“Io secondo Woody” è il primo disco del cantautore Giacomo Palombino, in arte LePuc. Undici canzoni registrate nelle sale del Sanità Music Studio, con la produzione esecutiva della Apogeo Records, etichetta discografica sociale, per un album che cerca di essere il rifugio che raccoglie le piccole tracce di storie quotidiane. Il lavoro, registrato e missato da Rosario Emiro Acunto, è distribuito da Edel Italy e Claudio Poggi, storico produttore di Pino Daniele. L’esordio discografico di LePuc arriva dopo un anno trascorso a suonare sui marciapiedi d’Europa e nei locali d’Italia.
Gli arrangiamenti del disco (masterizzato presso il Nut Studio di Napoli) s’ispirano alla tradizione della musica d’autore italiana e sono stati curati, oltre che dallo stesso Palombino, dai musicisti intervenuti. Tra questi: Luciano Cicero (basso), Tiziano Cicero (batteria e timbales), Salvatore Carlino (congas), Enrico Valanzuolo (tromba), Francesco Fabiani (chitarra).
Ad aprire il disco, “Guarda che so fare”, una dichiarazione d’intenti al rovescio, un’ironica lettera di difesa di chi cerca di scoprire “come si fa a liberarsi di una scusa” in attesa di trovare “un’altra faccia da indossare”…
Int.