La Procura di Napoli spegne Exodus, il software spia terrore del web

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La Procura di Napoli spegne Exodus il software spia terrore del web. Quattro persone risultano indagate e due società sono state sequestrate. Indagine per svelare ideatori e fruitori del software spia Exodus. Di conseguenza ipotesi di violazione della privacy e reati informatici. In azione Polizia Postale, Carabinieri del Ros e Guardia di Finanza. Violati e forse catalogati i dati sensibili di migliaia di utenti. I pm Cristina Curatoli e Claudio Onorato, coordinati dal procuratore Giovanni Melillo, hanno sequestrato due società. Si tratta della eSurv Srl e della Stm. Il provvedimento è firmato dal Gip De Ruggiero. Avviata cooperazione internazionale per verifica di app infette sugli store. Tra gli indagati due persone di Catanzaro, Giuseppe Fasano e Salvatore Ansani.

COSA E’ EXODUS – E’ sviluppato da un’azienda di Catanzaro, Exodus, ed è stato individuato per la prima volta a Napoli. Si tratta del software spia che, in base a quanto ipotizza la procura partenopea, ha infettato i dispositivi di centinaia di italiani. Distribuito attraverso le app, lo spyware puntava a raccogliere informazioni bypassando i filtri di sicurezza degli Store Android e di Google.