lunedì, Agosto 11, 2025
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Madre di Giogio Cutolo candidata in Campania con la Lega…eppure, 4 mesi fa diceva “no”

Detto dal leader della lega, Matteo Salvini, ha il carattere dell’ufficialità: Daniela di Maggio sarà candidata alle prossime elezioni regionali in Campania. Non una sorpresa, però. Era nell’aria. Già in occasione del recente congresso della Lega a Napoli, sembrava che il centro destra potesse offrire alla mamma di Giogio Cutolo, il giovane musicista assassinato in piazza Municipo il 31 agosto del 2023, la possibilità di entrare nell’agone elettorale. Un suo intervento sul palco del congresso leghista, tra baci lanciati al ministro dell’Interno Piantedosi, abbracci con Salvini e promesse di un impegno del governo sul fronte delle misure repressive nei confronti della criminalità minorile, fecero presagire una candidatura di Daniela Di Maggio. Anche se lei smentì, assicurando agli interlocutori che non era interessata a un impegno in politica. Da allora son passati quattro mesi, avrà cambiato idea (intervista realizzata lo scorso 22 marzo in occasione dello scoprimento della targa in ricordo del musicista ucciso)

Queste invece le dichiarazioni rilasciate poco fa durante una conferenza

“Il mio grazie – ha detto la signora Di Maggio non è di maniera o formale ma è uno scrigno che porta dentro grande significato per tutto quello che ho ricevuto. Mio figlio era un compositore con l’orecchio assoluto, ci vorranno tantissimi anni per un altro Giogiò e abbiamo perso tutti”. Di Maggio ha raccontato che dopo il tragico episodio e la telefonata di Giorgia Meloni i primi volti visti sono stati quello commosso di Matteo Salvini e quello del sottosegretario Ostellari. “Salvini mi disse – ha sottolineato – cosa poso fare?”. “A Napoli – ha aggiunto – ci sono molte espressioni figurate come quella del ‘mo mo’: qualcosa che va fatto subito: ‘mo mo’. La Lega io la amo perché sono gli uomini del ‘mo mo’”. (fonte ANSA).

Oltre 1500 commercialisti partenopei al Summer Party 2025

NAPOLI – “Il Summer Party promosso dall’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Napoli è ormai diventato un appuntamento ‘must’ dell’estate: un momento in cui è bello ritrovarsi tra colleghi, lontani da scrivanie e scadenze. Da qui parte un messaggio forte: la nostra comunità è sempre più compatta e centrale nell’economia del Paese, grazie al lavoro svolto con impegno sia a livello nazionale che territoriale. Con l’attuale governo si è avviato un dialogo significativo, che testimonia una rinnovata attenzione verso la nostra categoria. Viviamo una fase positiva: restano sfide da affrontare, ma siamo fiduciosi di poter superare”. Queste le parole di Elbano de Nuccio, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, intervenuto al “Summer Party 2025” organizzato dall’Ordine e dalla Fondazione dei commercialisti napoletani.

Oltre 1500 presenze hanno animato la serata trascorsa al “Neasy’ di Bagnoli in un clima di festa come ha sottolineato il numero uno dei commercialisti di Napoli Eraldo Turi: “Il 2025 è un anno importante per noi con tante novità nell’ambito professionale. Guardiamo avanti con coraggio e con l’intento di favorire l’accesso alla professione dei giovani. Stasera viviamo una straordinaria festa di amore, amicizia e colleganza animata dalla voglia di stare insieme”.

Molto fiducioso anche Vincenzo Moretta, presidente della Fondazione Odcec Napoli e promotore della serata: “Viviamo un anno di forte crescita per la nostra professione. Siamo sulla strada giusta e raggiungiamo traguardi importanti grazie all’impegno del presidente nazionale. Un esempio concreto è il provvedimento ‘2407’, che definisce finalmente il perimetro delle responsabilità dei collegi sindacali: una svolta per la categoria. Dopo mesi intensi, tra scadenze e adempimenti, è bello ritrovarsi per proseguire uniti, sempre in prima linea al fianco di famiglie e imprese”.

 Il Summer Party è anche un momento di attenzione verso i meno fortunati, come ha ricordato il consigliere segretario dell’Ordine Fabio Cecere: “La festa d’estate è il modo migliore per chiudere la stagione lavorativa insieme agli iscritti. Un appuntamento che unisce convivialità e solidarietà: come ogni anno, infatti, il ricavato sarà destinato in beneficenza a progetti che sostengono la crescita della nostra città. Un’occasione per ritrovarci, rafforzare i legami e ribadire l’impegno sociale della nostra comunità professionale”.

Il successo dell’evento è stato ribadito dalla consigliera dell’ordine Marilena Nasti: “Da 25 anni l’Ordine organizza questa festa e ogni volta è una serata straordinaria. Non ci stanchiamo mai di ritrovarci, al termine di un anno intenso di lavoro e di scadenze, condividendo non solo momenti di gioia ma anche un impegno che ci sta particolarmente a cuore: la beneficenza. Quest’anno l’evento è stato impreziosito dalla presenza di tantissimi amici e colleghi, con i quali continueremo a portare avanti la nostra missione professionale e sociale”.

Per Gianluca Battaglia, consigliere dell’Odcec di Napoli, “la nostra categoria professionale può offrire un contributo determinante allo sviluppo della città. Siamo presenti da protagonisti, al fianco di istituzioni e imprese, e percepiamo la fiducia della comunità che rappresentiamo. Continueremo a ispirarci ai tre princìpi che da 2.500 anni caratterizzano Napoli: sviluppo, solidarietà e crescita”.

Il legame tra iscritti è stato evidenziato dal consigliere Giuseppe Puttini: “Siamo una vera famiglia e, dopo un anno intenso di impegni, il dono più bello che possiamo farci è trascorrere del tempo insieme, parlando di noi e, per una volta, non di lavoro”

Matteo De Lise, presidente dell’Associazione italiana Esperti in composizione della crisi: “I commercialisti possono continuare a essere protagonisti della svolta che la città sta vivendo. Abbiamo lavorato duramente per conquistare e rafforzare questo ruolo, rendendolo sempre più rilevante. Una serata come questa è il giusto riconoscimento dell’impegno e della nostra coesione”.

Concetto ribadito anche da Arcangelo Sessa, revisore dell’Odcec partenopeo: “E’ sempre piacevole condividere questi momenti di festa con i colleghi, trascorrendo qualche ora di allegria dopo un anno intenso di lavoro e impegni istituzionali. Occasioni come questa ci consentono di ‘ricaricare’ le energie per i prossimi appuntamenti”.

Zone rosse, il comitato del No: “Vinceremo anche a Consiglio di Stato”

Si sposta al consiglio di Stato la battaglia sulla zona rossa di Napoli, annullata dal Tar della Campania perché illegittima dopo il ricorso da parte di un comitato civico composto da studenti, giuristi, ordinari di diritto costituzionale, associazioni e semplici cittadini. Ma il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha già annunciato che ricorrerà al Consiglio di Stato e i rappresentanti del comitato “no zone rosse” hanno convocato un incontro per puntare i riflettori su alcuni aspetti del provvedimento voluto dalla prefettura, con l’avallo del sindaco, per garantire sicurezza e ordine pubblico in città. Una battaglia politica, spiegano Leone Curti del comitato e il consigliere di municipalità, Pino de Stasio tra i firmatari del ricorso, contro un più ampio piano di repressione messo in piedi dal governo Meloni

 

Una battaglia per il rispetto di libertà fondamentali come il diritto di ogni cittadino italiano e straniero di muoversi sul territorio, sottolinea il costituzionalista napoletano Alberto Lucarelli, tra i primi a schierarsi contro l’istituzione delle zone rosse

Operai morti, il giorno dei funerali. Battaglia: “Basta appalti senza scrupoli”

Il dolore e la rabbia sono i sentimenti che caratterizzano la giornata di lutto, per l’ultimo saluto ai tre operai morti nell’incidente del Rione Alto a Napoli. A Secondigliano, nella chiesa dei Santi Cosma e Damiano, è stato celebrato il funerale di Luigi Romano, 67 anni, di Arzano.  Nelle stesse ore a Calvizzano, nella chiesa di San Giacomo, la cerimonia funebre di Ciro Pierro, di 62 anni. Per Vincenzo Del Grosso, 54 anni, esequie a Forcella nella giornata di domani.

L’INCHIESTA

Riguarderà in particolare i perni e i bulloni utilizzati per fissare la struttura a cui era montano il montacarichi, l’accertamento irripetibile disposto dalla Procura di Napoli che sta indagando sul grave incidente sul lavoro di venerdì scorso, al Rione Alto del capoluogo partenopeo, costato la vita a tre operai. I lavoratori, com’è noto, tutti senza imbragatura sono precipitati da un’altezza di circa venti metri mentre erano intenti a trasportare sul lastrico solare dei rotoli bituminosi. L’intervento di rimozione dell’impianto inizierà sabato mattina e prevede l’impiego di una grossa gru che verrà installata a partire da domani.
Alle operazioni assisteranno i consulenti di parte nominati dal collegio difensivo dei quattro indagati (composto dagli avvocati Mauro Zollo, Giovanni Fusco, Mattia Floccher e Dezio Ferraro). Anche gli avvocati delle famiglie dei tre operai deceduti potranno designare i loro periti di parte per assistere agli accertamenti. Le operazioni prevedono che vengano eseguiti anche dei rilievi fotografici dei punti di aggancio della struttura, quindi anche dei perni e dei bulloni.

LE PAROLE DEL VESCOVO BATTAGLIA

“Oggi – sottolinea il cardinale Battaglia – il nostro cuore, il cuore della nostra Chiesa napoletana è attraversato da un dolore profondo per la morte di Vincenzo, Ciro, e Luigi. Tre uomini, tre lavoratori, tre storie spezzate mentre con dignità guadagnavano il pane per vivere. Erano in un cantiere, su un mezzo di sollevamento ma in un attimo è crollato tutto: il cestello, il giorno, i sogni, le promesse. È crollato, ancora una volta, quel patto sacro che dovrebbe tenere insieme lavoro e sicurezza, fatica e dignità. Per questo non possiamo tacere. Non possiamo far finta che si tratti solo di una tragica fatalità”. Secondo il cardinale “questi nostri fratelli non sono morti per un caso. Sono stati uccisi da un’ingiustizia che ha nomi e responsabilità. E la Chiesa di Napoli, che prega per le vittime ed esprime alle famiglie e agli amici di Vincenzo, Ciro e Luigi tutta la sua vicinanza, sente anche il dovere di gridarlo. Il lavoro deve possibilità di vita e non rischio di morte. Deve promuovere la dignità, non mettere in pericolo. Chi lavora ha diritto a tornare. A tornare la sera, a tavola, con le mani sporche ma il cuore salvo. A tornare a stringere i figli, a salutare gli amici, a dire “ci vediamo domani”. Ecco perché oggi il nostro lutto non può essere solo commozione. Deve diventare impegno. Deve diventare voce. Deve farsi lotta per una giustizia sociale che non sia parola astratta, ma carne viva di regole rispettate, controlli veri, dignità tutelata”. “Basta alle parole che coprono! Basta agli appalti senza scrupoli! Basta alla piaga devastante del lavoro nero!”.

Le Vesuviane infiammano l’Arena Flegrea: 4.000 in platea

Anche la seconda edizione delle “Vesuviane. L’altra metà di cantanapoli” conquista il pubblico dell’Arena Flegrea, regalandogli uno straordinario viaggio tra inediti e canzoni del passato e del presente interpretate da voci potenti. Il concerto tutto al femminile, ideato e curato nella direzione artistica da Federico Vacalebre e inserito dal consigliere delegato del Sindaco di Napoli per l’industria della musica e dell’audiovisivo Ferdinando Tozzi nella programmazione culturale dell’amministrazione comunale tra gli eventi di punta di Napoli Città della Musica, ha portato in palcoscenico ventisette donne e in platea 4.000 persone.

Omaggio a Rosa Balistreri, Kate Bush, Betty Davis, Gloria Gaynor, Carole King, Madame, Joni Mitchell, Gianna Nannini, Patty Pravo, Ria Rosa, ma anche a Chico Buarque De Hollanda, John Lennon, Enzo Avitabile, Raffaele Viviani, con un’orchestra diretta da Elisabetta Serio, che ha anche curato gli arrangiamenti di alcuni brani in scaletta.

In palcoscenico Le Rondinella con “Rosso” e “L’America”, Fabiana Martone con “Chanson d’amour” e “Napoli dance”, Lina Sastri con “Bammenella” e “Tammuriata nera”, Greta Zuccoli con “Ogni cosa sa di te” e “Running up the hill”, Manuela Zero con “Nina è brava” e “La bambola”, Lina Simons con “Nuda” e “Nun sparti’ a furtuna”, Silvia Falanga con “You’re so vain” e “Nasty gal”, Monica Sarnelli con “Preferisco il Novecento” e “Parea”, Irene Scarpato con “Fotografia” e “Munno cane”, Maria Pia De Vito con “Chinese cafè” e “Construcao”, Petra Magonicon “La voce del silenzio” e “I will survive”, Marina Rei con “Noi che sappiamo perdonarci” e “Primavera”, Fausta Vetere con “Ricciulina” e “Canto e cuntu”. Le Vesuviane si sono passate lo scettro in un crescendo di emozioni fino al gran finale affidato a Sarah Jane Morris che, dopo “I don’t want to know about evil”, ha chiuso il concerto con una straordinaria interpretazione di “Immagine”, inno alla pace e alla fratellanza tra i popoli.

Ad accompagnare Le Vesuviane, l’orchestra composta da Giulia Salsone (chitarra), Katia Schiavone (chitarra), Francesca Del Duca (percussioni), Elisabetta Pasquale (basso/contrabbasso), Elisabetta Saviano (batteria), Caterina Bianco (primo violino, tastiera, cori, arrangiamento archi), Francesca Masucci (violino), Gabriella Ungureanu (violoncello), Giulia Romano (viola), Carmen Falato (sax soprano), Danielle Di Majo (sax contralto), Sandra Ugolini (sax tenore).

Lavoro, dopo proteste click day si apre spiraglio occupazionale per disoccupati organizzati

Lavoro, dopo proteste click day si apre spiraglio occupazionale per disoccupati organizzati

Dopo le proteste per il click-day del 10 luglio sfociate poi in scontri con la polizia, buone notizie per i disoccupati napoletani di lungo corso.

Saranno 1600 i senza lavoro che potranno partecipare ai progetti di tirocinio finalizzato all’inserimento occupazionale nei servizi ambientali dell’area metropolitana di Napoli. Una disposizione frutto di un incontro che si è svolto tra il prefetto di Napoli e una delegazione dei precari dei movimenti 7 novembre e cantiere 167 Scampia. Loro portavoce Eduardo Sorge. (Intervista in video allegato).

In attesa delle notizie arrivate poi da palazzo di Governo, gli altri attivisti hanno presidiato piazza Municipio. Abbracci e lacrime appena dalla prefettura sono arrivate le rassicurazioni sperate.

Emergenza carceri, protesta nazionale dei Garanti detenuti. A Napoli sit-in davanti al tribunale

Emergenza carceri, protesta nazionale dei Garanti detenuti. A Napoli sit-in davanti al tribunale

Un morto in cella ogni tre giorni, l’ultimo suicidio ieri a Parma, e un problema endemico di sovraffollamento, fenomeno che in Campania tocca i picchi più allarmanti. Per questo la Conferenza nazionale dei Garanti delle persone private della libertà personale, ad un mese dal monito del Capo dello Stato, ha organizzato una nuova giornata di mobilitazione per stimolare politica e società civile.

A Napoli l’appuntamento è stato all’esterno del palazzo di giustizia. In Campania infatti, come spiega il garante dei detenuti regionale Samuele Ciambriello, i reclusi sono oltre 7000, per una capienza massima di 5000. Solo nel carcere di Poggioreale, a Napoli, 2108 detenuti per circa 1300 posti disponibili. Tasso di sovraffollamento del 160%. (Intervista in video allegato).

Prima del flash-mob Ciambriello, il garante dei detenuti di Napoli, don Tonino Palmese, e il provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, Lucia Castellano, hanno visitato la casa circondariale di Poggioreale. (Interviste in video allegato).

Con loro anche il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero. (Intervista in video allegato).

Beni confiscati, a Napoli locale dei “Giuliano” diventerà bottega legalità

Beni confiscati, a Napoli locale dei “Giuliano” diventerà bottega legalità

Un anno fa le minacce, oggi la rinascita. Ha riaperto in via Tribunali 30 il locale confiscato al clan Giuliano. Diventerà una “Bottega della legalità”. Qui, dodici mesi fa, un uomo aveva minacciato i volontari, intimandogli di andarsene e non tornare più. Oggi però quella saracinesca è stata alzata nuovamente.

Il bene, nel cuore del centro antico di Napoli, era parte di un patrimonio del valore di oltre 10 milioni di euro, intestato nel 2010 a Luigi Barbuto, ritenuto dalle forze dell’ordine affiliato al clan.

Dopo il sequestro ed un complesso iter, il locale è stato affidato al Centro Nazionale Sportivo Fiamma, che lo gestirà insieme ad altri soggetti impegnati nel riutilizzo sociale dei beni confiscati. È nato quindi un nuovo presidio di cittadinanza attiva, dove saranno ospitati prodotti, attività e iniziative dedicate alla cultura della legalità.

Queste le parole del presidente del centro nazionale sportivo fiamma, Antonio Arzillo. (Intervista in video allegato).

Sul posto anche il consigliere comunale, il magistrato Catello Maresca. (Intervista in video allegato).

Elezioni regionali, in Campania Psi con lista e nuovo simbolo

In vista delle prossime elezioni regionali si ritrova sotto un nuovo simbolo e con la lista “Avanti per la Campania” il partito socialista italiano. Lo storico garofano rosso punta a radunare per il voto d’autunno riformisti e cattolici nella lista, che è stata presentata a Napoli dal segretario nazionale, Enzo Maraio

Eredi di Craxi

Tanti i volti noti dell’epoca Craxi, con Giulio Di Donato, Felice Iossa e Roberto de Masi in prima fila per discutere con il segretario di come il partito intende presentarsi alla prossima competizione elettorale. Prima il programma che i nomi, dice Maraio, che bussa alle porte del cosiddetto campo largo pd m5s alleanza verdi sinistra invitando i rispettivi vertici ad aprire al psi il tavolo delle trattative per un manifesto programmatico condiviso

West Nile, un’altra vittima a Caserta. 4° in Campania

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Un uomo di 72 anni è morto per infezione da West Nile nell’ospedale di Caserta, dove era ricoverato. Si tratta del quarto decesso in Campania e l’ottavo in Italia.
L’anziano, di Maddaloni, nel Casertano, aveva malattie pregresse e un quadro clinico complesso. Sempre di Maddaloni anche un’altra delle quattro vittime campane. (fonte Ansa)