Non c’è sicurezza sul lavoro, senza controllo sulla catena dei subappalti e sui meccanismi che portano lavoratori inesperti a operare in situazioni rischiose nei cantieri. Un meccanismo che ha ucciso Patrizio Spasiano, grida dal palco della manifestazione organizzata a Napoli per la festa dei lavoratori dai sindacati Simona Esposito, la madre del 19 enne morto lo scorso 10 gennaio a causa delle ustioni riportate dopo un incidente in una fabbrica di frigoriferi a Caserta.
La donna insieme al marito ha partecipato al primo maggio di cgil cisl e uil, che hanno dato il via alla giornata commemorando Salvatore Renna, operaio morto nel 2014 nel cantiere della metro. Sul palco i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, Nicola Ricci, Melicia Comberiati e Giovanni Sgambati con il sindaco, Gaetano Manfredi
In piazza anche il presidente del movimento cristiano lavoratori, Michele Cutolo