lunedì, Agosto 25, 2025
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Passione per il mare e ingegneria, nasce “Immenso” e crea i gommoni per tutti

Passione per il mare e ingegneria, nasce “Immenso” e crea i gommoni per tutti

In Campania, il turismo nautico è in forte crescita, lgrazie alla voglia di solcare il mare a bordo di un gommone o di un’imbarcazione. Si stanno sviluppando numerose infrastrutture portuali di grande livello, ma resta sempre critica la situazione degli spazi, specialmente a Napoli. La regione offre un panorama promettente per il settore nautico, grazie alla sua costa e paesaggi diversificati che attraggono un turismo nautico solido e sempre più fidelizzato. Il settore è in forte crescita, con un fatturato complessivo nel nostro paese di 13 miliardi di euro, in aumento rispetto agli anni precedenti.  Il mercato delle imbarcazioni usate e nuove offre un’ampia scelta, con prezzi che variano in base alla tipologia e alle dimensioni dell’unità.  

Su questa riflessione si fonda l’esperienza di una start-up nata a Napoli, grazie all’idea di tre professionisti che hanno puntato sulla sostenibilità economica del progetto e sulla competitività dei costi. Nello specchio d’acqua di Mergellina le prime prove in mare dei gommoni realizzati da Immenso – Passione per il mare, esperienza descritta così dall’ingegner Gianfranco Falconio

Assessora Armato: «Pizza Village è una straordinaria vetrina per l’eccellenza napoletana»

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L’assessora comunale al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato ha preso parte all’apertura del Coca-Cola Pizza Village, visitando il villaggio allestito alla Mostra d’Oltremare di Napoli insieme a Claudio Sebillo, CEO Pizza Village, Antimo Caputo (Mulino Caputo), e ai maestri pizzaioli Enzo Coccia, Salvatore Lionello e Errico Porzio.

«Essere qui oggi – ha dichiarato l’assessora Armato – significa immergersi in un’atmosfera carica di energia, entusiasmo e passione. Il Pizza Village non è solo una straordinaria vetrina per l’eccellenza napoletana e per la nostra arte del pizzaiuolo, Patrimonio dell’Umanità, ma è anche un luogo dove la socialità torna protagonista, dove famiglie, giovani e turisti si incontrano, condividono emozioni e riscoprono il valore della convivialità.»

«In questa cornice così partecipata, ho avuto l’occasione di preparare e infornare una pizza insieme ai nostri maestri pizzaioli, vivendo in prima persona l’orgoglio e l’autenticità di una tradizione che rappresenta Napoli nel mondo. È stata un’esperienza che mi ha emozionata profondamente – ha aggiunto – perché ho visto negli occhi delle persone la gioia di ritrovarsi, di divertirsi e di celebrare insieme ciò che ci unisce: il gusto, la cultura e la nostra identità.»

L’assessora Armato ha inoltre inaugurato “Casa Caputo”, lo spazio dedicato alla formazione e all’alta professionalizzazione, con un ricco programma di masterclass che valorizza il sapere artigiano e lo trasmette alle nuove generazioni.

«Eventi come il Pizza Village – ha concluso – sono fondamentali per promuovere turismo, cultura e intrattenimento di qualità, e per esportare il meglio di Napoli in tutto il mondo, da Milano a Londra, da New York all’Arabia Saudita. La città è viva e lo dimostra ancora una volta con questo straordinario appuntamento».

Il Coca-Cola Pizza Village continuerà fino al 6 luglio, con ingresso gratuito dalle 18:00, unendo i sapori autentici della pizza a un ricco cartellone musicale e culturale. Dopo Sal Da Vinci e The Kolors che hanno aperto la programmazione musicale, fino al 6 luglio ci saranno Gaia, Trigno, Icy Subzero, Bigmama, Tiromancino, Settembre, Rhove, Antonia, Fred De Palma, Alex Wyse, Baby K, Alfa, LDA, Napoleone, Vale LP & Lil Jolie, Sarah Toscano, Florinda e gli artisti del format “Maglia Azzurra” ideato da Gianni Simioli. E domenica gran finale con Gigi D’Alessio.

A Bacoli è tempo di MytilusFest, due giorni per celebrare la cozza

Dal 12 al 13 luglio a Bacoli si terrà MytilusFest, rassegna che intende celebrare la cozza, uno dei mitili più prelibati presenti sulle nostre tavole. L’evento si svolgerà in diversi angoli della città e si concluderà proprio sul porto di Baia. La manifestazione celebra i mitili, uno dei simboli della terra flegrea, ed è nata dalla cooperazione tra il Comune di Bacoli e l’Associazione Culturale MSP. Finanziata nell’ambito del FEAMPA Campania (Obiettivo Specifico 2.2 azione 4 intervento 2), il Progetto di Valorizzazione delle produzioni ittiche campane (mitili, piccoli pelagici, tonno rosso) della Regione Campania, ha il supporto di Sviluppo Campania, la società in-house regionale, e il sostegno dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Campania, guidato da Nicola Caputo.

Alla conferenza stampa, moderata dalla giornalista Floriana Schiano Moriello, con Bruna Manfredonia -coordinatrice di MytilusFest e animatrice dell’Associazione Culturale MSP- sono intervenuti Francesco Scamardella, esperto biologo e consulente itticoltura flegrea; Ciro Sbarra, dell’Area Molluschicoltura dell’Asl NA2 Nord, Direttore Crissap Regione Campania; Fabio Postiglione, in rappresentanza del settore della mitilicoltura; Giuseppe Illiano, presidente della Pro Loco Bacoli; l’appassionata guida turistica Gino Pezzullo; Maria De Lillo, CO-CEO della PLC City; Michele Farro, presidente del Consorzio Tutela Vini Campi Flegrei e Ischia e Andrea Tartaglia, direttore artistico di MytilusFest. In conclusione, l’intervento del Sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della ragione.

“Approfondimenti, spettacoli e degustazioni realizzate in esclusiva per l’evento, vedranno, pur in un momento delicato per il settore, nuovamente la cozza protagonista», ha spiegato Bruna Manfredonia. «Il nostro impegno nella promozione del territorio -ha continuato- punta a valorizzare un comparto che comprende sia la filiera produttiva che la proposta ristorativa connessa ai pregiati mitili bacolesi. Un settore decisivo, che nei Campi Flegrei annovera oltre l’80% dei produttori regionali e la gran parte della produzione campana”.

Un programma fitto di appuntamenti per un weekend alla scoperta dell’oro nero di Bacoli, elemento chiave dell’economia della comunità locale già all’epoca dei greci e dei romani, ma anche ingrediente peculiare della tradizione gastronomica del territorio bacolese come ha affermato Josi Gerardo della Ragione, Sindaco di Bacoli, per il quale: «MytilusFest è un evento dal forte richiamo identitario ma anche una grande opportunità di sviluppo, per promuovere la città e vivere serate di aggregazione. Quest’anno -ha rivendicato il Sindaco di Bacoli- c’è un motivo in più per far crescere questa iniziativa: MytilusFest sarà tra i diamanti più preziosi della proposta progettuale che invieremo al Ministero della Cultura per la candidatura di Bacoli a Capitale Italiana della Cultura 2028. Un sogno che coinvolgerà tutta la città”.

La cozza diventa quindi veicolo per conoscere Bacoli, la sua storia, la cultura gastronomica.  MytilusFest dà ulteriore forza a una rete territoriale che punta alla valorizzazione del bello e del buono della terra flegrea, fondendo cultura, economia locale, enogastronomia e musica in un’esperienza unica, piacevolmente accessibile a tutti, grandi e piccini, turisti e popolazione locale. Un festival sul mare con tante esperienze da vivere. Si potrà conoscere da vicino il lavoro appassionato di tanti addetti al settore della mitilicoltura e, prenotando, visitare gli impianti di mitilicoltura dislocati a largo di Capo Miseno, a bordo dell’imbarcazione di Lomar con chiglia trasparente, che farà anche rotta su Baia Sommersa, ovvero dell’imbarcazione per pescaturismo Athena, dell’esperto mitilicoltore Cristoforo Costagliola che, in collaborazione con Pro Loco Bacoli, offrirà l’opportunità di un giro con guida a bordo.

Caldo, situazione critica anche in Campania: Caserta la città più rovente 37°

Caldo, situazione critica anche in Campania. E’ Caserta la città più rovente della regione con i suoi 37 gradi, a seguire la città di Napoli con picchi fino a 35°. Una situazione che dovrebbe andare avanti almeno fino al 10 luglio quando le temperature dovrebbero dare una tregua. In tanti si sono presentati all’ospedale Cardarelli dove negli ultimi dieci giorni si è registrato un maggior numero di accessi in pronto soccorso, superando la media dei 210 pazienti al giorno con picchi di 250 accessi nelle giornata di lunedì, mentre una lieve riduzione di ricorsi al pronto soccorso c’erano stati nelle giornate del fine settimana.

AL CARDARELLI PICCO DI RICOVERI

L’ospedale spiega all’ANSA che i codici rossi ed arancioni rappresentano circa il 30% dei casi e che negli ultimi dieci giorni sono stati circa 450 i pazienti trattati con questo codice. I codici verdi, invece, ammontano a circa il 50% del totale.
In queste ore si registrano molti accessi in pronto soccorso di pazienti anziani o con patologie complesse, spesso si tratta di malesseri dovuti a disidratazione o a scompensi che provocano disturbi cardiaci o neurologici anche potenzialmente molto gravi. Inoltre, in queste ore si registra un gran numero di incidenti stradali con gravi traumi, soprattutto tra i più giovani. Minore l’accesso agli altri ospedali come spiega l’Asl Napoli 1, con l’Ospedale del Mare che non ha ricevuto negli ultimi tre giorni al pronto soccorso persone alle prese con malori legati al caldo, mentre all’ospedale San Paolo ne sono arrivati due negli ultimi tre giorni. All’ospedale Pellegrini di Napoli, sempre per il caldo, si sono avuti infine quattro accessi da domenica.

TASSO DI UMIDITÀ AL 70%

Il Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione del quadro meteo in atto, ha prorogato il vigente avviso di criticità per “Ondate di calore” fino alle 20 di sabato 5 luglio. Si prevedono ancora temperature che potranno essere superiori ai valori medi stagionali di 6-7°C. Salirà ancora il tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne sul settore costiero, potrà superare anche il 70%. Il quadro meteo è associato a scarsa ventilazione, condizione che determina un innalzamento della percezione di calore.

 

27enne ucciso a Napoli con una coltellata al torace

Una coltellata in pieno petto, forse al termine di una lite, è costata la vita a un giovane di 27 anni originario del Marocco. Il ragazzo è giunto all’ospedale del mare di Napoli, nelle prime ore del mattino di oggi, con una gravissima ferita al torace. Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri sarebbe stata inferta alla vittima, uomo di origini marocchine, con un coltello da sconosciuti nei pressi di Porta Capuana.
Il grave episodio è avvenuto intorno alle due e mezza, in via Alessandro Poerio: a colpire sarebbero state persone sulle cui tracce ora ci sono i militari, intervenuti dopo una segnalazione al 112. Il 27enne è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale del Mare dove è morto.
Sul luogo dell’ aggressione sono intervenuti i militari del nucleo radiomobile e anche i carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche del nucleo investigativo, per i rilievi.
Delle indagini finalizzare a fare luce sulla dinamica dell’ accaduto se ne sta occupando il Nucleo operativo Napoli Stella. La salma è stata sequestrata e portata al secondo Policlinico.

Atrani, arriva la fibra nel paese più picco della Costiera

Atrani, arriva la fibra nel paese più picco della Costiera

La fibra finalmente arriva ad Atrani. Il comune più piccolo d’Italia, appena 650 abitanti, da ieri finalmente fu godere di una connessione internet degna di questo nome. Ad oggi sono 439 le unità immobiliari coperte dalla fibra ottica FTTH con il Piano Banda Ultralarga (BUL). Tra gli edifici coperti in modalità FTTH – unica soluzione in grado di restituire agli utenti velocità di connessione fino a 10 gigabit al secondo – diverse sedi pubbliche come il Municipio, il poliambulatorio comunale, la Casa della cultura e il Centro operativo comunale di Protezione civile. Il sindaco Michele Sirano: (Intervista nel video allegato).

I lavori sono stati svolti da Open Fiber e hanno richiesto più tempo del dovuto a causa della morfologia del paese molto impervia. Importante per Atrani la fibra anche per gestire la telemedicina come spiega il Dott Gaetano Ala farmacista del la paese: (Intervista nel video allegato).

Musica per tutti, concerto bimbi del Conservatorio dei poveri di Gesù

Musica per tutti, concerto bimbi del Conservatorio dei poveri di Gesù

Le bambine e i bambini del Conservatorio dei poveri di Gesù Cristo si sono esibiti nel loro più importante concerto davanti ai tanti e commossi familiari, nella speranza di ripercorrere le gesta di Pergolesi o di Mozart che frequentavano i conservatori napoletani nel ‘700.

Nel Conservatorio che si affaccia sulla chiesa dei Girolamini studiano musica circa 60 bambini di famiglie meno abbienti grazie al lavoro della Fondazione Fare Chiesa e Città presieduta da padre Adolfo Russo. (Intervista nel video allegato).

Un anno di attività importante dal quale partire per rafforzare il ruolo della struttura per il quartiere e per la città. Così il coordinatore del progetto Elio De Rosa: (Intervista nel video allegato).

60 bambine e bambini iscritti tutti del centro storico; 10 maestri di musica inerenti tutte le discipline; oltre 100 strumenti musicali dalle batterie all’oboe. Il messaggio di monsignor Francesco Beneduce: (Intervista nel video allegato).

“Prima che ti svegli”, il racconto intimo sull’amore di Angelo Mellone

“Prima che ti svegli”, il racconto intimo sull’amore di Angelo Mellone

Un racconto intimo e profondo sull’amore, la verità e i silenzi che spesso accompagnano le relazioni più intense: ecco “Prima che ti svegli”, il nuovo romanzo di Angelo Mellone, Direttore del Daytime Rai. Il testo, introdotto da una prefazione di Franco Arminio, è stato presentato al caffè Gambrinus di Napoli.

Un volume che porta il lettore nell’ultima notte di una storia d’amore tra i due protagonisti. è il momento di affrontare le verità non dette e i sentimenti più reconditi. In un dialogo quasi sussurrato, fatto di sguardi, parole e silenzi, Mellone esplora la complessità di un addio, analizzando ciò che rimane dopo la fine di un amore.

(Intervista nel video allegato)

Emergenza Rifiuti a Pianura: in strada cumuli di immondizia

Emergenza Rifiuti a Pianura: in strada cumuli di immondizia

Dopo gli incendi che hanno reso l’aria irrespirabile nelle ultime ore, con le ondate di calore che investiranno Napoli e la Campania almeno fino a giovedì, ci mancava solo il ritorno dell’emergenza rifiuti. Pianura da qualche giorno annaspa tra sacchetti, ingombranti e materiale di risulta proveniente da ristrutturazioni di complessi abitativi sempre più ricorrenti durante i mesi estivi. Basta percorrere le strade principali del quartiere per accorgersi del mancato spazzamento e della presenza al di sotto dei condomini dei cumuli della vergogna. Situazione che si aggrava se ci si addentra all’interno del quartiere dove di sera col calare del sole entrano in azione i pirati dello scarico abusivo. Da pneumatici a vasche da bagno, da divani a frigoriferi passando per porte e servizi igienici.

Tutto ciò che potrebbe essere portato all’isola ecologica campeggia invece su marciapiedi e aree parcheggio. Un’emergenza che va ad aggiungersi a doppio filo a quella degli incendi. Infatti in molti casi i roghi che devastano immense fette di territorio nascono proprio dallo smaltimento illecito di spazzatura e tal quale. Eccoci ai Pisani dove alcuni piromani nelle ultime ore hanno appiccato le fiamme alla discarica che da mesi campeggia alle spalle di una collina nei pressi di un noto ristorante. Evidentemente il cumulo era diventato troppo grande e non permetteva altri scarichi abusivi. Insomma un’emergenza ambientale e sanitaria che come ogni estate investe la 9^ municipalità e che tende a peggiorare viste le alte temperature che accelerano il processo di decomposizione dei rifiuti.

L’accesso alle cure odontoiatriche in Italia: criticità, rischi sanitari e costi indiretti per il SSN

L’accesso alle cure odontoiatriche in Italia: criticità, rischi sanitari e costi indiretti per il SSN

L’accesso alle cure odontoiatriche si inquadra nel diritto alla salute, riconosciuto come diritto fondamentale dalla Costituzione italiana. Le prestazioni sanitarie, incluse quelle odontoiatriche, sono regolate sia a livello nazionale che regionale ed è garantita la tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori e dei cittadini in generale (“La tutela dell’integrità psico-fisica dei lavoratori è garantita dalla Costituzione (artt. 2, 32, 35 e 41 Cost.) come principio assoluto, che non ammette sconti a fattori quali l’ineluttabilità, la fatalità, la fattibilità economica e produttiva nella predisposizione di condizioni ambientali sicure e salubri.”) 1.

Il diritto alle cure sanitarie, comprese quelle odontoiatriche, si fonda sul principio di uguaglianza e universalità dell’accesso, con particolare attenzione alle situazioni di bisogno, svantaggio e fragilità sociale, anche in relazione a patologie croniche o rare (“è tutelato il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona”“nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata, tranne che nei casi espressamente previsti dalla legge” – art. 1, commi 1 e 5, L. 219/2017) 

 

In Italia, l’accesso alle cure odontoiatriche rappresenta una delle maggiori criticità del sistema sanitario nazionale (SSN), caratterizzato da un forte squilibrio tra domanda di salute orale e offerta pubblica. Nonostante la salute orale sia parte integrante del benessere generale, l’odontoiatria pubblica copre solo una quota residuale dei bisogni della popolazione, determinando disuguaglianze marcate e ricadute sanitarie ed economiche rilevanti.

Secondo i dati ISTAT e del Ministero della Salute, oltre l’80% delle prestazioni odontoiatriche in Italia è erogato da strutture private, con una spesa a carico diretto delle famiglie che si attesta a circa 10 miliardi di euro all’anno. Solo il 3-5% delle prestazioni viene erogato attraverso il SSN, in forte contrasto con altri Paesi europei dove l’offerta pubblica è più strutturata (es. Francia, Germania, Regno Unito).

Le prestazioni garantite dal SSN sono limitate a situazioni di particolare vulnerabilità (età pediatrica, disabilità, fragilità socioeconomica), ma l’accesso effettivo è condizionato da una rete ambulatoriale insufficiente, lunghe liste d’attesa e carenza di personale odontoiatrico nelle strutture pubbliche. Questo crea un effetto paradosso: le fasce più fragili, che teoricamente avrebbero diritto alle cure, sono spesso le meno in grado di accedervi nei tempi e modi necessari.

 

L’assenza di cure odontoiatriche adeguate comporta un aggravamento delle patologie orali, con evoluzione da quadri prevenibili a condizioni complesse e invalidanti. Le principali conseguenze sanitarie includono:

  • Parodontopatie avanzate: con perdita dei denti, alterazioni dell’occlusione e impatto funzionale sull’alimentazione.
  • Ascessi e infezioni dentali: spesso non trattati tempestivamente, evolvono in flemmone, cellulite odontogena, osteomieliti e, nei casi estremi, in infezioni sistemiche (sepsi).
  • Complicanze sistemiche: numerosi studi confermano l’associazione tra patologie orali non trattate e malattie cardiovascolari, diabete scompensato, esiti avversi in gravidanza, e aumento del rischio di polmoniti batteriche, soprattutto negli anziani.

La mancata prevenzione e cura si traduce, dunque, non solo in un peggioramento della qualità di vita, ma anche in un rischio aumentato di morbilità sistemica.

Sebbene l’odontoiatria pubblica in Italia riceva una quota minima del finanziamento del SSN (inferiore all’1%), le conseguenze della mancata assistenza odontoiatrica generano costi indiretti molto elevati:

  • Accessi impropri in pronto soccorso: secondo uno studio condotto in Lombardia, il 2-3% degli accessi in PS è per patologie odontoiatriche, che potrebbero essere gestite in ambito ambulatoriale. Ciò comporta un aggravio in termini di risorse e inappropriatezza assistenziale.
  • Ospedalizzazioni evitabili: complicanze infettive orali portano a ricoveri per drenaggi chirurgici, antibioticoterapie endovenose e terapie intensive, con costi medi per episodio tra 3.000 e 10.000 euro.
  • Aumento del fardello della malattia cronica: come nel caso del diabete e delle malattie cardiovascolari, il peggioramento dei quadri clinici secondario a infezioni orali non trattate comporta maggiore utilizzo di farmaci, visite specialistiche e ricoveri.
  • Costi sociali e produttivi: la perdita di giornate lavorative, l’assenteismo scolastico nei minori e l’impatto psicologico della malattia dentale (alitosi, edentulia, dolore cronico) hanno effetti negativi indiretti ma significativi.

 

Le prestazioni odontoiatriche offerte dal SSN sono limitate e generalmente riservate a determinate categorie di cittadini considerate più vulnerabili (minori, anziani, persone con patologie gravi, disabili, soggetti a basso reddito). L’ambito delle prestazioni offerte dal SSN è stabilito nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), che individuano le prestazioni garantite su tutto il territorio nazionale.

Le prestazioni odontoiatriche rese nell’ambito di strutture pubbliche o convenzionate possono essere gratuite o soggette al pagamento di un ticket, a seconda della tipologia della prestazione e della situazione personale e reddituale dell’assistito (“In caso di ricovero di un anziano in un istituto di assistenza e ricovero la detrazione non spetta per le spese relative alla retta di ricovero e di assistenza, ma solo per le spese mediche che devono essere separatamente indicate nella documentazione rilasciata dall’istituto.”)

 

La letteratura scientifica e i modelli internazionali suggeriscono che un investimento in odontoiatria pubblica di base, focalizzato su prevenzione, screening e cura dei quadri semplici, sarebbe non solo equo ma anche economicamente vantaggioso nel medio-lungo periodo.

Le principali proposte includono:

  • Estensione del livello essenziale di assistenza (LEA) per l’odontoiatria, includendo controlli periodici, igiene orale professionale e cure conservative basilari.
  • Sviluppo di ambulatori odontoiatrici territoriali integrati nelle Case di Comunità e negli ambulatori infermieristici.
  • Convenzionamento con strutture private a tariffe calmierate, per aumentare la capacità erogativa mantenendo il controllo pubblico.
  • Campagne nazionali di educazione e prevenzione in età scolare e per le categorie fragili.

La carenza di odontoiatria pubblica in Italia è un problema sistemico che espone milioni di cittadini a rischi sanitari evitabili, con conseguenze rilevanti anche in termini economici per il SSN. Intervenire su questo fronte non è solo un atto di giustizia sociale, ma anche una strategia sanitaria razionale ed efficiente. L’odontoiatria deve uscire dalla sua “nicchia” e rientrare a pieno titolo nella sanità pubblica universale e integrata.

Conseguenze della mancata effettuazione di cure odontoiatriche necessarie

La questione riguarda le implicazioni giuridiche, sanitarie, familiari e fiscali derivanti dalla mancata effettuazione di cure odontoiatriche indicate come necessarie da un medico, con particolare attenzione ai riflessi sui minori o incapaci, sulle responsabilità civili e personali e sulle detrazioni fiscali relative alle spese non sostenute.

Effetti sulla salute

La rinuncia alle cure odontoiatriche può peggiorare lo stato di salute orale e generale del paziente. Tuttavia, la scelta se sottoporsi o meno a cure rientra nell’ambito dell’autodeterminazione personale, purché sia stata fornita adeguata informazione sui rischi e sulle conseguenze dell’omissione (“il paziente ha diritto di conoscere […] le conseguenze dell’eventuale rifiuto dell’accertamento diagnostico o del trattamento sanitario o della rinuncia ai medesimi.”)

Responsabilità del medico

Il medico ha l’obbligo di informare il paziente in modo completo e comprensibile e di acquisirne il consenso informato prima di ogni trattamento (“A fornire al paziente le informazioni sugli accertamenti diagnostici e sui trattamenti sanitari e acquisirne il consenso è, di regola, il sanitario che deve effettuare quegli accertamenti e trattamenti (Cass. 23 maggio 2001 n. 7027).”) 6. Qualora il paziente, debitamente informato, rifiuti la cura, il medico non incorre in responsabilità civile o penale per le conseguenze della mancata cura, salvo che non vi sia stato un deficit informativo o una violazione degli obblighi di diligenza, prudenza e perizia (“La colpa medica si sostanzia nell’inosservanza delle regole generali di diligenza, prudenza e perizia…”)

 

Responsabilità civile per il medico e risarcibilità del danno

La mancata informazione al paziente circa la necessità e le conseguenze delle cure può esporre il medico a responsabilità per lesione del diritto all’autodeterminazione, anche se il trattamento non è stato effettuato (“a causa del deficit di informazione, il paziente non sia stato messo in condizione di assentire al trattamento sanitario con una volontà consapevole delle sue implicazioni, consumandosi, nei suoi confronti, una lesione di quella dignità che connota l’esistenza…”) 12.

Tuttavia, la lesione del diritto all’autodeterminazione non configura automaticamente un danno risarcibile: occorre che il paziente alleghi e provi specifici pregiudizi subiti a causa dell’omessa informazione (“La lesione del diritto all’autodeterminazione non configura, ipso facto , un danno risarcibile, derivante cioè esclusivamente dall’omessa informazione del paziente, attesa l’impredicabilità di danni in re ipsa nell’attuale sistema della responsabilità civile (Cass. 11 novembre 2019 n. 28985, Cass. 26 agosto 2020 n. 17806). È, dunque, indispensabile ai fini risarcitori che il paziente alleghi specificamente e provi quali pregiudizi, diversi dal danno alla salute eventualmente derivato, abbia subito in conseguenza dell’omessa informazione (Cass. 4 novembre 2020 n. 24471).”)

 

(FONTI: Dott Antonio Marsiglia, Odontoiatra – Avv. Riccardo Vizzino Avvocato, Responsabile nazionale di Civicrazia contro le truffe)