martedì, Novembre 26, 2024
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Paura nella Galleria Principe di Napoli, il video del crollo di parte del soffitto

Alle 9.06 una parte dell’intonaco e alcuni lastroni della volta di copertura della Galleria Principe di Napoli sono crollati al suolo. Soltanto per un caso fortunato, le persone che stavano transitando in quel momento, non sono state colpite dai calcinacci. Il crollo è avvenuto al di sopra di un’area recintata, ma ha investito il centro della storica navata, a due passi da un esercizio commerciale che noleggia bicilette.

Non è la prima volta che questo monumento, costruito alla fine del 1800 nell’area dove anticamente c’erano le “fosse del grano”, è oggetto di crolli a causa di incuria e mancanza di manutenzione. Nel 1965 la facciata venne giù completamente, mentre negli anni successivi, ed anche in periodi recenti, sia nella parte interna che intorno, sono stati tantissimi i segni di cedimento. Negli ultimi anni, con l’apertura di nuovi esercizi commerciali, si punta a un rilancio della Galleria. ma senza un’azione concreta sui fregi, gli intonaci e la volta, il rischio incombe su chi lavora o semplicemente attraversa la navata. basti pensare che, per questi motivi, l’ingresso da via Pessina è chiuso da mesi. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli uomini della polizia Municipale che hanno inibito il transito pedonale.

 

Castel di Sangro abbraccia il Napoli, anche in Abruzzo è “Contemania”

CASTEL DI SANGRO – Primo allenamento della seconda parte del ritiro per gli azzurri al “Teofilo Patino” di Castel di Sangro. Si rivedono i nazionali, fugace apparizione per Osimhen, ma i tifosi anche in Abruzzi hanno la “Contemania”. Applausi e richieste di autografi per il tecnico ala fine della seduta atletica. E molti si interrogano sul mercato e sull’addio dell’attaccante nigeriano.

 

 

 

Fiaccolata a Scampia, in preghiera per le tre vittime del crollo

Tre nomi scanditi come una litania a bassa voce, “Roberto, Margherita e Patrizia”. Sono quelli delle tre vittime del crollo nella Vela celeste di Scampia, ripetuti come una litania durante la fiaccolata organizzata proprio in memoria della tragedia avvenuta lunedì notte. Un corteo composto al cune centinaia di persone, che si è fermato davanti alla Vela, teatro di morte e disagi, oggi vuota e in attesa di un intervento di ristrutturazione annunciato e mai compiuto. Poi un minuto di silenzio e un lungo applauso. Alla testa del corteo un grande striscione con la scritta ‘Il nostro sangue, le nostre vite, Resistete’. Tra i partecipanti anche il vice sindaco Lieto e dell’assessore Santagada. Il corteo è partito dalla sede dell’Università di Scampia, dove hanno trovato riparo la maggior parte degli sfollati, e si è snodato nelle strade del quartiere. Preghiere per vittime, ma anche critiche molto forti per il mancato intervento di risanamento delle Vele.

C’è il tema dell’occupazione della sede dell’Università Federico II. Il Rettore Lorito ha fatto sapere che l’Ataneo è vicino agli sfollati ma che entro il 15 agosto l’area dovrà essere sgomberata per consentite il ritorno alal normale programmazione. Gli occupanti, dal canto loro, hanno spiegato che andranno via se tutti avranno la possibilità di una alternativa valida o di rientrare nelle proprie abitazioni. Una questione sulla quale la Prefettura e il Comune sono al lavoro anche se al momento la soluzione appare complessa e non immediata.

Criminalità, il bilancio delle attività antimafia nell’area metropolitana di Napoli

Criminalità, il bilancio delle attività antimafia nell’area metropolitana di Napoli

Sono 120 le interdittive antimafia emesse nel primo semestre del 2024, quasi 50 milioni di euro invece il fatturato delle imprese interessate: questi i dati forniti dal prefetto di Napoli Michele di Bari nel salone delle muse del Palazzo di Governo. Nello specifico il settore maggiormente colpito è quello delle costruzioni e degli impianti, seguono i settori delle consulenze e dell’onoranze funebri, mentre a chiudere la lista l’ambito delle strutture alberghiere. Una situazione che sul territorio della città di Napoli ci parla di 34 interdittive, 86 quelle nella provincia. Numeri che, come ha spiegato nel corso della conferenza il Prefetto, superano quelli di tutte le altre aree metropolitane della Campania. (Intervista in video allegato)

Di Bari poi ha posto l’accento sull’importanza dei protocolli d’intesa. (Intervista in video allegato)

Arrestato il pirata della strada che travolse e uccise Rita Granata

E’ stato arrestato, ed ora è ai domiciliari con braccialetto elettronico, con l’accusa di omicidio stradale il giovane di 24 anni che la mattina del 5 maggio scorso investì e uccise Rita Granata, 21 anni, in via Leopardi a Napoli. Il provvedimento cautelare è stato eseguito dal personale dell’Unità Operativa di Infortunistica Stradale della Polizia Locale di Napoli. Erano le 4.15 e la vittima stava attraversando la strada sulle strisce pedonali quando l’a Volkswagen Polo guida da R.A. (queste le sue iniziali) la investì in pieno, allontanandosi senza prestare soccorso. La ragazza venne trasportata in condizioni gravissime al vicino ospedale “San Paolo” per poi essere trasferita d’urgenza a Nocera Inferiore dov’è deceduta l’08 maggio, dopo 3 giorni di agonia. Determinante è stata la ricostruzione dell’evento ad opera del personale dell’Infortunistica Stradale le cui indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli. A carico di R.A. sono stati accertati gravi indizi di colpevolezza per il delitto di omicidio stradale aggravato. E’ stato accertato che l’auto viaggiava ad una velocità ben più elevata rispetto al limite consentito. Ma anche che l’indagato al momento dell’incidente era sia in stato di ebbrezza alcolica che sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.

ALBA TRAGICA ANCHE PER UN’ALTRA RAGAZZA

Quel maledetto giorno a Napoli ci furono anche altri due incidenti.  Il più grave in via Cattolica dove, all’alba, la 21enne Sara Romano venne travolta e uccisa da un Suv il cui conducente, dopo qualche ora, si costituì alla Polizia. Ha 29 anni, sposato con figli e senza precedenti penali, è stato anche lui arrestato con l’accusa di omicidio stradale. La giovane era da poco uscita dall’auto per dare il cambio alla guida ad un’amica quando è stata investita dall’auto. Vano qualunque tentativo dei soccorritori di rianimarla, a causa della gravità delle ferite riportate nell’impatto.

Crollo Scampia, si indaga su ReStart

Crollo Scampia, si indaga su ReStart

Mentre vanno avanti gli accertamenti sulle eventuali responsabilità relative al crollo nella Vela Celeste da parte della Procura, restano stazionare le condizioni delle due bambine, di 4 e 7 anni, ricoverate in terapia intensiva al Santobono.  A tenere in apprensione il quartiere inoltre il ritorno in sala operatoria per un edema celebrale di uno dei feriti ricoverati al Cardarelli. Ma se da un lato la priorità è quella di gestire e governare l’emergenza, dall’altro bisogna comprendere il perché del cedimento e se fosse evitabile. Sotto la lente degli inquirenti il progetto di fattibilità di “Restart Scampia” dove già nel 2016 si sottolineavano le condizioni di fatiscenza della struttura e i relativi rischi per gli inquilini.

L’emergenza sociale

Tiene banco anche il dramma sociale degli sfollati. La maggior parte di parte di loro risiede da parenti, 70 presso associazioni e 150 persone nella sede dell’università, nonostante il ripristino della rete idrica ed il fatto che molti degli appartamenti siano stati dichiarati agibili. Certo vien da chiedersi come ciò sia possibile, se si considera che le Vele sono state dichiarate inabitabili già con la delibera 240 del consiglio comunale del ’95. Dato riscontrabile inoltre sempre dalla relazione di fattibilità, che parla pure della presenza di amianto.

Fu già con la demolizione della Vela Verde che però questo elemento destò polemica, quando vista la penuria di alloggi dove trasferire gli inquilini, si decise di spostarne molti nelle così dette “Case Parcheggio” proprio nella vela Celeste. Per quanto non esista una scadenza fissata dalla legge, di norma tale soluzione resta in vigore per tempistiche ridotte, proprio in virtù nell’inabitabilità della struttura. Erano 4 anni invece che nella Vela Celeste non si interveniva e adesso si contano le vittime.

La visita del Vescovo

L’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia oggi è tornato all’ospedale Santobono per informarsi direttamente del decorso e delle condizioni dei bambini travolti gravemente dal crollo della Vela Celeste di Scampia.

Il Napoli è arrivato a Castel di Sangro, l’entusiasmo dei tifosi

Con l’arrivo all Hotel Terme di Rivisondoli prende il via la seconda parte del ritiro del nuovo Napoli di Antonio Conte. Gli azzurri si tratterranno in Abruzzo a Castel di Sangro fino al giorno nove quando poi faranno rientro a Napoli. Tra i convocati anche Victor Osimhen. Al momento nessuna squadra é disposta a pagare la clausola rescissoria decisa dal patronato De Laurentiis. L’attaccante é però sereno pronto a prendere parte alla seconda parte del ritiro. Ti tifosi lo acclamano e sperano resti. Lukaku non entusiasma la piazza Tutto pronto in paese con lo stadio Teofilo Patini che sarà la sede principale degli allenamenti. Tra le amichevoli in programma la prima con al KF Egnatia, poi il Brest e chiudere il ciclo delle gare precampionato l’incontro col Girona.Poi previsti momenti con i tifosi che potranno vedere da vicino i loro beniamini e farsi firmare autografi.

Auguri Peppe Barra, o’ Mercato pieno per gli 80 anni dell’artista

Ha voluto iniziare il concerto organizzato per festeggiare i suoi 80 anni con un minuto di silenzio e un pensiero in onore delle vittime e delle persone coinvolte nel crollo che si è verificato nella vela celeste di Scampia. Una ferita ancora aperta della città, che Peppe Barra non poteva non ricordare prima di esibirsi davanti al pubblico che numeroso ieri non ha voluto mancare all’evento organizzato in piazza Mercato. Figlio di Giulio Barra, fantasista e valente artista del Varietà, e dell’indimenticabile Concetta, sua compagna di scena per anni, attore, cantante, personaggio reso immortale dalla sua poliedricità artistica, Barra resta una delle voci più autorevoli del teatro e della canzone popolare napoletana e non solo.

I TANTI AUGURI CANTATI DALLA PIAZZA

Artista rispettato in tutto il mondo, ambasciatore della cultura napoletana Barra è stato anche un innovatore, sin dai tempi della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Un curriculum celebrato con gli auguri della piazza

PEPPE BARRA & FRIENDS

A condividere il palco con il grande artista, la vincitrice del Grammy, Dee Dee Bridgewater e il cantautore, polistrumentista e compositore Angelo Branduardi

“La regina del mediterraneo”, presentazione ischitana per il libro di Marco Altore

Dopo le presentazioni a Napoli e Capri, “La regina del Mediterraneo. Napoli e la Mostra d’Oltremare”, il libro del giornalista Marco Altore, approda anche sull’isola verde. La presentazione avverrà lunedì 29 luglio, alle ore 18, presso la Biblioteca Comunale Antoniana di Ischia. A discutere con l’autore, saranno Felice Casucci, assessore al turismo della Regione Campania, e l’avvocato Marco Provera. Previsti i saluti di Enzo Ferrandino, sindaco di Ischia, e Lucia Annicelli, direttrice della Biblioteca Comunale Antoniana. Presente anche il docente Antonio Lepre, che ha curato l’introduzione del testo, mentre a moderare sarà il giornalista Amedeo Romano. Il libro di Altore è la rielaborazione della tesi di laurea magistrale che l’autore stesso ha discusso con lode nel 2017 presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. La pubblicazione dello scritto, curato nella prefazione dal giornalista Alessandro Cecchi Paone, è avvenuta per celebrare gli 84 anni del complesso espositivo di Fuorigrotta. L’inaugurazione solenne, difatti, avvenne il 9 maggio 1940. Il testo, pubblicato da “L’Orientale Editrice”, racconta nella prima parte il forte rinnovamento urbanistico di Napoli a cavallo tra le due guerre avendo come suo apice la realizzazione della Mostra Triennale delle Terre Italiane d’Oltremare. Cosa rappresentava la Mostra per il governo fascista e per la città e cosa significa ancora oggi per Napoli e l’intera Campania. Nel libro spazio anche alla realizzazione della nuova Stazione Marittima di Napoli, attualmente funzionante, che era utile non solo a favorire i collegamenti con i possedimenti coloniali ma anche a migliorare ed incentivare i collegamenti con le isole del Golfo per sostenere economia, lavoro e turismo. Ischia, in particolare, già all’epoca era fortemente attenzionata dal governo per le sue bellezze e la sua peculiarità del termalismo. Il testo descrive una puntuale ricostruzione storica dei fatti attraverso fonti bibliografiche, siti specializzati ed anche giornali e testimonianze dell’epoca. Nella seconda parte si affronta la chiusura della Mostra per cause belliche, i conseguenti danneggiamenti e la riapertura nel 1952, alla presenza del Presidente Einaudi, come Mostra Triennale del Lavoro Italiano nel Mondo fino ad arrivare agli ultimi anni di rilancio dopo fasi di decadimento. La tesi di laurea del giornalista Altore ha ricevuto nel 2017 il Premio Masaniello Napoletani Protagonisti ed un estratto è stato pubblicato nel numero monografico della rivista “Meridione-Sud e Nord del Mondo” per celebrare gli 80 anni della Mostra. La presentazione del testo di Altore rappresenta un’occasione importante per ischitani e visitatori dell’isola di parlare di turismo ma anche di immergersi nella storia e nell’architettura di Napoi del secolo scorso. Un momento di riflessione sul ruolo passato, presente e futuro nel Mediterrano di Napoli e dei suoi territori circostanti.

 

 

Ravello Festival, applausi per “Bello Tiempo passato” di Antonio Florio

È la 50esima fatica di Antonio Florio quella apprezzata nella Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo e inserita nella programmazione di questo 72esimo Ravello Festival. Ennesimo lavoro di ricerca del maestro napoletano che ha riproposto al grande pubblico piccoli e grandi tesori della scuola musicale napoletana. Sul palco della Città della musica con la sua Cappella Neapolitana, ha dato vita a Bello Tiempo Passato, il primo intermezzo comico di cui si abbia traccia, scovato nella biblioteca del Conservatorio San Pietro a Majella parte di un manoscritto datato 1653 dell’opera Il Disperato innocente di un compositore quasi sconosciuto, Francesco Boerio che, come argomentato dal musicologo Dinko Fabris  nell’incontro che ha preceduto lo spettacolo e nel quale è stato presentato il DVD dell’opera, per temi e personaggi usati, potrebbe essere uno pseudonimo usato da Andrea Perrucci.

I bravissimi musicisti della Cappella Neapolitana sotto la guida di Florio, per riportare il pubblico in epoca barocca hanno adoperato strumenti d’epoca, così nei giardini della Villa sono risuonate le note del cembalo, della tiorba, del chitarrone, del calascione, oltre che dei violini e del violoncello ed hanno accompagnato le gesta delle quattro maschere  protagoniste della vicenda: un Napoletano (oste alla ricerca di clienti da abbindolare) interpretato da Pino De Vittorio, un Calabrese (forestiero e perciò vittima predestinata) interpretato da Giuseppe Naviglio, Rosario Totaro ha dato voce allo Spagnolo (il solito soldato fanfarone) mentre Olga Cafiero ha vestito i panni di un Ragazzo (che si prende gioco dei tre). Ciliegina sulla torta i costumi, curatissimi, firmati da Annalisa Giacci. Applausi meritati per musicisti ed interpreti ma soprattutto per Florio capace sempre di stupire.

 

 

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