domenica, Novembre 9, 2025
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Procida, esposta la Coppa Davis: promozione di sport e cultura

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Con l’esposizione della Coppa Davis a Procida la “Fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra” ha preso un impegno significativo non solo nella promozione della cultura e della tutela ambientale, ma anche nel supportare lo sport e i suoi valori. Infatti a Procida dove sarà esposta la Coppa Davis, ha supportato il lavoro del maestro Rosario Mei, focalizzato sull’insegnamento del tennis a bambini, è un esempio perfetto di come lo sport possa essere un veicolo per trasmettere valori umani e sociali.
Iniziative come queste non solo sviluppano le capacità tecniche dei giovani atleti, ma anche la loro crescita personale e il senso di comunità. È importante che ci siano più progetti simili che uniscano sport e formazione etica.

Infortunio a Lukaku, l’attaccante rassicura tutti: “Ci vediamo presto”

Ha affidato a un post nelle storie del suo profilo social, Romelu Lukaku, un saluto e un cenno di speranza ai tifosi del Napoli: “Ci vediamo presto”. Un’affermazione che ha contribuito a restituire un briciolo d’ottimismo a un ambiente che, dopo l’infortunio del belga maturato durante l’ultima partita di preparazione pre-campionato, era molto preoccupato.

“Grazie a tutti per i messaggi negli ultimi giorni – ha scritto Lukaku -. Apprezzo davvero il vostro supporto ma queste cose succedono e gli infortuni fanno parte del gioco. Ma per grazia di Dio mi sento bene e resto positivo, non importa cosa accadrà”. L’attaccante del Napoli si sta sottoponendo ad approfonditi consulti chirurgici in relazione all’ipotesi di operazione per ridurre il profondo strappo muscolare alla coscia sinistra.

ORA CACCIA ALL’ATTACCANTE

Il Napoli deve sostituire Lukaku e quindi ha avviato la caccia all’attaccante. Il ds Manna, che è incappato in un infortunio facendo Jogging e si è sottoposto a un intervento chirurgico, sta sondando il mercato. Lavora su diverse piste, anche se con non troppe probabilità per ciò che riguarda Krstovic, che sembra però a un passo dall’Atalanta e Arokodare, 25enne del Genk e capocannoniere con 25 gol dell’ultimo campionato belga.  Gli altri candidati sono sempre Hojlund dello United e Vlahovic della Juventus, obiettivi anche del Milan che non recede dall’idea di prendere uno dei due. Poi ci sono Embolo del Monaco, Dovbyk della Roma e, altra ‘new entry’, Pinamonti che però il Sassuolo non vuole vendere. Dall’Inghilterra filtrano voci su Vardy, svincolato dopo la fine del suo contratto con il Leicester. L’età e le ultime prestazioni rende questa pista solo tiepida. Intanto De Laurentiis ha bocciato la cessione di Cheddira all’Udinese.
L’Inter pensa di cedere Pavard, per il quale ci sono sirene arabe e gli interessamenti di Galatasaray, Lilla e Marsiglia, e al posto del campione del mondo 2018 potrebbe arrivare Kim Min-Jae, ex del Napoli in uscita dal Bayern. Il Bologna riflette sui 28 milioni di euro offerti dal Sunderland per Lucumì e nel frattempo visto che il Napoli non si decide a cedere Zanoli, ha praticamente preso Zortea dal Cagliari.
Il Pisa tiene in piedi il discorso con il Napoli per Mazzocchi che, però, Conte fatica a mandar via.

 

 

 

Mappatella Beach, trovato il cadavere di un 28enne

Mappatella Beach, trovato il cadavere di un 28enne

Un giallo all’alba sulla spiaggia della Mappatella, nel cuore del lungomare di Napoli: trovato senza vita un giovane di 28 anni.

Erano da poco passate le sei e mezza di mattina quando alcuni passanti, tra chi correva e chi passeggiava nei pressi della rotonda Diaz hanno notato il corpo sulla sabbia, probabilmente portato a riva dalle onde. Hanno subito dato l’allarme, ma per l’uomo, di nazionalità algerina, non c’era già più nulla da fare.

Sul posto sono arrivati gli agenti della Polizia, che hanno delimitato l’area e avviato i rilievi. Da un primo esame esterno, il cadavere non mostrava segni evidenti di violenza. Per questo l’autorità giudiziaria ha disposto l’autopsia, che dovrà chiarire con precisione le cause della morte.

Tutte le ipotesi restano al vaglio degli investigatori: dal malore improvviso a un incidente in mare, fino a scenari più complessi che soltanto le indagini potranno confermare o escludere. Intanto la salma è stata sequestrata e messa a disposizione della Procura del capoluogo campano

Il ritrovamento è avvenuto in una delle zone a più alta vocazione turistica della città, punto di riferimento per residenti e visitatori, destando shock e preoccupazione.

Sarà dunque l’autopsia, nelle prossime ore, a fare chiarezza su questo caso che, al momento, resta un giallo aperto sul lungomare di Napoli.

 

Sbarca a Napoli la Sos Humanity, a bordo 134 migranti

Sbarca a Napoli la Sos Humanity, a bordo 134 migranti

Alle 8.30 del mattino la nave di Sos Humanity ha attraccato nel porto di Napoli. A bordo 134 migranti, tutti uomini, tra cui dieci minori non accompagnati. La maggior parte proviene dal Bangladesh, ma ci sono anche cittadini di Egitto, Eritrea e Yemen.

Le condizioni generali di salute sono risultate buone, ma alcuni presentavano traumi e fratture. Dopo l’identificazione e le prime visite mediche, i rifugiati sono stati trasferiti al Residence dell’Ospedale del Mare, messo a disposizione dall’ASL Napoli 1 Centro, dove proseguiranno controlli e procedure di polizia. Successivamente saranno destinati ai Centri di accoglienza straordinaria della Campania, con sistemazioni dedicate ai minori.

Il salvataggio era avvenuto sabato in acque internazionali: i profughi viaggiavano su due piccole barche in vetroresina partite dalle coste libiche.

Attraverso i propri canali ufficiali, Sos Humanity ha criticato la scelta di Napoli come porto di sbarco, definendolo troppo distante dal luogo del soccorso e in contrasto con il diritto marittimo internazionale. Secondo l’organizzazione, un tragitto così lungo riduce la possibilità di intervenire in altre missioni di salvataggio, in un contesto in cui le tragedie in mare restano frequenti.

SECONDO SBARCO IN CAMPANIA

Si tratta del secondo approdo in Campania in meno di una settimana. Solo cinque giorni fa era stata la nave Sea Watch a entrare nel porto di Salerno con 71 profughi a bordo: tra loro 38 minori non accompagnati, due fratellini di due e sette anni insieme alla madre e due donne incinte. In quel caso erano stati riscontrati alcuni casi sospetti di vaiolo e, come da protocollo, i soggetti interessati erano stati posti in quarantena. I minori non accompagnati erano stati affidati ai servizi sociali, mentre gli adulti erano stati trasferiti nei centri specializzati per il monitoraggio sanitario.

B&B e case vacanza abusive, giro di vite delle forze dell’ordine

B&B e case vacanza abusive, giro di vite delle forze dell’ordine

Napoli fa il pieno di visitatori ma con il boom del mese di agosto cresce anche l’allarme per i bed and breakfast abusivi. Offerte lampo sui social, prenotazioni gestite via chat e pagamenti in contanti senza ricevute: un mercato parallelo che sfugge ai canali ufficiali e che, in questi giorni, è tornato sotto osservazione. Non si tratta più di singole stanze concesse in nero, ma di un sistema vero e proprio, capace di intercettare turisti in cerca di soluzioni rapide e a basso costo.

Un fenomeno che tuttavia presenta criticità rilevanti: mancanza di autorizzazioni, assenza di registrazioni degli ospiti, nessuna garanzia in termini di sicurezza. L’attenzione si concentra in particolare sul centro storico del capoluogo campano e sulle isole del golfo. Ad Ischia dodici proprietari sono stati denunciati per non aver comunicato l’identità dei clienti, mentre nove abitazioni private sono state utilizzate come strutture ricettive senza alcuna autorizzazione.

Una realtà che crea concorrenza sleale nei confronti dei gestori regolari, che operano rispettando regole e normative, e che può esporre i clienti a rischi concreti. Si tratta infatti speso di locali privi di estintori, di rilevatori di fumo o di vie di fuga che diventano pericolosi in caso di emergenza. Gli esperti ricordano alcuni elementi utili per riconoscere un B&B in regola: la presenza del codice identificativo nazionale esposto e riportato negli annunci, la richiesta dei documenti al momento dell’arrivo, il rilascio di ricevuta o fattura. Indizi semplici che consentono di distinguere una struttura sicura da un alloggio abusivo.

In una stagione che conferma la crescita del turismo a Napoli e nelle località costiere, la sfida resta quella di coniugare accoglienza e sicurezza, garantendo un’offerta trasparente e tutelando chi viaggia e chi lavora nel settore.

Sicurezza in mare, aumentano controlli: golfo di Napoli passato a setaccio

Sicurezza in mare, aumentano controlli: golfo di Napoli passato a setaccio

Il golfo di Napoli passato a setaccio.  Nel cuore dell’estate, ecco la stretta sui controlli a mare per garantire sicurezza a bagnanti e diportisti. Capitaneria di Porto, Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza e Polizia Metropolitana hanno ispezionato 351 tra natanti e imbarcazioni: 109 sono stati sanzionati, uno sequestrato. Controllate anche 363 persone, con 37 multe per violazioni al Codice della Navigazione.

Un’operazione che rientra in un piano più ampio, già in atto da metà giugno con Mare Sicuro: 160 militari e 40 mezzi nautici pattugliano costantemente i 523 chilometri di costa campana, intervenendo per tutelare il demanio marittimo, prevenire abusi e contrastare comportamenti pericolosi.

Ma i numeri raccontano solo una parte della storia. Nei giorni scorsi, nella baia di San Francesco a Ischia, la Polizia di Stato e la Guardia Costiera hanno arrestato un 37enne che, a bordo di un’imbarcazione già sotto sequestro, ha ignorato l’alt, fuggendo a tutta velocità e speronando un acquascooter della polizia. L’urto ha fatto cadere in mare un agente, poi soccorso e portato in ospedale. L’uomo dovrà rispondere di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, oltre che di violazione dei sigilli.

E in mare, il ricordo di tragedie come quella di Cristina Frazzica resta vivo: la 31enne della provincia di Pavia perse la vita l’estate scorsa, travolta da un’imbarcazione mentre si trovava in kyak in compagnia di un amico al largo di Posillipo, nelle acque di fronte villa rosbery.

Le operazioni di questi giorni, assicurano le autorità, proseguiranno nelle prossime settimane.

Restauro Castel Capuano, pubblicato il bando di gara

Restauro Castel Capuano, pubblicato il bando di gara

Sette milioni di euro per riportare Castel Capuano al centro della vita culturale e istituzionale di Napoli. L’Agenzia del Demanio ha pubblicato il bando di gara per la progettazione del restauro di uno dei simboli più riconoscibili del capoluogo campano, per decenni sede storica della giustizia partenopea. La gara riguarda i servizi di ingegneria e architettura necessari a restituire nuova vita al complesso: dal progetto di fattibilità tecnico-economica, alla progettazione esecutiva, fino alla direzione dei lavori e al coordinamento della sicurezza.

Un incarico dal valore milionario, con scadenza fissata al 26 settembre per la presentazione delle offerte. Castel Capuano, costruito nel XII secolo sotto il regno normanno di Guglielmo I, è il secondo castello più antico della città dopo Castel dell’Ovo. Nel corso dei secoli ha subito numerosi rimaneggiamenti: da residenza reale a sede del Sacro Regio Consiglio, fino a diventare, dal Cinquecento, sede del tribunale. Una destinazione che ha mantenuto fino agli anni ’90, quando le attività giudiziarie furono trasferite nel nuovo Palazzo di Giustizia al Centro Direzionale. Da allora, nonostante il suo valore storico e architettonico, l’edificio è rimasto in gran parte inutilizzato, pur continuando a dominare la scena urbana alle porte del centro storico, in un’area dichiarata patrimonio UNESCO.

L’intervento annunciato dal Demanio punta a un duplice obiettivo: da un lato la tutela e il restauro conservativo di un bene vincolato, dall’altro la rifunzionalizzazione degli spazi per ospitare nuove attività istituzionali e culturali. Non soltanto dunque un recupero edilizio, ma un progetto di valorizzazione complessiva che mira a riportare il complesso al cuore della vita cittadina. L’operazione si inserisce nel più ampio piano di valorizzazione e razionalizzazione del patrimonio pubblico: un programma nazionale che coinvolge diversi edifici storici di Napoli, con l’intento di trasformarli in luoghi accessibili, aperti e fruibili dalla collettività.

Rapina al turista marocchino nell’hotel Excelsior, preso anche il secondo bandito

La Polizia ha arrestato anche il secondo bandito che, il 12 agosto, rapinò un turista marocchino nella hall dell’hotel Excelsior. In quella circostanza per sottrarre un orologio del valore di 80mila euro alla vittima, i due non esitarono a far fuoco all’interno del noto albergo del lungomare di Napoli. L’arrestato è un giovane di 23 anni accusato dalla Procura di “concorso in rapina pluriaggravata e continuata, porto abusivo di arma da fuoco e lesioni pluriaggravate”.

Grazie alle telecamere di videosorveglianza della zona, gli agenti identificarono molto rapidamente, rintracciandolo, l’altro complice. Nonostante il volto travisato dal casco, fu possibile identificarlo in un giovane di 26 anni, il cui fermo fu rapidamente convalidato con l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

Nella stessa giornata i due banditi rapinarono anche un supermercato in corso Europa, sottraendo l’incassi pari a 2350 euro.

 

 

 

Due detenuti evadono dal carcere di Poggioreale, presi dopo poche ore

La loro fuga è durata poche ore. Hanno praticato un foro nel muro perimetrale del carcere di Poggioreale, durante la notte, e si sono calati lungo il muro di cinta con una corda rudimentale. Due detenuti, l’algerino Mahrek Souki e il siriano Mahmed Eloka, rispettivamente 32 e 23 anni, hanno provato per poche ore le ebbrezza della libertà. Ma sono stati riarrestati e ricondotti nella casa circondariale dopo un inseguimento durato l’arco della mattinata.
Entrambi sono stati rintracciati e bloccati dalla polizia penitenziaria a Mondragone, nel Casertano. Il provveditore delle carceri per la Campania, Lucia Castellano, che ha coordinato le operazioni, ha espresso le proprie congratulazioni al corpo della Polizia penitenziaria. La Procura di Napoli (pm Vincenzo Toscano, della sezione “fasce deboli”, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone) ha aperto un’indagine per fare luce sull’evasione dal carcere.
Anche la prima evasione registrata nel carcere di Poggioreale, la prima dopo ben cento anni, è avvenuta ad agosto, precisamente il 25 agosto del 2019. A scappare fu un detenuto ritenuto dalla polizia pericoloso, Robert Lisowski, cittadino polacco 32enne, arrestato dalla Squadra Mobile di Napoli il 5 dicembre 2018 per omicidio. Venne preso nei Quartieri Spagnoli di Napoli con l’accusa di avere assassinato un ucraino di 36 anni, suo amico, durante una lite scoppiata in un locale della città frequentato da cittadini dell’Est europeo. Venne catturato dalla Polizia di Stato il 26 agosto claudicante e sofferente a non poca distanza dal carcere di Poggioreale da dove era fuggito: si era infatti provocato una frattura calandosi dal muro di cinta della casa circondariale con una corda fatta con le lenzuola.

Castellabate, storica tripletta di Francesco Federico ne “La Stuzza” 2025

Francesco Federico entra nella leggenda de La Stuzza firmando un’impresa mai riuscita prima nei 124 anni di storia del palio: conquistare tutte e tre le bandierine, posizionate a 14, 16 e 18 metri sul palo di legno cosparso di grasso e sospeso sul mare. Un en plein che ha infiammato il pubblico assiepato ieri pomeriggio sulla scogliera Perrotti di Santa Maria di Castellabate e che resterà nella memoria della comunità cilentana.

Il tradizionale appuntamento, organizzato dall’Associazione Cilentani Doc con il patrocinio del Comune di Castellabate, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e il supporto della BCC Magna Grecia, ha richiamato centinaia di residenti e turisti, pronti a tifare per i concorrenti di una delle manifestazioni più antiche e sentite del territorio.

Musica e intrattenimento hanno accompagnato la sfida grazie al Dj Antonio Mondelli e alla voce dello speaker Gianfranco Di Lorenzo, rendendo la giornata ancora più coinvolgente.
“Il palio è molto più di una gara di abilità: è un momento di identità e tradizione che unisce la comunità, rafforzando il legame con il mare e con le radici marinare di Castellabate – spiegano gli organizzatori – E, poi, quest’anno abbiamo assistito all’impresa di Francesco Federico. L’edizione 2025 è stata resa possibile grazie al sostegno del Comune e di numerosi sponsor locali”.

Grande orgoglio nelle parole del sindaco Marco Rizzo: “Più di un semplice gioco, più di una semplice sfida. L’antico Palio della Stuzza è simbolo di tradizione e ricordi. Complimenti a chi continua a tramandare questa manifestazione, orgoglio tutto nostro».

Il consigliere comunale Clemente Migliorino ha concluso: “Francesco Federico scrive il suo nome nell’albo d’oro della Stuzza in maniera indelebile: un en plein memorabile. A lui vanno i nostri più vivi complimenti e ai Cilentani Doc che hanno concluso nel migliore dei modi questa edizione”.