mercoledì, Novembre 27, 2024
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Sorprese d’estate, la cucina di Ostriaria e la maestria dello chef Christian Falciola

La curiosità su chi avesse preparato le prelibatezze che avevano reso il pranzo di questo sabato di fine luglio un momento di meraviglia per il palato, mi hanno portato dritto in cucina. Dopo aver amabilmente chiacchierato con Lucio Fiorenza, l’anima di Ostriaria (Lido Montenuovo, via Miliscola 462), un ristorante sul mare che offre generosamente spazio e ristoro ai suoi avventori su un accogliente solarium, ho deciso di conoscere lo chef. Non mi capita spesso, anzi ritengo che sia insopportabile la presunzione con la quale questi signori oggi albergano il nostro immaginario, oltre a ritenere che per quanto articolato uno spaghetto a vongole resti uno spaghetto con le vongole. Ma la polpetta di tonno, per non dire dello spaghettino su salsa di lupini e bottarga hanno squarciato il velo della diffidenza. L’acuto Felice, poi, non aveva nascosto di aver saputo che dal mattino in cucina stavano caramellando le cipolle che poi sarebbero finite su una bruschetta deliziosa a fare da base per un tartare di tonno e mentuccia. Mentre Gianni, alla ricerca di un posto lontano dal sole, dietro gli occhiali scuri tradiva il piacere di aver indicato il posto, nuovo, riservato e carico di meravigliose sorprese culinarie, non lesinando l’ottimo “Greco di Tufo” proposto dall’istrionico Lucio.

CHI E’ CHRISTIAN FALCIOLA?

Ma torniamo in cucina, il regno di Christian Falciola, 25 anni da Marano, con studi all’alberghiero di Scampia e un maestro che risponde al nome di Lino Scarallo (chef stellato di Palazzo Petrucci). Timido tra i tavoli, quanto autorevole direttore d’orchestra in cucina, Falciola, sembra calato completamente nel suo sogno e nel suo credo: “La passione nasce in famiglia, dove il cibo è fondamentale, parte integrante della cultura e della cucina partenopea – rivela Falciola -. Tutto ha origine le domeniche accanto ai fornelli con mia madre a fare il classico peperone arrostito per poi realizzarlo al gratin, ma solo lavorando capisci che poi è la vera passione. Oggi ho un mio dogma: la cucina è verità”.

“MI MANDA LINO SCARALLO”

Passione, ma anche e soprattutto preparazione. E poi la fortuna di iniziare il cammino con buoni maestri. Prima Giuseppe Spina, al Castello di Limatola, e poi l’ispirazione grazie a Lino Scarallo: “Lui mi ha dato tanto, mi ha aiutato a crescere ed è sempre vicino al mio cammino. E ora il mio regno è Ostriaria, sul lido Montenuovo a Lucrino. Dove tutto ha il sapore del mare, della storia e della tradizione”.
Dietro lo sguardo privo di malizia di questo giovane chef c’è il fuoco tipico di chi osserva il suo futuro con la voglia di stupire. Per questo, tra una portata e l’altra, in un’altalena di piacere, ha voluto mandare a tavola una vera e propria bomba del gusto: “Non volevo stupire, ma dalla vostra reazione è accaduto – dice con un sorriso appena accennato -. Spaghettini sottili con salsa di lupini, bottarga e limone nero”. Una meraviglia.

SOGNANDO LE COZZE ALLA BRACE

In un ideale podio olimpico di giornata, anche il salmone cotto a freddo e osmosi di barbabietola dolce, che crea un bel contrasto con la parte sapida rappresentata dalle uova di lompo. Un piatto che compare e scompare dalla tavola con la stessa velocità del suono.  L’unico neo della giornata è che non abbiamo potuto assaggiare l famose cozze alla brace dello chef, ma non ci sottrarremo al piacere di ritornare.

 

Campania, in arrivo ondate di calore, il bollettino della protezione civile

Campania, in arrivo ondate di calore, il bollettino della protezione civile

Il Centro Funzionale della Protezione Civile della Regione Campania, in considerazione del quadro meteo in atto, ha emanato un avviso di criticità per “Ondate di calore” valido dalle 12 di domani, domenica 28 luglio alle 12 di mercoledì prossimo, 31 luglio.
Sono previste temperature massime che potranno essere superiori ai valori medi stagionali di 3÷5°C nella giornata di domani, domenica 28 luglio, e di 4÷6°C nelle successive giornate e risulteranno associate ad un tasso di umidità che, soprattutto nelle ore serali e notturne sul settore costiero, potrà superare anche il 70÷80% e in condizioni di scarsa ventilazione.
Si raccomanda di non uscire nelle ore più calde della giornata, di non esporsi al sole o praticare attività all’esterno e di limitare gli spostamenti con l’auto. Particolare attenzione devono prestare i cardiopatici, gli anziani, i bambini e i soggetti a rischio.
Tenere sempre correttamente arieggiati gli ambienti. Provvedere a tenersi idratati bevendo acqua. Prestare attenzione anche agli animali domestici.

La destra tradita, operazione verità nel libro di Pietro Diodato

Pietro Diodato, storico esponente di spicco della destra napoletana, dopo quarant’anni di militanza politica, dal Movimento sociale Italiano a Fratelli d’Italia, passando da Alleanza Nazionale e Popolo delle libertà, lancia il suo primo libro: ”La destra tradita”, con cui traccia un autoritratto politico e, al contempo, una pagina di storia recente italiana. Arriva in libreria tra dieci giorni. Con un approccio concreto, appassionato e così dettagliato da sembrare maniacale, Diodato, già rappresentante delle Istituzioni a Napoli ed in Regione Campania, ricostruisce gli ultimi quarant’anni della storia politica italiana e partenopea.
La storia del Movimento Sociale Italiano dal vento in poppa alle sbandate del leader; le presenze inquietanti nel partito napoletano e l’uomo che lo stesso Diodato denuncia, ma che, oggi, continua ad essere l’uomo ombra del sottosegretario di Stato ai rapporti con il Parlamento nel governo Meloni; lo scandalo degli stipendi d’oro al Comune di Napoli e le denunce millantate dalla Iervolino; Carfagna e Italo Bocchino, e, ancora, chi c’era dietro il fallimento di Bagnoli Futura? In che senso la guerra di Troia trova un nesso con il Pdl? E cosa c’entrano “C’era una volta in America” e l’attuale presidente del Senato? L’azione e gli scopi della Fondazione di Alleanza Nazionale, sono rispettosi della volontà dell’ultimo congresso di Alleanza Nazionale?
Le sfide, le battaglie, i rischi, le “punizioni” di un militante che dalla periferia occidentale di Napoli è arrivato a ricoprire un ruolo da protagonista, con battaglie dall’eco nazionale, nella politica campana. Oggi, ha deciso, finalmente, di narrare di quei quarant’anni e dei suoi retroscena. “La destra tradita” ripercorre un passato che racconta tanto il nostro presente. Nella narrazione non mancano le piccole grandi figure da lui incontrate, che l’autore sottrae come può all’oblio, con un’opera di autentica virgiliana pietas, soprattutto nella misura in cui emerge per contrasto il confronto con i figuri che invece godono di ben altra visibilità e potere.
Da queste pagine “sale l’urgenza d’illuminare di una luce nuova anni di cui la sinistra si è ritenuta, troppo spesso, l’unica autorizzata a parlarne. È una confessione senza censure, che alterna storie inedite, altre sussurrate, altre ancora conosciute solo dagli addetti ai lavori, molte finite in prima pagina, e tanta Italia. Avevo l’esigenza di raccontare 40 anni di militanza. Non volevo che fossero gli altri a raccontare una storia che ho vissuto in prima linea e facendomi anche molto male. Per anni ho iniziato a scrivere per poi smettere poco dopo. Quando i tempi si sono fatti maturi, è nato, finalmente, un libro che intende ristabilire la verità”, così l’autore, Pietro Diodato.

Università, la Federico II di Napoli piange per il prof Luigi Califano

“Con immenso dolore devo purtroppo comunicare la morte improvvisa del professore Luigi Califano. L’intero Ateneo si stringe intorno alla famiglia di Luigi. Siamo tutti allibiti e increduli per questa perdita enorme e incolmabile, non solo per la Federico II ma anche per la città, per la comunità scientifica. Sono alcuni anni che con Luigi ci vedevamo regolarmente e collaboravamo per il bene della nostra Università e della sua amatissima Scuola di Medicina e Chirurgia, di cui è stato Presidente, con incontri sempre piacevoli”. Lo scrive, in una nota, il rettore dell’Università ‘Federico II’ di Napoli, Matteo Lorito

Violenze in carcere Santa Maria Capua Vetere, riammessi in servizio 6 agenti

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Riammessi in servizio sei agenti della polizia penitenziaria imputati nel processo per i pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere nell’aprile del 2020. Si tratta dei due dirigenti Gaetano Manganelli e Anna Rita Costanzo, rispettivamente capo e vice della Polizia Penitenziaria dell’istituto penale, di due ispettori e di due assistenti capo. “Auspichiamo – recita una nota inviata all’agenzia Ansa dal sindacato polizia penitenziaria Ussp- che anche gli altri sospesi vengono riammessi. Ringraziamo il sottosegretario, con cui prosegue un proficuo confronto allo scopo di ridare credibilità al sistema penitenziario e, con questo, dignità al lavoro della polizia penitenziaria. Siamo convinti – aggiungono i due sindacalisti – che la nostra azione non possa considerarsi ininfluente rispetto a questo risultato, certi, tra l’altro, della necessità che nel carcere di Santa Maria Capua Vetere occorre ancora decongestionare il sovraffollamento che ha limiti insopportabili inoltre dalla pianta organica mancano ancora 70 agenti ma nonostante ciò il personale di polizia penitenziaria riesce comunque a mantenere l’ordine e la sicurezza interna

Galleria Principe: il progetto del Comune non basta, nel degrado da anni

Galleria Principe: il progetto del Comune non basta, nel degrado da anni

Anni di denunce e appelli inascoltati e ancora una volta dalla Galleria Principe cadono calcinacci. Si tratta però solo dell’ultimo episodio, la struttura di origini ottocentesche, infatti, da tempo è al centro delle polemiche per le pessime condizioni in cui versa, nonostante i piani di recupero e restauro messi in campo da palazzo San Giacomo, che ha varato un progetto da 10 milioni di euro per riqualificare e per restituire dignità ad uno dei monumenti più prestigiosi del territorio. In teoria quindi il programma prevede interventi per le facciate interne, per la pavimentazione e per i portici. Nelle intenzioni quindi il sito dovrebbe diventare un fiore all’occhiello della città, ma ad oggi lo scenario è ben diverso ed i mali vengono da lontano.

Nel maggio 2023 sempre il crollo di alcuni calcinacci portarono all’ingabbiamento della facciata sul versante di via Pessina, da allora inaccessibile. C’è poi stato il problema della piccola tendopoli che ha animato il porticato che affaccia proprio verso il Museo Nazionale e delle numerose aggressioni registrate. E ancora difficile scordare i rampicanti cresciuti sulle pareti e sul soffitto così come le tante richieste inascoltate dei commercianti e delle attività che provano a resistere pur essendo sono sempre meno. D’altro canto vien da chiedersi come si possa svolgere il proprio lavoro o semplicemente godersi il monumento se si corre il rischio di una pietra in testa.

Emergenza cinghiali in Campania, Coldiretti: “Intervengano le istituzioni”

Emergenza cinghiali in Campania, Coldiretti: “Intervengano le istituzioni”

Ci sono le sagome in cartone dei cinghiali, proprio gli animali nel mirino della protesta, ad aprire il corteo della Coldiretti che oggi è scesa in piazza a Napoli per chiedere interventi contro la proliferazione incontrollata di questi mammiferi. Secondo i manifestanti, infatti, la presenza dilagante dei cinghiali che devastano i campi e le colture rischia di mettere in ginocchio gli agricoltori, i contadini e gli imprenditori campani, vanificando il loro lavoro, e per questo adesso chiedono alle istituzioni regionali di porre un argine all’emergenza. Concentramento in piazza Plebiscito. Poi gli attivisti, maglietta gialla indosso e bandiere Coldiretti in mano, hanno attraversato via Santa Lucia fino ad arrivare davanti alla sede della giunta regionale della Campania, dove hanno dato vita ad un flash-mob.

I dettagli della mobilitazione li hanno forniti il presidente Coldiretti Campania, Ettore Bellelli e il direttore Coldiretti Caserta, Giuseppe Miselli. (Interviste in video allegato)

Referendum contro autonomia differenziata, 11mila firme raccolte

Referendum contro autonomia differenziata, 11mila firme raccolte

Oltre 11 mila firme in 5 giorni: sono i numeri della campagna referendaria per l’abrogazione dell’autonomia differenziata a Napoli. Oggi i banchetti per la raccolta delle adesioni in piazza degli Artisti al Vomero, dove nonostante il caldo ed il sole battente, in molti si sono messi in fila per dare il loro contributo alla battaglia, in corso da mesi in città, contro la legge Calderoli, definita come una misura secessionista e spacca paese.

Promotore dell’iniziativa il comitato referendario costituito da associazioni, partiti e sindacati. In piazza, infatti, anche il segretario regionale della Uil, Giovanni Sgambati, ed il segretario generale della Cigl Campania Nicola Ricci. (Interviste in video allegato).

Ma sono tanti i volti noti che hanno aderito alla campagna, come ad esempio lo scrittore Maurizio De Giovanni. (Intervista in video allegato).

L’ex senatore e attualmente europarlamentare Sandro Ruotolo si è concentrato sull’importanza del portare i cittadini al voto, elemento decisivo per il raggiungimento del quorum. (Intervista in video allegato).

Forte scossa di terremoto (4.0), tremano ancora i Campi Flegrei

Una scossa di terremoto molto forte (magnitudo 4.0, profondità 4 chilometri) è stata avvertita nella zona dei Campi Flegrei e in diversi quartieri di Napoli. Diverse le testimonianze di chi ha avvertito il sisma. Un’ora prima a Ischia aveva tremato la terra, una scossa di magnitudo 1.3 è stata registrata dai simografi.

TERREMOTO ANCHE A PROCIDA

Anche Procida ha “tremato” per la scossa delle 13.46 con epicentro nei Campi Flegrei ma avvertita chiaramente anche sulla vicina isola di Arturo. Tante i procidani che hanno percepito distintamente il movimento tellurico, forte e prolungato, in diverse zone dell’isola; alcuni di loro hanno anche lasciato per precauzione le case scendendo in strada. Subito dopo la scossa sono partiti i controlli ed il monitoraggio per eventuali danni, soprattutto nel versante nord dell’isola, ma al momento come conferma il sindaco procidano Dino Ambrosino, non ne sono stati rilevati.

EAV SOSPENDE CIRCOLAZIONE CUMANA E CIRCUMFLEGREA

In seguito ad una scossa di magnitudo 4.0 registrata alle ore 13.46 nei Campi Flegrei, per consentire le opportune verifiche tecniche all’infrastruttura ferroviaria ed agli impianti, EAV è obbligata a sospendere la circolazione ferroviaria sulle linee Cumana e Circumflegrea.

Banda alla “Point Break”, preso in Germania l’ultimo rapinatore

Si era trasferito in Germania ma non aveva interrotto la sua “carriera criminale”, continuando a compiere rapine a mano armata. Per questo motivo è stato arrestato, ma nel carcere di Ausburg Gablingen ha fornito false generalità. Sosteneva di chiamarsi Ferdinando Girone, classe 1983, ma la menzogna non ha superato l’analisi delle impronte digitali. Quando la gendarmeria tedesca ha appurato che invece si trattava di Gennaro Aprea, ricercato in Italia proprio per rapina, ha avvisato i carabinieri italiani. L’uomo era nella lista degli indagati che i militari del nucleo investigativo del comando provinciale e quelli della compagnia Vomero coordinati dalla procura di Napoli Nord avevano arrestato perché ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere e rapina aggravata dall’uso di armi, commessi con la tecnica del cosiddetto filo inverso. Una banda alla “point break”, sgominata un mese fa, che aveva messo a punto colpi per 150mila euro.
I carabinieri avevano cercato il 40enne e le indagini avevano portato tutti gli elementi a ritenere che fuggito all’estero, proprio destinazione Germania. Le indagini, però, non sono terminate ed è stato attivato uno specifico canale di cooperazione internazionale di polizia per rintracciarlo. La svolta 24 ore fa quando, proprio dalla Germania, arriva la segnalazione da un carcere di Augsburg Gablingen. Aprea era stato arrestato per rapina aggravata ma aveva fornito alla polizia tedesca delle false generalità. Fuga finita e procedura, già avviata, per l’estradizione in Italia.

 

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