Coronavirus a Napoli: città deserta a Pasquetta

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Brava Napoli, bravissimi i cittadini della Campania. I timori della vigilia di assembramenti pericolosi, pasquette improvvisate e gite fuoriporta sono risultati infondati. Napoli e la Campania hanno risposto presente agli appelli a restare a casa per il bene di tutti e lo confermano anche i dati della protezione civile che parlano di contagi al disotto delle 100 unità da venerdì santo a Pasquetta.

Niente canzoni dai balconi, niente nenie dei fujienti alla Madonna. La città è rimasta silenziosa per 48 ore. Strade vuote, Tangenziale spettrale, parchi, condomini e interi rioni deserti.

Una prova di maturità che di sicuro è costata tanta fatica ma che inizia a dare i suoi frutti.
Due i casi isolati in cui non si è rispettata la quarantena e il lockdown la celebrazione della veglia di pasqua a Scafati costata denunce e multe a circa 30 partecipanti e la festa improvvisata ai 600 alloggi a Monterusciello nel giorno di Pasqua.

Due episodi sanzionati prontamente dalle forze dell’ordine e stigmatizzati sui social da sindaci e cittadini.

Per il resto pranzi casalinghi, grigliate sui balconi con piccole braci e quella compostezza che ha caratterizzato un popolo da sempre festoso e gioioso ma oggi consapevole di doversi fermare per il bene comune.

Ha funzionato la macchina della prevenzione messa in piedi dalla Prefettura con forze dell’ordine e esercito a perlustrare il territorio. Pochi i verbali elevati per fortuna. Insomma In questa pandemia, Napoli ha dato prova, se ce ne fosse bisogno, di saper soffrire, di sapersi abbracciare a distanza attraverso un cellulare oggi più che mai utile strumento per dirsi Ti voglio bene.