giovedì, Novembre 28, 2024
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A Scampia il dramma degli sfollati che non trovano casa

A Scampia il dramma degli sfollati che non trovano casa

È passato più di un mese da quel 22 luglio quando uno dei ballatoi della Vela Celeste è crollato, ma per molti degli sfollati il calvario non è ancora finito. Nonostante, infatti, le misure messe in campo dal governo nazionale e da palazzo San Giacomo per far fronte all’emergenza abitativa e per favorire l’autonoma sistemazione, in molti stanno avendo difficoltà a trovare chi gli fitti una casa o un appartamento, e quindi si trovano ancora senza un tetto sopra la testa. C’è chi dorme in macchina e chi si appoggia da amici o parenti. Si tratta di famiglie spesso con bambini, sulle quali si abbatte il peso dello stigma sociale e che per questo non riescono a trovare una soluzione.

Queste le testimonianze raccolte sul posto. (Interviste in video allegato)

A rassicurare gli abitanti di Scampia però, la vicesindaco Laura Lieto. (Interviste in video allegato)

Maltempo e alluvione, continuano le ricerche dei dispersi

Maltempo e alluvione, continuano le ricerche dei dispersi

Non si fermano le ricerche a San Felice a Cancello delle due persone risultate disperse dopo la colata di fango e detriti che martedì 27 agosto ha invaso le strade del piccolo comune nel casertano, facendo perdere le tracce della 74enne Agnese Milanese e del figlio 42enne Giuseppe Guadagnino.

Le operazioni dei vigili del fuoco stanno andando avanti senza sosta da tre giorni, nei quali sono stati messi in campo tutti i mezzi a disposizione, compresi ruspe, droni e cani molecolari. Al momento però gli interventi ancora non hanno dato i frutti sperati.

Il canalone che costeggia la frazione dalla parte alta a quella a valle, dove è stata ritrovato lo scheletro della vettura su cui si trovavano madre e figlio al momento del nubifragio è stato più volte scandagliato. Qui sono stati trovati altri pezzi del mezzo e anche uno zainetto con un attrezzo da lavoro usato dal 42 enne. Dei dispersi però dei dispersi nessuna traccia e si continua a scavare. (Video)

Conte si coccola Lukaku: “Ora sono più tranquillo”

L’annuncio ufficiale dell’ingaggio di Romeru Lukaku al Napoli arriva quasi alla fine della conferenza stampa di Conte in vista del match di domani sera al “Maradona” contro il Parma. L’allenatore, che fino a quel momento non aveva voluto commentare, si scioglie in un sorriso liberatorio: “Ora è ufficiale la firma di Romelu. Mi auguro di averlo presto in allenamento per farlo entrare in sintonia con il resto della squadra, sarà con noi per il match con il Parma. E’ un centravanti che ha un fisico di giocatori spesso lenti, mentre lui è come un giocatore di football americano, è veloce e potente. Sa tenere la combinazione con i numeri 10 della squadra, sa attaccare gli spazi, lo considero unico. E’ un ragazzo a posto, metto le mani nel fuoco per lui, conosce le responsabilità che ha nei miei confronti e nei confronti dei napoletani. Da oggi sono più tranquillo e contento sull’attacco”.

Parole chiare e nette di chi dall’attaccante si aspetta oltre venti gol per mirare alle posizioni da Champions League e su cui De Laurentiis ha investito 30 milioni, salutandolo sui social con la frase “Benvenuto Romelu!” e la foto della firma. Lukaku è un pezzo fondamentale nella ricostruzione della squadra, che ha visto anche l’arrivo a Napoli di McTominay dal Manchester United per rafforzare il centrocampo, e che cerca ancora un altro centrocampista.

Ma Conte ha anche avvertito tutti circa la difficoltà del match contro il Parma dell’ex Fabio Pecchia. Partita spigolosa e molto diversa da quella col Bologna. Resta da sciogliere il nodo Osimhen, che oggi sembra solo un fantasma che aleggia a Castel Volturno.

Funicolare chiusa e ripavimentazione al Parco Margherita, Chiaia verso il caos mobilità

Funicolare chiusa e ripavimentazione al Parco Margherita, Chiaia verso il caos mobilità

Funicolare chiusa da quasi due anni, mezzi sostitutivi inadeguati e i lavori di ripavimentazione in Via del Parco Margherita, con il senso unico a scendere che viene quotidianamente ignorato dai motorini, creando così anche un rischio per la sicurezza: sono solo alcune delle problematiche che vivono i residenti di Chiaia, dove a settembre quando praticamente tutti saranno tornati dalle vacanze si rischia il caos mobilità. E se da palazzo San Giacomo arrivano rassicurazioni sul rispetto del cronoprogramma, con la prima parte delle operazioni concluse e con la fine del cantiere fissata per giugno 2025, nel quartiere lamentano i disagi. (interviste in video allegato)

Ma se il tema della carenza dei trasporti mette tutti d’accordo, quello del divieto di accesso da piazza Amedeo vede il rione spaccarsi. C’è infatti chi dice che vorrebbe che misura fosse resa permanente. (interviste in video allegato)

Tavolini e Dehors al Vomero, a rischio la processione di San Gennaro

Tavolini e Dehors al Vomero, a rischio la processione di San Gennaro

Come da tradizione è in programma per il 19 settembre la processione di San Gennaro al Vomero, eppure già è esplosa la polemica. Terreno dello scontro che vede contrapposti il comitato valori collinari e parte dei gestori di bar e ristoranti: la presenza lungo il tragitto, e in particolare in via Luca Giordano e in via Scarlatti, di numerosi gazebo e dehors che impedirebbero il corretto svolgimento della kermesse. Non solo, Gennaro Capodanno, presidente dell’associazione di quartiere, pone l’accento anche sui rischi per la sicurezza pubblica e chiede interventi immediati all’amministrazione comunale e alla prefettura. (Intervista in video allegato).

A rispondere al comitato è invece Vittorio Marino, gestore di un locale della zona. (Intervista in video allegato).

Guardie giurate in mobilitazione, presidio fuori ospedale Monaldi

Guardie giurate in mobilitazione, presidio fuori ospedale Monaldi

Bandiere, fischietti e cori: mattinata di protesta all’esterno del Monaldi, dove si è svolto il presidio delle guardie giurate in agitazione per il cambio di appalto per i servizi di vigilanza dell’ospedale dei Colli, che rischia di lasciare a casa 14 padri di famiglia. Gli incontri con l’azienda subentrante e con la direzione generale del nosocomio tenutisi il 27 e 28 agosto, non sono hanno portato ad un accordo soddisfacente.

Terreno dello scontro il numero di ore appaltate durante la gara del 2019 e le ore effettivamente necessarie per garantire la sicurezza degli ospedali coinvolti. Nella gara che si sta provando ad affidare infatti, dicono i manifestanti, non sono inseriti alcuni servizi essenziali per garantire l’incolumità all’interno della struttura, mentre altri vengono soppressi e ciò rischia di tradursi in licenziamenti. Gli operatori infatti sono stati ritenuti esuberi dall’azienda uscente, spiegano sempre dal presidio, e non assorbiti da quella subentrante.

I dettagli della mobilitazione li hanno forniti il segretario della Fisascat Cisl, Pietro Contemi ed il segretario della Filcam Cgil Ludovico Vitale. (Interviste in video allegato)

Una battaglia sposata anche dalla Uiltucs, e dall’Ugl in piazza con il funzionario regionale Angelo Zanfardino e con il rappresentante Mario Riano. (Interviste in video allegato)

 

Giungla taxi, arrivano i presidi fissi della polizia locale

Giungla taxi, arrivano i presidi fissi della polizia locale

Mancata applicazione delle tariffe, banconote false come resto e assenza del pos: a Napoli il mondo dei taxi, a causa di poche mele marcie, è una giungla e per questo i Caschi bianchi sono al lavoro per contrastare i “furbetti”. Stazione Garibaldi, Molo Beverello e aeroporto di Capodichino, insomma i punti di accesso alla città, le zone nel mirino degli agenti della polizia municipale, dove sono stati istituiti i presidi di vigili. Per i primi due luoghi gli operatori hanno il compito monitorare che la gestione della fila non finisca in mano ad autisti scorretti, che utilizzano i viaggiatori come merce di scambio.

I controlli saranno permanenti in stazione mentre verranno sospesi al porto una volta terminata la fase critica, per essere ripresentati nel periodo natalizio. Diversa la strategia a Capodichino, dove i servizi sono attivi negli orari di maggiore afflusso.

A spiegare la strategia messa in campo da palazzo San Giacomo, l’assessore alla sicurezza e alla legalità Antonio De Iesu (intervista in video allegato)

Omicidio in via Colonne al Lavinaio, convalidato il fermo del presunto assassino

Omicidio in via Colonne al Lavinaio, convalidato il fermo del presunto assassino

Era stato fermato poco dopo il delitto dai carabinieri della compagnia Stella, in queste ore il gip del Tribunale di Napoli ha convalidato il provvedimento restrittivo. Un cittadino tunisino di 61 è accusato di  aver ucciso a coltellate un altro extracomunitario, la sera di venerdì, al culmine di una lite. Il cadavere dell’uomo era stato trovato in Vico colonne al Lavinaio, in zona piazza Mercato, riverso sull’asfalto. Sul posto si sono recati i carabinieri della compagnia Stella, che poco dopo hanno fermato il presunto responsabile.

Si tratta di uno dei due episodi che hanno caratterizzato l’ultimo week end di sangue sulle strade di Napoli. L’altro, che ha visto coinvolto un cittadino gambiano, è avvenuto in piazza Nazionale e per questo è stata fermata una coppia di cittadini extracomunitari. Anche in questo caso l’omicidio sarebbe avvenuto alla fine di una violenta lite.

Su entrambi gli episodi c’è l’ombra dei traffici illeciti che sono particolarmente fiorenti in questa zona della città, con particolare riguardo allo spaccio di droga. Un mix di condizioni di degrado e di fragilità nei confronti della criminalità organizzata, che spesso si serve di immigrati per i propri loschi traffici, rappresenta il detonatore per una pericolosa bomba sociale.

Sul tema è intervenuto anche il Prefetto di Napoli, Michele Di Bari, che pur evidenziando che il controllo militare del territorio non scongiura episodi di questo tipo, ha assicurato l’aumento del livello di attenzione e presidio dell’intera area, dove convivono extracomunitari spesso irregolari e cittadini napoletani, esasperati e preoccupati. (Video)

Maltempo e alluvioni, la Campania chiede lo stato di emergenza

Maltempo e alluvioni, la Campania chiede lo stato di emergenza

Per i gravi danni subiti dall’alluvione che si è abbattuta nelle scorse ore sull’entroterra campano, il presidente della regione, Vincenzo De Luca, ha formalizzato al Dipartimento della Protezione Civile la richiesta di “stato di emergenza”. E intanto continuano senza sosta le ricerche delle due persone disperse coinvolte negli eventi calamitosi che hanno colpito una vasta area delle province di Caserta e Avellino. Le squadre della Protezione civile regionale, dotate di mezzi speciali e idrovore, proseguono nei loro interventi cominciati già nella giornata di ieri.

Nel corso di una riunione che si è tenuta con i sindaci delle zone colpite – tra cui i Comuni di San Felice a Cancello, Arienzo e Baiano – è stata fatta una prima stima dei danni. Il primo cittadino del comune casertano, Emilio Nuzzo, è impegnato in prima linea con i suoi concittadini sia per le ricerche della 74enne Agnese Minieri e del figlio, Giuseppe Guadagnino di 41 anni, che per prestare assistenza a tutti coloro i quali hanno subito danni. (Interviste in video allegato)

Anche ieri pomeriggio il maltempo ha flagellato l’Irpinia. Strade impraticabili e campagne allegate a Volturara Irpina, in provincia di Avellino, a causa della esondazione del torrente Sava. Sul posto sono intervenuti i carabinieri insieme a personale e mezzi del comune. Allagamenti anche a Montella, sempre in provincia di Avellino, pure qui a causa della esondazione di un torrente.

Napoli, si schianta con la moto a via Manzoni: muore giovane di 22 anni

Napoli, si schianta con la moto a via Manzoni: muore giovane di 22 anni

Un impatto terribile, così violento da spaccare il casco integrale, quello che è costato la ad A.G, queste le iniziali del ragazzo, morto questa notte dopo essersi schiantato con la sua moto in via Manzoni, all’altezza del civico 215. Alle 2.13 la chiamata di un passante che avvertiva dell’incidente la sala operativa della polizia locale, da dove poi veniva sollecitato l’intervento dell’infortunistica stradale.

Si tratta dell’ennesimo episodio di questa estate nera caratterizzata da un elenco impressionante di sinistri sulle strade del capoluogo e della sua provincia. Il giovane si trovava alla guidava di un bolide sulle due ruote, una Aprilia RS660, quando per cause ancora da accertare ha urtato il marciapiede, finendo rovinosamente sull’asfalto. I soccorsi sono stati subito allertati e il giovane è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Fatebenefratelli. Tuttavia, all’arrivo in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Napoli è stato immediatamente informato e ha disposto il sequestro della moto e la messa a disposizione della salma.

La Polizia Locale, con il personale dell’Unità Operativa Infortunistica Stradale, ha eseguito i rilievi tecnici sul luogo dell’incidente, ascoltato i testimoni presenti e acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza per ricostruire con precisione la dinamica dell’accaduto. Al momento, non si riscontra il coinvolgimento di altri veicoli. Le indagini sono in corso per chiarire le esatte circostanze del tragico evento.
Intanto, restano molto gravi le condizioni dei due giovani in sella auna moto investiti da un’auto pirata a Sant’Antimo.

Il guidatore è ancora in prognosi riservata e in pericolo di vita. Il passeggero, ancora ricoverato, ha una prognosi di 30 giorni. (Video)

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