Napoli e gli eletti del popolo “distratti”, de Magistris: “Consiglio comunale ha perso slancio”

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C’è la scuola da monitorare in base alle proprie pertinenze, il crollo della galleria Vittoria, ci sono i debiti da pagare nei confronti dei librai, molti cittadini che lamentano problemi alle isole ecologiche, i ritardi nel prelievo di rifiuti ingombranti, il disastro isola pedonale nel centro storico.

Di problemi, Napoli se ne cade.

Sebbene alcuni consiglieri comunali, come Brambilla del M5S, annoverino tra le annose questioni l’eccessiva presenza del sindaco in televisione, altri invece, come Carmine Sgambati di Italia Viva, lamentino azioni persecutorie verso i propri collaboratori, il Consiglio comunale, tornato a riunirsi questa mattina nella sala dei Baroni al maschio angioino, avrebbe ancora il tempo per provare a migliorare i servizi pubblici resi al cittadino.

Sei mesi e poco più per provare a fare qualcosa a partire dal bilancio di previsione, oggi all’esame dell’Aula.

E invece si naviga a vista tra pause e sospensioni, come questa mattina.

La campagna elettorale per le regionali sembra abbia accelerato il clima da fine mandato e il dibattito tutto interno ai gruppi politici, sulle future alleanze che serviranno a raccogliere l’eredità di consensi della giunta de magistris. Il sindaco, che non nasconde i problemi della sua maggioranza, prende atto dello stallo di tutto il parlamentino cittadino