Gli appuntamenti da non perdere nel week end dal 3 al 5 gennaio

0
696
WEEK END DELL’EPIFANIA
AL MUSEO E REAL BOSCO DI CAPODIMONTE

Il 2020 si apre all’insegna dell’arte accessibile a tutti con la prima domenica del mese, 5 gennaio, a ingresso gratuito e un ricco weekend dell’Epifania ricco di eventi al Museo e Real Bosco di Capodimonte. Domenica 5 gennaio 2020 sarà visitabile gratuitamente il primo piano del Museo di Capodimonte dalle 8.30 alle 19.30 con la mostra-focus “Canova. Un restauro in mostra”, mentre al secondo piano (9.30-17.00), sarà possibile ammirare la Galleria delle arti a Napoli dal Duecento al Settecento, il nuovo allestimento del Corridoio barocco e del ‘700, la Flagellazione di Cristo di Caravaggio, la mostra Whisper Only to You dell’artista sud-coreana Yeesookyung e la sezione di arte contemporanea. Sempre al secondo piano imperdibile la mostra “Santiago Calatrava. Nella luce di Napoli”, con le sculture, i disegni e le maquette architettoniche, mentre la sezione delle ceramiche è allestita nell’antico Cellaio del Real Bosco, aperto nel weekend, dalle 10.00 alle 16.00. A soli 6 euro, invece, sarà visitabile la mostra Napoli Napoli. Di lava, porcellana e musica, a cura di Sylvain Bellenger. Sabato 4 gennaio, dalle 10.00 alle 12.00, si terrà nella sala Sol Lewitt (piano terra, Museo di Capodimonte) uno speciale laboratorio di botanica “Tra bacche e stelle di Natale” destinato ai bambini dai 4 agli 8 anni.
Museo e Real Bosco di Capodimonte
Via Miano, 2
Sabato dalle 10 alle 12
Domenica: dalle 8.30 alle 19.30

LA BEFANA IN MOSTRA

La Mostra d’Oltremare organizza per la prima volta quest’anno lo spettacolo della Befana per i bambini napoletani. Visto il successo del meraviglioso spettacolo di luci e suoni della Fontana dell’Esedra di Mostra d’Oltremare, che si è tenuto durante il periodo delle festività natalizie, sabato 4 gennaio 2020, alle 18, in concomitanza con lo spettacolo, si assisterà alla discesa della Befana dalla Torre delle Nazioni. Sarà protagonista il “mascherato” ispettore dei Vigili del Fuoco, Francesco De Martino, che al suo atterraggio, al centro del piazzale antistante il Teatro Mediterraneo, consegnerà dolcetti e caramelle ai bambini presenti.
Mostra d’Oltremare
Viale John Fitzgerald Kennedy, 54
Sabato 4 gennaio: ore 18

NOTTE D’ARTE – BREAK NAPOLI

La Notte d’arte – Break Napoli celebra la sua VII edizione con un’annata e una tematica speciale. Il format ideato e promosso dalla Seconda Municipalità per la valorizzazione culturale della città, si arricchisce di un chiaro intento sociale. Tema della manifestazione è l’abbattimento di tutti i muri, per annullare le distanze, le differenze e le discriminazioni. L’organizzazione di Break Napoli, settima edizione della Notte d’arte, è a cura di Francesco Chirico, Presidente della Seconda Municipalità, di Marino D’Angelo, presidente dell’Associazione “Abili Oltre” e di Giacinto Palladino, Presidente di “First Social Life”, la direzione artistica è affidata all’attore, regista e autore napoletano Gianfranco Gallo. Sul palco di piazza del Gesù Nuovo due ricorrenze, che per caso capitano proprio tra la sera del 3 e la notte del 4 gennaio, saranno in qualche modo celebrate: il centenario della nascita di Renato Carosone (3 gennaio 1920), attraverso la presenza di Andrea Sannino, che nel 2020 sarà il protagonista di un musical sulla sua vita, e i cinque anni dalla scomparsa del grande Pino Daniele (4 gennaio 2015), per la concomitante presenza di sua nipote Loredana Daniele in concerto. In questa coincidenza di date, testimonianza della magia di Napoli e dei  suoi artisti, Nunzia Marciano, Rosaria De Cicco e Gaetano Gaudiero presenteranno, a piazza del Gesù, Gianfranco Gallo, Andrea Sannino, Loredana Daniele, Antonio Maiello, Gianni Lamagna, Giovanni Block, SesèMamà, Marco Zurzolo, Capone&BungtBangt, Enzo Savastano, Fabrizio e Aurelio Fierro, La Scalzabanda, Danise #scugnizzodeljazz, Francesco Di Leva, Elvis Esposito, Antonella Prisco, Daniela Fiorentino, Trio Tarantae , Alessandra Vacca, Alessia Moio, Mariano Bellopede, Bianca Gallo, Patrizia Di Martino, Marianna Robustelli, Ivan Castiglione, Vincenzo Pirozzi, 29 e 30, Kafka sui Pattini, Oriana Lippa, Just Sound, Luisa Farina, Soul Food, Roberta Tondelli, Maharina, Lorenzo Girotti, Mariano Lieto, Vox Inside, Antonio Della Ragione, Antonio Spenillo.
Centro Storico di Napoli
Piazza del Gesù Nuovo
Venerdì 3 gennaio: dalle 19

BANKSY E LA (POST) STREET ART
AL PAN PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI

Si intitola “Banksy e la (post) street art” la collettiva dedicata al movimento artistico underground. La scelta di aprire il percorso con Banksy non è casuale, oltre ad essere uno dei principali protagonisti dello scenario artistico attuale ha un particolare legame con la città di Napoli. Risale al 2010 la sua prima misteriosa apparizione in città con il murales (poi purtroppo vandalizzato) rappresentante l’Estasi di Santa Teresa, dopo poco ci fu lo stencil in Piazza dei Girolamini chiamato la “Madonna con la pistola”, le prime tracce – e fino a poco tempo fa le uniche – del graffitaro inglese in Italia. Non sembra essere un caso che abbia scelto da subito Napoli per firmare a suo modo la culla dell’arte per eccellenza. Proprio come impone il “Banksy – pensiero”, anche la cultura napoletana fa dell’ironia e dell’irriverenza la sua personale risposta a quelle che reputa ingiustizie da parte del sistema. In questo contesto, Mr. Brainwash rappresenta invece l’evoluzione della figura dello streetartist, mondano e verypopular non disdegna i salotti buoni del jet-set, OBEY sceglie il termine “Obbedire” come provocatoria risposta ai dettami imposti dai mass-media, divenuto celebre con i suoi “manifesti – non autorizzati” diffusi durante la campagna elettorale di Barak Obama, è il più “politicamente-impegnato” tra gli streetartist. Mr. Savethewall rappresenta l’Italia in questo excursus, dimostrandosi una voce fuori dal coro, recepisce gli stimoli provenienti dai linguaggi utilizzati dai suoi colleghi rielaborandoli con personale ironia e spirito critico, attraverso una tecnica a basso impatto ambientale che riserva il muro da danni permanenti. Attraverso dunque una rosa di circa 70 opere provenienti da collezioni private e da gallerie italiane e straniere, una sala video e una sala selfie, viene raccontato il fenomeno artistico del momento, con tutte le contraddizioni e i continui interrogativi che i loro protagonisti volutamente riservano allo spettatore.
PAN Palazzo delle Arti Napoli
Fino al 16 febbraio 2020
Tutti i giorni: dalle 9.30 alle 19

DOPPIO CONCERTO PER IL FESTIVAL INTERNAZIONALE
DEL ‘700
MUSICALE NAPOLETANO

Il Festival Internazionale del ‘700 Musicale Napoletano, a cura dell’associazione Domenico Scarlatti, prosegue il suo programma con ben due concerti nel primo week end dell’anno: “Omaggio a Rossini”, sabato 4 gennaio alle ore 20.30 presso la Sala Comencini (Palazzo Zapata) protagonista il mezzosoprano Gabriella Colecchia accompagnata da Gianni Gambardella al pianoforte e “Cimarosa e la musica sacra”, domenica 5 gennaio alle 20.30 presso la Domus Ars, con il Coro Filarmonico Jubilate Deo, diretto da Giuseppe Polese.
Palazzo Zapata
Piazza Trieste e Trento 48
Sabato 4 gennaio: ore 20.30
Domus Ars
Via Santa Chiara 10
Domenica 5 gennaio: ore 20.30

LA MUSICA DEL CUORE CONCERTO
PER PIANO DI VALENTINA AMBROSANIO

Questo pomeriggio, alle 18, nella Sala Chopin – Palazzo Mastelloni, in piazza Carità 6, nelle sale di Alberto Napolitano Pianoforti, si terrà il concerto La musica del cuore, della pianista Valentina Ambrosanio, un concerto per piano solo che l’artista dedica al ricordo dell’amata sorella Norma. Un concerto dedicato soprattutto alla sensibilità femminile, il cui programma si costruisce intorno alla figura di Chopin, compositore che  ha tanto amato le donne ed è stato tanto amato a sua volta, perché ha espresso nella sua musica sensibilità e bellezza, attraverso l’uso di tutte le dinamiche espressive del pianoforte, del quale ne è stato definito il “poeta”. A Chopin Valentina Ambrosanio è molto legata: è stato proprio questo compositore che ha  avvicinato l’artista al  pianoforte, fino a determinare la scelta di dedicare la sua vita alla musica, diventando una musicista con l’idea di essere portatrice del profondo messaggio di bellezza, che contiene l’arte in genere e la musica in particolare, perché è dotata di un linguaggio immediato che attraversa l’animo umano anche in modo irrazionale ed inconsapevole. Un concerto dedicato dunque alla sensibilità femminile e alle sue molteplici sfumature tutte da amare.
Sala Chopin – Palazzo Mastelloni
Piazza Carità 6
Venerdì 3 gennaio: ore 18

JOAN MIRÓ. IL LINGUAGGIO DEI SEGNI
AL PAN PALAZZO DELLE ARTI NAPOLI

La grande mostra Joan Miró. Il linguaggio dei segni al PAN Palazzo delle Arti Napoli, in via dei mille 60, fino al 23 febbraio. Curata da Robert Lubar Messeri, professore di storia dell’arte all’Institute of Fine Arts della New York University, sotto la preziosa guida di Francesca Villanti, direttore scientifico C.O.R, la mostra  propone una passeggiata composta da nove percorsi, da Il Linguaggio dei segni e la Ballerina del 1924, dove viene messo in evidenza come Miró sfrutta le molteplici funzioni della linea come contorno, come scrittura e, nel caso dell’orizzonte, come indicatore dello spazio, consentendo scambi produttivi di significato; fino a Le tele bruciate e la morte del segno, dov’è esposta una delle cinque tele esistenti al mondo, che Miró esegue con il tessitore Josep Royo, nel dicembre 1973, insieme a una sequenza di fotografie che mostrano i passaggi di questo magnifico lavoro.
PAN Palazzo delle Arti Napoli
Via dei Mille 60
Fino al 23 febbraio
Tutti i giorni: dalle 9.30 alle 19.30
Info e prenotazioni: 3341324281 oppure 0817958601
info@mostramironapoli.it

CAPRI WAVE WINTER ARTS FESTIVAL:
ALGORITMI DI LIBERTÀ DI MICHELE MEZZA 

Proseguono gli appuntamenti proposti dall’ampio cartellone di Capri Wave – Winter Arts Festival, rassegna organizzata dalla Città di Capri, in collaborazione con l’associazione Gullover. Questo pomeriggio alle 18.30, al Centro Caprense Ignazio Cerio, Michele Mezza presenta il suo libro “Algoritmi di libertà”. «Algoritmo» è diventato ormai sinonimo di controllo sociale. Anche chi non saprebbe meglio definirlo, sa che le sequenze di formule matematiche nascoste dietro questo nome servono a governare l’elaborazione della sterminata quantità di informazioni generate continuamente dalla rete. Con la loro potenza di calcolo, e la loro apparente neutralità, questi «numeri magici» si presentano al nostro senso comune come i passe-partout per aprire ogni porta della nostra vita. Ma chi detiene davvero le chiavi degli algoritmi? Sono dispositivi neutri e inviolabili? O non sono invece espressione di una strategia di orientamento e governo sociale sempre più strettamente controllata dai loro «proprietari»?
Centro Caprense Ignazio Cerio
Piazzetta Cerio 5- Capri
Venerdì 3 gennaio: ore 18.30