Una app da scaricare sullo smartphone e un bracciale al polso, che consentirà di muoversi in sicurezza, e che grazie alla geolocalizzazione, impedirà comportamenti avventati o scorretti.
E poi droni di ultima generazione, per un controllo assoluto del vasto territorio scoperto della città antica e delle zone non scavate, da sempre a rischio “tombaroli”.
Tornare a Pompei, dalla fine di maggio in poi, sarà un’esperienza nuova e inedita.
Il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna anticipa il progetto che si sta mettendo a punto per la riapertura che punta molto sulla tecnologia.
La prima settimana di apertura, che potrebbe anche essere dal 18 maggio, sarà sperimentale con una serie di percorsi tra anfiteatro e palestra, fino al quadriportico dei teatri.
Poi dopo un paio di settimane, quando saranno in funzione sia il braccialetto e l’app da scaricare sul telefono, entreranno in funzione due diversi itinerari che prevedono anche la visita di alcune domus scelte, tra quelle che sono dotate di un’entrata e anche di una uscita, così da permettere al flusso dei visitatori di scorrere senza assembramenti.
Il primo passo sarà la prenotazione online. Una volta arrivati sul posto i visitatori saranno invitati a scaricare la app. Passati i controlli di sicurezza, attraverso termoscanner, ogni turista riceverà il suo braccialetto.
Quest’ultimo sarà dotato di un codice associato al biglietto di ingresso che può essere trasmesso a distanza, permettendo servizi specifici tra cui, per esempio, l’ingresso su prenotazione in aree altrimenti riservate.
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