Una lunga e difficile galoppata, ma alla fine siamo stati premiati, noi e quanti l’hanno sostenuta, in primis i pizzaioli.
Esprime così la sua gioia Franco Manna, fondatore e presidente di Rossopomodoro, commentando il riconoscimento che l’Unesco ha tributato all’arte dei pizzaiuoli napoletani, iscrivendola nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Dopo una lunga giornata di festeggiamenti a Napoli, la serata si è conclusa da Rosso Pomodoro a via Partenope, alla presenza di tanti pizzaioli e protagonisti della gastronomia partenopea. Da Gino Sorbillo a Teresa Iorio, da Assunta ‘a Figlia d’o Marenaro a Davide Civitiello. Il management rappresentato nei diversi ruoli da Clelia Martino, Antonio Sorrentino, Enzo De Angelis, e i giornalisti Luciano Pignataro e Vincenzo Pagano che hanno seguito le tappe dell’evoluzione e i mille appuntamenti dedicati, e Antimo Caputo del Mulino Caputo che ha avviato, insieme alle associazione dei pizzaioli, la raccolta firme.
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