giovedì, Novembre 28, 2024
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Carceri Campane, indice di sovraffollamento del 133%

Carceri Campane, indice di sovraffollamento del 133%

In Campania ci sono 7581 detenuti e solo 5664 posti disponibili, con un indice di sovraffollamento del 133%. Di questi 1402 sono tossicodipendenti mentre 999 devono scontare una pena di un anno. 432 meno di sei mesi. A fornire la fotografia delle condizioni delle case circondariali è il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello nel corso della conferenza stampa indetta sul tema.

Numeri che ci parlano della necessità di attuare misure per deflazionare la popolazione carceraria, che si fa sempre più giovane. Sono 1061 le persone private della libertà personale di età compresa tra i 18 e 29 anni. Dato che indica anche un mutamento nella tipologia di presenza all’interno delle carceri campane.

Altro aspetto preoccupante è quello dei sucidi, che solo nei primi mesi del 2024 sono stati 7. Un centinaio quelli tentati.

A tutti questi problemi bisogna poi aggiungere la penuria di personale sia per quanto riguarda gli agenti della polizia penitenziaria, sia per quanto riguarda assistenti a psicologi.

Sulla scorta di questi numeri Ciambriello ha lanciato un appello alla politica per chiedere di intervenire. (Intervista in video allegato)

Altro aspetto su cui si è soffermato il garante è quello delle detenute di Pozzuoli, evacuate a causa del bradisismo.

Venere degli Stracci, comitato Portosalvo: “No in chiesa”

Venere degli Stracci, comitato Portosalvo: “No in chiesa”

Nemmeno il tempo di essere smontata che la Venere degli Stracci già torna a creare polemiche e discussioni. Dopo l’incendio ed il restauro e dopo che l’opera è stata esposta per 5 mesi in piazza municipio, adesso la decisione dell’amministrazione comunale di trasferire la creatura del pistoletto nella chiesa di San Severo a Pendino in via Duomo è finita nel mirino del comitato Portosalvo che ha lanciato una petizione on line per chiedere a palazzo San Giacomo di rivedere le sue posizioni. Infatti nonostante la struttura sia stata ridotta ad uso profano nel 95 per decisione del vescovo Giordano, mancherebbe, spiegano dal comitato il decreto del Vaticano. Inoltre la chiesa presenta ancora l’altare, ulteriore elemento che secondo il gruppo di cittadini contrati al trasferimento rende impossibile parlare di una parrocchia sconsacrata.

Ci sono poi motivazioni di opportunità. Un’opera così grande come la Venere degli Stracci mal si sposerebbe con la sacralità del luogo. Meglio forse trovare location più adatte ad ospitare l’opera del Pistoletto dicono i firmatari della petizione. Questo anche in una logica di decongestionare il centro storico cittadino, attanagliato nella morsa dell’overturism.

Ulteriori dettagli li ha forniti Antonio Pariante, presidente del comitato Portosalvo. (Intervista in video allegato)

Nel mentre il destino della scultura è diventata anche una questione politica con le potreste degli esponenti di Fratelli d’italia che sono contrari ad allocarla in una location sacra, mentre i 5 stelle propongono di portarla a Resina.

Sigilli chioschi lungomare, presidio di protesta fuori palazzo San Giacomo

Sigilli chioschi lungomare, presidio di protesta fuori palazzo San Giacomo

Hanno portato uno scatolone di taralli in piazza Municipio e li hanno distribuiti ai turisti, poi hanno tentano di consegnarli all’interno di palazzo San Giacomo. È questo il modo in cui i titolari dei chioschi del lungomare hanno deciso di protestare contro i sequestri di inizio luglio, quando alle attività furono posti i sigilli perché sprovviste della licenza per commercio fisso e in possesso solo di quella per la vendita itinerante.

Dicono di essere stati trattati da criminali e accusano l’amministrazione di averli lasciati in un vuoto normativo, nonostante le loro richieste di essere regolarizzati.

IL BLITZ DEI CASCHI BIANCHI

Per questo adesso chiedono soluzioni rapide e che portino alla riapertura delle attività di vendita, considerando anche che il blitz dei caschi bianchi è scattato in piena estate, nel periodo di maggior carico lavorativo, generando così anche un danno economico oltreché di immagine.

I dettagli della mobilitazione li ha forniti Sabrina Sigillo, Antonio Sigillo e di Gennaro Maresca, proprietari dei chioschetti sul lungomare. (Interviste nel video allegato)

Ravello Festival, debutto da applausi per Anna Pirozzi

Ravello Festival, debutto da applausi per Anna Pirozzi

Un debutto da applausi, al Ravello Festival per Anna Pirozzi che ha reso omaggio, al genio di Giacomo Puccini e all’intera opera italiana nel terzultimo appuntamento di questa 72esima edizione, diretta da Maurizio Pietrantonio. Sul Belvedere di Villa Rufolo, nonostante qualche goccia di pioggia abbia ritardato l’inizio del concerto, il soprano reduce dalla Turandot al 70esimo Festival Puccini, si è presentata al folto pubblico della Città della musica accompagnata dalla pianista Elda Laro. In scena anche il Quartetto Lirico Italiano con Mirela Lico e Leonard Simaku al violino, Luca Pozza alla viola e Livia Rotondi al violoncello.

90 minuti nei quali il filo conduttore è stato il repertorio che Anna Pirozzi ha fatto suo in tanti anni di carriera. Un omaggio all’opera italiana con spazio a Donizetti e Rossini inseriti tra Verdi e Puccini e impreziosito con delle arie mai eseguite dal soprano come Addio mio dolce amor, da Edgar e Donde lieta uscì da La Bohème. A far da intermezzi per dare respiro alla sempre più incantevole voce dell’artista napoletana, la Parafrasi dal Rigoletto di Verdi, la Sinfonia del Don Pasquale di Donizetti e l’Intermezzo di Manon Lescaut e il Preludio del Terzo atto di Edgar di Puccini. Grande l’apprezzamento del pubblico che ha tributo ad Anna Pirozzi e ai musicisti una meritata standing ovation. I’ te vurria vasà e Dicitencello vuje i due bis concessi nel sentito omaggio finale a Napoli e alla canzone napoletana.

(Intervista ad Anna Pirozzi nel video allegato)

Ischia, la ricostruzione post terremoto si muove ma non decolla

Ischia, la ricostruzione post terremoto si muove ma non decolla

A Ischia la ricostruzione post calamità comincia a muoversi anche se serviranno ancora risorse e norme specifiche affinché entri nel vivo: è quanto emerso nel corso della cerimonia di commemorazione del sisma del 2017 tenutasi al comune di Casamicciola a cui ha partecipato anche il nuovo Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale, Fabio Ciciliano.

Ci sono, però, alcuni ostacoli burocratici non ultimo il piano di ricostruzione della Regione, emanato il 31 luglio ma contestato dai tre sindaci dei comuni colpiti dal terremoto del 2017. Tutto questo complica un quadro già complesso che coinvolge numerosi enti ed in cui vanno comprese le esigenze di mitigazione del rischio idrogeologico, di quello sismico con quella di restituire comunque una casa a chi l’ha persa a causa delle calamità naturali.

PRESENTE GIOVANNI LEGNINI

Alla cerimonia ha partecipato anche il Commissario alla Ricostruzione, Giovanni Legnini, che ha spiegato:

“La messa in sicurezza dell’isola sta procedendo velocemente ma questo territorio è molto fragile e dal sopralluogo aereo ho notato anche situazioni particolari, edifici costruiti negli alvei che costituiscono un rischio oggettivo che andrà eliminato. I terremoti non fanno morti, è l’uomo che provoca vittime costruendo male in zone a rischio sismico e su questo argomento dovremo essere chiari: quello di Ischia è un territorio fragile ed abbiamo il dovere di metterlo in sicurezza affinché le generazioni future possano viverci senza rischiare. Questo significherà anche che alcuni degli isolani a cui il terremoto ha danneggiato la casa non potranno più tornarci, perché era stata costruita in una zona pericolosa”.

CONVOCAZIONE PER I SINDACI ISCHITANI

Giosi Ferrandino, sindaco di Casamicciola, ha dato notizia della convocazione arrivata per i sindaci isolani alla Regione per discutere del piano di ricostruzione.

“Una buona notizia che può diventare una svolta per sbloccare la riedificazione delle zone terremotate” ha detto il primo cittadino che ha ringraziato Ciciliano per la sua presenza alla cerimonia di commemorazione ed ha sottolineato l’accelerazione impressa nell’ultimo anno alla ricostruzione, con diversi cantieri aperti ed altrettante famiglie tornate nelle loro case oltre a due appalti affidati per la ricostruzione di scuole rese inagibili dal sisma ma ha pure evidenziato che “ci sono fondi solo per pochi altri interventi, ora serve un ulteriore impegno da parte del governo magari con stanziamenti pluriennali che peserebbero in maniera relativa sul bilancio dello stato”.

(Interviste nel video allegato)

Ischia, nate nella notte 90 tartarughe “Caretta Caretta”

Ischia, nate nella notte 90 tartarughe “Caretta Caretta”

Poco dopo lo scoccare del cinquantunesimo giorno dalla deposizione sembrerebbe di circa 100 uova avvenuta il 3 luglio scorso, a Forio, sulla spiaggia della Chiaia, intorno alle due di notte sono nate le prime tartarughine Caretta Caretta. Ben 89 al momento sono quelle che una alla volta si sono fatte largo tra la sabbia e sono giunte in superficie per la gioia di chi ne ha vegliato il nido notte e giorno come Caterina Iacono dell’Area Marina Protetta del Regno di Nettuno emozionatissima alla vista delle prime tartarughine.
Una volta nate, in attesa di farle prendere il largo, le tartarughine sono state sistemate in un apposito contenitore da Angelica Lo Gatto.

IN MARE A SAN MONTANO

Visto che sull’arenile della Chiaia la luce artificiale avrebbe potuto creargli dei problemi, le tartarughine sono state portate sulla spiaggia di San Montano dove hanno preso la via del mare. Ora alla Chiaia, dove il nido resta presidiato H24, si attende la schiusa delle altre uova. Oltre cento le persone che si sono assiepate sull’arenile per assistere al lieto evento. Tra queste Domenico Schiano che il 3 luglio aveva assistito alla deposizione delle uova.

(Interviste nel video allegato)

ASL Napoli 1, tonano a manifestare gli operatori delle cooperative sociali

ASL Napoli 1, tonano a manifestare gli operatori delle cooperative sociali

Dopo il presidio di inizio agosto sono tornati davanti a palazzo Santa Lucia gli operatori delle cooperative sociali per anni al servizio ASL Napoli 1. Protestano contro i licenziamenti che stanno arrivando e che rischiano di lasciare a casa più di 250 persone.

Si tratta di lavoratori del terzo settore in attività per le ditte alle quali nel tempo è stato appaltato il servizio di assistenza negli ospedali e nelle RSA. Scenario che ha conosciuto il suo apice in tempi di covid, per contrastare la penuria di personale.

Terminata l’emergenza e da quando però la Asl ha comunicato di voler procedere ad assunzioni di personale interno, vincitore di concorso presso altre Asl campane, temono di riceve il ben servito.

I dettagli della vertenza li ha forniti il responsabile della Cisl Fp di Napoli, Vincenzo Migliore.

(Intervista nel video allegato)

Neres è del Napoli, il brasiliano da oggi alla corte di Antonio Conte

La SscNapoli ha ufficializzato l’acquisto dell’attaccante brasiliano, classe 1997, David Neres (nella foto tratta dal profilo X di Aurelio De Laurentiis). Il calciatore, che era in città da due giorni dopo aver sostenuto le visite mediche, ha sottoscritto il contratto che lo mette a disposizione del tecnico, Antonio Conte. Neres proviene dal Benfica dove nella scorsa stagione ha collezionato 24 presenze in campionato segnando 5 gol.

Il 27enne fantasista brasiliano è stato pagato dal Napoli 28 milioni al Benfica, che Neres ha deciso di lasciare vista la permanenza di Di Maria che gioca titolare nel suo ruolo. Il brasiliano, cresciuto nel San Paolo per poi sbarcare in Europa all’Ajax e poi dal 2022 è stato al Benfica, dove in due stagioni ha giocato 83 partite tra campionato e coppe e segnato 17 gol e 26 assist. Neres ha vinto tre volte il campionato olandese, una volta quello portoghese e la Coppa America nel 2019 con il Brasile.

IL COMUNICATO DELLA SSC NAPOLI

 

Pino abbattuto, in viale Raffaello funerale simbolico

Pino abbattuto, in viale Raffaello funerale simbolico

Protestano contro l’abbattimento di un pino in viale Raffaello e più in generale contro la gestione del verde in città ritenuta inadeguata. Sono gli esponenti del comitato San Martino che si sono mobilitati e hanno organizzato un “funerale ”simbolico per l’albero tagliato lo scorso 7 agosto.

Si sono dati appuntamento proprio nella zona in cui cresceva il tronco e qui si sono susseguiti gli interventi al megafono. Chiedono all’amministrazione comunale la ri-piantumazione di alberi in tutte le fossette vuote o cementate presenti sul territorio e che venga introdotto l’obbligo, nei casi di abbattimento su suolo pubblico, di esposizione di un cartello in cui vengano specificate le motivazioni e le indicazioni della perizia di un agronomo del comune.

Ulteriori dettagli li ha forniti Francesco di Mauro, presidente del comitato San Martino. (Intervista in video allegato).

Una battaglia quella relativa al verde cittadino abbracciata anche dallo scrittore Maurizio De Giovanni. (Intervista in video allegato).

Poggioreale, Patriarca: “Qui numero di detenuti sovrapponibile a quello di intere regioni”

Poggioreale, Patriarca: “Qui numero di detenuti sovrapponibile a quello di intere regioni”

Sovraffollamento, mancanza di personale ed una struttura fatiscente, la situazione nel carcere di Poggioreale è esplosiva: a dirlo è la deputata di Forza Italia, Annarita Patriarca, componente dell’ufficio di presidenza di Montecitorio e membro della commissione Giustizia, dopo la visita alla casa circondariale nell’ambito del progetto “Estate in carcere” promosso dal segretario nazionale Antonio Tajani.

Uscita dall’istituto penitenziario, insieme al garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello e al presidente della Camera penale di Torre Annunziata, Renato D’Antuono, l’onorevole si è soffermata soprattutto sul fatto che la popolazione carceraria di Poggioreale sia sovrapponibile a quella intere regioni. (Intervista in video allegato)

La Patriarca poi ha sottolineato il lavoro fatto dall’esecutivo con lo “svuota carceri”. Proprio questa misura però è finita nel mirino del garante Ciambriello che l’ha definita insufficiente. (Intervista in video allegato)

D’Antuono dal canto suo ha parlato della necessità di misure come l’indulgenza. (Intervista in video allegato)

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