Choc al cimitero di Poggioreale: feti e arti amputati marciscono in deposito

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Gennaro Tammaro e Alessio Salvato, delegati del sindacato di categoria degli impresari funebri Efi, denunciano le pessime condizione igieniche della struttura comunale.

“In una cassetta in legno – affermano – è possibile vedere ad occhio nudo il fondo marcio e inumidito.

In quel contenitore ci sono resti umani e materiale biologico. Le spoglie conservate sono decine, stipate alla meglio nel deposito del cimitero di Poggioreale, contro ogni norma che regolamenta il settore e creando anche un ambiente infestato da miasmi nauseabondi”.

Secondo i sindacalisti “il Comune di Napoli non rispetta alcuna regola sulla giusta, igienica e dignitosa conservazione delle spoglie mortali. Le casse piccole sono destinate ai feti e agli arti amputati.

Ed è follia che non si rispetti quanto giustamente impone la legge”. La normativa vigente prevede che “i resti mortali siano conservati in casse sigillate con delle targhe che identifichino nome e cognome e non con delle banali scritte a pennarello”.