giovedì, Novembre 28, 2024
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Esplosione Forcella, inchiesta per disastro colposo

Esplode una bombola del gas e crolla un solaio, 3 feriti gravi. Procura apre inchiesta

La Procura di Napoli ha aperto un’inchiesta con l’ipotesi di disastro colposo per l’esplosione della bombola di gas che sabato sera ha provocato il crollo di un solaio con il ferimento di tre persone e l’evacuazione di uno stabile, nel centro storico del capoluogo campano. Erano circa le 19 quando un boato ha sconvolto vico Pace e vico San Nicola ai Casati nel quartiere Forcella. Tre i feriti, di 41, 42 e 60 anni, tutti originari dello Sri lanka. Abitavano nel sottoscala dove è crollato il solaio sovrastante l’edificio al civico 8. Prima dell’arrivo dei soccorsi, alcuni residenti hanno scavato con le mani per aiutare le tre persone, rimaste sotto le macerie. In gravi condizioni, sono tutti ricoverati all’ospedale Cardarelli. Uno di loro ha avuto un arresto cardiaco. Dopo l’esplosione, è stata disposta l’evacuazione di otto famiglie residenti nello stabile, un edificio di quattro piani. I vigili del fuoco sono intervenuti sul posto con la la protezione civile del comune di Napoli, la polizia municipale coordinata dal comandante Lucio Sarnacchiaro e il personale del 118. Sull’episodio il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha convocato a palazzo di governo una riunione del Centro coordinamento soccorsi. La procura ora punta a capire in che modo il locale dove si è verificata l’esplosione della bombola di gas era stato adibito ad alloggio, se esistano autorizzazioni e se siano stati effettuati controlli sul rispetto delle norme in materia di edilizia abitativa

 

 

 

Venezia, Napoli alla Biennale: da De Sica a Troisi

La città di Napoli è presente all’81esima Mostra del Cinema di Venezia con sei titoli, un incontro e un omaggio a Massimo Troisi.

È così che la Regione Campania e la sua Film Commission portano alla kermesse una cultura e un patrimonio di enorme grandezza.

“Loro di Napoli” restaurato alla pre-apertura della kermesse

Già martedì scorso, il 27 agosto, il legame tra Napoli e Venezia si è avvertito in maniera spettacolare: “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica, pre-apertura della Mostra, con il suo restauro ha ricevuto plausi e lodi.

Un restauro particolarmente importante se solo si considera l’anno in cui è stato portato al pubblico: il 2024 segna 70 anni dalla nascita del film e 50 dalla scomparsa del suo regista. Un lavoro, poi, fatto di talento e passione dal regista e nipote di Vittorio De Sica, Andrea De Sica, a cui va riconosciuta la cura del restauro stesso.

Già nella sezione classici di Venezia, “L’oro di Napoli” sarà in anteprima al Teatro San Carlo di Napoli e poi diffuso in tutta Italia.

I titoli napoletani all’81esima Mostra

Non solo il capolavoro di De Sica, all’81esima Mostra del Cinema di Venezia, Napoli e la Campania intera sono presenti con 6 titoli, un incontro un omaggio a Massimo Troisi.

Il 28 agosto la proiezione di “Dadapolis” di Carlo Luglio e Fabio Gargano, il 30 quella di “Vittoria” di Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman e domani, 1° settembre, “L’occhio della gallina” di Antonietta De Lillo.

Napoli poi, si sa, è un vero e proprio set a cielo aperto dove cultura, sensazioni e vibestermine da GenZ per indicare quelle vibrazioni spontanee proprie di un’atmosfera – convergono per fare da sfondo ad altri titoli veneziani.

Come riporta l’Ansa, La miniserie “Leopardi. Il poeta dell’infinito” di Sergio Rubini, il corto d’animazione “FII – Lo stupore del mondo” di Alessandro Rak e “M – Il figlio del secolo” di Joe Wright sono tutti titoli girati, chi più chi meno, nella città partenopea.

“La Campania a Venezia”, il 2 settembre sul Lido

“Un sodalizio (tra Napoli e Venezia) che da sempre ha espresso importanti risultati nei diversi ambiti della cultura e delle arti e, in particolar modo, nell’audiovisivo che da tempo manifesta in laguna i benefici effetti di una costante azione di sistema attuata da due decenni dalla Regione attraverso la nostra Fondazione”. Con queste parole Titta Fiore, presidente Fcrc (Film Commission Regione Campania), in una citazione riportata dall’Ansa, introduce e sottolinea il legame tra la città della kermesse e quella vesuviana.

Proprio in merito a ciò, il 2 settembre alle ore 12 sul Lido ci sarà “La Campania a Venezia”, un incontro con Titta Fiore e Maurizio Gemma, direttore Film Commission Regione Campania, per “parlare del presente e del futuro e del significativo aumento di opere di società e autori campani” (Maurizio Gemma, Ansa).

“Il Postino” a Venezia per i suoi 30 anni

Dulcis in fundo, per i 30 anni de “Il Postino” e della scomparsa di Massimo Troisi, il 6 settembre si terrà la proiezione del film del 1994 diretto da Radford.

L’appuntamento, per i presenti alla kermesse cinematografica, sarà nella Sala Casinò alle ore 20. All’iniziativa parteciperanno Maria Grazia Cucinotta, Anna Bonaiuto, Enzo De Caro e Anna Pavignano.

Tale incontro, poi, sarà fruibile anche a Napoli, nel mese di ottobre, in occasione del “Campania Libri Festival“.

Manifestazione per ricordare Giogiò nel luogo dove fu ammazzato

Manifestazione per ricordare Giogiò nel luogo dove fu ammazzato

“Giogiò nisciuno te scorda” è il nome dato al raduno in ricordo di Giovanbattista Cutolo, ad un anno esatto dalla sua uccisione. Insieme alla madre, Daniela Di Maggio, ci sono circa 200 persone tra le quali il parlamentare Francesco Emilio Borrelli.

Un anno fa il musicista 24enne perse la vita per mano di un killer di soli 17 anni, che armato di pistola lo centrò tre volte. Era il 31 agosto 2023: un anno dopo familiari (a partire dai genitori Daniela Di Maggio e Franco Cutolo), compagni, conoscenti, istituzioni ma anche semplici cittadini si sono ritrovati per ripetere che “Giogiò è presente con la sua bellezza” e che grazie a lui “abbiamo potuto registrare dei cambiamenti” sul fronte della lotta alla violenza.

LA LETTERA DELLA MAMMA

Daniela non nasconde di avere deciso di salutare a modo suo il figlio perduto: “Questa sera scriverò a Giogiò – ha annunciato ieri -. Lo farò di getto, rivolgendomi direttamente a lui attraverso uno stato dei servizi di messaggeria da cellulare, per dirgli che intendo ricordarlo con il calore umano che sapeva sprigionare, quella forza immensa che riusciva a donare, e non con il freddo gelido della sala mortuaria dove si trovava in quella terribile giornata di un anno fa”. Daniela Di Maggio ha girato scuole, auditorium, sedi di associazioni e trasmissioni televisive, fino a raccontare il suo dolore e la sua speranza al festival di Sanremo.

(Interviste nel video allegato)

Operazione Alto Impatto a Caivano, setacciato il “Parco Verde”

Continuano i servizi ad “alto impatto” della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Stamane, circa 150 operatori delle diverse forze dell’ordine hanno eseguito numerose perquisizioni nel Comune di Caivano, e in particolare nell’area del “Parco Verde”. L’attività in questione ha portato all’arresto di un 27enne, già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per i medesimi reati, per detenzione abusiva di arma da fuoco e relativo munizionamento, il tutto rinvenuto in un doppiofondo ricavato all’interno di un armadio; mentre, un 23enne è stato arrestato per detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

ARRESTI E SEQUESTRI DI DROGA

Nel corso del servizio, gli operatori hanno sequestrato diverse quantità di sostanze stupefacenti del tipo hashish, cocaina e crack oltre a diverso materiale per il confezionamento, diversi sistemi DVR (impianto di videosorveglianza) e banconote di vario taglio; ancora, sono stati effettuati controlli finalizzati alla verifica del rispetto delle norme del Codice della Strada. L’attività congiunta ha visto la partecipazione del personale della Squadra Mobile di Napoli, del Commissariato di Afragola e Acerra, dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico e del Reparto Prevenzione Crimine Campania; dei Carabinieri del gruppo Castello di Cisterna, della Squadra di Intervento Operativo e delle Aliquote di Pronto Intervento nonché degli operatori della Guardia di Finanza con il Gruppo Pronto Impiego, del Gruppo di Frattamaggiore e del Nucleo di Polizia economico-finanziaria.
Il servizio in questione, inoltre, ha visto la partecipazione di personale della Polizia Metropolitana e dei Vigili del Fuoco.

Violenza di genere a Napoli e provincia, 4 casi al giorno negli ultimi 8 mesi

In otto mesi, da gennaio ad agosto, tra Napoli e provincia, sono stati 964 gli uomini accusati di atti persecutori e maltrattamenti ai danni delle donne: i carabinieri hanno eseguito in questo lasso di tempo 267 arresti in flagranza e 697 denunce a piede libero. In media si sono verificati 4 casi ogni giorno, 120 al mese. Sono dati che destano preoccupazione quelli resi dal comando provinciale dei carabinieri di Napoli, frutto del contrasto al triste fenomeno della violenza di genere che ha riguardato quattro procure: Napoli, Torre Annunziata, Napoli Nord e Nola. Grazie alla legge varata nel dicembre 2023 un nuovo strumento, l’arresto in differita, ha consentito ai militari di bloccare dieci indagati basandosi sulle prove (video, foto, chat e localizzazioni gps) fornite entro 48 ore dalle vittime delle violenze. La norma in questione rappresenta un’ulteriore arma nelle mani delle forze dell’ordine che si basano sulla denuncia.

ATTIVITA’ DEDICATA ALLE VITTIME DI GENERE

Per questo motivo i carabinieri hanno realizzato quattro ambienti dedicati all’ascolto delle vittime di violenza di genere, chiamati “Stanza tutta per se”, realizzati, con la collaborazione del Soroptimist International Club Napoli, in quattro punti strategici di Napoli e Provincia: nel capoluogo si trovano a Capodimonte e nel quartiere Stella; in provincia a Caivano e Ercolano. Poi c’è il “Mobile Angel”, lo smart watch connesso al telefono cellulare su cui è installata un’app dedicata, la Bright Sky, in grado di attivare una richiesta di intervento presso l’Arma dei Carabinieri. La sperimentazione di questo dispositivo, avviata nel 2022, ha fornito una maggiore sicurezza alle vittime che possono sfruttarne la deterrenza nei confronti gli aggressori.

ATTUATO IL “VIOLENTOMETRO”

La violenza di genere si presenta anche in forme subdole e per combatterla sono state promosse iniziative che aiutano le vittime a identificarne io segni premonitori: il comando generale dei carabinieri mette a loro disposizione un “violentometro”. Si tratta di un questionario consultabile in maniera anonima sul web (www.carabinieri.it) grazie al quale è possibile valutare la propria situazione per comprenderne la gravità e, quindi, agire per difendersi.

Disoccupati di Napoli, arrivano 8 milioni dal Ministero del Lavoro

Disoccupati di Napoli, arrivano 8 milioni dal Ministero, finanzieranno progetti per impieghi nel verde e nella custodia dei beni.

Lo ha annunciato il Comune di Napoli, in una nota in cui descrive i risultati del protocollo d’intesa stipulato lo scorso 20 maggio in Prefettura tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Comune di Napoli e la Città Metropolitana di Napoli, la Direzione Generale delle politiche attive del lavoro del Ministero. Adottato il decreto di approvazione del progetto “Disoccupati e inoccupati di lunga durata di Napoli”, per un importo complessivo pari a quasi 8 milioni di euro. L’obiettivo – per il cui raggiungimento tanto si è speso il prefetto Michele di Bari – è finalizzato ad individuare percorsi di politiche attive per l’accompagnamento al lavoro a favore di disoccupati e inoccupati di lunga durata che risultano ai margini del mercato del lavoro, si legge in una nota.

CHI POTRA’ BENEFICIARE DEL PROGETTO?

Il programma, elaborato dalla società Sviluppo Lavoro Italia Spa, vedrà come soggetto attuatore il Comune di Napoli e la Città Metropolitana di Napoli. Ai disoccupati, selezionati con apposita procedura ad evidenza pubblica, verranno erogati 600 euro al mese per un anno e l’amministrazione comunale li impegnerà in servizi di pubblica utilità, quali manutenzione del verde e custodia di beni pubblici, auspicando un successivo e pieno inserimento nel contesto lavorativo.

MANFREDI: “SOSTENIAMO CIRCA 800 DISOCCUPATI

“Questo progetto per disoccupati di lunga durata – che ho curato personalmente insieme all’assessore al Lavoro Chiara Marciani – rappresenta una prima risposta concreta alle esigenze di una platea in sofferenza sul piano sociale. Grazie all’impegno del Ministero del Lavoro ed in particolare del Sottosegretario Claudio Durigon, nonché al Prefetto per aver favorito l’intesa, sosteniamo circa 800 disoccupati mettendoli al servizio della comunità”, il commento del sindaco Gaetano Manfredi. Per il sottosegretario di Stato Claudio Durigon: “Oggi, grazie alla collaborazione tra i diversi livelli di governo, siamo finalmente giunti a definire un progetto innovativo per l’intera comunità. Una prospettiva alla quale abbiamo lavorato per mesi e che trova il proprio caposaldo nel reinserimento nel mondo del lavoro di tantissime donne e uomini, in un momento storico così delicato”.

Venezia, “L’oro di Napoli” restaurato tra lodi e applausi

Applausi e apprezzamenti all’81esima Mostra del Cinema di Venezia per la proiezione de “L’oro di Napoli” di Vittorio De Sica. Il restauro del film, a 70 anni dalla sua uscita e a 50 dalla scomparsa del suo regista, è stato la pre-apertura della kermesse.

Al Lido di Venezia, in Sala Darsena, lo scorso martedì 27 agosto è stato presentato, in prima mondiale, il classico in versione restaurata digitale 4K.

L’opera, a cura di Cinecittà e per iniziativa della Filmauro Srl di Aurelio e Luigi De Laurentiis, con la supervisione artistica di Andrea De Sica, è stata realizzata a partire dal negativo scena 35mm e dal negativo colonne ottiche 35mm mono.

L’oro di Napoli, tra il neorealismo e la commedia all’italiana

“L’oro di Napoli venne girato in un momento di passaggio tra il neorealismo e la commedia all’italiana e non fu subito compreso”. Queste le parole Alberto Barbera, direttore dell’81esima Mostra, ha sottolineato l’importanza del film, già parte della sezione Venezia Classici.

Un capolavoro divenuto immortale. Tra gli applausi della sala e gli apprezzamenti dei presenti, il film riprende nuova vita durante l’anniversario dei 70 anni dalla sua nascita.

C’è di più. L’anno corrente segna i 50 anni dalla scomparsa di Vittorio De Sica, regista e attore che ha dato i natali a questo grande classico.

“L’oro di Napoli”, grazie al restauro, godrà di nuova vita e successo.

Il restauro a cura di Andrea De Sica

La cura di questo meraviglioso restauro appartiene ad Andrea De Sica, regista e nipote di Vittorio.

“Il negativo scena presentava numerose macchie, vecchie giunte riparate a scotch e una grande quantità di righe, graffi e spuntinature. Alcuni strappi e rotture importanti hanno reso indispensabile la ricostruzione di diversi fotogrammi.  – si legge sul sito della Biennale – È stato necessario il trattamento per la rimozione del flicker su molte inquadrature. Un color grading accurato ha ricreato contrasti e look originale della fotografia. Si è dovuto intervenire sulla colonna eliminando i classici difetti presenti in un supporto dell’epoca, agendo sul rapporto segnale-rumore per ricreare il giusto equilibrio tra suono d’ambiente e dialoghi. La presenza di una rottura del supporto ha reso necessaria la ricostruzione di una battuta”.

Andrea De Sica ha dedicato questo complesso e delicato lavoro a suo padre Manuel, figlio dello stesso Vittorio, che aveva già iniziato il recupero dell’opera.

Sei episodi per raccontare Napoli

“L’oro di Napoli”, 1954 di Vittorio De Sica, è suddiviso in 6 episodi tratti dall’omonima raccolta di racconti di Giuseppe Marotta.

Il film, sceneggiato insieme al regista da Cesare Zavattini e prodotto da Carlo Ponti e Dino De Laurentiis, racconta attraverso i suoi capitoli, diverse sfaccettature della Napoli città e della Napoli cultura, che di personalità ne è piena: Il guappo, Pizze a credito, Il funeralino, I giocatori, Teresa e Il professore.

Nel corso degli anni, il film di De Sica ha vinto numerosi premi: in concorso a Cannes nel 1955, Nastri d’argento per la miglior attrice, Silvana Mangano, e per il miglior attore, Paolo Stoppa.

Quest’anno, poi, la kermesse cinematografica veneziana ha reso “L’oro di Napoli” meritevole della pre-apertura.

Selezionato, poi, tra i 100 film italiani da salvare, il capolavoro di De Sica è stato restaurato dal nipote e regista Andrea con affetto, amore e talento.

Il film, con Eduardo De Filippo, Sophia Loren, Silvana Mangano, Paolo Stoppa e Totò, vedrà la sua anteprima presso il Teatro San Carlo di Napoli e, subito dopo, la sua uscita in tutta Italia.

Ravello, il bilancio di Pietrantonio: “Un successo oltre ogni aspettativa”

E’ un bilancio molto positivo quello tratteggiato dal direttore generale e direttore artistico della Fondazione Ravello, Maurizio Pietrantonio all’indomani della conclusione della 72esima edizione della rassegna del festival. Costruito in un tempo molto compresso e con un sostegno economico inferiore di oltre la metà rispetto quello degli anni passati, grazie al scelte indovinate e ricche di qualità, con particolare attenzione alle eccellenze territoriali, ha deliziato il pubblico per i classici due mesi ella programmazione.

Dagli appuntamenti tradizionali come il concerto all’alba del 10 agosto, alle straordinarie interpretazioni di grandi artisti della lirica nazionali e internazionali, con l’innesto di spettacoli dalla particolare suggestione come la danza di Roberto Bolle, o la musica d’autore di Fiorella Mannoia, passando per la celebrazione di Liszt grazie alle letture di Maurizio de Giovanni e all’interpretazione di Michele Campanella, il Ravello festival 2024 colpito nel segno.

La conclusione affidata ai Carmina Burana di Carl Orff, fatta rivivere in tutta la sua carica di passione e vitalità, dalle voci del soprano Maria Sardaryan, del tenore Levy Sekgapane e del baritono Markus Werba e dall’Orchestra Filarmonica G.Verdi di Salerno al gran completo e con i cori del Teatro guidati da Marco Ozbic e da Silvana Noschese, diretti da Jordi Bernàcer, sono apparsi il degno epilogo di una rassegna entusiasmante.

 

Il Comune presenta la festa dei Gigli di Barra

Il Comune presenta la festa dei Gigli di Barra

La storica festa dei “Gigli di Barra” un evento che affonda le sue radici in secoli di tradizione e che, dal 2021, è ufficialmente riconosciuto come parte del Patrimonio Immateriale Culturale Campano, sta per fare ritorno. Questa mattina nella sala Giunta di Palazzo san Giacomo la vicesindaco Laura Lieto e l’assessore al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato, hanno presentato il calendario delle iniziative che accompagnano la manifestazione. Si parte domani con il concerto di Massimo Masiello e Lalla Esposito, per poi arrivare al clou domenica 29 settembre, quando è in programma la “ballata dei Gigli”, con le imponenti strutture alte 25 metri e pesanti circa 45 quintali che percorreranno corso Sirena compiendo delle esibizioni caratteristiche chiamate “Girate”, ossia delle rotazioni sul posto a ritmo di musica.

Quest’anno inoltre il comune ha voluto rafforzare il proprio impegno nell’affiancare le associazioni del territorio per rilanciare l’antica tradizione. Questo avviando anche la costituzione di un’apposita Fondazione pubblica. (Interviste in video allegato).

Protesta e tensioni, il Comune non riceve gli acquafrescai

Protesta e tensioni, il Comune non riceve gli acquafrescai

I titolari dei chioschi del lungomare sono tornati davanti palazzo san Giacomo per protestare contro i sequestri di inizio estate, quando scattò il blitz dei caschi bianchi che portò alla chiusura delle loro attività. I punti di vendita, infatti, furono trovati sprovvisti della licenza per commercio fisso e in possesso solo di quella per la vendita itinerante e questo portò all’applicazione dei sigilli.

Dicono di non essere abusivi e di essere stati lasciati vuoto legislativo che adesso chiedono all’amministrazione di colmare, attraverso una proroga che porti alla riapertura dei chioschetti.  In piazza anche l’avvocato Italo Spagnolo Vigorita, legale di parte dei gestori. (Intervista in video allegato).

Anna De Vita, titolare di un’attività a Mergellina si è appellata direttamente al primo cittadino Gaetano Manfredi. (Intervista in video allegato).

Era la giornata in cui si dovevano trovare soluzioni e in cui era previsto un incontro con gli assessori Armato e De Iesu, ma questo è stato annullato per i momenti di tensione registrati in piazza tra alcuni manifestanti ed un giornalista costretto ad allontanarsi. (Intervista in video allegato).

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