domenica, Novembre 9, 2025
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Teatro San Carlo, nessuna decisione, giudice si riserva

Teatro San Carlo, nessuna decisione, giudice si riserva

La partita sul sovrintendete del Teatro San Carlo resta aperta.  Il giudice della VII sezione, Francesco Paolo Feo, si è riservato di decidere, concedendo tempo fino a domani per il deposito delle memorie difensive. La pronuncia è attesa quindi a inizio della prossima settimana.

Al centro della vicenda c’è la nomina di Fulvio Macciardi, ex sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna.

A opporsi, il sindaco e presidente della Fondazione, Gaetano Manfredi, insieme alla consigliera metropolitana Maria Grazia Falciatore.

La contestazione riguarda la validità della delibera con cui tre membri del Consiglio di indirizzo – Marilù Faraone Mennella, Gianfranco Nicoletti e Riccardo Realfonzo, due di nomina ministeriale e uno regionale – hanno proposto il nome di Macciardi al ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nonostante la riunione fosse stata sconvocata dal sindaco per impegni istituzionali a Roma.

L’altro ieri, gli stessi tre consiglieri hanno ribadito la nomina durante una nuova riunione, dalla quale Manfredi si è allontanato. In una nota, hanno parlato di “nodo del sovrintendente risolto” e accusato il sindaco di ostruzionismo. Secondo loro, anche un’eventuale bocciatura dei giudici non inciderebbe sulla nuova delibera, che potrebbe comunque essere trasmessa al ministro.

Dal canto suo, Manfredi ha definito “inaccettabile” la ripetizione della procedura in pendenza di contenzioso. Ha ribadito la necessità di trasparenza e legittimità nella nomina, assicurando che le attività artistiche del Teatro non sono a rischio e richiamando la tutela dell’autonomia della Fondazione San Carlo come valore irrinunciabile. (Video)

Napoli, raffica di sequestri a Mappatella Beach

Napoli, raffica di sequestri a Mappatella Beach

Stretta dei carabinieri sulla spiaggia della Mappatella, nel cuore di Napoli, dove continuano i controlli contro l’abusivismo. I militari della compagnia Centro, insieme agli agenti della Polizia Municipale, hanno denunciato tre persone sorprese a gestire senza alcuna autorizzazione il noleggio di ombrelloni, sdraio, sedie e tavolini, occupando abusivamente una parte del litorale.

Secondo quanto ricostruito, ognuno degli indagati aveva un ruolo preciso nell’organizzazione. Uno di loro, secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine, è risultato vicino al gruppo criminale Strazzullo. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati dieci ombrelloni, sessanta tra sedie e sdraio, venti tavolini in plastica e una somma di denaro ritenuta provento dell’attività illecita.

I precedenti

L’intervento arriva in una delle spiagge libere più frequentate da residenti e turisti, già più volte al centro delle cronache per episodi di microcriminalità e furti ai danni dei bagnanti. L’ultimo solo ieri, quando, due turisti russi sono finiti nel mirino dei borseggiatori. (Video)

 

18enne accoltellato a Quarto, arrestato 15enne

18enne accoltellato a Quarto, arrestato 15enne

Otto coltellate inferte da un ragazzo di soli 15 anni: a Quarto un diciottenne è rimasto ferito in una lite finita nel sangue. È accaduto in corso Italia, dove i due giovanissimi si sono affrontati al culmine di una discussione per futili motivi.

Secondo una prima ricostruzione, ancora al vaglio degli investigatori, le tensioni sarebbero nate quando alcuni amici della vittima si erano seduti sullo scooter del quindicenne: alla richiesta di allontanarsi sarebbe seguito l’alterco, poi degenerato nell’aggressione.

Il diciottenne ha riportato ferite all’addome, alla schiena e alla coscia: soccorso e trasportato all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, è stato dimesso con dieci giorni di prognosi. L’aggressore, incensurato, è stato subito identificato e arrestato dai carabinieri della compagnia di Pozzuoli con l’accusa di tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. È ora al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei.

I precedenti

Ma la lista degli episodi che hanno coinvolto giovanissimi in regione è lunga. A fine luglio un 14enne è stato accoltellato a Varcaturo al termine di una partita di calcetto.  Sullo stesso litorale lo scorso 9 giugno venne ucciso con un fendente il 18enne Salvatore Mirti. (Video)

Il Napoli saluta Decibel Bellini e si affida a Geolier per animare le partite

Il Napoli ha deciso di non affidare più da quest’anno al dj Daniele Decibel Bellini l’animazione e lo speakeraggio in occasione delle partite interne della squadra. Allo Stadio “Maradona” l’animazione sarà affidata alla società Golden Boys, fondata dai fratelli Gaetano ed Emanuele Palumbo, in arte Geolier. Una separazione, seppur edulcorata da comunicati e messaggi pacati da entrambe le parti, che non sarebbe stata priva di qualche asprezza. Ma il Napoli ha deciso di cambiare e, come al solito, di alzare il livello.

IL COMUNICATO DEL NAPOLI

SSC Napoli e Golden Boys annunciano una partnership per la gestione dell’intrattenimento allo Stadio Diego Armando Maradona in occasione di tutte le gare casalinghe del Club. Grazie a questo accordo, Golden Boys curerà insieme al Club la direzione artistica del matchday azzurro: dal dj set all’organizzazione del palinsesto musicale completo. Golden Boys è la società dei fratelli Gaetano (CEO) ed Emanuele Palumbo (in arte Geolier), creata proprio per sviluppare progetti nel settore musicale e nel mondo degli eventi. L’artista napoletano ha già collaborato con il Club alla colonna sonora del film “Sarò con te” ed è stato tra i protagonisti delle feste scudetto del 2023 e del 2025. Il primo appuntamento della stagione è in programma sabato 30 agosto in occasione della gara interna contro il Cagliari: in consolle ci sarà il dj resident Enrico Maria, mentre lo speaker sarà Timo Suarez. Nel corso dell’anno si alterneranno numerosi ospiti e artisti, chiamati ad animare il pre-partita del Maradona. La SSC Napoli coglie l’occasione per ringraziare Daniele Decibel Bellini, che ha contribuito a raccontare momenti iconici della storia del Club.

IL POST DI DECIBEL BELLINI

“Qualsiasi cosa succeda sappiate che ho fatto sempre il massimo e ho portato rispetto a tutti. Ho sempre dato tutto me stesso senza risparmiarmi mai. A volte, però, fare il massimo non basta”. Questo il messaggio affidato ai social di Daniele decibel Bellini. Non privo di amarezza, si comprende.

 

 

Conclusa Settimana Liturgica Nazionale, Battaglia consegna “10” ai partecipanti

A chiusura della 75ª Settimana Liturgica Nazionale, svoltasi a Napoli, nella sua riflessione conclusiva, l’Arcivescovo di Napoli, cardinale don Mimmo Battaglia ha consegnato ai partecipanti un numero simbolico: il 10.
“È il numero dei verbi del Magnificat – ha spiegato – il canto della Madre di Dio che segna la vera rivoluzione della storia: ha guardato all’umiltà della sua serva, ha fatto grandi cose in lei, ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote, ha soccorso Israele suo servo, si è ricordato della sua misericordia”.
Ma il cardinale ha ricordato che anche la parabola del Buon Samaritano contiene dieci verbi che orientano all’azione: “Lo vide, ne ebbe compassione, si fece vicino, versò olio e vino sulle ferite, lo caricò sul giumento, lo portò all’albergo, si prese cura di lui, pagò per lui, promise di ritornare, e mantenne la promessa. Sono i verbi dell’amore concreto, che mettono al centro il dolore dell’altro. La compassione non è un istinto, è una conquista”.
Sulla Settimana, la riflessione del professor Giuseppe Falanga, teologo e docente di Liturgia (Intervista nel file allegato)
Il Cardinale Mimmo Battaglia ha anche condiviso con i presenti il saluto di Padre Gabriel Romanelli, parroco della comunità latina di Gaza, che ha sentito prima di partecipare ai lavori della Settimana. Il sacerdote ha voluto far giungere la propria vicinanza spirituale ai partecipanti, sottolineando la forza che la comunità cristiana di Gaza riceve dalla preghiera

Rabbia e dolore ai funerali di Tina: “La violenza non è mai soluzione”

Rabbia e dolore ai funerali di Tina: “La violenza non è mai soluzione”

Palloncini bianchi e applausi all’uscita del feretro. Inforno occhi colmi di lacrime e rabbia. Un dolore intenso ha caratterizzato la cerimonia funebre per Tina Sgarbin. La donna di 47 anni uccisa sabato mattina all’interno del suo appartamento. A toglierle la vita, per sua stessa ammissione, l’uomo con cui la vittima aveva avuto una relazione fin dal 2016, il 36enne Christian Persico il quale, dopo il delitto, ha fatto perdere le sue tracce fino a essere scoperto dai carabinieri, nella stessa serata, non molto lontano dal luogo del femminicidio.

PICCHIATA E STRANGOLATA

L’uomo l’ha picchiata e poi strangolata, fino alla morte: è stata l’autopsia, ieri, a raccontare l’orrore che la donna ha dovuto subire da chi diceva di amarla. Tutta la comunità si è stretta, anche oggi, intorno ai familiari di Tina e in particolar modo ai suoi tre figli nati da una precedente relazione.

L’OMELIA

“Il nostro cuore – ha detto nel corso dell’omelia Alfonso Raimo, vescovo ausiliare di Salerno-Campagna-Acerno – è attraversato dal dolore. Tina era una giovane mamma, strappata alla vita in maniera crudele e ingiusta, vittima di quella piaga che ormai chiamiamo con un nome preciso: femminicidio. Per noi, però, non è un termine astratto, ma è un volto, una storia, una madre che amava i suoi tre figli che ha visto spezzato il filo della sua esistenza in un atto di inaudita violenza. La violenza non è mai la soluzione. Non lo è nei rapporti tra i popoli, tra gli Stati, tra le mura di casa, nei legami più intimi e sacri. Viviamo in un tempo in cui la violenza sembra essersi trasformata nella scorciatoia che troppi invocano per risolvere conflitti, frustrazioni, ferite interiori, incapacità di dialogo. È come se il mondo avesse dimenticato che le parole hanno un potere più grande delle mani che colpiscono o delle armi che feriscono”.

PROCLAMATO LUTTO CITTADINO

Il sindaco Martino D’Onofrio ha disposto il lutto cittadino “quale segno di partecipazione al dolore dei familiari e di cordoglio collettivo. E’ un atto sentito e doveroso nei confronti di Tina, dei suoi familiari e soprattutto dei suoi amati figli. Questa morte ha lasciato tutti basiti. Oggi è il giorno del dolore per la nostra città. Dobbiamo ragionare affinché questi episodi non si verifichino più. Qui, oggi, c’è tanta gente e tanti ragazzi. Che questa morte, questo ennesimo femminicidio, possa essere d’esempio. Bisogna, con forza, dire no agli amori malati. Stiamo intanto immaginando delle iniziative per ricordare Tina. Non verrà dimenticata”. (Video)

Coraggio e dedizione: premiati i Carabinieri della Campania

Dai blitz contro i clan di camorra, passando per interventi salvavita, fino a operazioni quotidiane di vicinanza alla popolazione. Questa mattina nel cortile monumentale della caserma Salvo D’Acquisto, sede della Legione Carabinieri Campania, il Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala ha ufficialmente riconosciuto il valore dei suoi uomini. Le onorificenze in una cerimonia sobria ma carica di significato. Tra gli interventi premiati ci sono operazioni contro la camorra in diverse province campane, salvataggi di persone in crisi e atti di coraggio che hanno salvato vite.

LA GALA: “SIETE ESEMPI”

“Ogni giorno affrontate sfide complesse, spesso lontano dai riflettori, ma sempre con impegno, competenza e senso del dovere”, ha dichiarato il Generale La Gala. “Siete esempi luminosi di coraggio, sprezzo per il pericolo e umanità. Ogni gesto è un tassello nella costruzione delle nostre istituzioni. Il vostro successo non è mai casuale, è frutto di lavoro di squadra, sacrificio condiviso e una missione chiara: tutelare, prevenire, aiutare.” Il generale ha rivolto un invito concreto ai militari: “Avvicinate i giovani, parlate con loro. Mostrate con l’esempio cosa significa vivere con rettitudine. Voi siete i veri influencer della legalità”, ha aggiunto, sottolineando il valore del sostegno familiare: “Il sostegno silenzioso dei vostri cari è fondamentale per affrontare ogni sfida.”

TRA I PREMIATI IL BRIGADIERE GIOVANNI RUSSO

Un momento commovente nel raccontare la storia del drammatico incidente del vice brigadiere Giovanni Russo, oggi tra i premiati. “Una testimonianza del rischio concreto che affrontate ogni giorno: il 6 dicembre scorso, il vice brigadiere Giovanni Russo stava partecipando a un servizio di controllo di un capannone a San Giovanni a Teduccio quando, salendo su una tettoia che i colleghi ritenevano potesse nascondere armi, il lucernario sotto i suoi piedi ha ceduto. Precipitato da alcuni metri, è stato immediatamente soccorso e trasferito, nell’ora d’oro, all’ospedale del Mare, dove è stato sottoposto a un delicato intervento d’urgenza — compresa la ricostruzione con endoprotesi aortica — e ricoverato in rianimazione”

“ESEMPIO DI CORAGGIO, SACRIFICIO E RINASCITA”

Il Generale La Gala ha voluto richiamare in questo modo questo episodio: “Con il medesimo entusiasmo che guida le vostre azioni quotidiane, il vice brigadiere Russo è salito sul tetto durante un’ispezione, rischiando la vita per un valore superiore. Quel cedimento improvviso e la caduta di cinque metri non hanno spento né la sua dedizione né la sua rettitudine. Grazie al lavoro di squadra – colleghi, soccorsi e personale medico – è arrivato in tempo, dentro l’“ora d’oro”. Oggi è qui con noi, un esempio concreto di coraggio, sacrificio e rinascita.”

Festa della cipolla di Vatolla, vince lo chef Daniele Binario

Festa della cipolla di Vatolla, vince lo chef Daniele Binario

Gran finale a Vatolla per la Festa della Cipolla, che ha chiuso la sua decima edizione con premi, incontri e musica. La manifestazione che da oltre un decennio unisce gastronomia, cultura e valorizzazione del territorio, ha richiamato numerosi visitatori nel centro storico del borgo cilentano. Il riconoscimento “Onion Vatolla 2025” è stato attribuito allo chef umbro Daniele Binario. (Intervista in video allegato).

A premiarlo è stato il presidente del Parco Nazionale del Cilento, Giuseppe Coccorullo, che gli ha consegnato l’opera realizzata dall’artista Nicola Craba. (Intervista in video allegato).

Premi speciali anche alla fotografa Barbara Di Maio e al ricercatore Luigi Corvo, per il contributo alla valorizzazione delle tradizioni e al dialogo tra innovazione e comunità.
La chiusura è stata affidata alla musica, con l’esibizione di gruppi locali e performance artistiche che hanno animato le vie del paese. Così Angela Marzucca, presidente associazione “La cipolla di Vatolla”. (Intervista in video allegato).

Paura a Fuorigrotta, incendio in canneto in via Terracina

Paura a Fuorigrotta, incendio in canneto in via Terracina

Momenti di paura a Fuorigrotta, quartiere occidentale di Napoli, dove è divampato un incendio all’incrocio tra via Terracina e via Barbagallo.
Un canneto, per cause ancora in fase di accertamento, ha improvvisamente preso fuoco: le fiamme, alte diversi metri, hanno prodotto una densa colonna di fumo che si è alzata rapidamente in cielo ed è stata visibile anche a distanza, creando apprensione tra i residenti e automobilisti di passaggio. Le condizioni meteorologiche, con caldo intenso e raffiche di vento, hanno favorito la propagazione del fuoco. Sul posto sono giunti in pochi minuti i pompieri, supportati da pattuglie della polizia di Stato che hanno isolato la zona e regolato la viabilità nelle strade limitrofe.

I pompieri hanno dovuto circoscrivere rapidamente il fronte delle fiamme per impedire che il rogo raggiungesse le abitazioni vicine e attività commerciali.
Molti abitanti della zona, preoccupati, sono scesi in strada per monitorare la situazione. Dopo oltre un’ora di lavoro, l’incendio è stato domato e l’area messa in sicurezza. (Video)

Monte Faito, analisi sulla “testa fusa” che provocò la tragedia

Monte Faito, analisi sulla “testa fusa” che provocò la tragedia

La manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche i controlli periodico condotti sull’intero impianto di risalita gestito dall’Eav, che permetteva alla cabina di raggiungere in otto minuti quota 1131 metri partendo da Castellammare di Stabia. Su questo si sta concentrando l’attenzione degli inquirenti, in merito alla terribile tragedia del giovedì santo sul Monte Faito. La superficialità in alcune di queste operazioni di routine potrebbe aver causato la tragedia.

Intanto il quotidiano Il Mattino pubblica le foto della “testa fusa” della funivia, recuperata dopo alcune settimane sul luogo del disastro. Si vede un blocco di metallo e numerosi fili tranciati, ma anche una serie di piccoli tagli e ammaccature.

Nel frattempo, continuano anche gli accertamenti su telefonini e sulle strumentazioni elettroniche nelle due centrali operative delle stazioni, insieme all’analisi di alcuni filmati delle telecamere degli impianti Eav che hanno registrato parte dell’accaduto. Da questo pezzo si strappato il cavo d’acciaio che ha provocato il distacco della cabina, precipitata al suolo provocando la morte di quattro persone.

Tra tre settimane si torna in aula davanti al Gip di Torre Annunziata, Luisa Crasta. Nell’occasione si farà il punto della situazione sull’sull’incidente probatorio in corso. Sono 26 le persone iscritte nel registro degli indagati – tra cui l’Eav, con dirigenti e dipendenti, l’agenzia Ansfisa che ha curato le verifiche e le aziende che si sono occupate della manutenzione. L’inchiesta coordinata dalla Procura di Torre Annunziata (procuratore Nunzio Fragliasso, aggiunto Giovanni Cilenti, sostituti Giuliano Schioppi e Alessandra Riccio). I reati ipotizzati a vario titolo sono quelli di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose.

Nella tragedia persero la vita l’operatore Eav Carmine Parlato, la coppia di inglesi Graeme Derek Winn e Elaine Margaret Winn, la giovane turista isrealo-palestinese Janan Suliman, ed è sopravvissuto suo fratello Thabet. (Video)