Al via “Pianeta Bufala” col taglio della treccia di mozzarella di 30 chili. Oggi il gemellaggio dell’oro bianco

0
853


EBOLI – Con il taglio della treccia di mozzarella di bufala di 30 chili da parte del patron della kermesse Attilio Astone, insieme al sindaco di Eboli Martino Melchionda, al senatore Alfonso Andria, allo chef stellato Paolo Barrale, all’esperto del settore Maurizio Paolillo e al presidente di “Intertrade Salerno” Enzo Galiano (nella foto di Paolo Garofalo), ha preso il via “Pianeta Bufala”, la kermesse enogastronomica della mozzarella in piazza della Repubblica a Eboli.
“Eravamo abituati a una treccia lunga, quest’anno è cresciuta nel peso – dice Astone -. Ci auguriamo che sia l’auspicio per iniziare bene dal momento in cui siamo tornati nel centro della città, per tre giorni da vivere intensamente. Negli anni la qualità della mozzarella migliora. Vent’anni fa non ce ne accorgevamo, oggi ci sono esigenze diverse, i palati si sono affinati e il prodotto segue la tendenza.”
12 caseifici in piazza che si confrontano, non solo della piana del Sele ma anche della provincia di Caserta, in attesa che oggi alle 18,30 si compia l’atteso gemellaggio dell’oro bianco con i responsabili delle camere di commercio delle due province e dei produttori, per la prima volta insieme.
“Le bufale sono presenti ieri come oggi in questa terra e per fortuna riescono a dare vita a questo prodotto che domina la scena mondiale – spiega Raffaele Vitale, direttore enogastronomico ella kermesse -. Bisogna essere bravi a produrre cibo semplice ma buono. Il segreto non è nascosto ma dobbiamo fare arrivare il messaggio che la qualità nella padella produce un grande piato”.
Fino al 15 giugno, nella piazza centrale di Eboli, attività didattico-laboratoriali dal mattino, focus, incontri, degustazioni, cooking show (coordinati da Antonella Petitti) e animazione fino a sera, intervallati da salotti gastronomici e mercatini del gusto. E tante curiosità, come lo stand di Paolo Parisi, produttore di un uovo dalle qualità straordinarie, che rivela così il suo segreto in un panino realizzato in esclusiva per la manifestazione: “La mozzarella c’è, poi c’è il bufalo e il mio uovo. Io ho reso legale e commerciale un prodotto che oramai trovi quasi in tutta Italia: l’uovo del contadino con un pizzico di creatività. Il segreto che tutti mi chiedono di rivelare sta nella sostituzione delle proteine che di solito l’industria somministra alla gallina attraverso la soia con il latte di capra.