Su un tratto di spiaggia libera avevano realizzato un lido con ombrelloni e lettini rubati. Sequestrato dai Carabinieri, nel quartiere Posillipo di Napoli, lo stabilimento balneare abusivo: 15 ombrelloni, altrettanti lettini, circa cento sedie. A “gestirlo”, a largo Sermoneta, due napoletani già noti alle forze dell’ordine che hanno utilizzato gran parte dell’attrezzatura risultata rubata al circolo Posillipo lo scorso 11 agosto. I due sono stati denunciati per ricettazione e per occupazione abusiva di spazio demaniale. Dopo il blitz dei carabinieri della stazione di Posillipo il tratto demaniale è stato ripristinato e il materiale rubato è stato restituito ai proprietari.
Napoli, sequestrato dai carabinieri lido abusivo a Posillipo con ombrelloni rubati
Giacomo Rizzo apre la rassegna “Ridere 2015” e si prepara a festeggiare i 70 anni di teatro
L’anno prossimo festeggerà 70anni di carriera, quando debuttò in maniera non particolarmente brillante all’arena comunale di Portici…aveva 7 anni. Giacomo Rizzo, che il prossimo anno dirigerà una scuola di teatro al “Lendi” di Sant’Arpino, può vantare una carriera lunghissima, carriera lunghissima, nel segno del teatro, del cinema… e delle donne. Non a caso ieri sera (e proseguirà oggi), nel cortile del Maschio Angioino, con «Viva le donne» inaugura «Ridere», il festival del teatro comico e del cabaret organizzato, nell’ambito di «Estate a Napoli», dal teatro Totò diretto da Gaetano Liguori. Con Rizzo, in scena, è Diego Sanchez, suo ex allievo nella scuola di teatro che diresse nel ’94-’95 al Cilea. In scena i vizi e le virtù del gentil sesso. Si parla di di mamme, sorelle, fidanzate, amanti, delle donne comuni, di quelle che si rifanno per essere più belle ma non ci riescono “mentre l’uomo – dice Rizzo in una intervista al Mattino – può fare sempre il giovanetto, e io ne sono un esempio, perché noi uomini invecchiamo più tardi”
Con Sanchez in scena sei ballerine, in un ritmo divertente si raccontano aneddoti e si realizzano sketch, tutto ispirato all’universo femminile. Tra le canzoni eseguite ”Roberta” di Peppino Di Capri. Ma c’è anche un omaggio a Modugno: ”‘O ccafè”. Poi ”Io, mammeta e tu”, ”Tu sì ‘na cosa grande”, ”Piove”, ”Nel blu dipinto di blu”, ”Meraviglioso”; e a Totò, di cui Rizzo recita ”A livella”, e canta, ovviamente, ”Malafemmena”». Poi risate con gli sketch ispirati alla tradizione del teatro classico, in una serata ‘agosto da vivere col sorriso sulle labbra.
Arrestato su litorale di Roma Giuseppe Ammendola, boss del clan Contini
Stava trascorrendo un periodo di vacanza a Torvajanica, sul litorale Sud di Roma, dove aveva preso in fitto un appartamento e si era fatto raggiungere dalla famiglia. Giuseppe Ammendola, ricercato dal 2012 e inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi, considerato l’attuale reggente del clan camorristico Contini, è stato bloccato nel pomeriggio di ieri in spiaggia dai poliziotti della Squadra Mobile di Napoli, che hanno operato in collaborazione con lo Sco e la Squadra Mobile di Roma. Non ha opposto resistenza. Nell’appartamento che aveva preso in fitto in via Colonia, a Torvajanica, sono stati trovati una patente di guida e una carta d’ identità falsificate, 3 mila 500 euro in contanti, un computer e due telefoni cellulari. Per gli spostamenti, Ammendola utilizzava una “Peugeot”, che è stata sequestrata. Soprannominato “Peppe ‘o Guaglione”, era ricercato dal maggio 2012 sulla base di due ordinanze di custodia cautelare con le accuse di estorsione aggravata dal metodo mafioso, associazione per delinquere di stampo mafioso e riciclaggio. Secondo gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, diretta dal vicequestore Fausto Lamparelli, Ammendola gestiva per conto del clan Contini il traffico di droga, le estorsioni e il riciclaggio di ingenti somme di denaro. Compiacimento per l’ arresto del latitante è stato espresso dal ministro degli Interni Angelino Alfano, che parla di “grande risultato che dimostra il controllo capillare sul territorio e rafforza la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
Luigi de Magistris, il Pd e la Napoli “derenzizzata”
Nel deserto dell’estate napoletana, ci pensa il sindaco Luigi de Magistris a ravvivare un poco il dibattito politico all’ombra del Vesuvio. Lo fa con un post al vetriolo contro il Governo Renzi, i suoi tagli alle città del sud, Napoli in particolare e soprattutto alle intenzioni di avviare attraverso un commissariamento, definito dal primo cittadino e non solo anticostituzionale, i progetti di rilancio di Bagnoli e dell’intera aera occidentale del capoluogo campano. Napoli città derenzizzata, la frase che ha scatenato le reazioni più piccate da parte della classe dirigente locale del partito democratico. Quella stessa classe dirigente che in passato ha governato Napoli e la Campania, con la sponda di governi nazionali dello stesso colore, e che oggi accusa de Magistris di toni violenti e dallo scarso profilo istituzionale. Toni che non faciliterebbero, secondo i detrattori del sindaco, il dialogo con l’esecutivo nazionale e che rischierebbero di isolare Napoli dai progetti di rilancio economico del Paese. Bene, quel post violento tra virgolette, ha provocato la rappresaglia del social network, a cui il sindaco ha affidato il suo sfogo, che ha voluto tutelare gli utenti con una sorta di censura del post. Il sindaco di Napoli però sente odore di elezioni, tra meno di un anno si torna alle urne, e ha rincarato la dose inviando una nota al ministro per i Beni e le attività culturale Franceschini per denunciare i tagli al settore degli spettacoli. E non si tratta dell’unico comparto danneggiato dalle politiche del Governo Renzi. E’ notizia di pochi giorni fa che gli aeroporti di Napoli e Bari siano stati cancellati dalla lista degli hub intercontinentali, un piano quello del Governo che non ha tenuto conto che più di altri scali sia proprio quello di Capodichino ad essere cresciuto negli ultimi anni in termini di flusso di viaggiatori. Si attende replica dei renziani. Se questi sono i presupposti, sarà una campagna elettorale molto lunga.
Vertenza Conateco, lavoratori congelano lo sciopero e aspettano intervento ministro Delrio
La temperatura è alta nel porto di Napoli e il caldo agostano non c’entra nulla. La vertenza Conateco sembra non trovare soluzioni e questa mattina, al termine di un’infuocata assemblea con i rappresentanti sindacali di Cisl, Uil e Ugl, unica assente la cgil, si è deciso di differire lo sciopero, proclamato contro gli effetti dello stato di crisi per gli ingenti debiti, in attesa che il governo accetti di convocare l’ennesima trattativa con i vertici dell’azienda che gestisce lo scarico e il carico delle merci nel porto di Napoli. I lavoratori attendono una risposta del governo entro il 14 agosto, in caso di risposta negativa torneranno a incrociare le braccia fino a quando la Conateco non verserà il pregresso e rivedrà il contratto di secondo livello proposto. La proposta di congelare per qualche giorno lo sciopero è arrivata dal segretario generale della Campania, Lina Lucci
Un’idea quella del congelamento dello stop dei lavoratori, accolta anche da Uil e Ugl, rappresentate rispettivamente dai segretari di categoria Fabio Gigli ed Erasmo Di Blasio
Le lacrime degli amici e della gente comune ai funerali di Pietro: arrestato il padre dell’assassino
Oltre 1500 persone, tra lacrime e rabbia, hanno partecipato ai funerali di Pietro Spineto, il ragazzo di 19 anni morto sabato sera in uno stabile di vico Bufale al culmine di un tragico “gioco” ucciso dall’amico del cuore (accusato di omicidio colposo). Una tragedia per la quale è stato arrestato ieri sera il padre del minorenne.
Dura l’omelia del parroco della basilica di Santa Croce, don Giosuè Lombardo, che ha rimarcato “come al Sud si senta l’assenza dello Stato” e come sia alto “il numero di giovani senza lavoro”. “Non per questo – ha proseguito – Pietro si era perso. Lo conoscevo bene, frequentava il nostro oratorio”. All’uscita del feretro volo di palloncini bianchi e lunghi applausi.
E ieri sera una fiaccolata ha voluto testimoniare il dolore per la scomparsa di questo giovanissimo. Poche ore prima era finita in cella la fuga di Armando Gaudino, padre del minorenne accusato dell’omicidio di Pietro Spineto. L’uomo – che è stato prelevato in casa dagli uomini del commissariato di Polizia guidato dal primo dirigente Davide Della Cioppa, che lo cercavano da domenica scorsa quando si era reso irreperibile – ha fatto trovare la pistola che sarebbe stata usata dai due ragazzi nel tragico “gioco”. L’arma, sparita prima dell’arrivo delle forze dell’ordine sabato sera, era stata occultata all’interno di una scuola elementare. Trattenuto a lungo negli uffici del commissariato, l’uomo – già noto alle forze dell’ordine che lo ritengono “contiguo” al clan di camorra Falanga – è stato arrestato in serata con l’accusa di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco clandestina ed è stato trasferito nel carcere di Poggioreale.
Basket, la “Givova Napoli” riparte dalla B e prova a rilanciarsi con i conti in ordine: raduno dal 18
Un piano triennale ed ambizioso, non un patron ma piccoli imprenditori campani che hanno salvato il basket e provano a rilanciarlo. Con gli auspici e l’ottimismo del nuovo ad Antonio Di Rocco, comincia la nuova sfida dell’Azzurro Napoli. Pagati i debiti, riorganizzato il club, si riparte dalla B. Il 18 agosto al “Palaveliero” di San Giorgio a Cremano scatterà il raduno della squadra, che sarà allenata da Giampaolo Di Lorenzo, coach napoletano emergente. La squadra è fatta, anche se i nomi dei giocatori saranno ufficializzati nei prossimi giorni, ma ora la vera partita è quella che si gioca fuori dal campo.
Con figlio in braccio faceva da basista per marito rapinatore di farmacie, arrestati
Con il figlio di sette mesi in braccio, ha dato il segnale al marito rapinatore sul momento buono per effettuare una rapina. E’ accaduto in una farmacia di Quarto, in provincia di Napoli. Grazie alle immagini girate dal circuito di videosorveglianza sono stati individuati e fermati dai carabinieri
Manutenzione sedi Banco di Napoli, sciopero dei lavoratori della Br Service
Sono entrati in sciopero i lavoratori della Br service, azienda che si occupa in appalto della manutenzione delle sedi del banco di Napoli. Con un presidio di protesta davanti la sede dell’istituto finanziario, in via Toledo, hanno denunciato da parte del datore di lavoro mancati pagamenti di stipendi e contributi, procedure irregolari nell’affido in subappalto ad altre ditte e casi di dequalificazione. Obiettivo della protesta, chiedere l’intervento del gruppo finanziario Intesa san paolo group service nei confronti della società appaltante del servizio di manutenzione. Con i lavoratori anche i rappresentanti sindacali di Ugl e Uilm
Pattuglie di vigili in affitto sul lungomare di Napoli: i ristoratori di via Partenope gli pagano gli straordinari
Due pattuglie, con quattro agenti della Polizia Municipale, coordinati dal capitano Attilio Rocco presidiano il lungomare liberato nei week end di agosto grazie ad un accordo tra il Comune di Napoli e un’Ati dei ristoratori di Chiaia. I ristoratori, sfruttando una delibera del 2011, si sono assunti l’onere di pagare gli straordinari potendo contare cos’ su un presidio dalle 21 all’una del mattino dopo.