Lina Sastri apre la stagione del “Lendi” con “Mi chiamo Lina”

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Sarà la straordinaria Lina Sastri ad aprire, mercoledì 23 novembre, alle 21, la stagione del Teatro Lendi, in via A. Volta 176 (Strada provinciale Grumo Nevano- Sant’Arpino) con lo spettacolo “Mi chiamo Lina Sastri”, in replica giovedì 24 e venerdì 25 novembre 2016.
“Sono stati quattro anni impegnativi ma anche pieni di soddisfazioni – racconta Francesco Scarano, direttore artistico del Teatro Lendi – Dal primo momento in cui sono entrato al Teatro Lendi ho pensato che potesse diventare un punto di riferimento per la crescita culturale del territorio e così è stato. Gli abbonati, sempre più numerosi, mi hanno dato ragione e mi hanno dato ragione le compagnie, ben felici di salire sul palcoscenico del Lendi. Lo scorso anno avevamo una replica per ogni spettacolo in abbonamento. Quest’anno le repliche salgono a 3 per dare l’opportunità di vedere gli spettacoli a un pubblico sempre più numeroso”.
“Mi chiamo Lina Sastri” è uno spettacolo in musica e parole in sette quadri, scritto e diretto da Lina Sastri, in scena con Filippo D’Allio (chitarra), Gennaro Desiderio (violino), Salvatore Minale (percussioni), Gianni Minale (fiati), Pino Tafuto (piano), Antonello Buonocore (contrabbasso). Il titolo trae spunto dalla risposta che l’amata artista partenopea è costretta a dare a chi, ancora oggi, le chiede come si chiama, ricordando di lei la voce e il volto ma non il nome.
Dopo un’intensa stagione dedicata alla prosa, Lina Sastri torna felicemente alla musica. Con lei 6 musicisti che da sempre la accompagnano nel suo viaggio musicale. La musica è quella della sua terra, Napoli vecchia e nuova, cantata alla sua maniera, a volte con un solo strumento, a volte con una festa di suoni seguendo l’essenza interpretativa che il testo e le note – insieme allo spazio del tempo e del luogo in cui le esegue – le suggeriscono. Parole di brani, o stralci di testi teatrali rappresentati, racconti di vita e di incontri ordinari e straordinari della sua vita artistica. Le poesie che tanto ama e citazioni da poeti che le sono cari o dalla sua stessa scrittura. Il tutto si intreccia alla musica in un abbraccio d’amore sincero. Un racconto musicale sul filo delle emozioni, della bellezza e dell’arte che, in Napoli, trova ispirazione e complemento.