martedì, Novembre 26, 2024
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Giorno dei morti, le celebrazioni della chiesa di Napoli

Giorno dei morti, le celebrazioni della chiesa di Napoli

Seduti vicino, lo sguardo gonfio di dolore, osservano la tomba bianca della figlia Annalisa, vittima innocente della criminalità organizzata, uccisa a soli 14 anni. Come tanti napoletani questo weekend in occasione del ponte di ognissanti e dei defunti anche Giovanni e Carmela Durante sono andati al cimitero monumentale di Poggioreale del capoluogo campano. Tanti certo coloro che si sono recati in visita a trovare i propri cari, ma sempre di meno. Lontano ricordo la folla e le calche di qualche anno fa. Una tendenza, infatti, iniziata con il Covid e che ora sembra inarrestabile. Forse anche per questo il piano traffico predisposto dall’amministrazione ha retto e si sono evitate scene di caos, nonostante i circa 150 mila visitatori arrivati in città.

E come da tradizione nella chiesa madre di Poggioreale ad officiare la funzione l’arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia.

(Intervista nel video allegato)

Omicidio Santo Romano, fermato un 17enne

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I carabinieri della Compagnia di Torre del Greco hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla Procura della repubblica per i Minorenni a carico di un 17enne napoletano.

Il giovane è ritenuto gravemente indiziato dell’omicidio di Santo Romano e del tentato omicidio di un 19enne, commessi questa notte in piazza Raffaele Capasso, nel comune di San Sebastiano al Vesuvio.
Il fermo sarà sottoposto alla convalida del GIP.
Il 17enne sarà portato nel centro di accoglienza dei Colli Aminei.

A margine del fermo per omicidio e tentato omicidio, la procura per i minori svolgerà accertamenti in merito ad alcuni post pubblicati sui social subito dopo l’evento delittuoso. Nei post individuati sono state riconosciute condotte di esaltazione all’uso delle armi, commesse da altri giovani in corso di identificazione. Saranno poste in essere valutazioni anche in ordine alle responsabilità genitoriali.

Lite a mano armata nel Vesuviano, muore 19enne. Ferito coetaneo

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Poco dopo la mezzanotte in piazza Raffaele Capasso a San Sebastiano al Vesuvio un ragazzo di 19 anni e’morto dopo essere stato colpito al petto dal proiettile esploso da uno  sconosciuto durante una lite scatenata da cause ancora da chiarire. La vittima, un giovane   incensurato di Volla, altro comune dell’hinterland napoletano, è morto dopo il ricovero all’ospedale del mare. Si chiamava Santo Romano

Un altro proiettile ha ferito al gomito un 19enne napoletano. Anche lui incensurato, portato in ospedale, non in pericolo di vita.

Sul posto sono intervenuti i *carabinieri della stazione di San Sebastiano al Vesuvio e della sezione operativa di Torre del Greco*.
L’esplosione di colpi al culmine di una lite tra gruppi di giovani. Indagini in corso

Torre del Greco, al via il nuovo palazzetto dello sport

Un nuovo spazio che entro il 2026 sarà a disposizione della cittadinanza. Proprio questa mattina, poco prima delle 11:20, l’amministrazione comunale ha posato la prima pietra del nuovo palazzetto dello sport di Torre del Greco: una struttura inserita in un progetto di costruzione più esteso che da qui ai prossimi anni vedrà la completa riqualificazione della zone di viale Europa, destinata a diventare una vera e propria Cittadella dello Sport.

La prima pietra

A dare il via ai lavori il sindaco Luigi Mennella, munito di caschetto di protezione bianco in testa e fascia tricolore, che ha posato simbolicamente il primo mattone, con tanto di cemento e cazzuola.  “Si tratta di un giorno storico – ha affermato il primo cittadino – per lo sport torrese ma più in generale per la città. Della Cittadella si parla da 40 anni, ma se questi lavori oggi sono finalmente realtà, si deve dire grazie anche a chi, una ventina di anni fa, permise col proprio impegno di acquisire i terreni che erano ancora di proprietà delle Ferrovie dello Stato“. Durante la cerimonia di posa, insieme al sindaco, erano presenti anche il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Michele Polese, la vicepresidente del consiglio regionale della Campania, Loredana Raia, il capogruppo del Pd nell’assise campana, Mario Casillo, il presidente del consiglio comunale Gaetano Frulio, la consigliera delegata allo sport Valentina Ascione e il delegato cittadino del Coni, Liberato Esposito.

Tutti i lavori previsti sono legati al programma di finanziamenti del PNRR, per questo gli interventi dovranno essere ultimati entro dicembre del 2026. Una sfida che l’amministrazione e le aziende coinvolte sono pronte ad accogliere. In totale saranno investiti oltre 8 milioni e mezzo di euro, ai quali l’ente aggiungerà circa 853mila euro per l’acquisto di arredi e suppellettili utili.

La struttura

Il sindaco Mennella, per far comprendere il progetto di bonifica, ha mostrato ai presenti alcune immagini di come sarà il palazzetto una volta finiti i lavori.

La struttura si articolerà su tre livelli: un piano seminterrato, un piano terra e un primo piano. Tutto attorno previsto il parcheggio di circa 3.300 metri quadrati, destinati a un’utenza di circa mille fruitori. La superficie occupata sarà di 2.938 metri quadrati. Ci sarà un campo per le partite di pallacanestro, di pallavolo, calcio a 5, pallamano e, infine, di tennis. A corredo, prevista la costruzione di palestre con spogliatoi per judo, karate e ginnastica.

La cittadella dello sport

Eppure il palazzetto non rappresenta l’unica costruzione che nei prossimi mesi sorgerà nell’area bonificata. Tempo circa un mese – afferma il vicesindaco Polese e partiranno anche le opere per la realizzazione della piscina comunale semiolimpionica. Anche in questo caso, i lavori sono legati ai fondi del Pnrr e dovranno essere ultimati entro la fine del 2026.Per il palazzetto sento ancora una volta di rivolgere un doveroso ringraziamento al settore lavori pubblici, guidato dal dirigente Antonio Sarnello. Mi sembra giusto ricordare inoltre il responsabile del progetto Antimo Di Donato, il direttore dei lavori Giuseppe Pisacane e il responsabile per la sicurezza Francesco Liguoro”.

Approfittando della cerimonia, i cronisti non hanno lesinato domande sul futuro di altre strutture destinate allo sport locale. In particolare, non sono mancate le curiosità circa la possibile costruzione del nuovo stadio: “Inutile nascondere che resta uno degli obiettivi della nostra amministrazione – ha spiegato il sindaco Mennella – Nei prossimi mesi avvieremo le procedure per la definizione del progetto preliminare, strumento indispensabile per metterci alla ricerca dei finanziamenti necessari per l’intera opera. L’obiettivo è quello di realizzare un impianto omologato per ospitare partite di serie B”.

Aggredisce la madre per i soldi della droga, 32 enne arrestato a Napoli est

Da mesi i nomi De Micco e De Martino rimbalzano di telegiornale in telegiornale nei resoconti sugli omicidi o di altri fatti di sangue che riguardano i quartieri della periferia orientale di Napoli. Ciò che non traspare è come i due clan della camorra siano riusciti a impossessarsi della vita degli abitanti di quelle zone. Nell’ultimo periodo sono aumentati a dismisura gli interventi delle forze di polizia per episodi legati allo spaccio di droga, attività preminente delle due organizzazioni criminali. Una delle ultime denunce risale al 29 ottobre quando una pattuglia di agenti del commissariato di Ponticelli è dovuta intervenire in via Armstrong. Agghiacciante la scena a cui hanno assistito gli agenti, che hanno dovuto salvare, con l’ausilio dei colleghi di San Giovanni a Teduccio, una madre dalla furia del proprio figlio tossicodipendente. Un 32enne già denunciato dalla madre già una decina di volte sia al commissariato di Ponticelli che ai carabinieri. All’ennesimo rifiuto della madre alla richiesta di soldi per l’acquisto di droga, in una piazza di spaccio che si trova nella medesima strada, l’uomo è andato in escandescenza aggredendo con violenza la donna costretta a rifugiarsi nel bagno. All’arrivo dei poliziotti, il 32 enne stava sfondando la porta del bagno, chiusa a chiave. Denunciato per estorsione minacce e maltrattamenti, per l’uomo, destinatario di altre denunce, è stato convalidato il fermo ed è stato tradotto nel carcere di Poggioreale. “Mi avete salvato la vita- ha detto la donna agli agenti di polizia intervenuti.

Rinnovo Camera di Commercio, Cannizzaro: “Eseguiremo con rigore le sentenze”

Eseguire con rigore le sentenze del Consiglio di Stato e del Tar “che hanno tracciato perimetri oltre i quali non si deve andare”, la considerazione che “la velocità con cui cambia il mondo impone l’aggiornamento delle regole per la rappresentatività”, ma anche la a certezza che l’Ente “non è rimasto fermo, nonostante il Commissariamento”. E ancora, un chiarimento circa la possibilità di sostituire il RUP del provvedimento, su cui dice “è un discorso di regole, non di persone”. Questi alcuni dei passaggi dell’intervista rilasciata dal Commissario Straordinario della Camera di Commercio di Napoli, Raffaele Cannizzaro, al canale YouTube ufficiale dell’Ente. Di seguito il contenuto testuale integrale dell’intervista.

Eccellenza, la sua esperienza nella pubblica amministrazione, maturata prima come Prefetto e poi come Commissario alla guida di enti importanti, che riflessione la spinge a fare rispetto all’attuale momento della Camera di Commercio di Napoli, ma forse delle Camere di Commercio in generale?
“Ho conosciuto il mondo delle Camere tanti anni fa, quando le prefetture avevano ancora delle competenze che le metteva in relazione con questi Enti. Questa circostanza, nel corso della mia carriera, è stata occasione di conoscenza dei presidenti, degli organi rappresentativi. Ma mai così dall’interno. È un mondo particolare, forse ancora un po’ chiuso, che merita attenzione grande ed ha delle grandi potenzialità. Il livello associativo è così prestigioso, è così importante ed è così anche dotato di ricchezza, anche materiale, che presuppone necessariamente un’attività di promozione, un’attività di relazione, anche istituzionale, che serva ad interpretare i bisogni della collettività economica nella quale opera e che serva anche per rilanciarla. Questa è una missione secondo me imprescindibile che va sicuramente attenzionata nella massima forma”.

Perché secondo lei si è raggiunto, a Napoli in particolare, un livello di litigiosità così alto tra le associazioni datoriali? Le collego anche un’altra riflessione, se esiste a suo avviso un problema di rappresentatività nel mondo delle associazioni datoriali e dunque delle imprese?

“Sono due cose che credo si accomunino molto, che viaggiano molto insieme ma soprattutto viaggiano insieme in qualsiasi componente dinamica della società italiana in questo momento e forse non solo non solo italiana. Il livello di litigiosità tra le parti è evidente. Basta accendere la televisione, guardare un dibattito politico per rendersi conto di quello che accade oggi nel nostro Paese, ma non è dissimile quello delle associazioni da quello di ogni altro livello di rappresentatività. Certo è molto modesto il livello di rappresentatività oggi di tutti i corpi intermedi, fa specie per me che ho vissuto con attenzione il momento politico istituzionale per tutta una vita, essere così orgoglioso di quel 97 per cento di partecipazione alle competizioni elettorali di quando ero ragazzino e vedere pietosamente a stento raggiungere o superare il 50 per cento di adesso. Quale problema interno vi sia fra le associazioni o comunque dei corpi intermedi perché il livello sia così basso? L’analisi si fa difficile, si fa soprattutto estremamente lunga. Io credo che il problema anche qui come negli altri fenomeni sociali vada però meditato insieme con una considerazione: cioè la velocità dei cambiamenti negli ultimi decenni e ancor più in questo attuale, è così elevata che pone nella incapacità il decisore politico di stare al passo con i tempi. Io, come dicevo prima, adesso mi riaccosto al mondo delle camere, quindi non ho nessuna presunzione di poter dire questo è buono, questo è cattivo, questo è giusto, questo è sbagliato. Ma qui come altrove il problema secondo me più importante è come rendere attuali le regole, agganciandole ai repentini cambiamenti del mondo e della società, che spesso sono difficili da cogliere. Dobbiamo riflettere su come attualizzare il momento rappresentativo. E probabilmente abbiamo da fare molti cambiamenti: nel lavoro, in ogni campo insomma, così come nella rappresentanza politica, anche nell’età pensionabile. E’ un mondo così nuovo quello in cui viviamo oggi, è così innovato ogni giorno che passa, che si litiga con l’attualizzazione delle regole. Probabilmente questo è il problema più grande”.

Qual è la posizione della Camera di Commercio di Napoli in relazione ai recenti pronunciamenti del Consiglio di Stato che hanno escluso alcune associazioni datoriali dalla competizione per il rinnovo camerale?
“… e ne ha riammesse altre per la verità. Mah nulla, le sentenze si eseguono, non c’è altro da dire su questa questione. Ci sono delle sentenze, le sentenze disegnano dei perimetri, e dunque le sentenze saranno eseguite con rigore secondo il perimetro disegnato delle sentenze stesse”.

Alla luce delle recenti sentenze invece del TAR che hanno conferito al Commissario un potere totale circa il perfezionamento della procedura di rinnovo e l’esigenza di fornire le risposte ad alcuni quesiti della Regione, come si sta procedendo materialmente?  

“Beh, lì prende atto di uno stallo la sentenza, che è un dato oggettivo. E onera il Commissario, molto generosamente, di una serie di attività che bisogna fare perché alla Camera venga restituito il suo gioco democratico. Non c’è alcun dubbio, e anche qui è una questione di perimetri. La sentenza delinea un perimetro e non si andrà né sotto, né sopra, né a destra, né a sinistra del perimetro così come è stato disegnato. Alla sentenza, come ho detto prima, va data esecuzione e si sta dando esecuzione”.

La Camera di Commercio intende, in questo, sostituire il RUP della procedura?
Vedete, è un discorso di regole non di persone, le regole vanno rispettate. Se si rispetteranno le regole, tutto resta uguale”.

In conclusione, quali sono le iniziative messe in campo dalla Camera di Commercio a favore delle imprese da quando lei è diventato Commissario Straordinario?
“Credo che si sia fermato nulla, salvo ovviamente i primi tempi in cui bisognava necessariamente entrare in rapporto con un’istituzione e l’istituzione con chi in questo momento la rappresenta. Dopodiché tutto quello che c’è da fare si fa. Io non sono tra quei commissari che ritiene che le cose si debbano fermare perché il momento è straordinario. Credo, invece, che vi siano dei doveri, così come credo che vi siano delle sensibilità. I doveri sono quelli di mandare avanti una macchina che merita di essere mandata avanti al massimo della sua potenzialità. Salvo fermarsi laddove le opportunità non ti facciano rendere conto che rischi di impegnare l’ente per una qualche cosa che nel breve periodo non merita di essere congelata… questo sia in positivo che in negativo. In tal caso entra in campo la sensibilità “politica”, nel senso della gestione delle problematiche. Ma in questo credo di essere abbastanza sorretto da un’esperienza che viene da una ventina di enti commissariati nella mia vita”.

Metro di Pozzuoli verso la chiusura, protesta dei dipendenti

Mentre nella sede della Metro di Milano si brinda per il raggiungimento dei 60 anni di attività, in quella di Pozzuoli i 65 dipendenti protestano da giorni contro la scelta dell’azienda cash and carry, comunicata attraverso una lettera in inviata lo scorso 19 settembre, di chiudere lo stabilimento. “Non molliamo di un METRO”, lo slogan della protesta impresso su di uno striscione affisso all’ingresso della sede del comune in provincia di Napoli. Stesso destino della Metro di Pozzuoli toccherà al punto vendita di Rimini. Portavoci della vertenza, Salvatore Parisi della Filcams Cgil e Loredana Marino della Cisl

Lavoratori scuola in sciopero, sit in a Napoli

Scioperano contro il Governo Meloni e l’iniquo aumento del 5% dello stipendio i lavoratori della scuola. Con un presidio davanti alla sede dell’Ufficio scolastico regionale della Campania a Napoli, le sigle di categoria della Cgil hanno manifestato chiedendo un incontro con il direttore generale dell’ex provveditorato, Ettore Acerra. Con l’inflazione del 18%, la proposta dell’esecutivo nazionale è il 5% di aumento dello stipendio, di gran lunga inferiore a quello dei colleghi europei, denuncia il segretario generale della Flc Cgil Campania, Ottavio De Luca

IL 29 NOVEMBRE SCIOPERO GENERALE

Il rischio è che la situazione possa peggiorare con gli effetti dell’autonomia differenziata, ha sottolineato il segretario della Cgil di Napoli e Campania, Nicola Ricci che ha annunciato lo sciopero generale il prossimo 29 novembre

Sequestro targhe straniere, a Napoli una su 4 è irregolare

Sequestro targhe straniere, a Napoli una su 4 è irregolare

Circa una targa straniera su 4 a Napoli è irregolare: è la preoccupante fotografia che emerge da una serie di controlli condotti dai carabinieri nelle ultime due settimane. Uno scenario che testimonia come il fenomeno sia in crescita. Su 418 veicoli controllati sono state elevate 118 contravvenzioni al codice della strada. 17 i fermi amministrativi notificati, 19 le vetture sottoposte a sequestro e 15 le persone denunciate.

Bilancio: il 28% delle targhe estere che circolano sulle strade del capoluogo campano sono risultate non a norma. Si tratta di uno stratagemma attraverso il quale si tenta di aggirare il pagamento delle tasse ed il rispetto delle norme. Un sistema che permette ad esempio di evadere il bollo auto e l’assicurazione o di eludere le multe. Come spiega il maggiore Andrea Centrella, comandante del nucleo radio mobile di Napoli però non tutte le targhe straniere sono necessariamente irregolari.

(Intervista nel video allegato)

Sicurezza tabaccai, siglato accordo in prefettura

Sicurezza tabaccai, siglato accordo in prefettura

Nei primi sei mesi del 2024 a Napoli i furti nelle tabaccherie sono raddoppiati: è l’allarme lanciato dal presidente provinciale della Federazione Italiana Tabaccai, Francesco Marigliano. Dalle sigarette, ai contanti finanche ai tagliandi dei gratta e vinci le merci finita nel mirino dei ladri.

Un fenomeno che sta assumendo una portata preoccupante, per questo la prefettura del capoluogo Campano è scesa in campo. È stato siglato, infatti, al palazzo di Governo il protocollo d’intesa per la prevenzione dell’infiltrazione della criminalità nelle rivendite di generi sottoposti a monopolio di stato.  A firmare le carte il rappresentante del governo in città, Michele di Bari.

(Intervista nel video allegato)

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