Non vuole essere solo una vetrina di un prodotto di eccellenza come il ”Lacryma Christi” ma un’occasione per fare apprezzare anche le bellezze del territorio dove si produce questo rinomato vino. E’ questo l’obiettivo della sesta edizione di ‘Vesuvinum – I giorni del Lacryma Christi’ che si terra’ a partire da venerdì prossimo al Palazzo Mediceo di Ottaviano (Napoli). Il programma della manifestazione è stato presentato oggi negli uffici della Regione Campania nel corso di una conferenza coordinata dal giornalista Luciano Pignataro. ”Non sarà solo una vetrina ma l’occasione per riflettere su come fare per prestare sempre più a quanti vengono nella nostra Campania”, ha detto Michele Romano, presidente di ”Strada del Vino Vesuviana e dei prodotti tipici del Vesuvio”. Un prodotto di eccellenza, il vino, sul quale, come ha ricordato il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Guido Trombetti, bisogna continuare ad investire in termini di innovazione ricerca. Ma la Campania su questo punto può già contare sulla presenza di un corso di laurea vinicoltura ed enologia. ”In quel corso c’è uno dei massimi esperti del settore, il professore Luigi Moio – ha aggiunto Trombetti – che era all’Università di Foggia e che è tornato in Campania”. Per il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni ”attraverso un prodotto enologico di casa nostra – il Lacryma Christi, oggi grazie a Vesuvinum, si punta direttamente alla promozione di un territorio”. L’ente Camerale, ha ricordato Maddaloni, ”è in prima linea per rafforzare e rilanciare percorsi di sviluppo, che dalla promozione di prodotti tipici locai, puntano alla internalizzazione”.
Ecco "Vesuvinum", una vetrina di prodotti con "I giorni del Lacryma Christi"
Non vuole essere solo una vetrina di un prodotto di eccellenza come il ”Lacryma Christi” ma un’occasione per fare apprezzare anche le bellezze del territorio dove si produce questo rinomato vino. E’ questo l’obiettivo della sesta edizione di ‘Vesuvinum – I giorni del Lacryma Christi’ che si terra’ a partire da venerdì prossimo al Palazzo Mediceo di Ottaviano (Napoli). Il programma della manifestazione è stato presentato oggi negli uffici della Regione Campania nel corso di una conferenza coordinata dal giornalista Luciano Pignataro. ”Non sarà solo una vetrina ma l’occasione per riflettere su come fare per prestare sempre più a quanti vengono nella nostra Campania”, ha detto Michele Romano, presidente di ”Strada del Vino Vesuviana e dei prodotti tipici del Vesuvio”. Un prodotto di eccellenza, il vino, sul quale, come ha ricordato il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Guido Trombetti, bisogna continuare ad investire in termini di innovazione ricerca. Ma la Campania su questo punto può già contare sulla presenza di un corso di laurea vinicoltura ed enologia. ”In quel corso c’è uno dei massimi esperti del settore, il professore Luigi Moio – ha aggiunto Trombetti – che era all’Università di Foggia e che è tornato in Campania”. Per il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Maurizio Maddaloni ”attraverso un prodotto enologico di casa nostra – il Lacryma Christi, oggi grazie a Vesuvinum, si punta direttamente alla promozione di un territorio”. L’ente Camerale, ha ricordato Maddaloni, ”è in prima linea per rafforzare e rilanciare percorsi di sviluppo, che dalla promozione di prodotti tipici locai, puntano alla internalizzazione”.
A Monteruscello messa per ricordare le vittime della strage del bus ad Avellino
In cinquecento hanno partecipato alla messa in suffragio delle 39 vittime dell’ incidente stradale del pullman, il 28 luglio scorso, sul viadotto dell’A16 a Monteforte Irpino (Avellino). Tra loro anche una delle persone superstiti, Rosa Chiocca. Il rito è stato presieduto dal vescovo di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, presenti il sindaco, Vincenzo Figliolia, la giunta comunale, rappresentanze del mondo politico ed istituzionale. Nell’omelia il vescovo ha fatto appello alla preghiera per i defunti e alla fede per consolare e sostenere i familiari delle vittime. “Ho coinvolto nella preghiera per questi nostri amici defunti – ha detto – anche una comunità monastica femminile nel mio recente pellegrinaggio a Lourdes. Non li dimentico da quella sera che ho ricevuto la notizia dell’incidente”. E più avanti rivolto ai familiari: “Vi esprimiamo la nostra solidarietà anche sapendo che nulla potrà colmare il vuoto lasciato dai vostri cari, ma sapere di avere una vicinanza aiuta. La presenza delle istituzioni questa sera è ulteriore testimonianza di questa vicinanza che dovrà essere sempre più concreta per sostenere i più bisognosi tra voi e coloro che si trovano in difficoltà per aver perso i riferimenti in famiglia”. Alla messa ha assistito anche Rosa Chiocca, una delle sopravvissute al tragico incidente in cui ha perso la vita la sorella, Raffaella. L’anziana donna su una sedia a rotelle ancora con le medicazioni delle profonde ferite alla gamba ed all’avambraccio è stata salutata da vecchie amiche e dai parenti. Amarezza è stata espressa dal sindaco Figliolia: “I problemi reali rimangono. Come sospettavo siamo rimasti da soli a sostenere le situazioni più difficili: quella della piccola di tre anni ricoverata al Santobono che ha bisogno di cure importanti; quella dei ragazzi rimasti senza genitori. Noi come comune abbiamo fatto un passo importante assicurando un piccolo sostegno, ma ora serve altro. Da soli non possiamo farcela”.
Franco Porzio chiama Paolo De Crescenzo sulla panchina dell’Acquachiara
9 scudetti, 2 Coppe delle Coppe, 2 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni e una Supercoppa Europea. Con un allenatore che nel suo cursus honorum annovera tutti questi trofei, la Carpisa Yamamay Acquachiara punta allo scudetto di serie a 1 e all’olimpo della pallanuoto napoletana e italiana. Paolo de Crescenzo, storico allenatore del grande Posillipo degli anni 80/90, è infatti il nuovo allenatore del sodalizio di Franco Porzio, che di quel Posillipo fu il capitano. I due si ricongiungono, questa volta in ruoli diversi.
Il nuovo allenatore, che si era ritirato nel 2007, è stato presentato questa mattina nella piscina della mostra d’oltremare
Pompei, commerciante di frutta bruciato vivo nella sua auto: indaga la polizia
Bruciato dentro la sua automobile. E’ stato trovato così, stamattina, dopo una telefonata anonima che avvisava di un’auto incendiata alla periferia di Pompei (Napoli) il corpo di un uomo, un piccolo imprenditore di Castellammare di Stabia che, a causa della crisi dei consumi, aveva riconvertito la sua attività, ormai in dismissione, in quella di commerciante, aprendo un piccolo negozio di fruttivendolo. E’ tuttavia ancora un giallo la morte di Carmine Parmentola, di 37 anni, trovato carbonizzato nell’area di sosta-parcheggio a Pompei, in via Mariconda, che teneva in fitto per i suoi camion, un’attività di trasporto che gestiva per l’import-export di frutta. L’identificazione è ormai certa, anche se non ancora ufficializzata, perché non aveva addosso oggetti che lo consentissero. Era sposato e padre di due bambini. Gli investigatori propenderebbero per una pista diversa dall’azione criminale. Ma l’uomo ha un fratello detenuto che, in passato, è stato nel mirino delle organizzazioni dello spaccio di droga a Castellammare di Stabia. E questo lascia ancora aperte le indagini su un possibile delitto. Nel quartiere dove viveva, il 37enne era conosciuto come un bravo ragazzo, che ha da sempre lavorato con la famiglia inserita da generazioni nel settore del commercio di frutta e verdura. Negli ultimi tempi, però, secondo la polizia del commissariato di Pompei che indaga sul caso, gli affari andavano male. Nel quartiere la gente è sorpresa, perché la famiglia della vittima è stata sempre considerata ”benestante”. Sarà l’esame autoptico a rivelare se sul corpo ci siano segni di violenza e se l’uomo fosse vivo o già morto quando si è sviluppato il rogo dell’auto, la Renault Scenic che gli investigatori hanno messo sotto sequestro. Infine sono all’esame della scientifica le immagini di videocamere che erano in funzione in un parcheggio di via Mariconda e che erano puntate anche sull’area in cui si è verificato l’incendio che ha visto la morte del fruttivendolo. Omicidio, suicidio o anche incidente, gli investigatori non tralasciano alcuna pista.
Tennis, gli ex del Comitato Campano contro la Fit: "Subito le nuove elezioni"
Non c’è pace da ormai due anni nel tennis scampano, il commissariamento della dirigenza per un presunto ammanco amministrativo (per cui è in corso un’inchiesta della procura della Repubblica) ha di fatto bloccato le attività tennistiche in Campania. Da oltre due anni la federazione Italiana tennis non procede ad organizzare le elezioni per rinnovare i vertici della categoria, e il suo unico scopo (a detta degli ex componenti del Consiglio Direttivo), sarebbe quello di far perpetrare lo stallo del commissariamento. Per questo motivo, stamattina, gli ex dirigenti guidati dall’ex presidente del Comitato, Michele Raccuglia, hanno organizzato un incontro dibattito nella sede del Coni, per chiedere un immediato intervento della Fit.
Tennis, gli ex del Comitato Campano contro la Fit: “Subito le nuove elezioni”
Non c’è pace da ormai due anni nel tennis scampano, il commissariamento della dirigenza per un presunto ammanco amministrativo (per cui è in corso un’inchiesta della procura della Repubblica) ha di fatto bloccato le attività tennistiche in Campania. Da oltre due anni la federazione Italiana tennis non procede ad organizzare le elezioni per rinnovare i vertici della categoria, e il suo unico scopo (a detta degli ex componenti del Consiglio Direttivo), sarebbe quello di far perpetrare lo stallo del commissariamento. Per questo motivo, stamattina, gli ex dirigenti guidati dall’ex presidente del Comitato, Michele Raccuglia, hanno organizzato un incontro dibattito nella sede del Coni, per chiedere un immediato intervento della Fit.
Casal di Principe, cittadini esasperati in strada: “Vogliamo la verità sui rifiuti tossici”
Decine di cittadini di Casal di Principe hanno accolto l’appello alla mobilitazione di don Maurizio Patriciello, il sacerdote che si batte da anni per scuotere le coscienze e sollecitare le istituzioni intorno al dramma vissuto nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”.
Molta emozione hanno suscitato le dichiarazioni del pentito Carmine Schiamone, che a più riprese ha rivelato l’esistenza dei traffici illeciti di rifiuti tossici che negli anni hanno avvelenato le terre di quell’area. Don Patriciello ha chiesto con forza di conoscere i luoghi esatti dove sono state tombate le sostanze tossiche ed ha altrettanto urlato la sua rabbia nei confronti di chi non ha ancora avviato le bonifiche.
Casal di Principe, cittadini esasperati in strada: "Vogliamo la verità sui rifiuti tossici"
Decine di cittadini di Casal di Principe hanno accolto l’appello alla mobilitazione di don Maurizio Patriciello, il sacerdote che si batte da anni per scuotere le coscienze e sollecitare le istituzioni intorno al dramma vissuto nella cosiddetta “Terra dei Fuochi”.
Molta emozione hanno suscitato le dichiarazioni del pentito Carmine Schiamone, che a più riprese ha rivelato l’esistenza dei traffici illeciti di rifiuti tossici che negli anni hanno avvelenato le terre di quell’area. Don Patriciello ha chiesto con forza di conoscere i luoghi esatti dove sono state tombate le sostanze tossiche ed ha altrettanto urlato la sua rabbia nei confronti di chi non ha ancora avviato le bonifiche.
Napoli, il nuovo dispositivo di traffico fa impazzire gli automobilisti a piazza Garibaldi
Scatta il piano anti-caos in piazza Garibaldi, l’istituzione del cantiere antistante la stazione centrale ha creato un megaingorgo nei giorni scorsi, gestito da ben 180 agenti della Polizia Municipale. Da questa mattina, con il ritorno in città di tantissimi napoletani, la situazione ha fatto scattare la massima allerta e il comando della Polizia Municipale ha mandato una vera e propria task force guidata dal maggiore Antonietta Agliata.
Di altro avviso gli automobilisti che, fino ad ora, hanno mal digerito il dispositivo. Alcuni sono rimasti imbottigliati nell’ingorgo e hanno manifestato ai nostri microfoni la loro rabbia…