lunedì, Novembre 10, 2025
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West Nile, 3° vittima in Campania e 7° in Italia

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Un sessantottenne di Trentola Ducenta, in provincia di Caserta, è il terzo morto per il virus West Nile in Campania, il settimo in Italia da inizio anno: l’uomo, secondo quanto si è appreso, è deceduto ieri sera al presidio ospedaliero di Aversa (Caserta).

Secondo dati forniti dalla Regione (settore Prevenzione collettiva e Sanità animale), in Campania ad oggi vi sono 23 casi di West Nile tra sospetti e confermati.    Quattordici domiciliati in provincia di Caserta, di cui due probabilmente esposti al contagio nel Lazio; 8 domiciliati in provincia di Napoli, di cui uno esposto probabilmente al contagio in provincia di Caserta; uno domiciliato in Basilicata, ma esposto probabilmente al contagio in provincia di Napoli.    Di questi 23 pazienti, tre sono morti: un paziente a Napoli e due in provincia di Caserta. (fonte Ansa)

Sanità a due marce in Campania, a Napoli scontro De Luca Campitiello

Una Sanità dai due volti quella della Regione Campania. Lo conferma quanto avvenuto questa mattina a Napoli nella sede dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, la cui clinica oculistica è riuscita a ridare la vista a un paziente trattato per la prima volta al mondo con una terapia genica per la cura di una rara malattia della retina. Un grande risultato offuscato però, durante la presentazione, da un botta e risposta, sull’uscita della Sanità regionale della Campania dal piano di rientro dal deficit finanziario, tra il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e la capo dipartimento emergenza sanitaria del ministero della Salute, Maria Rosaria Campitiello.

Il risultato della terapia sul primo paziente al mondo

L’innovativa terapia è tornata poi al centro del dibattito, con Francesca Simonelli, direttrice della clinica oculistica dell’ateneo

L’allarme West Nile

Tra gli argomenti discussi al tavolo dei relatori si è preso il suo spazio anche l’allarme West Nile. Sei in Italia le vittime della zanzara, due in Campania. La capo del dipartimento ministeriale per emergenza sanitaria, Campitiello ha voluto rassicurare l’opinione pubblica

Alta formazione, intesa Scuola Superiore Meridionale e Industriali Napoli

Formazione, ricerca e lavoro: da Napoli parte un’intesa strategica tra Università e Imprese. È l’accordo quadro firmato dalla Scuola Superiore Meridionale e dall’Unione Industriali del capoluogo campano, con l’obiettivo di creare un ponte stabile tra alta formazione e mondo produttivo, valorizzando le competenze dei giovani e sostenendo lo sviluppo del territorio. Quattro le macro-aree di collaborazione: formazione e alta specializzazione, ricerca e terza missione, cooperazione con le aziende partner, orientamento e placement. Tra le azioni previste: stage, visite aziendali, progetti di ricerca congiunti, co-progettazione didattica, attività di divulgazione scientifica e percorsi di inserimento nel mondo del lavoro. L’intesa – di durata quinquennale e rinnovabile – è stata presentata nella sede dell’Istituto. Presenti il presidente di Unione Industriali, Costanzo Jannotti Pecci, e il professor Giuseppe Recinto, membro del comitato ordinatore della Scuola.

Morti bianche, tragedie Napoli e Pompei allungano scia di sangue

Quattro giorni fa la tragedia del Rione Alto, costata la vita a tre operai. Ieri, a Pompei, un nuovo incidente e altri due lavoratori ricoverati in condizioni critiche. È successo in viale Unità d’Italia, nei pressi di un supermercato, dove un 35enne e un 43enne, dipendenti di una ditta di telecomunicazioni, sono precipitati nel vuoto durante un intervento su un impianto telefonico. Una caduta terribile per 15 metri. Uno dei due è finito sui binari della ferrovia. Secondo una prima ricostruzione, anche in questo caso – come già accaduto in via Domenico Fontana – i due operai si trovavano su un carrello elevatore quando il braccio meccanico avrebbe ceduto all’improvviso. Ma, a differenza di quanto accaduto al Vomero, questa volta i diapenti indossavano i dispositivi di sicurezza. Sul posto sono intervenuti subito forze dell’ordine e soccorritori e l’area è stata sequestrata. Sono stati inizialmente accompagnati all’Ospedale del Mare e poi trasferiti uno al Cardarelli e l’altro, al San Leonardo di Castellammare di Stabia. Le indagini, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, diretta da Nunzio Fragliasso, dovranno accertare la dinamica e le eventuali responsabilità. Nel mentre ieri sono stati notificati quattro avvisi di garanzia per il dramma del cantiere in Via Fontana: due a imprenditori e due a tecnici coinvolti nel cantiere. Quel che è certo è che la lista delle morti bianche in Campania continua ad allungarsi. Nel 2024 le vittime sono state 84. Nei primi mesi del 2025 se ne contano già 12. Una strage senza fine e che non si riesce ad arrestare

Una veglia di preghiera per gli operai morti nel crollo a Napoli

Un quartiere in preghiera, stretto nel dolore.

Ieri sera, nella  giornata in cui la Procura ha notificato quattro avvisi di garanzia, a Napoli in molti hanno partecipato alla veglia per i tre operai precipitati da venti metri durante un intervento in un cantiere al Vomero.

A poca distanza , davanti al cancello dell’edificio dove si è consumato il dramma, Davide Esposito, cugino di Vincenzo Del Grosso, una delle vittime.

La cerimonia si è svolta ai Giardini Tina Pica, nel cuore del Rione Alto. A organizzarla, il parroco della chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, don Raffaele Ponte.

«Non chiamiamole più morti bianche. Sporcano le nostre coscienze. Il lavoro non può diventare una condanna o un rischio mortale»: è il messaggio dell’Arcivescovo di Napoli, il cardinale Domenico Battaglia, letto prima della recita del Rosario.

Musica e canti della parrocchia hanno accompagnato la preghiera. Alla fine, un lungo applauso. Sui volti, dolore e indignazione. (interviste in video allegato)

Sicurezza, Tar Campania boccia le zone rosse a Napoli

ll Tar della Campania ha annullato l’ordinanza del prefetto di Napoli che prorogava il divieto di stazionamento nelle cosiddette “zone rosse” cittadine. Lo rende noto il team legale che ha promosso il ricorso contro la misura ispirata da una direttiva del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Il Tar ha giudicato l’esercizio del potere prefettizio privo dei necessari presupposti, illegittimo e lesivo dei principi fondamentali dell’ordinamento costituzionale. “La sentenza – si legge nella nota – dichiara apertamente che non vi era alcuna emergenza eccezionale, né alcuna motivazione nuova, idonea a giustificare l’uso reiterato di poteri prefettizi straordinari. Un richiamo forte e definitivo alla legalità costituzionale, contro ogni tentativo di trasformare l’eccezione in prassi”.

Ercolano, 11,5 milioni per decifrare i papiri carbonizzati

Poco meno di duemila anni fa, la cenere del Vesuvio seppellì dei papiri mai del tutto decifrati. Proprio ora arriva la svolta: 11 milioni e mezzo di euro per riportare alla luce quelle parole carbonizzate.

I papiri: sotto le ceneri del 79 d.C.

Carbonizzati nel 79 d.C, a causa della nota eruzione del Vesuvio che distrusse Ercolano, Pompei, Stabia e Oplontis, i papiri in oggetto non sono mai stati del tutto decifrati.

Riscoperti a partire dal 1752, i papiri di Ercolano sono stati oggetto di studio tramite la loro apertura mediante le più svariate tecniche. Non sempre, però, gli sforzi hanno portato alla luce i risultati sperati e molti dei papiri sono ancora oggi arrotolati e illeggibili.

Alcuni di questi potrebbero contenere testi completamente nuovi, mai letti prima, vittime della cenere che li ha sepolti.

Il progetto UnLost: 11 milioni e mezzo per riscoprire i papiri

Per lo studio di questi papiri, un’unità di ricerca dell’università Federico II di Napoli può ora contare su un finanziamento europeo di 11 milioni e mezzo di euro.

Il progetto è denominato UnLost e a guidare la riscoperta sarà Federica Nicolardi, docente associata di Papirologia del Dipartimento di Studi umanistici della Federico II.

Non sarà, però, sola: con lei collaboreranno anche Brent Seales, docente di Informatica all’Università del Kentucky e Vincent Christlein, ricercatore della Friedrich-Alexander-Universität di Erlangen-Norimberga. Partner centrale del progetto è la Biblioteca Nazionale di Napoli ‘Vittorio Emanuele III. La Biblioteca, infatti, conserva quasi tutti i papiri di Ercolano giunti fino ai giorni nostri.

Un progetto che durerà per i prossimi sei anni, tempo durante il quale i ricercatori cercheranno di decifrare quanto scritto all’interno dei papiri.

Per farlo, sfrutteranno alcune tra le tecniche più moderne a disposizione.

Non solo, utilizzeranno anche metodi di scansione e analisi completamente nuovi e non invasivi per recuperare quanto ancora nascosto nella biblioteca della Villa dei Papiri, sepolta dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo.

Villa dei Papiri, sepolta dopo l’eruzione del Vesuvio

La Villa dei Papiri è stata scoperta nell’area suburbana di Ercolano negli anni centrali del Settecento. Lo spazio prende il nome dal ritrovamento di oltre 1000 rotoli di papiro carbonizzati. Gli stessi reperti che hanno restituito per lo più testi in lingua greca di filosofia epicurea.

Non solo, assieme ai testi furono ritrovate anche quasi cento sculture che decoravano le sale, i peristili e i giardini della villa, la maggior parte delle quali in bronzo. Dettaglio non da poco dato che, nelle collezioni d’antichità del Settecento, erano rare le statue antiche in bronzo, motivo per il quale le sculture della Villa dei Papiri furono tra le opere che più contribuirono alla fama delle collezioni del Museo in tutta Europa.

L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., poi, seppellì la Villa. Gli scavi archeologici dell’antica Ercolano la ritrovarono in seguito.

Nicolardi: “i papiri ancora inaccessibili”

Così Federica Nicolardi, spiega il progetto: “Ritrovati nell’antica città di Ercolano questi rotoli di papiro carbonizzati esistono nella loro materialità di oggetti archeologici, ma per molti versi sono ancora a noi inaccessibili“.

Il progetto, infatti, non si concentrerà solo su rotoli mai aperti. Oggetto di studio saranno anche quei rotoli aperti nei secoli con tecniche meccaniche che, in molti casi, non sono riuscite a portare alla luce tutto il testo o, peggio, lo hanno compromesso.

Il team, che lavorerà per i prossimi sei anni al progetto, si augura di arrivare a nuove scoperte: non solo approfondimenti sui rotoli, ma testi completamente nuovi.

Francesca Longo Auricchio, presidente emerito del Cispe, il Centro internazionale per lo studio dei papiri ercolanesi, così commenta:

Poter leggere e ricostruire nuovi testi in forma potenzialmente integrale significa poter definire e precisare meglio il contenuto della biblioteca, l’unica greca e latina di epoca romana a noi pervenuta dall’antichità. 

Ciò consentirà di ampliare le conoscenze di correnti filosofiche quali l’Epicureismo e lo Stoicismo“.

Villa Rufolo è tra le mete top nel mondo secondo Tripadvisor

Nuovo riconoscimento internazionale per Villa Rufolo, storica sede della Fondazione Ravello e cuore pulsante del Ravello Festival: per il quarto anno consecutivo il complesso monumentale è stato inserito da Tripadvisor tra le “Top 10 best things to do in the world” nell’ambito dei Travellers’ Choice Awards 2025. Ancora una volta questo luogo iconico ha ottenuto un numero di recensioni tali da garantirne il posizionamento tra le prime 10  migliori “cose da fare al mondo”.

Un traguardo che premia l’eccezionalità del luogo – simbolo della Costiera Amalfitana e noto in tutto il mondo anche per essere stato fonte di ispirazione per il compositore tedesco Richard Wagner – ma anche la qualità della gestione e dell’accoglienza curata dalla Fondazione Ravello. Il riconoscimento si basa esclusivamente sulle recensioni lasciate dagli utenti della celebre piattaforma nell’arco degli ultimi 12 mesi, testimonianze spontanee che hanno premiato l’esperienza dei visitatori, collocando Villa Rufolo tra le destinazioni più apprezzate su scala globale.

«Siamo onorati – ha dichiarato il direttore generale della Fondazione Ravello Maurizio Pietrantonio – di ricevere ancora una volta questo prestigioso attestato internazionale, che rappresenta un riconoscimento al lavoro quotidiano dello staff, all’impegno per la tutela e valorizzazione del sito e alla capacità di offrire un’esperienza culturale e paesaggistica unica. Il ringraziamento va ai visitatori, che con la loro partecipazione e i loro commenti ci incoraggiano a fare sempre meglio”.

Il premio giunge a poche settimane dall’approvazione del bilancio consuntivo 2024 da parte del Consiglio di Amministrazione della Fondazione che, com’è noto, ha registrato un avanzo di gestione di oltre 418.000 euro (al netto di imposte per 223.606 euro) e conferma la solidità economica dell’ente anche se per il trascorso anno non sono stati disponibili i Fondi di Sviluppo e Coesione per la Campania. In tal senso appaiono particolarmente positivi i numeri generati dalla gestione proprio di Villa Rufolo che, nel 2024, ha accolto 307.254 visitatori, generando 2.350.931 euro di ricavi da biglietteria.

Osservando i primi dati del 2025, le presenze nel primo semestre sono in crescita, avendo superato già quota 150.000 visitatori. In questi mesi estivi la visita della villa e dei giardini è arricchita dalla mostra Le Donne dell’Antichità di Anselm Kiefer (in collaborazione con la Galleria Lia Rumma) visitabile sino al 2 settembre.

I prossimi appuntamenti del Ravello Festival saranno dedicati al jazz con, sul Belvedere di Villa Rufolo, il 31 luglio Stefano Bollani, Dado Moroni e Danilo Rea in un inedito omaggio a Oscar Peterson nel centenario della nascita (sold out); il 1° agosto Roberta Gambarini e la Salerno Jazz Orchestra diretta da Sandro Deidda con la presenza del trombettista

Giovanni Amato renderanno omaggio a Ella Fitzgerald; il 2 agosto arriverà Richard Galliano con la sua fisarmonica. Per questi concerti jazz il costo del biglietto è di 40€. Quindi domenica 3 agosto l’Orchestra Filarmonica di Benevento con Diego Ceretta sul podio ed Ettore Pagano al violoncello; il 22 agosto la Dresdner Philharmonie con Kent Nagano e il mezzosoprano Annika Schlicht e in chiusura lunedì 25 la Royal Philharmonic Orchestra diretta da Vasily Petrenko.

Il 24 agosto spazio al repertorio barocco con il Pomo d’Oro diretto Francesco Corti con il tenore Michael Spyres ospite d’eccezione. Per questi concerti il costo del biglietto è di 60€. Attesissimo, come sempre, e già sol out il Concerto all’alba dell’11 agosto (sold out) che, quest’anno, è affidato alla bacchetta di Giuseppe Mengoli che dirigerà l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno con musiche di Wagner, Grieg e Čajkovskij. Per gli under 26 sono previsti biglietti al costo di 20€ acquistabili esclusivamente al boxoffice di Piazza Duomo fino ad esaurimento dei posti disponibili.

Novità del 2025 il ciclo di incontri introduttivi nei più celebri alberghi di Ravello – Caruso, Palazzo Avino e Rufolo – con giornalisti, critici, interpreti che guideranno il pubblico (anche quello straniero, grazie alla possibilità di seguire in traduzione inglese) prima dei concerti: Alberto Mattioli, Andrea Estero, Marcello Filotei, Gregorio Moppi, Stefano Valanzuolo, Carla Moreni, Roberta Pedrotti, Nicola Cattò.

Presentata l’edizione 2025 di “Cioè”, progetto culturale diretto da Lello Arena

Presentata l’edizione 2025 di “Cioè”, progetto culturale diretto da Lello Arena

Dopo il successo dello scorso anno Cioè, format ideato e scritto da Mario Esposito e Lello Arena, dal 10 dicembre torna su RaiPlay con sedici nuove puntate. Il programma racconta l’avventura dei sessanta giovani selezionati per prendere parte all’Accademia. Un viaggio emozionante in città tra location uniche, sfide, crescita e spettacolo, che culminerà con l’esibizione sotto le stelle in Piazza del Plebiscito con performance originali di teatro, danza e musica. (Intervista in video allegato).

L’edizione 2025 è stata presentata nella Porta del Parco di Napoli. E’ un progetto culturale diretto da Lello Arena, Original Rai Contenuti Digitali e Transmediali, direttore Marcello Ciannamea, e diventa Accademia CIOÈ “Centro Interdisciplinare Opportunità Espressive).  Per il terzo anno è sostenuta dal sindaco Gaetano Manfredi e finanziata dal Comune di Napoli. Come conferma il delegato per l’industria musicale, Ferdinando Tozzi. (Intervista in video allegato).

L’obiettivo dell’Accademia è offrire ai giovani talenti un percorso artistico formativo in grado di guidarli verso la realizzazione di progetti produttivi concreti.

San Carlo da 4 mesi senza sovrintendente, De Luca: “Una vergogna”

Il teatro San Carlo di Napoli dal giorno del pensionamento di Stefan Lissner, ovvero da 4 mesi, è ancora senza guida. “Una vergogna”, non usa mezzi termini il presidente della Regione Campania, Vincenzo de Luca, che durante un incontro di presentazione di un progetto in merito a Città della Scienza ha cambiato argomento criticando il comportamento del consiglio di indirizzo della fondazione del teatro, presieduta dal sindaco Gaetano Manfredi. Da tempo oramai, dal decreto firmato dal ministro Sam Giuliano per favorire il pensionamento per limiti d’età di Lissner passando poi per ricorso alla magistratura che lo ha rimesso sulla poltrona di sovrintendente, il Massimo cittadino torna a essere terreno di scontro politico. Oramai a fine mandato, Vincenzo de Luca non si è risparmiato in critiche verso ministero e sindaco di Napoli