industriale del capoluogo partenopeo che ospita vari centri commerciali all’ingrosso, molti dei quali amministrati da cittadini di origine sinica. In particolare, nei giorni scorsi, i finanzieri del Gruppo Pronto Impiego Napoli hanno individuato, all’interno di un rivenditore all’ingrosso nei pressi di via Gianturco, diversi giocattoli privi di qualsiasi certificato di conformità alla normativa europea in materia di marchio “CE” che peraltro era falso.

I “Baschi Verdi” hanno così sequestrato 1 milione e mezzo di giocattoli non sicuri, parte dei quali recanti anche marchi registrati contraffatti, che replicavano famosi personaggi di serie cult animate seguite da generazioni. Tra i prodotti figurano anche 10 mila cosmetici non sicuri e monili riproducenti un disegno mendace di noti marchi di gioielli.

Lavori in corso a Castel dell’Ovo: cantiere dal 2023

Lavori in corso a Castel dell’Ovo: cantiere dal 2023

Da Gennaio 2023 Napoli è senza la sua fortezza sul mare. E ci vorranno ancora altri due anni perché possa riaprire, Castel dell’ovo. Il comune fa sapere che i lavori del maniero simbolo del lungomare Partenope procedono spediti, resta però il fatto che in totale sono 4 gli anni in cui a turisti e napoletani non è stato, e non sarà possibile, accedere all’interno della struttura, dichiarata inaccessibile per motivi di sicurezza dopo il crollo di alcune pietre di tufo che si è verificato nel 2022.

I motivi di sicurezza in questo lasso di tempo sono caduti solo per consentire la presentazione in pompa magna dell’America’s cup, pochi mesi fa. Al momento, la fortezza che domina l’isolotto di Megaride è circondata dalle impalcature e il comune spera di riuscire ad aprire parzialmente il castello nel 2026. Il cantiere procede spedito, rassicura palazzo San Giacomo, che due anni fa aveva però annunciato che i lavori sarebbero durati 24 mesi. Quei mesi, alla luce della nuova comunicazione, passano dunque a 48. I lavori sono stati rallentati dal blocco dei 4milioni stanziati per il restauro da Cassa Depositi e prestiti. Da quanto si apprende, i fondi saranno sbloccati a breve. L’intenzione di Palazzo San Giacomo è far si che la fortezza del lungomare possa tornare fruibile al 100% per l’inizio delle regate dell’America’s e Louis Vitton Cup.