lunedì, Novembre 10, 2025
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Blitz campi rom: gioielli per 100mila euro e slot illegali sequestrati

Blitz campi rom: gioielli per 100mila euro e slot illegali sequestrati

Borsoni pieni di cellulari e targhe clonate, gioielli per un valore di circa 100mila euro e slot machine illegali. E’ il bilancio dell’operazione dei Carabinieri nei campi rom dell’area nord di Napoli e della provincia, frutto di mesi di controlli e monitoraggio costante sul territorio.

Blitz campi rom: Secondigliano

A Secondigliano, lungo la Circumvallazione esterna, i militari hanno scoperto tre grosse sacche nascosti in un’area appartata. All’interno, sette smartphone completi di schede SIM, sei ricetrasmittenti, cinque targhe clonate e tre lampeggianti simili a quelli in uso alle forze dell’ordine. E ancora: un’arma impropria del tipo “nunchaku”, un bossolo calibro 12, strumenti da scasso e indumenti destinati al travisamento. Nella stessa operazione è stato fermato anche un minorenne, ritenuto responsabile di una rapina. Per lui è scattato l’accompagnamento in un centro di prima accoglienza.

Blitz campi rom: Casoria

A Casoria, in località Cantariello, i Carabinieri hanno eseguito dieci perquisizioni domiciliari. Tre persone sono state denunciate dopo essere state trovate in possesso di nove orologi di lusso, settantotto gioielli in oro, sette slot machine, un totem cambiamonete e 2mila euro in contanti, ritenuti provento di giocate illecite. Sequestrati anche due cellulari di dubbia provenienza. Complessivamente, ventuno le persone identificate nel corso delle operazioni.

Giugliano

A Giugliano in Campania, i controlli sono stati estesi a tappeto: 294 persone identificate, 149 veicoli ispezionati e 57 violazioni al Codice della Strada contestate, per lo più legate alla mancanza di assicurazione o di revisione. Trentasei i mezzi sequestrati e sette le carcasse di auto rimosse dalla pubblica via.

Ma la repressione non è l’unica strategia messa in campo: con la riapertura delle scuole, i Carabinieri intensificheranno le verifiche sulla frequenza scolastica dei minori nei campi, per contrastare la dispersione e il rischio di esclusione sociale. (Video).

Incendio sotto controllo sul Vesuvio, resta allerta nazionale

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La pioggia improvvisa di ieri ha dato una grande mano agli oltre 150 tra vigili del fuoco, militari dell’esercito e addetti della protezione civile, impegnati da giorni nelle operazioni di spegnimento delle fiamme che hanno distrutto 500 ettari di vegetazione del parco nazionale del Vesuvio nei territori dei comuni di Terzigno, Torre Annunziata e Ottaviano.

Le inchieste per incendio doloso e disastro ambientale

Sono due le procure della provincia di Napoli a indagare sulle cause del devastante rogo che ha colpito il vulcano. Al fascicolo già aperto dalla procura di Nola, competente sul territorio di Terzigno dove avrebbe avuto inizio l’incendio, si è aggiunta quella di Torre Annunziata. L’ipotesi è che a scatenare l’incendio sia stato un atto doloso o di incoscienza, come l’accensione di un fuoco su sterpaglie o rifiuti da smaltire illegalmente. Finora però non sarebbero stati raccolti elementi di prova. Sul caso è al lavoro anche una task force investigativa di specialisti appositamente costituita dall’Arma dei carabinieri. Si tratta ora di individuare chi dovrà pagare per un disastro ambientale ed economico dai danni calcolabili. Un bilancio che si potrà iniziare a fare in questi giorni, visto che ieri sera per la prima volta da venerdì dal satellite non si vedevano più focolai attivi.

La voce dei sindaci

Hanno parlato subito di pista dolosa i sindaci dei comuni del parco nazionale del Vesuvio, chiedendo siano individuati i responsabili, quando l’hanno visto bruciare. Di nuovo, come nel 2017. 75 i milioni allora stanziati per recuperare le aree distrutte e per misure di prevenzione di nuovi incendi. L’ipotesi per la magistratura torrese è che a scatenare l’incendio sia stato un atto doloso di uno o più piromani o di qualcuno mosso da comportamenti spregiudicati. Non si può escludere si sia trattato dell’accensione di un fuoco su sterpaglie e rifiuti da smaltire illegalmente in uno dei tanti terreni abbandonati, che potrebbe avere dato il via all’incubo. E si lavora sulle immagini della videosorveglianza in una vasta area.

Al via operazioni bonifica

Continua la bonifica dei boschi, con il contributo di volontari arrivati anche da Lombardia e Piemonte. Uomini della Protezione Civili e dell’Esercito presidiano le strade dei comuni interessate. L’aspetto ambientale al momento sembra essere quello più compromesso, visto che le abitazioni non state lambite dalle fiamme e non si sono verificati danni ingenti alle coltivazioni agricole. Solo l’1% dei 260 ettari di vigne del Lachrima Christi vesuviano sono state colpite, ha reso noto l’assessorato all’Agricoltura della Regione Campania. La dirigenza del parco nazionale del Vesuvio valuterà a breve l’eventuale riapertura sei sentieri per gli escursionisti. L’allerta nazionale per il momento resta

Zone rosse, il Prefetto va avanti nonostante il Tar

Zone rosse, il Prefetto va avanti nonostante il Tar

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari non ci sta e ripropone le zone rosse. Nonostante la sentenza del tar della Campania, che ha bocciato la proroga della misura, e in attesa che il consiglio di stato si esprima, il rappresentante del governo in città torna alla carica. Parte del Lungomare cittadino e via Coroglio, le nuove aree finite nel mirino del palazzo di Governo e soggette al provvedimento nato da una direttiva del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.

Zone rosse istituite per incrementare il presidio del territorio in aree considerate sensibili, soprattutto in un periodo caratterizzato da un forte afflusso turistico.

Scadranno tra due mesi. Proprio questo passaggio sembra suggerire che negli uffici di piazza del Plebiscito si operi con prudenza.

“La reiterazione della misura – scrivevano le toghe nella sentenza con la quale è stata annullata la precedente ordinanza –  rende plausibile il sospetto secondo cui il prefetto ha introdotto misure straordinarie e a carattere tendenzialmente permanente per far fronte a ordinari e stratificati nel tempo problemi di ordine pubblico.

Adesso l’orizzonte temporale e ben definito, ma la partita sulla legittimità del provvedimento rimane aperta e anzi sembrerebbe solo all’inizio.

(Intervista nel video allegato)

Rapina turista all’hotel Excelsior e un supermercato, fermato 26enne

Rapina turista all’hotel Excelsior e un supermercato, fermato 26enne

Una fuga durata poche ore. È stato fermato dalla Polizia il presunto autore di due rapine commesse a Napoli nella stessa mattinata: una ai danni di un turista straniero, aggredito e derubato di un orologio da 80mila euro nella hall dell’hotel Excelsior sul lungomare, e l’altra in un supermercato di corso Europa. Secondo la ricostruzione della Squadra Mobile, il giovane, 26 anni, avrebbe agito insieme a un complice, a bordo di uno scooter, con il volto coperto dal casco e una pistola in pugno.

La prima rapina

Il primo colpo è scattato davanti all’albergo di via Partenope, meta di turisti e uomini d’affari. Il visitatore, di nazionalità marocchina, è stato affrontato all’esterno, riuscendo a rifugiarsi all’interno della struttura. Ma i due rapinatori lo hanno inseguito nella hall: qui è partita una colluttazione, culminata con l’esplosione di un proiettile verso il soffitto. Non è chiaro se lo sparo sia stato frutto di un errore o un gesto intimidatorio. Il bottino, un prezioso orologio, è stato strappato dal polso della vittima, che è stato colpito con il calcio della pistola e ha riportato contusioni e ferite giudicate guaribili in dieci giorni. Una scena da film, avvenuta in una delle zone a maggiore vocazione turistica del territorio, e che ha seminato paura tra il personale e gli ospiti dell’hotel.

Il secondo colpo

Poco dopo, non paghi i malviventi hanno messo a segno il secondo colpo: Questa volta l’obiettivo è stato un supermercato in corso Europa, a diversi chilometri di distanza. In pochi minuti, sempre arma in mano, avrebbero costretto il personale a consegnare l’incasso della giornata: 2.350 euro, prima di fuggire di nuovo in sella allo scooter.

Le indagini

Le indagini, coordinate dalla Procura di Napoli, sono partite immediatamente: raccolte le testimonianze, acquisite e analizzate le immagini delle telecamere di sorveglianza e ricostruiti gli spostamenti dello motorino. Nel pomeriggio, il sospettato è stato rintracciato a casa di un familiare: all’esterno, gli agenti hanno trovato lo scooter e il casco utilizzati per i colpi. Il 26enne è indagato per rapina pluriaggravata e continuata, porto abusivo di arma da fuoco e lesioni aggravate. Ricerche in corso per individuare il complice. (Video)

 

Controllo del territorio, le zone rosse sbarcano a Ischia

Controllo del territorio, le zone rosse sbarcano a Ischia

Le zone rosse sbarcano a Ischia. Per i prossimi quindici giorni quattro Comuni dell’isola verde saranno sotto stretta sorveglianza. A stabilirlo è stato il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Napoli Michele di Bari. In queste aree scatteranno misure temporanee che consentono l’allontanamento immediato di persone e l’incremento dei controlli da parte delle forze dell’ordine.

L’obiettivo è gestire i notevoli flussi turistici di agosto e prevenire episodi di degrado o disordini legati al sovraffollamento. Una decisione che arriva dopo lo stop del Tar della Campania alla precedente proroga della misura, mentre si attende la valutazione del Consiglio di Stato.

Il rappresentante del governo in città tira dritto, forte dell’intesa con i sindaci dell’isola: Giacomo Pascale, Vincenzo Ferrandino e Giosi Ferrandino: (Interviste nel video allegato).

Oltre alle “zone rosse”, il piano prevede anche l’invio di ulteriori uomini e mezzi sull’isola, per garantire presidio costante nei punti più sensibili.”

Dj Godzi, lunedì 18 i funerali in chiesa piazza Plebiscito

Si svolgeranno lunedì 18 alle ore 10.30 nella basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito a Napoli i funerali di Michele Noschese, il dj di 35 anni morto lo scorso 19 luglio a Ibiza in circostanze che dovranno essere chiarite anche dalla seconda autopsia disposta dalla Procura di Roma ed eseguita ieri. Ad annunciare sui social la data della cerimonia funebre il padre del giovane, Pino Noschese, che sta portando avanti la battaglia per ottenere verità sulla morte del figlio. Alla procura di Roma il compito di far luce sulle cause, abuso di droga o violenta aggressione della Guardia civil, che hanno determinato il decesso. Si attendono i risultati dell’autopsia effettuata ieri all’obitorio del Verano a Roma.

Gli rubano orologio da 80mila € in albergo Napoli, turista in ospedale

Non vanno in vacanza i criminali a Napoli. Ne ha fatto le spese un malcapitato turista a cui questa mattina due rapinatori hanno sottratto un orologio del valore di 80mila euro dopo averlo aggredito. L’uomo, di origine marocchina, ha riportato lievi ferite e contusioni ed è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari. L’episodio è avvenuto nella zona degli alberghi che si trovano sul lungomare cittadino. In vacanza a Napoli, il turista straniero e il suo vistoso orologio sono stati notati da due persone che in sella ad uno scooter stavano transitando davanti all’hotel Excelsior. I due lo hanno avvicinato facendo un primo tentativo di strappargli l’orologio. L’obiettivo della rapina è riuscito a rifugiarsi all’interno dell’albergo. Credeva di essere scampato ma i due lo hanno inseguito nella hall, malmenandolo e riuscendo anche esplodendo a scopo intimidatorio un colpo d’arma da fuoco verso l’alto a impossessarsi del prezioso monile per poi fuggire di nuovo a bordo dello scooter, parcheggiato all’esterno. Nel tentativo di far mollare la presa alla vittima, Il turista, che ha riportato contusioni e lievi ferite, è stato trasportato nell’ospedale Cardarelli per essere medicato. Sul caso indaga la Polizia di Stato, che sta anzitutto visionando i filmati delle numerose telecamere di sorveglianza della zona. Dell’episodio si è detto molto preoccupati il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine dei lavori del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è svolto in mattinata a Palazzo di Governo. Il prefetto ha però assicurato che “è in atto una intensa attività da parte delle forze di polizia sia per l’individuazione dei responsabili sia per evitare che possano accadere altri deprecabili episodi del genere”. Tanti i precedenti avvenuti a Napoli, le cui cronache cittadine se ne cadono di casi simili soprattutto da quando la città ha iniziato a diventare tappa fissa per i flussi del turismo internazionale. Finì sulle pagine dei principali quotidiani nazionali un turista rapinato in pieno centro, quattro anni fa, dell’orologio del valore di 140mila euro. Per non parlare dell’episodio che ha visto vittima il calciatore brasiliano del Napoli, David Neres seguito a bordo di un minivan da tre malviventi all’uscita dello stadio Maradona dopo una partita, minacciato con un’arma da fuoco per consegnare il suo orologio da 100mila euro. Ha attirato l’interesse della stampa estera anche la rapina dell’orologio da 200 mila euro ai danni di un lord inglese. Quest’ultima avvenuta sull’isola di Capri, ma gli autori erano napoletani.

Migliora la situazione sul Vesuvio, ad oggi 2mila lanci d’acqua

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Dopo cinque giorni in cui il fuoco lo ha divorato, le fiamme sul Vesuvio sono state in gran parte domate anche se i canadair e gli elicotteri stanno continuando in queste ore lanciare acqua per spegnere qualche ultimo piccolo focolaio, che ancora persiste sul versante del comune di Ottaviano. Da tutta Italia in questi giorni sono arrivate squadre di vigili del fuoco per collaborare alle operazioni di spegnimento e messa in sicurezza delle abitazioni. Obiettivo principale del coordinamento di forze in campo riunito ieri dal prefetto nella sede del comune di Terzigno Ancora ieri erano tre i fronti dell’incendio attivi tra i comuni di Terzigno, Torre del Greco e Ottaviano. Le fiamme, che da giorni devastano il vulcano, hanno lambito una zona agricola dove si trovava un deposito di fuochi di artificio poi rimossi in via precauzionale dai militari dell’esercito. Dall’inizio dell’emergenza, Canadair ed elicotteri hanno effettuato oltre duemila lanci, sganciando più di otto milioni di litri d’acqua. Secondo le stime sono andati in fumo già 1000 ettari di vegetazione. Cinque le piste tagliafuoco realizzate in questi giorni dagli uomini dell’esercito. Le operazioni si sono svolte in condizioni difficili: caldo, vento e zone impervie hanno complicato ogni intervento. Sul rogo è stata aperta un’inchiesta della Procura di Nola, che ha affidato ai carabinieri forestali il compito di individuare cause e responsabilità. Le ipotesi principali restano quelle del dolo o di comportamenti irresponsabili. Preoccupato per il danno ambientale, il sindaco di Terzigno, Francesco Ranieri

Allarme truffe agli anziani, incontro in prefettura

Allarme truffe agli anziani, incontro in prefettura

Si sono allenati a Napoli e in altre province della Campania per qualche anno prima di esportare la truffa anche fuori dai confini della regione, prima che la Procura di Genova li scoprisse fino allo scorso febbraio e il fenomeno riguardava solo Napoli, poi si è capito che era un problema nazionale con l’arresto di 29 napoletani che avevano messo a segno una serie di raggiri tra il capoluogo Ligure in particolare in altre città del nord Italia, una capillare organizzazione con cervello a Napoli e ramificazioni ovunque.  Ma il fenomeno ha messo in evidenza come non fosse soltanto una sola l’organizzazione dedita ad estorcere denaro agli anziani, spesso fingendosi congiunti in difficoltà.

Nelle ultime settimane i carabinieri hanno raccolto la denuncia di una signora di Ischia a cui un sedicenne fintosi maresciallo dell’arma aveva provato a sottrarle gioielli per pagare la cauzione utile a liberare la figlia arrestata. Inchieste e arresti hanno messo in luce anche la frequenza di questo genere di reati. L’ultima operazione dei carabinieri è effettuata alla fine dello scorso luglio con tre persone arrestate nell’area metropolitana del capoluogo Campano ha quindi messo sull’attenti la prefettura partenopea che ha voluto organizzare sulla tematica un incontro a cui hanno partecipato anche il comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito e l’assessor alla sicurezza del Comune di Napoli Antonio De Jesu.

Durante la riunione si è parlato del progetto Prevenzione e contrasto delle truffe agli anziani elaborato da Palazzo San Giacomo e finanziato con fondi del Ministero dell’Interno derivanti dal Fondo Unico Giustizia per il quale l’ente ha pubblicato un bando diretto del III settore per l’affidamento dei servizi di sportello per l’ascolto itinerante, per la distribuzione di materiali informativi nelle parrocchie, centri dedicati agli anziani, farmacie, ambulatori di medicina generale, uffici postali, CAF ed altri luoghi di aggregazione in favore della popolazione anziana. Inoltre, personale della Polizia Municipale parteciperà corsi formativi e di aggiornamento riguardanti servizi di prossimità, l’ascolto delle vittime vulnerabili, gli aspetti penali correlati e la gestione delle denunce delle querele. La Polizia di Stato, i carabinieri e la Guardia di Finanza, oltre alle azioni repressive già da tempo, sono impegnati sul fronte della prevenzione di reati ai danni della popolazione più fragile.

Ravello Festival, grande successo per l’attesissimo Concerto all’Alba

Ravello Festival, grande successo per l’attesissimo Concerto all’Alba

Da oltre trent’anni è uno degli appuntamenti più attesi e suggestivi del Ravello Festival: il Concerto all’Alba rappresenta un’esperienza unica di ascolto e di comunione con il paesaggio, che si svela in tutta la sua magnificenza con i primi raggi del sole. L’edizione 2025, in programma lunedì 11 agosto alle ore 5.15 sul Belvedere di Villa Rufolo – biglietti sold out dopo neanche mezz’ora dall’apertura delle vendite – ha per protagonista l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta da Giuseppe Mengoli, giovane bacchetta in forte ascesa nel panorama musicale europeo, vincitore nel 2023 della Mahler Competition.

Il programma si apre con l’ouverture dall’Olandese volante di Richard Wagner, pagina che rappresenta le capacità del compositore tedesco di condensare dramma e tensione narrativa. Seguiranno le atmosfere poetiche della Suite n. 1 dalle musiche di scena per Peer Gynt di Edvard Grieg, ricca di suggestioni paesaggistiche e melodie indimenticabili come Il mattino. In chiusura, la Sinfonia n. 4 in fa minore op. 36 di Čajkovskij, capolavoro sinfonico intriso di pathos, energia e lirismo. Il Concerto all’Alba è un rito che unisce musica, natura e luce: dalle prime note immerse nel buio della notte fino al progressivo rischiararsi del cielo e all’apparire del sole sull’orizzonte della Costiera Amalfitana. Un’esperienza che trasforma l’ascolto in un momento collettivo di emozione e contemplazione, in cui il tempo sembra sospendersi.

73ª edizione del Ravello Festival

L’appuntamento si inserisce nella 73ª edizione del Ravello Festival, organizzato dalla Fondazione Ravello con il sostegno della Regione Campania e la direzione artistica di Lucio Gregoretti. In Villa Rufolo è visitabile, sino al 2 settembre, la mostra Le Donne dell’Antichità di Anselm Kiefer (in collaborazione con la Galleria Lia Rumma). Gli ultimi appuntamenti del Ravello Festival 2025 sono poi concentrati dopo Ferragosto: il 22 agosto arriva la Dresdner Philharmonie diretta da Kent Nagano e con il mezzosoprano Annika Schlicht; il 24 agosto spazio al repertorio barocco con il Pomo d’Oro diretto Francesco Corti con il tenore Michael Spyres ospite d’eccezione. E infine lunedì 25 la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko.