lunedì, Novembre 10, 2025
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Il Ferragosto di Napoli: concerto all’alba e tradizionale brindisi al Gambrinus

È iniziato all’alba con il concerto sulla terrazza panoramica di Sant’Antonio a Posillipo, il Ferragosto dell’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli. Cittadini e turisti in una platea sold out, per la meravigliosa performance di Francesca Marini che ha unito la canzone classica napoletana e tributi alla canzone italiana al fado portoghese e alla magia della poesia francese di Edith Piaf. Ancora buio, è con un omaggio a Pino Daniele e con “Terra mia” che inizia il concerto. Tra i brani in scaletta, “Assaje”, “La casa portughesa”, “Tammurriata nera”, “Era de maggio”, “Duje paravise”, “Mandulinata a Napule”, “Piazza grande” ricordando Lucio Dalla e “La voce del silenzio” per Mina. L’alba spunta su “’O sole mio”. Successo, con le panche della Basilica di San Giacomo degli Spagnoli tutte occupate, anche per il concerto serale di Mario Maglione, organizzato nell’ambito della rassegna dedicata alle Feste Patronali.

TERESA ARMATO – Assessora comunale al Turismo

«Lo scorso anno abbiamo voluto proporre un’esperienza, un esperimento che ha avuto grande successo e quindi quest’anno abbiamo proposto di nuovo il concerto di Ferragosto all’alba sulla terrazza di Sant’Antonio a Posillipo, che entrerà negli appuntamenti fissi dell’estate dell’Assessorato. Un’iniziativa pensata per chi resta in città e per chi arriva in città. Sono molto contenta di aver trovato in platea un gruppo di giovanissimi turisti olandesi che mi hanno raccontato con entusiasmo il tour “Napoli tra le onde” a bordo del Galeone. Stiamo riuscendo a fare vivere una Napoli inedita a chi la sceglie come meta per le vacanze. L’obiettivo di “Vedi Napoli e poi Torni”, in tutte le sue declinazioni, era proprio questo». Così l’assessora Teresa Armato.

BRINDISI E TURISTI AL GRAN CAFFÈ GAMBRINUS

Il tradizionale brindisi di Ferragosto al Gran Caffè Gambrinus con la famiglia Sergio-Rosati, è stata occasione per incontrare i tanti turisti seduti ai tavolini nella sala del tè dello storico caffè di Piazza Trieste e Trento. «A Napoli stanno arrivando persone da ogni angolo del mondo. Ho avuto il piacere di salutare e dare il benvenuto in città a turisti in arrivo da Stati Uniti, Francia, Messico, Kuwait, Ungheria, Giappone, Nuova Zelanda, Turchia, Svezia, Brasile, Svizzera. Anche turisti italiani da Milano e Palermo. Napoli si conferma sempre di più una grande capitale del turismo internazionale», racconta l’assessora Armato, che ha concluso la sua mattinata con una visita e un augurio di buon lavoro ai tutor dell’infopoint turistico in Piazza Plebiscito (angolo via Cesario Console).

In copertina: Assessora Teresa Armato con turisti olandesi

Videosorveglianza, Camera di Commercio di Napoli in campo

Videosorveglianza, Camera di Commercio di Napoli in campo

“Più telecamere, più sicurezza”. Alla luce dei recenti episodi di microcriminalità che hanno avuto luogo perfino sul lungomare di Napoli, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, ha accolto questa richiesta di Aicast Imprese.

“Siamo pronti a finanziare l’incremento del servizio di videosorveglianza cittadina – ha spiegato Fiola – con l’acquisto di ulteriori telecamere o contribuendo al ripristino di quelle esistenti che, in alcuni casi, sono non funzionanti. C’è anche un tema legato all’esigenza di un upgrade tecnologico da non sottovalutare. In molte circostanze, infatti, gli occhi elettronici installati sono di vecchia generazione e non producono immagini ad alta definizione, rendendo addirittura vano il riconoscimento di targhe o volti”.

La Camera di Commercio di Napoli e provincia, promuoverà la creazione e la stipula di un protocollo d’intesa ad hoc con la Prefettura e la Questura, per determinare insieme la natura dell’intervento.

“Abbiamo visto che quando il sistema funziona, come nel caso dell’assalto al turista nella hall dell’hotel Excelsior, i risultati sono immediati – ha aggiunto Fiola -. Eppure dalle associazioni datoriali ci viene la richiesta di fornire un contributo per l’aumento dei presidi elettronici di videosorveglianza. Molte aree della città, infatti, sono “cieche”, ma non mancano le criticità anche al centro. E’ evidente che il tema della sicurezza è fondamentale per lo sviluppo del commercio e del turismo, in un sistema in cui tutti devono fare la loro parte. E noi siamo pronti”.

Incidente stradale a Cardito, morto 26enne

Incidente stradale a Cardito, morto 26enne

Ha perso il controllo della sua auto, è finito contro il guardrail ed è stato trasportato in ospedale: poche ore dopo Giuseppe Di Micco, 26 anni compiuti a luglio, è morto. L’impatto, violentissimo, è avvenuto a Cardito, lungo la Strada Provinciale ex 162. Il giovane, residente ad Afragola, è stato soccorso. Poi trasferito d’urgenza all’Ospedale del Mare di Napoli, ma in tarda serata i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. La salma è stata restituita ai familiari. I Carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente, che non avrebbe coinvolto altri veicoli.

Emergenza in Campania

Ma quella del 26enne non è purtroppo un’eccezione: negli ultimi giorni la Campania è stata teatro di altri gravi sinistri. A Castellabate, in provincia di Salerno, un uomo di 39 anni è deceduto nello scontro tra il suo scooter e un’auto lungo la Via del Mare, in località Cenito. A San Leucio del Sannio, nel Beneventano, a Ferragosto ha perso la vita un 35enne in un frontale tra due auto.

Solo pochi giorni prima, l’11 agosto, un violento scontro tra moto e auto lungo l’autostrada A3 era risultato fatale per una donna. Il marito era rimasto gravemente ferito. E ancora il 6 agosto, a Frigento, in provincia di Avellino, un artigiano di 44 anni è morto dopo che il furgone su cui viaggiava si è ribaltato in una scarpata lungo la 303. Una strage che sembra inarrestabile. (Video allegato)

Ercolano, boom di visitatori serali al parco archeologico

Ercolano, boom di visitatori serali al parco archeologico

L’incendio che per cinque giorni ha devastato il versante est del Vesuvio sembra non aver influito sui numeri dei siti archeologici. Sono stati 4.404, quasi il doppio rispetto ai 2.487 dello scorso anno, i visitatori dei Venerdì di Ercolano, il ciclo di aperture serali del Parco Archeologico di Ercolano che si è appena concluso.

La formula della fascia oraria con visita libera e gli hot spot con performance di recitazione, danza e musica create appositamente per raccontare la storia degli scavi oplontini con modalità innovative da un gruppo di artisti bravi ed appassionati sono stati introdotti quest’anno per favorire un’esperienza più personalizzata e immersiva. L’esperimento ha incontrato il pieno favore del pubblico, attirando visitatori da tutta Italia e dall’estero.

Fresco di nomina alla direzione del Museo archeologico nazionale di Napoli, saluta il parco archeologico di Ercolano con il raddoppio delle presenze rispetto al 2024, Francesco Sirano. Prossimo appuntamento culturale, Gli ozi di Ercole – Corpo mitico, festival di tre giorni che si terrà dall’11 al 13 settembre, dedicato a incontri e riflessioni sui miti-chiave e sui paesaggi simbolici dell’immaginario antico.

Studiosi e studiose, ma anche attori e musicisti di rilievo nazionale dialogheranno secondo la formula delle lezioni spettacolo con il pubblico per offrire nuove chiavi di lettura del patrimonio storico e culturale.

Procedono bonifiche sul Vesuvio, resta chiusa rete sentieristica

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A seguito della riunione che si è svolta in Prefettura a Napoli, l’emergenza incendi sul territorio del Parco Nazionale del Vesuvio è stata dichiarata conclusa. Il Presidente dell’Ente Parco, Raffaele De Luca, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti di poter comunicare che l’emergenza è rientrata, ma non dobbiamo abbassare la guardia. Restano in corso attività di bonifica e controlli capillari per garantire la piena sicurezza del territorio. Invito tutti alla massima prudenza e alla collaborazione per scongiurare il rischio di nuovi incendi: la protezione del Vesuvio è una responsabilità condivisa che richiede l’impegno di ciascuno”.

Per ragioni di sicurezza, la rete sentieristica del Parco rimane temporaneamente chiusa nelle aree interessate dagli incendi, fino alla conclusione delle operazioni di bonifica e ai sopralluoghi tecnici su ciascun percorso. Solo dopo queste verifiche sarà disposta la riapertura dei sentieri. Il Parco Nazionale del Vesuvio ricorda che anche un piccolo gesto può fare la differenza: evitare comportamenti imprudenti, segnalare tempestivamente qualsiasi principio d’incendio e rispettare le indicazioni delle autorità significa contribuire in modo concreto alla tutela di uno dei patrimoni naturali più preziosi d’Italia. (fonte Ansa)

Migranti, in porto Salerno attracca “Sea watch” con 71 persone

È attraccata questa mattina a Salerno la nave Sea Watch con a bordo 71 migranti, di cui 38 minori non accompagnati, due fratellini di due e sette anni che viaggiano insieme alla mamma e due donne incinte. A bordo sono stati rilevati alcuni casi di sospetto vaiolo ed è scattato subito il protocollo sanitario che prevede un periodo di quarantena per i soggetti interessati. Al momento ancora non si conoscono i sintomi delle persone colpite, si attenderanno le relazioni dei medici che saliranno a bordo della nave. 38 minori non accompagnati saranno affidati ai servizi sociali mentre 29 maschi adulti e 4 donne, sono stati portati nei centri specializzati per il monitoraggio e le cure necessarie. Tutti gli altri, tra cui i tanti minori non accompagnati, saranno sistemati in un Cas (Centro di accoglienza straordinaria) dove verranno tenuti sotto controllo sanitario. Lo sbarco di Salerno arriva in contemporanea con la notizia dei due barconi che si sono ribaltati a sud dell’isola di Lampedusa e per cui La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta per naufragio colposo. 27 le vittime accertate fino ad ora nel naufragio in alto mare. Ancora non quantificato il numero dei dispersi. I due barconi carichi di migranti si sono ribaltati uno dopo l’altro a 15 miglia a Sud di Lampedusa. Sono state portate in salvo una sessantina di persone e recuperati 27 corpi, ma si cercano ancora almeno i dispersi. Il numero delle vittime sembra essere destinato a salite. E le operazioni di soccorso sono complesse. Tra le vittime ci sono anche una neonata e tre adolescenti: i superstiti provenivano in gran parte da Pakistan, Sudan e Somalia. Secondo l’Organizzazione internazionale delle migrazioni si temono circa 35 morti.

Mister Conte promuove il mercato: “Ancora qualche tassello”

Nella conferenza di fine ritiro a Castel di sangro, l’allenatore del Napoli, Antonio Conte, ha parlato di calcio mercato e dei nuovi arrivati. “Dobbiamo completare la rosa ma abbiamo iniziato bene il precampionato con i nuovi giocatori a cui serve tempo, penso a Lang che viene da un calcio molto diverso e serve pazienza che si ambienti. Non possiamo fare un paragone Lang-Kvara, perché Lang lo abbiamo preso a 25 milioni e Kvaratskhelia venduto a 75, quindi economicamente parliamo di un dislivello enorme ma ci lavoriamo per farlo diventare il nuovo Kvara, e poi magari sarà venduto”. I limiti del club azzurro sugli investimenti sono sempre stati chiari per il tecnico che però sta vedendo un mercato che soddisfa le sue richieste, ma certo non alle cifre pagate dal Psg o dai club inglesi. Chi gioca le Coppe come noi quest’anno deve avere una base di 20-22 giocatori, noi quindi non solo ci rinforziamo ma completiamo, sapendo che di tante ciambelle non tutte riescono col buco”. Si riparte quindi dai titolari dello scudetto a cominciare da Lukaku: “che viene da una grande stagione – spiega Conte – e può farne una ancora migliore. Lavoriamo sapendo che Beukema in futuro sarà il nuovo Rrahmani, che Lucca deve studiare Lukaku che ha fatto 300 gol in carriera, lo abbiamo preso a 30 milioni e quest’anno ha fatto preparazione con noi, è nel pieno della maturazione, penso segnerà ancora di più.

De Bruyne, un capitolo a parte

Poi c’è il capitolo De Bruyne, stella mondiale che si impegna come un giovane: “è un atleta diverso – spiega il tecnico – che si è ambientato subito con il Napoli pur venendo da anni brillanti in un grande club, sta lavorando in maniera seria, ha sempre il sorriso in un inserimento molto apprezzato da chi già c’era nei confronti di un giocatore di 34 anni con carriera top, venuto qui a rimettersi in gioco, non ha saltato un secondo di allenamento. Ora vedremo di trovare equilibrio in campo”

Ponte Morandi, sette anni dopo il ricordo delle 43 vittime

Il 14 agosto di sette anni fa nel Paese si è aperta una ferita che ancora si deve rimarginare. L’Italia piange le 43 vittime del ponte Morandi, crollato a Genova il 14 agosto del 2018 e dopo 200 udienze in tre anni e 57 imputati attende ancora l’esito del processo di primo grado che dovrebbe arrivare a sentenza nel 2026. Due i processi in corso, l’ultimo iniziato a gennaio 2025 nato da un secondo filone di indagini per il crollo del ponte sul fiume Polcevera. Principale imputato Giovanni Castellucci, l’ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia che durante l’ultima requisitoria al processo si è collegato dal carcere di Rebibbia dove, dallo scorso aprile, è rinchiuso per effetto della condanna in via definitiva a sei anni per la strage avvenuta il 28 luglio 2013 sul nodo autostradale di Avellino in cui morirono a bordo di un pullman 40 persone. Oggi è il giorno della commemorazione per le vittime del ponte Morandi e come il resto d’Italia anche Napoli piange i 4 suoi figli, che hanno perso la vita nell’inferno di cemento e lamiere. Giovanni Battiloro, Matteo Bertonati, Antonio Stanzione e Gerardo Esposito, i quattro giovani amici di Torre del Greco che si stavano recando in auto verso il confine per raggiungere la Spagna e che alle 11.36 del mattino trovarono la morte nel crollo del ponte. Da allora, ogni anno, a Torre del greco un’intera comunità si ritrova per commemorare i quattro ragazzi insieme alle loro famiglie. Roberto Battiloro, padre di uno dei quattro ragazzi deceduti nel crollo rifiutò prima dell’inizio del processo un risarcimento di un milione di euro.

Sfogliatelle a bagnanti per celebrare “Mappatella beach”, Borrelli: “Ora lotta ai rapinatori in spiaggia”

Rispetto a 20 anni fa, le condizioni della spiaggia della rotonda Diaz sul lungomare di Napoli sono sicuramente migliorate. Tra le docce, la passerella per i disabili, un po’ più di pulizia, gli attrezzi da palestra e la lotta agli abusivi e ad altre forme di illegalità han fatto in modo che i napoletani si riappropriassero di una delle poche spiagge libere presenti in città.

20 anni di battaglie per il recupero della spiaggia pubblica

Del recupero della cosiddetta Mappatella beach ne ha fatto una missione il parlamentare napoletano, Francesco Emilio Borrelli, che questa mattina con l’avvicinarsi del ferragosto ha voluto organizzare una iniziativa con i bagnanti, in concomitanza con il suo 51°compleanno

Il futuro del lungomare cittadino nei piani di Palazzo San Giacomo

Sul futuro di “Mappatella beach” è intervenuta l’assessore al Turismo del comune di Napoli, Teresa Armato, anche lei presente all’iniziativa organizzata da Borrelli

Controlli ad attività commerciali, Aicast incontra viceprefetto

Una delegazione di Aicast, guidata dal presidente nazionale Antonino Della Notte, ha incontrato questa mattina il viceprefetto Dario Annunziata per un confronto sul tema dei controlli interforze agli esercizi pubblici di Napoli. Aicast ha confermato la volontà di collaborare con le forze dell’ordine, evidenziando anche l’esigenza di una diversa tempistica da applicare all’attività ispettiva.
“Nelle ultime settimane – ha chiarito Della Notte – i legittimi controlli sono avvenuti negli orari di punta delle attività commerciali, creando disagi e difficoltà da parte delle imprese nel conciliare le esigenze della clientela con quelle delle task force. Abbiamo chiesto, e su questo ricevuto disponibilità, di diversificare i tempi, evitando proprio gli orari di punta, mettendoci fin da ora  adisposizione anche per ulteriori approfondimenti”.
Aicast, alla luce dei recenti episodi di microcriminalità avvenuti sul lungomare, ha anche chiesto alla Prefettura di poter verificare la possibilità di ripristinare il posto di Polizia all’interno delle torrette che sorgono all’imbocco del Borgo Marinari.