mercoledì, Novembre 19, 2025
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Spari sul lungomare di Napoli, il questore Agricola: “Facciamo il massimo”

Ha riacceso il dibattito sulla sicurezza cittadina l’episodio avvenuto di domenica nel tardo pomeriggio alla rotonda diaz, sul lungomare di Napoli, dove durante una lite per futili motivi alle giostrine un uomo è rimasto ferito da un colpo d’arma da fuoco esploso da un altro individuo, fermato poco dopo dai carabinieri. I fatti avvenuti in una zona sempre molto popolata, dove alcune ore prima si era svolta la sessione conclusiva di una convention di partito con alcuni personaggi della politica nazionale e dove si erano tenute a poca distanza le finali della Napoli Tennis cup, che hanno richiamato molti spettatori. Il prefetto ha reso noto di aver predisposto un rafforzamento dei controlli, ma in città si aspettano ancora i rinforzi annunciati di recente dal ministro dell’Interno, Piantedosi. Sull’argomento, è intervenuto il questore, Maurizio Agricola

Sciopera il mondo delle telecomunicazioni, presidio a Napoli

Con il contratto collettivo scaduto da più di due anni e il salario tra i più bassi in Europa, hanno incrociato le braccia i lavoratori del settore telecomunicazioni. Cosi come nelle altre piazze italiane, anche a Napoli si è svolta un’iniziativa di protesta davanti alla sede cittadina di Confindustria. 150mila le adesioni allo sciopero nazionale per un settore che in Campania conta tra i 6mila e i dieci mila impiegati la cui maggior parte giovani con contratto part time. Le sigle di categoria del sindacato, Fistel Cisl Slc Cgil e Uilcom hanno organizzato un presidio chiedendo un incontro ai rappresentanti delle industrie. Tra i portavoce delle richieste dei lavoratori, il segretario della Cgil di Campania e napoli, Nicola Ricci, il segretario di Fistel Cisl Campania, Giorgio Serao e il segretario di Uil com Campania, Massimo Taglialatela

“Di oro, di fango e di piombo”, in un libro la storia del settebello d’oro

“Di oro, di fango e di piombo” (Coltura Edizioni) è il libro scritto dal giornalista Michele SPiezia che racconta trent’anni di successi della pallanuoto italiana. Ma anche 30 anni di storia italiana, una stagione, quella che si apre con la strage di Piazza Fontana, in cui si intrecciano vicende tragiche e trionfali. Alcune sospese, altre immortali come quella che riguarda il Settebello, capace di vincere l’oro alle Olimpiadi di Barcellona nel 1992 battendo in una finale mozzafiato i padroni di casa della Spagna. Tra quei tredici immortali campioni c’era anche Franco Porzio, giocatore simbolo del Posillipo e della Nazionale, attuale Presidente onorario dell’Acquachiara, uno dei pallanuotisti più forti di tutti i tempi che, con i grandi traguardi raggiunti insieme al fratello Pino, ha reso Napoli in ambito sportivo una città vincente. Nel corso della presentazione Franco Porzio ha dialogato con l’autore Michele Spiezia e con il Presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, Lucarelli, ripercorrendo le fasi di un successo in grado di rappresentare un momento di riscatto per l’Italia nello scenario tragico e offuscato di quei mesi del 1992. L’anno di Tangentopoli, l’anno delle stragi di mafia. L’anno che ha irrimediabilmente cambiato il Paese.

IL LIBRO

È un filo. E su questo ci conduce Michele Spiezia mentre incede con i suoi racconti, come fossero al tempo presente. Sempre in equilibrio tra sport e storia, come Philippe Petit mentre cammina sul filo d’acciaio tra due grattacieli. Sul filo corrono e si intrecciano vicende tragiche e trionfali, alcune ancora sospese, altre immortali. Dalla fine dei ’60 alle porte del Duemila, trent’anni italiani in un’inedita fotografia: le infinite trame che avviluppano l’Italia, lo scontro politico, le tensioni, le speranze e le trasformazioni della società insieme a straordinarie e avvincenti pagine dello sport tricolore.

Quella di Michele Spiezia è una narrazione serrata, puntuale, ricca, alla quale non sfugge nulla. Costruita quasi al ritmo di una telecronaca sportiva. Ed è in questo vortice che tutto si fonde travolgendo il lettore in un viaggio nel tempo. Trent’anni in cui lo Sport e la Storia dimostrano senza sconti di appartenersi, intrecciarsi, influenzarsi, a differenza di chi ancora oggi è convinto che una partita o una gara siano solo puro intrattenimento. La forza narrativa di questo libro dissolve diversi luoghi comuni, quelli che incorniciano le dinamiche sportive come eventi che nulla hanno a che fare con tutto ciò che accade fuori da uno stadio o da un palazzetto dello sport.

Qui la strage alla stazione di Bologna, la P2 e le vicende di Licio Gelli, le volate del Pirata Pantani, il volo di Sara Simeoni sul tetto del mondo; e ancora l’incubo di Aldo Moro e il dramma di Enzo Tortora, le prodezze di Paolo Rossi, lo sbarco sulla luna, la Valanga Azzurra, Mani Pulite, i desaparecidos, Emanuela Orlandi. Storie e Sport che appartengono e apparterranno a tutte le generazioni: a chi quegli anni li ha vissuti e a chi oggi, troppo giovane per ricordare, potrebbe rispecchiarsi nei corsi e ricorsi storici; eventi che non ci abbandonano, ma restano avvinghiati alle nostre vite, avvolgendoci con le radici intricate del grande albero della Storia.

“DI ORO, DI FANGO E DI PIOMBO” è disponibile in libreria e in tutti gli store online.”

Napoli, un uovo di 350 kg per i 2500 anni della città

Anche quest’anno la Fabbrica di cioccolato Gay-Odin ha realizzato un uovo di dimensioni incredibili per festeggiare la Pasqua, coniugando questa ricorrenza con i 2500 anni della città. Nel 2025, infatti, il progetto “Napoli Millenaria” sta impegnando molti artisti specializzati in vari campi che omaggiano il mito di Parthenope con opere spettacolari.

L’uovo: due metri e 350 chili

La scultura di cioccolato è alta due metri e pesa circa 350 chili! Le dimensioni risultano ancora più accentuate soprattutto nelle foto in cui tutt’attorno si radunano le persone, minute rispetto alla maestosità dell’uovo.

Per ottenere un tale risultato, creativo e preciso, i tempi di lavorazione sono stati parecchio lunghi. Il team coinvolto, infatti, ha realizzato i due gusci, spennellando a mano con cioccolato temperato, stampi di dimensioni record e ha impiegato circa 10 giorni per completare l’operazione con la saldatura dei due gusci (spessi circa 10 centimetri).

Una volta realizzata la struttura, si è passati alla decorazione, ultimata con glassa di zucchero e coloranti alimentari naturali.

La cura dei dettagli è stata affidata al maestro decoratore della Gay-Odin Fabio Ceraso. Il pasticcere ha utilizzato soprattutto sac-a-poche e colpi di pennello per affrescare la superficie della scultura con grande perizia.

La decorazione: la Sirena Parthenope tra le onde del mare

Al centro dell’opera catalizza l’attenzione la Sirena Parthenope, protagonista della leggenda legata alla nascita di Napoli. La figura mitologica si sarebbe arenata sull’isolotto di Megaride dopo essersi lasciata scappare l’astuto Ulisse, spirando sulle rocce dove oggi sorge Castel dell’Ovo.

Nella scultura, Parthenope viene raffigurata come una bellissima donna tra le onde del mare mentre il vento le accarezza i capelli.

Sullo sfondo si distingue l’arancione di un tramonto (simbolo della triste fine che farà di lì a poco la sirena) e, ovviamente, sua maestà il Vesuvio.

Sulla parte posteriore, Ceraso ha rappresentato un campionario di personaggi che hanno reso grande la storia di Napoli: Eduardo De Filippo, Pino Daniele, il principe Antonio De Curtis e l’altrettanto mitologico Diego Armando Maradona. Per completare l’affresco, una rassegna di simboli iconici della cultura partenopea: in primis la pizza, seguita dal corno napoletano e la mitra di San Gennaro.

A cesellare la scultura, la frase “2500 anni di storia leggendaria”, decorata con il logo Gay-Odin e con il logo ufficiale delle celebrazioni indette dal Comune di Napoli.

L’omaggio di Gay-Odin

La produzione di un uovo gigantesco è diventata ormai una tradizione per la Gay-Odin che, ogni anno, coglie l’occasione per celebrare la città che sul finire dell’800 accolse con grande generosità i giovani cioccolatieri piemontesi Isidoro Odin e Onorina Gay. I due partirono da lì per inaugurare uno stabilimento diventato centro di eccellenza nella produzione dolciaria campana.

Dedicare l’uovo gigante a Napoli – ha detto Sveva Maglietta, membro del Cda Gay-Odin presentando l’uovo ai giornalisti – è un atto di amore e di riconoscenza nei confronti di una città che è stata punto di partenza per un’avventura straordinaria“.

È qui che Isidoro e Onorina – continua Maglietta – decisero di inaugurare, in Vico Vetriera a Chiaia, la Fabbrica di Cioccolato. Ed è sempre qui che, nel solco della tradizione, la nostra famiglia continua a portare avanti l’arte artigiana del cioccolato.

Celebrare Napoli nell’anno del suo anniversario ci sembrava un atto dovuto, ma anche fortemente voluto. È un grazie simbolico che estendiamo a tutti i napoletani per l’enorme affetto che ci dimostrano ogni giorno

Careca e Alemao all’università: “Il nostro Napoli con Maradona”

Stelle del calcio di un passato non troppo recente, ma dal fascino intatto. Due brasiliani che negli anni di Maradona hanno letteralmente infiammato una città e si suoi tifosi. Antonio de Oliveira Filho, ovvero Careca e Ricardo Rogerio de Brito, noto come Alemao, hanno raccontato il loro Napoli con Maradona agli studenti dell’università. Strette di mano, fotografie ed autografi per le due stelle del calcio che hanno incontrato i tantissimi studenti del corso di Laurea in Scienze Motorie dell’Università Parthenope. Un bagno di folla per i due ex calciatori che, in oltre due ore di incontro, hanno ripercorso alcune tappe significative della loro storia a Napoli con l’indimenticabile Maradona, raccontando aneddoti e guardando la proiezione dei video storici di tanti successi.

Nel corso dell’incontro un momento emozionante è stato l’intervento a sorpresa in collegamento telefonico di Salvatore Carmando, legato indissolubilmente agli azzurri. All’iniziativa, moderata dal Prorettore Roberto Bocchini, sono intervenuti il Rettore Antonio Garofalo, la Prorettrice Pasqualina Buono, il Direttore del Dipartimento DiSMMeB Domenico Tafuri, la giornalista Fiorella Anzano e il Ceo di Zeus, Salvatore Cirillo

Emilio Notte, mostra dell’artista alla Casa d’aste Errico a Napoli

Emilio Notte, mostra dell’artista alla Casa d’aste Errico a Napoli

Un’esposizione monografica delle opere di Emilio Notte: è così che la casa d’aste Errico di Napoli ha voluto omaggiare il celebre pittore. Nato in Puglia, l’artista fu influenzato nelle varie fasi della sua produzione dai diversi ambienti culturali con cui è venuto in contatto. Emilio Notte infatti ha attraversato tutte le maggiori avanguardie artistiche del Novecento, tanto nostrane che europee, passando dal Futurismo al Cubismo e poi al Postimpressionismo.

L’artista arrivò a Napoli appena quindicenne nel 1906 e, pur lasciandola poco più tardi, vi tornò oltre vent’anni dopo. Il suo legame con la città fu profondo. Non c’è perciò luogo migliore nel quale organizzare una nuova mostra sull’autore, a più di dieci anni dall’ultima tenutasi presso l’Accademia di Belle Arti (dove il Maestro insegnò fino al 1963).
Curatore della mostra è Francesco Bruschini. (Intervista nel video allegato)

Caos trasporti a Napoli, Manfredi: “Tutelare i cittadini”

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Passeggeri della funicolare che vengono invitati a lasciare i vagoni per interruzione momentaneo del servizio, corse della metropolitana soppresse all’improvviso. Non fosse bastato già lo sciopero, quello appena trascorso è stato un week end di passione per gli utenti del trasporto pubblico cittadino. A rendere difficile gli spostamenti di pendolari e turisti ci sono stati anche una serie di guasti e, quella che ha destato maggior indignazione tra l’utenza e frizione tra sindaco e sindacati, l’assenza per malattia di molti lavoratori, in particolare in servizio nella linea 1 della metropolitana. Non si può più ripetere una situazione simile, ha tuonato il sindaco Manfredi, poche ore prima di un incontro chiarificatore tra amministrazione comunale e rappresentanti dei lavorator i

Il primo cittadino ha poi annunciato un piano di assunzione per 250 unità da inserire nell’organico di Anm

Cnpr forum: occupazione femminile cresce, ma restano le disparità economiche

Cnpr forum: occupazione femminile cresce, ma restano le disparità economiche

Semenzato (Noi Moderati): “Semplificare l’accesso a strumenti e servizi finanziari”

Tajani

(PD): “Investire in informazione e nuove tecnologie inclusive”

Tassinari (FI): “Agire a livello scolastico su educazione finanziaria”

Ghirra (AVS): “Gender gap insostenibile”

“L’occupazione femminile in Italia mostra progressi, ma con contratti più flessibili rispetto agli uomini. Sono stati introdotti interventi normativi per favorire l’accesso delle donne al lavoro, ma resta fondamentale semplificare l’uso di strumenti finanziari e promuovere l’alfabetizzazione economica di genere. L’educazione finanziaria è cruciale non solo per l’inserimento lavorativo, ma anche per prevenire la violenza economica. Molte donne evitano la finanza per timore di non essere competenti, un pregiudizio da superare attraverso formazione e maggiore inclusione economica”. Lo ha dichiarato Martina Semenzato, deputata di Noi Moderati e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul femmicidio, nonché su ogni forma di violenza di genere, intervenuta nel corso del Cnpr forum “Educazione finanziaria: una sfida sociale ed economica”, promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.

Sul tema dell’alfabetizzazione economica e dell’accesso al lavoro si è soffermata anche Cristina Tajani (Pd) vicepresidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e assicurativo: “L’autonomia economica e finanziaria delle donne è strettamente legata alla loro partecipazione al mercato del lavoro. Molte lavoratrici non hanno un conto corrente personale, segno di una scarsa educazione finanziaria. Investire nell’informazione economica femminile è essenziale per colmare questo divario. Le nuove tecnologie possono facilitare l’accesso ai servizi finanziari, ma devono essere inclusive e accessibili a tutti. La digitalizzazione offre vantaggi in termini di praticità, ma può penalizzare le fasce più deboli, come gli anziani, se non accompagnata da adeguate misure di supporto”.

Per Rosaria Tassinari, deputata di Forza Italia in Commissione Cultura: “Il divario occupazionale femminile rispetto all’Europa è un problema radicato nel passato. Sebbene il governo abbia adottato misure per facilitare l’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, persistono barriere legate agli impegni familiari. L’educazione finanziaria è fondamentale per la gestione economica delle famiglie e dovrebbe essere introdotta anche a livello scolastico per fornire ai giovani strumenti adeguati. La scarsa capacità di gestione delle risorse contribuisce alla marginalità sociale. È essenziale potenziare le misure di sostegno, come i congedi, per favorire l’occupazione femminile e contrastare la crisi demografica”.

Critica Francesca Ghirra (AVS), segretaria della Commissione Attività produttive a Montecitorio: “In Italia, la condizione femminile rimane critica rispetto agli altri Paesi europei. Le donne guadagnano meno degli uomini a parità di mansioni e molte sono escluse dal mondo del lavoro, specialmente dopo la maternità, spesso costrette a contratti part-time involontari per conciliare gli impegni familiari. La violenza economica è un problema diffuso, con numerose donne prive di un conto corrente personale e dipendenti finanziariamente dai mariti. Potenziare l’educazione finanziaria è essenziale per favorire l’autonomia femminile e la consapevolezza economica. Le nuove tecnologie possono offrire un aiuto, ma è necessario garantirne un accesso inclusivo”.

Nel corso del dibattito, moderato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Pasqua Borracci, commercialista e revisore legale dell’Odcec di Bari: “Le donne rappresentano una risorsa fondamentale per la società, ma continuano a incontrare ostacoli nell’accesso ai diritti e alle opportunità rispetto agli uomini. L’Italia registra un significativo divario di genere rispetto al resto d’Europa, sia in termini di occupazione femminile che di alfabetizzazione finanziaria, senza dimenticare il salary gap. È necessario adottare misure concrete per colmare queste differenze, rendendo il Paese più competitivo e costruendo una società più equa. Garantire l’autonomia economica alle donne contribuirebbe anche a contrastare il fenomeno della violenza di genere”.

Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’istituto nazionale esperti contabili: “Non basta associare l’educazione finanziaria alla parità di genere, ma è fondamentale rendere tutti i cittadini consapevoli della complessità delle operazioni finanziarie, garantendo maggiore trasparenza da parte di banche e intermediari. Spesso, la scarsa comprensione non dipende da mancanza di istruzione, ma da comunicazioni criptiche e poco chiare. L’inserimento dell’educazione finanziaria nell’educazione civica solleva perplessità, considerando le già numerose difficoltà di questo insegnamento. Inoltre, la digitalizzazione dei servizi finanziari, se da un lato offre vantaggi in termini di efficienza, dall’altro rappresenta un ostacolo per chi non ha adeguate competenze informatiche. È necessario ripensare il rapporto tra cittadini e strumenti tecnologici per garantire un accesso equo ai servizi finanziari”.

Palazzo Reale di Napoli celebra Giacomo Casanova

Palazzo Reale di Napoli celebra Giacomo Casanova

Il 2 aprile ricorre l’anniversario della nascita di Giacomo Casanova e il Palazzo Reale di Napoli partecipa alle celebrazioni per i 300 anni ospitando dal prossimo 20 maggio, nelle sale dell’Appartamento di Etichetta, tre opere del pittore veneziano Giambattista Pittoni (1687-1767) appartenenti ad un collezionista americano e alcuni materiali provenienti dal fondo del casanovista Aldo Ravà conservato presso la Biblioteca del Museo Correr.

Giacomo Casanova (Venezia, 2 aprile 1725 – Duchcov, 4 giugno 1798) fu scrittore, diplomatico, scienziato e esoterista, ma anche protagonista assoluto di una moltitudine di stagioni erotiche da Venezia a Napoli, dove soggiornò per cinque volte, e dove in seguito fiorirono gli studi casanovisti di intellettuali del calibro di Benedetto Croce e Salvatore Di Giacomo.

La storia di Casanova si lega non solo a Napoli, ma anche al Palazzo Reale dove si reca nella sua seconda visita nella città partenopea, come racconta Croce nel suo testo “Aneddoti e profili Settecenteschi”, e incontra una sorta di guida che si sarebbe offerta di fargli vedere l’edificio.

I tre dipinti di Pittoni, rappresentano Venere e Diana  e Apollo (quest’ultimo è un inedito), riproducono le atmosfere voluttuose e maliziosamente libertine sul cui sfondo si svolsero le vicende umane e intellettuali di Casanova e provengono dagli eredi Miari Cumani, discendenti di due antiche famiglie venete.

Considerati scomparse, le opere sono state rinvenute e riconosciute dallo storico dell’arte Andrea  Gianluca Donati nel 2024. A lui è affidata curatela della mostra che sarà inaugurata il prossimo 20 maggio nella reggia partenopea, con il supporto scientifico e tecnico dello staff di Palazzo Reale, che ne curerà anche l’allestimento, in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia. L’accesso sarà compreso nel biglietto d’ingresso.

“Questa mostra rappresenta un’occasione per ritessere i fili di una vicenda poco nota che  lega Napoli a Venezia – afferma Paola Ricciardi, Dirigente delegata di Palazzo Reale – Nell’anno  in cui si celebrano i 300 anni dalla nascita di Giacomo Casanova, Palazzo Reale arricchisce l’offerta per il pubblico facendo conoscere, attraverso l’arte, un’altra delle numerose storie di cui è stato testimone e uno dei personaggi illustri protagonista del ‘700 italiano”.

Meet Italian Brands 2025, la III edizione alla Mostra d’Oltremare

Meet Italian Brands 2025, la III edizione alla Mostra d’Oltremare

Circa 100 buyer stranieri provenienti da 35 Paesi, impegnati in oltre 100 incontri b2b con piccole e medie imprese campane, selezionate con una Manifestazione d’Interesse della Regione Campania, e in oltre 50 visite a sfondo di partnership e accordi commerciali. Sono i numeri del III ‘Meet Italian Brands 2025’, il programma di promozione ed internazionalizzazione per le aziende dei settori dell’abbigliamento, accessori, calzature e pelletteria, che si è tenuto alla Mostra d’Oltremare di Napoli.

Regione Campania, ITA-ICE, Ministero degli Affari Esteri, Confindustria Campania e Unione Industriali Napoli, CIS-Interporto Campano, Mostra d’Oltremare e Università Luigi Vanvitelli, coinvolte nel progetto. Tra gli intervenuti, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e Luigi Giamundo, presidente della sezione moda dell’Unione industriali di Napoli.  Importanti le novità emerse dai workshop, spiega Tommaso d’Alterio, vice presidente sezione moda dell’Unione industriali di Napoli. (Interviste nel video allegato)