Beni per un valore di 50 milioni di euro sono stati sequestrati al clan Mallardo.
In una operazione congiunta, Polizia di Stato e Gdf hanno infatti dato esecuzione a un sequestro preventivo emesso dal gip, su richiesta della Dda di Napoli, nei confronti di Carmine Maisto per i reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio, bancarotta fraudolenta e trasferimento fraudolento di valori.
Maisto, grazie ai legami intessuti nel corso degli anni con esponenti apicali del clan Mallardo, secondo gli inquirenti ha costituito una vera e propria holding criminale con lo scopo di riciclare proventi illeciti del clan attraverso una fitta rete fondata su società immobiliari, strutture alberghiere, ristoranti, ville, ma anche appartamenti, edilizia residenziale, supermercati, scuderie, stabilimenti balneari e altri beni a lui di fatto riconducibili.
Sequestrati 112 immobili, 15 società, numerosi conti correnti ed effetti cambiari, 4 automobili di lusso, 2 scuderie ippiche ed orologi di pregio.
Il clan Mallardo, radicato tra Giugliano e comuni limitrofi, per gli inquirenti è una delle cosche più potenti di Napoli, con un ruolo di primo piano nell’Alleanza di Secondigliano (insieme ai Contini e ai Licciardi), il cartello che si contende il predominio degli affari illeciti con i rivali dei Mazzarella.
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