Venti di faida si alzano dall’area occidentale di Napoli. Preoccupa non pochi gli inquirenti la sparatoria avvenuta ieri in via Lattanzio nel rione Traiano, probabile segnale di una ripresa della guerra tra clan dell’area flegrea. Poco prima della mezzanotte le forze dell’ordine sono intervenute dopo la segnalazione di colpi d’arma da fuoco. Gli agenti della questura hanno rinvenuto un’auto crivellata di proiettili. Sette i bossoli rinvenuti in un secondo momento dalla scientifica. Le forze dell’ordine stanno indagando a tutto campo. Il proprietario dell’auto bersaglio del commando è incensurato. Quindi tra le ipotesi formulare dagli inquirenti è che si sia trattato di un errore oppure il vero obiettivo del raid era in strada ma è riuscito a sottrarsi alla gragnuola di proiettili. Si teme possa trattarsi del riaccendersi della faida in atto da tempo nei quartieri a ovest di Napoli. L’ultimo raid risaliva a inizio luglio, quando nel giro di meno di 24 ore sono stati registrate due sparatorie, frutto di attriti tra clan rivali: Troncone e Iadonisi Esposito
Dopo 64 anni iniziato l’abbattimento dell’ecomostro dei Colli Aminei
Dopo 64 anni iniziato l’abbattimento dell’ecomostro dei Colli Aminei
Gru in funzione ed operai al lavoro ai Colli Aminei, dove 64 anni dopo sono partite le operazioni di demolizione dell’ecomostro abusivo al civico 11/A. Si tratta di una struttura al centro di una lunga e travagliata vicenda giudiziaria che per oltre mezzo secolo ha paralizzato il cantiere. Nel 1961, infatti, il rilascio da parte del Comune di Napoli della licenza edilizia per la realizzazione di un fabbricato di sei piani fuori terra, a destinazione mista. Nel ’63, invece, il primo intervento del consiglio di stato che annullò le autorizzazioni in quanto l’area interessata era destinata a zona agricola.
20 anni dopo, l’allora società proprietaria dell’immobile, la SAAN, dopo la aver presentato più domande ottenne la concessione edilizia n.43 in sanatoria, che accolse parzialmente l’istanza, autorizzando il completamento delle opere realizzate. Lavori mai effettuati, tant’è che nove anni dopo venne cambiata la destinazione d’uso del fabbricato. L’immobile fu allora venduto alla Gesamar S.r.l che nel 96 chiese la voltura della concessione. Si arriva così al 1999, quando venne avviato, nei confronti di quest’ultima società, il procedimento per l’annullamento delle autorizzazioni relative ad un manufatto che, nell’ottobre del 1998, si presentava ancora non completato volumetricamente, né ultimato funzionalmente per la parte già realizzata.
Così nei primi anni 2000 vi fu il primo tentativo di demolizione, bloccato da con un nuovo ricorso al Consiglio di stato, che si è protratto per altri circa 20 anni. Più di 60 anni dopo l’inizio di questa controversa vicenda il rudere va giù. I costi delle operazioni di abbattimento sono a carico della società che continuerà ad avere la proprietà dei terreni, dove potrebbero adesso essere realizzati dei parcheggi.
Sul posto, a seguire le procedure, il consigliere comunale di Napoli, Gennaro Acampora che da anni segue la vertenza. (Intervista in video allegato)
Calcio Napoli, inizia la rivoluzione d’agosto
Calcio Napoli, inizia la rivoluzione d’agosto
É iniziata la rivoluzione d’agosto, quella che i tifosi aspettavano come la manna dal cielo.. Si Manna proprio lui, il rivoluzionario di De Laurentiis che ha atteso il momento giusto per fare il suo gioco mescolando le carte per dare ad Antonio Conte gli uomini che desidera. L’obiettivo é uno solo: costruire un Napoli forte, convincente ma soprattutto vincente fin dal primo anno. Si perché Antonio vuole fare all in sul campionato e coppa Italia, essere subito vincente come é scritto nel suo DNA.
E allora via alla campagna di epurazione, via gli esuberi che non hanno convinto da Gaetano a Cajuste, da Cheddira a Simeone, da Folorusho a Mario Rui che da 24 ore ha già abbandonato il ritiro. Ne restano solo 11 al momento inamovibili quelli che Conte ha scelto come suoi fedelissimi più Victor Osimhen che attende di capire il suo futuro mai così nebuloso come questa estate. il PSG non va oltre i 60milioni.
Il Chelsea non vuole scendere Lukaku, l’Arsenal attende prima di fare offerte cercando di risparmiare e Victor per ora si allena, si fa per dire, col gruppo da separato in casa. Ieri in piazza presentazione ultra veloce di 4 giocatori Raspadori, Spinazzola, Oliveira e Mazzocchi .Poche parole, con Lombardo a scandire tempi da velocista sul palco di Castel di Sangro e bagno di folla durato appena 10 minuti con tanto di fischi finali dei tifosi che avrebbero voluto godere di più dei loro beniamini.
Ai nostri microfoni abbiamo chiesto alla gente cosa si aspetta da questa rivoluzione d’agosto ecco cosa ci hanno risposto… (Interviste nel video allegato)
Scoperta discarica abusiva di rifiuti e auto nel salernitano
Scoperta discarica abusiva di rifiuti e auto nel salernitano
Un terreno agricolo di oltre 4000 mq trasformato in una discarica abusiva di autoveicoli, pneumatici e altri rifiuti speciali. A scoprirlo gli uomini della Guardia di Finanza della compagnia di Nocera Inferiore che hanno posto sotto sequestro area.
Nel corso di operazioni volte alla prevenzione e al contrasto di illeciti in materia ambientale, le fiamme gialle hanno individuato, nel Comune di Angri, un campo adiacente ad un’officina meccanica, entrambi di proprietà di un cittadino italiano. Nell’area sono stati rinvenuti, abbandonati, centinaia di rifiuti speciali, tra cui 30 auto in disuso, 50 pneumatici usurati, 20 modem per la connessione a internet e oltre 200 tra motori e altre parti meccaniche di macchine di cui non è stato possibile accertare la provenienza.
Le forze dell’ordine hanno constatato l’assenza delle necessarie autorizzazioni e concessioni allo smaltimento della spazzatura. Il terreno quindi è stato catalogato come una vera e propria discarica a cielo aperto e sono scattati i sigilli.
Il responsabile è stato denunciato e dovrà rispondere di attività di gestione dei rifiuti non autorizzata e ricettazione. Un fenomeno quello dello smaltimento illecito estremamente diffuso. Poche settimane fa infatti, a Roccadaspide, nei pressi del parco naturale del Cilento, gli uomini del Noe di Napoli avevano scovato un’altra discarica abusiva nei quali erano stati interrati ingenti quantitativi di spazzatura di varia natura.
“Ritorno alle origini”, la festa dell’emigrante a Monteforte Cilento
“Ritorno alle origini”, la festa dell’emigrante a Monteforte Cilento
La Festa dell’Emigrante fra antiche tradizioni, taralli, fichi e festa patronale. Il Borgo di Monteforte Cilento, a pochi chilometri da Paestum, ha festeggiato i conterranei emigrati di ieri e di oggi che si trovano lontani dal loro paese dedicandogli un evento che ha visto la presenza delle Istituzioni e di esperti del turismo delle radici.
Ritorno alle origini, il titolo dell’evento su cui ha puntato l’amministrazione presieduta dal sindaco, Bernardo Mottola . Presenti anche Salvo Iavarone, vice presidente della Confederazione degli italiani nel mondo e Franco Alfieri, presidente della Provincia di Salerno.
(Interviste nel video allegato)
Castel di Sangro, il Napoli riprende gli allenamenti dopo riposo
Castel di Sangro, il Napoli riprende gli allenamenti dopo riposo
Già finito il giorno di riposo concesso dopo la sconfitta per 2 a 0 in amichevole contro il Girona, gli azzurri sono tornati ad allenarsi in vista del primo incontro ufficiale dell’era Conte. Il 9 agosto allo stadio Maradona di Napoli, la squadra incontrerà infatti il Modena per la prima partita di coppa Italia. Stadio già tutto esaurito grazie anche alla politica dei prezzi bassi attuati dalla società.
In vista del debutto ufficiale, è tornato ad allenarsi, dopo il rientro dalla coppa america disputata con la sua nazionale, anche il terzino uruguaiano Matias Oliveria, che ha svolto lavoro personalizzato. Nell’allenamento mattutino, in grande spolvero Matteo Politano che ha incantato con un gran goal i tifosi assiepati sulle tribunette del campo di allenamento. Assente ancora Victor Osimhen, che resta nel ritiro di Castel di sangro in attesa di notizie sul suo futuro. Radio mercato lo mette al centro di una serie di trattative che vedono il Psg in testa e a seguire il Chelsea e l’Arsenal.
Il giocatore, raccontano gli esperti di calcio mercato, avrebbe già un accorso con i francesi ma la trattativa si è arenata per il rifiuto del patron de Laurentiis ad abbassare il prezzo della clausola. Alla finestra resta affacciato il Chelsea, che vorrebbe inserire nell’affare quel Romelu Lukaku che tirerebbe su il morale di mister Antonio Conte. Dopo l’errore nell’amichevole contro il Girona, viene dato come partente di nuovo il portiere Alex Meret. Possibile uno scambio con il portiere della Juventus, Schezney in rotta con l’allenatore Thiago Motta. (Video)
Allarme incendi in tutta la Campania
Allarme incendi in tutta la Campania
Continua a bruciare la Campania. Incendi in provincia di Avellino, nel Salernitano e soprattutto nel parco nazionale del Vesuvio. A quattro giorni dal violento incendio divampato nel parco nazionale, sul versante di Torre del Greco, tornano le fiamme e la paura. Come quello di pochi giorni, anche il rogo di ieri, divampato tra Torre del Greco in via Montagnelle e la panoramica di Trecase, ha richiesto l’intervento di mezzi nazionali che non sono riusciti a debellare i focolai a causa del buio.
Sul posto sono rimasti i mezzi della Sma Campania e Protezione Civile regionale per cominciare a bonificare l’area. Nella notte è rimasto un presidio a vigilare che non si alimentassero le fiamme, gli attivisti di alcune associazioni hanno fatto le ronde di controllo. Questa mattina di nuovi in azione i canadair per spegnere totalmente il rogo. In fumo, secondo le stime, sono andati 20 ettari di area boschiva protetta.
Cinque invece gli ettari di bosco distrutti dai roghi sul monte Partenio tra sabato e domenica scorsi. Nuove fiamme hanno interessato la montagna nel territorio di Mercogliano. A fuoco sterpaglie e aree boschive. Sono intervenute tre squadra dei Vigili del Fuoco di Avellino che hanno lavorato fino a sera. Distaccamenti impegnati a Montoro, Montefredane, Montefalcione, Nusco e Chiusano San Domenico. E’ andato avanti per ben quattro giorni anche l’incendio in località San Raffaele di Sala Consilina, nel Salernitano, che sinora ha distrutto circa 70 ettari di superficie boscosa.
Agenti in stazioni grandi città, a Napoli arriva la Polmetro
C’è anche Napoli tra le città dove dopo l’estate entreranno in azione le pattuglie della Polmetro. La nuova sezione specializzata della polizia di Stato, che avrà il compito di perlustrare le stazioni della metropolitana, presidiando banchine e treni nelle tre città più grandi d’Italia. Roma, Milano e appunto, Napoli. La decisione è del ministero degli Interni, che ha preannunciato un ulteriore rafforzamento della presenza delle forze di polizia anche nei grandi centri commerciali. Ad annunciarlo il titolare del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi, che ha presieduto, insieme al sottosegretario Nicola Molteni, una riunione sulla sicurezza nelle aree metropolitane cui hanno partecipato i sindaci, i prefetti e i questori di Roma, Milano e Napoli. Per quanto riguarda le forze di polizia, dall’inizio del 2023 sono state assegnate complessivamente 3.857 unità a Roma, 1.653 a Milano e 1.314 a Napoli. Nell’ambito dell’operazione “stazioni sicure”, i militari dell’Esercito assegnati sono stati 205 a Roma, 174 a Milano e 116 Napoli con l’obiettivo di presidiare sia le stazioni sia le aree urbane limitrofe. La scelta del Viminale arriva dopo un lungo periodo di episodi di violenza e borseggi a ripetizione che si sono verificati in particolare nella Capitale e nel capoluogo lombardo. In più di un’occasione, gli autori e le autrici dei borseggi hanno anche malmenato le vittime. Si sono verificate anche violente risse tra gang di borseggiatori: in un caso a Roma è stato necessario a chiudere la stazione della metro per diversi minuti. All’inizio del mese di Luglio era scoppiata una polemica perché un borseggiatore, bloccato dalle persone che aveva appena rapinato, era stato lasciato andar via senza alcun controllo da una pattuglia dell’esercito.
Emergenza carceri Campania, detenuto si suicida in tribunale
Emergenza carceri Campania, detenuto si suicida in tribunale
Non si arresta l’emergenza nelle carceri campane, sempre più spesso teatro di episodi di violenza e di abbandono sociale. Ne sono esempi le storie che si stanno susseguendo nelle case circondarli della nostra regione.
Ad Avellino, dove un detenuto ha incendiato materasso e mobilio e poi si è chiuso in bagno come forma di protesta. Ad Ariano Irpino dove un uomo si è dato alle fiamme prima di essere salvato dagli agenti della polizia penitenziaria e a Salerno dove si è registrato l’episodio più grave: ancora una volta un suicidio.
Si tratta di L.D.L queste le iniziali dell’uomo che si è tolto la vita nei bagni del tribunale impiccandosi con i lacci delle scarpe mentre si trovava nelle camere di stazionamento della cittadella giudiziaria in attesa di essere chiamato davanti al giudice per l’udienza di convalida dell’arresto. Il 48enne era stato fermato il 2 agosto con l’accusa di Violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa famigliare e di divieto di avvicinamento alla persona offesa.
Tutte vicende che testimoniano come gli istituti penitenziari non riescano ad adempiere alla loro funzione di recupero sociale, ma anzi al contrario siano luoghi di disperazione e di emarginazione.
A commentare l’emergenza carceri Campania garante regionale dei detenuti, Samuele Ciambriello. (Intervista in video allegato)
Morti sul lavoro, Campania tra le regioni maglia nera
Morti sul lavoro, Campania tra le regioni maglia nera
In Campania sul posto di lavoro si muore e ciò accade con maggiore frequenza rispetto al resto del paese: a dirlo è il report dell’osservatorio Vega che colloca la nostra regione in zona rossa e ci parla, per il primo semestre del 2024, di un quadro drammatico. Il nostro territorio regionale presenta un’incidenza superiore a +25% rispetto alla media nazionale. Già 35 infatti le morti bianche, una strage senza fine e alla quale non si riesce a porre un argine. Scenario che si fa sempre più allarmante se si guarda ai dati nazionali che raccontano di 469 vittime con un incremento del 4,2% rispetto l’anno scorso. Maglia nera alla Lombardia.
A farne le spese principalmente i lavoratori del settore delle costruzioni che ancora una volta si dimostra come l’ambito più letale. Seguono le Attività Manifatturiere, i Trasporti e il Magazzinaggio e chiude la lista il commercio. Anche nei primi sei mesi dell’anno l’Osservatorio mestrino ha elaborato l’identikit dei lavoratori più a rischio per fascia d’età. Nemmeno sotto questo punto di vista buone notizie: l’incidenza più elevata, infatti, si registra proprio nella fascia degli ultrasessantacinquenni seguita dalla quella di operai compresi tra i 55 e i 64 anni. Insomma a morire in servizio sono principalmente gli anziani. Significativi anche i numeri riguardanti gli stranieri, soggetti ad un rischio di incidenti mortali quasi triplo rispetto agli italiani. Cresce anche se di poco (0,9%) il numero di infortuni totali. (Video)