Whirlpool, corteo senza tensioni e lavoratori sempre più sfiduciati

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Dei 421 lavoratori in servizio nello stabilimento Whirlpool di Napoli, solo una settantina o poco più ha sfilato questa mattina nel corteo di protesta organizzato contro la chiusura prevista il prossimo 31 ottobre.

Il malcontento per l’imminente chiusura e per come la vertenza è stata gestita dai piani alti della politica italiana hanno fatto crescere la sfiducia tra i dipendenti della fabbrica.

Gli irriducibili, seppur soverchiati nel numero da giornalisti, telecamere e poliziotti, si sono radunati in piazza Municipio per poi partire alla volta della Regione Campania.

Un blitz inatteso nella Galleria Umberto, sotto lo sguardo di decine di turisti, poi il presidio davanti la sede del Governo regionale che, in base a quanto dichiarato dal presidente De Luca, è pronto a stanziare 20milioni di euro per convincere i vertici della Whirlpool a tenere aperti i cancelli dello stabilimento di via Argine.

In assenza del presidente de luca, a Roma per sbloccare con Anpal la vertenza dei Navigator, una delegazione è stata ricevuta dall’assessore alle Attività produttive Marchiello. Con i lavoratori era presente anche il segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati