Covid, la variante Delta arriva a Napoli ma gli ospedali si svuotano

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Primi casi di variante Delta a Napoli, sequenziati nei giorni scorsi. L’evoluzione del virus SarsCov2 che viene dall’India e che sta divenendo prevalente in Inghilterra, con una velocità di trasmissione elevatissima, è stata rilevata in alcuni tamponi analizzati in un centro diagnostico della città. Dopo il focolaio di Torre del Greco, dunque, anche nel capoluogo ha fatto la sua comparsa la variante che sta preoccupando il mondo. In Campania sono 83 le persone colpite dal virus con la variante indiana.
L’ASL Napoli 1 Centro ha comunicato di avere individuato la “variante Delta” su 11 tamponi positivi dei 35 analizzati e relativi al 22 e il 23 giugno.
Secondo uno studio molecolare eseguito sull’RNA virale estratto dal materiale biologico di soggetti positivi al SarsCov-2, dunque la variante delta si fa strada anche a Napoli. Un lavoro che ha permesso di individuare su 35 tamponi molecolari RT-PCR risultati positivi nei giorni 22 e 23 giugno (persone residenti a Napoli) la variante B.1.617.2 (c.d. variante Delta) già confermati dalla piattaforma internazionale GISAID. Conferme che riguardano dunque circa il 30% dei casi esaminati. L’approfondimento epidemiologico che consegue alla classificazione di “variante Delta”, come disposto dalle circolari ministeriali, ha già permesso di individuare le aree di residenza ed eventuali cluster familiari. I casi
segnalati sono identificati nelle zone di Chiaia (2 casi), Montecalvario (3 casi), Pianura (3 casi), San Ferdinando (1 caso) e Soccavo (2 casi) con due cluster familiari già accertati.
Il direttore del dipartimento di microbiologia e virologia del Cotugno, Luigi Atripalti, intervistato dal Mattino ha spiegato: “Non bisogna fare allarmismi sulla variante Delta, ma potenziare il sequenziamento, aumentare il contact tracing, circoscrivere i focolai, completare la seconda dose di vaccino in over 60 e fragili e fare screening a turisti che arrivano dall’estero”.
Restano molto bassi i casi e, in tutta la Campania, sono solo 23 i pazienti ricoverati per Covid in terapia intensiva. Gli ospedali oramai sono svuotati , ma vanno riempendosi di pazienti affetti da altre patologie, magari non affrontate durante i vari lockdown. Proprio per questo occorre aumentare la velocità dei vaccini e definire il tracciamento. Di sicuro l’esplosione di nuovi casi in Inghilterra deve essere anche calato nella realtà geografica di una nazione in cui, da mesi, la media delle temperature si aggira intorno ai 16 gradi. L’impatto del virus in Italia e in particolare al Sud ha un altro effetto se si considera il caldo africano di questi giorni.