mercoledì, Novembre 27, 2024
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Scooter selvaggi a Piazza Dante, nonostante le denunce il fenomeno non si arresta

Scooter selvaggi a Piazza Dante, nonostante le denunce il fenomeno non si arresta

Non bastano i blitz delle forze dell’ordine né le promesse dell’amministrazione locale: nelle notti del week end, ma non solo, piazza Dante sembra un circuito di moto GP. Flotte di motorini, guidati da giovanissimi rigorosamente senza casco, due tre di loro in sella, sfrecciano tra pedoni e turisti, sotto lo sguardo rassegnato delle attività commerciali.

Una situazione denunciata da tempo, ma alla quale non si riesce a porre un freno e così la zona pedonale è tenuta in ostaggio da orde di centauri che mettono in pericolo gli avventori e se stessi. Nello scorso fine settimana infatti, l’ennesimo episodio di quotidiana follia, quando in 3, tutti minorenni, sono sullo scooter senza casco correndo per la piazza. I Carabinieri intimano l’alt ma l’ordine viene ignorato.

A questo punto scatta l’inseguimento tra i vicoli della città e la fuga termina in via Montecalvario. Lì i ragazzi vanno a sbattere contro un’auto in sosta fortunatamente senza gravi conseguenze. Il 15enne alla guida, che non aveva mai conseguito l’esame per il patentino, viene affidato ai suoi genitori così come gli altri due ragazzi mentre lo scooter viene sequestrato.

Nella stessa serata, durante i controlli i carabinieri hanno elevato 47 sanzioni al codice della strada e sequestrato 22 scooter.

Travolta e uccisa su kayak, flash mob in mare per ricordare Cristina

Travolta e uccisa su kayak, flash mob in mare per ricordare Cristina

La corona di fiori poggiata sulla prua della tavola, le collane hawaiane appese al collo ed i kayak che pagaiata dopo pagaiata solcano le onde e raggiungono le acque davanti a Villa Rosbery, il punto dove Cristina Frazzica è stata travolta e uccisa da una barca in corsa: è iniziata così la cerimonia con la quale i familiari e Napoli hanno voluto ricordare e salutare la giovane ricercatrice con la passione per il mare.

Una volta raggiunto lo specchio d’acqua conosciuto con il nome di “pietra salata” i presenti hanno voluto ispirarsi ai funerali hawaiani, lanciando un fiore in acqua, suonato melodie alla chitarra e osservando dei momenti di silenzio.

Poi i kayak e sup sono stati disposti a cerchio mentre i genitori di Cristina e la sorella Martina hanno adagiato nelle acque del Golfo la composizione floreale.

(Intervista a Martina, sorella di Cristina, nel video allegato)

Edilizia popolare, i progetti e gli interventi di Acer Campania nel casertano

Edilizia popolare, i progetti e gli interventi di Acer Campania nel casertano

E’ stato avviato e in molti casi in fase di completamento, da parte di ACER Campania, un ampio progetto caratterizzato da una serie di interventi strategici per la riqualificazione del patrimonio edilizio residenziale, finanziati dal PNRR, sulle cinque province campane. In questo servizio ci occupiamo di ciò che sta avvenendo nella provincia di Caserta, una realtà che si estende dal mare all’entroterra, fino ai confini del Lazio, che presenta peculiarità molto complesse. In questi giorni, nel comune di Sparanise, sono stati consegnati due alloggi a nuovi inquilini assegnatari inseriti nella graduatoria regionale. Sul posto per le verifiche del caso il presidente di ACER, David Lebro e il commissario straordinario del Comune di Sparanise, Florinda Bevilacqua. Nella stessa area, ma nel comune di Teano, sono in fase avanzata i lavori per l’intervento di messa in sicurezza ed efficientamento energetico e riqualificazione degli spazi pubblici di 12 alloggi ERP, in Orto Ceraso.

I CANTIERI SUL MARE

Tra gli altri progetti già cantierati che un Agrivillaggio sul litorale Domizio, nell’ex masseria del boss della camorra, Domenico Bidognetti. In cantiere anche la  costruzione di un nuovo edificio a Sessa Aurunca con interventi di efficientamento energetico e resilienza climatica per migliorare la sostenibilità e la qualità dell’abitare. Interessati da molte ristrutturazioni i comuni di Castel Volturno (Via Domitiana), Mondragone (Via Duca degli Abruzzi e Via Bari), Cellole (Via Milano e Via Taranto) e Sessa Aurunca (Via Raccomandata e Rione Semicerchio).

(Intervista a David Lebro nel video allegato)

 

Fiorella Mannoia incanta il pubblico del Ravello Festival

Accompagnata dai 21 elementi dell’Orchestra Saverio Mercadante diretta dal Maestro Rocco De Bernardis e da Carlo Di Francesco e Raul Scebba alle percussioni, Sebastiano Burgio al pianoforte, Pierpaolo Ranieri al basso e contrabasso e Massimiliano Rosati alle chitarre, Fiorella Mannoia ha incantato e fatto cantare per più di due ore il pubblico del Ravello Festival. È stato un abbraccio pieno di calore quello riservato alla cantautrice romana tornata sul palco della città della musica.

FORELLA MANNOIA A RAVELLO

“È un paradiso per gli occhi e per l’anima. Sono stata tante volte a Ravello ma ogni volta è incredibile”, ha detto dopo essere salita sulle tavole del Belvedere di Villa Rufolo (a piedi nudi). Come sempre Mannoia ha intervallato la scaletta con incursioni nelle sue iniziative antiviolenza, ricordando questo anno che l’ha vista festeggiare i suoi 70 anni.  Scaletta in crescendo con in apertura Caffè nero bollente, Treni a vapore, Nessuna conseguenza e Io vivrò senza te, parte centrale con Come si cambia, Se io fossi un angelo, In viaggio, Pescatore e ancora Le notti di maggio e Combattente. Ultimo blocco con Margherita, Bésame Mucho / Quizás Quizás, Che sia Benedetta, Sally, il nuovo singolo Domani è primavera nato dalla collaborazione con Michele Bravi e Mariposa il brano portato a Sanremo 2024. Tre i bis per il pubblico in visibilio: La storia siamo noi, l’immancabile Quello che le donne non dicono e Cielo D’Irlanda. Sorpresa finale, l’omaggio solo voce a Pino Daniele, con Sulo pe’ parla’.

Bomba artigianale trovata in campagna, fatta brillare in sicurezza dai carabinieri

A Santa Maria la Carità i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia sono intervenuti in via Calvanese, un luogo in aperta campagna, dopo la segnalazione da parte di un cittadino di un ordigno esplosivo improvvisato. La vera e propria bomba artigianale, confezionata in maniera rudimentale ma dall’alto potere distruttivo, era adagiata in un terreno. Sol posto sono intervenuti gli artificieri del comando provinciale dei Carabinieri di Napoli che, con la presenza dei vigili del fuoco, hanno fatto “brillare” l’ordigno in un’area sicura. Dalle immagini fornite dal comando provinciale si evince la potenza della bomba artigianale che, se fosse esplosa in un ambiente chiuso a nei pressi di persone, avrebbe potuto provocare molti danni.

COSE’ UN ORDIGNO ARTIGIANALE

L’ordigno artigianale, proprio per le caratteristiche che escono da schemi precostituiti, si può presentare in vari modi: da una bomba a tubo, ad un ordigno inserito in una lattina di una bevanda, ad un ordigno inserito in un pacco o in una busta. L’ordigno può essere trasportato sul posto in vari modi, sia con mezzi apparentemente legittimi, come nel caso di pacchi o lettere bomba, sia depositandolo nelle vicinanze oppure all’interno del bersaglio prescelto. Oggi purtroppo le tecniche di realizzazione di questi ordigni, che un tempo erano note solo a piccoli gruppi di terroristi, vengono diffuse quotidianamente con sistemi di comunicazione di massa, come Internet, anche se spesso le informazioni non sono affidabili e dunque provocano ulteriori danni.

 

 

Sfollati di Scampia, il Comune stanzia un milione per autonoma sistemazione

Sfollati di Scampia, il Comune stanzia un milione per autonoma sistemazione

Un milione di euro. È questa la cifra che il Comune di Napoli ha stanziato per far fronte all’emergenza sociale ed abitativa degli sfollati della vela Celeste. Si tratta di soldi prelevati dal fondo di riserva dell’anno 2024 che serviranno per favorire una soluzione abitativa autonoma delle persone evacuate, in attesa che vengano terminati gli alloggi popolari previsti dal progetto Restart Scampia. In linea con i parametri dettati dal Dipartimento della Protezione Civile nazionale utilizzati in caso di calamità naturali e tenendo conto sia della composizione, sia la fragilità dei nuclei familiari, i contributi vanno da un minimo 400 ad un massimo di 900 euro al mese.

Una misura con la quale palazzo San Giacomo sta cercando soluzioni alternative al collocare le persone senza più un tetto in strutture alberghiere. Infatti, come riferisce il quotidiano Repubblica, nonostante i tentativi dell’amministrazione nessuna struttura ricettiva ha dato disponibilità. Per questo il primo cittadino Gaetano Manfredi ha scritto alla Curia e ai sindaci dell’area metropolitana per verificare la possibilità degli istituti religiosi a ospitare gli sfollati, ancora sistemati nella sede della Federico II.

Delle soluzioni che però non soddisfano il comitato Vele, che proprio per chiedere certezze, ha convocato un corteo con concentramento in Piazza Dante per il pomeriggio di Domani.

I feriti

Nel mentre restano critiche le condizioni dei feriti, e soprattutto a tenere in apprensione il rione e la città tutta quelle delle due bambine di 4 e 7 anni ricoverate al Santobono.

L’inchiesta

Non si ferma nemmeno il lavoro della Procura che per ricostruire le cause e accertare le responsabilità del cedimento sta acquisendo gli atti non solo amministrativi ma anche politici. Crollo colposo, l’omicidio colposo e le lesioni colpose i reati ipotizzati contro ignoti. Al vaglio degli investigatori anche il dibattito sulla vicenda delle Vele di Scampia che si è dipanato nelle sedi istituzionali nel corso degli anni.

Tragedia a Ottaviano, 19enne morto dopo incidente in scooter

Resta un mazzo di fiori portato da due residenti della zona, a indicare il punto dove la scorsa notte nel comune di Ottaviano ha perso la vita il 19enne Orazio Oriundo. Originario della vicina San Giuseppe vesuviano, il giovane percorreva via Ottaviano Cesare Augusto in sella allo scooter quando ha perso il controllo del due ruote, per cause ancora da accertare, andando a sbattere contro uno spartitraffico. E’morto nel tremendo impatto, sbattendo la testa contro il serpentone che divide la strada in due corsie. Su richiesta dell’Autorità giudiziaria, la salma è stata sequestrata dai carabinieri di Torre Annunziata, cosi come il veicolo, e ora si attendono ricostruzione della dinamica per chiarire a pieno le cause del tragico incidente che si è verificato poco dopo le 2 del mattino. Da quanto si è appreso sul posto, lo scooter con a bordo il 19enne di Sangiuseppe Vesuviano è sbandato andando a finire contro lo sparti traffico. L’urto ha fatto cadere il ciclomotore e il giovane conducente nella caduta è andato a sbattere la testa contro lo spartitraffico. Gli abitanti della zona hanno dato l’allarme, sul posto sono arrivati i sanitari del 118, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Solo autopsia e ricostruzione della dinamica potranno chiarire il perché Orazio ha perso il controllo del veicolo. Questa mattina, sul posto si è recata una coppia, che abita proprio davanti al punto in cui Oriundo ha perso la vita ed è stata svegliata dal forte rumore provocato dal violento schianto, ha voluto posare dei fiori in ricordo della giovane vittima.

 

 

Parco archeologico di Pompei, accordo con Ordine degli architetti di Napoli

Parco archeologico di Pompei, accordo con l’Ordine degli architetti di Napoli

Avviare un percorso di formazione sulla qualità del progetto architettonico per i beni culturali e sulla promozione di progetti per la valorizzazione e la fruizione di un patrimonio culturale unico come quello del Parco archeologico di Pompei. Con queste finalità è stato firmato un protocollo di intesa tra il Parco archeologico di Pompei e l’Ordine degli architetti di Napoli.

L’accordo, che ha una validità di tre anni, sarà caratterizzato da un fitto calendario di eventi, convegni, mostre, corsi di alta formazione e tirocini. Si tratta di un investimento culturale di grande valore, che non avrà alcun costo per gli attori coinvolti e che darà la possibilità di fornire ai professionisti tutti gli elementi utili per un confronto con il contesto storico, archeologico e paesaggistico di riferimento. Per gli architetti napoletani sarà un’opportunità fondamentale per approfondire esperienze e casi studio, e per acquisire le migliori e più innovative strategie di conservazione del patrimonio attraverso la conoscenza di metodologie, tecniche e materiali innovativi. Ma sarà anche l’occasione per divulgare e promuovere la conoscenza dell’incredibile patrimonio dell’area vesuviana.

VALORIZZAZIONE TERRITORIO

Uno degli obiettivi che si propone l’accordo, infatti, è sviluppare ipotesi di valorizzazione di un territorio sempre più ampio dove le realtà archeologiche facciano da motore propulsore anche per valorizzare le moderne realtà del territorio anche con particolare attenzione alle tradizioni artigianali, culturali e sociali esistenti. Le iniziative si svolgeranno presso il Parco in aree di interscambio culturale con la partecipazione attiva della comunità locale.

COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO

Il coordinamento è affidato a un comitato tecnico scientifico che oltre al Direttore generale del Parco, Gabriel Zuchtriegel, e al presidente dell’Ordine degli architetti di Napoli, Lorenzo Capobianco, è composto dall’architetto Paola Marzullo, come referente dell’Ordine, e dall’architetto Arianna Spinosa, Capo area Parchi Archeologici sedi Espositive e Depositi e dall’ ingegnere Vincenzo Calvanese, Capo Area dell’ufficio tecnico del Parco Archeologico di Pompei
Per la comunità degli architetti, le attività previste in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei rappresentano un’importante opportunità. Questa sinergia ci permette di contribuire attivamente sia alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale, sia alla formazione di professionisti altamente qualificati nel campo del restauro archeologico. Il protocollo d’intesa segna un passo fondamentale verso una collaborazione efficace tra istituzioni, architetti e comunità locali”, ha affermato Lorenzo Capobianco, presidente dell’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia.
 
“Il protocollo sottoscritto rappresenta una grande opportunità non solo di formazione per tecnici ma anche di scambio culturale con coloro che sono chiamati a progettare per la conservazione di questo eccezionale patrimonio archeologico, unico e irripetibile. – dichiara il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel– Le attività rientrano nella più grande visione del Parco che contribuisce a far crescere una comunità sempre più attiva e inclusiva che riconosce le specificità e il valore identitario del patrimonio archeologico ed è direttamente coinvolta nell’individuazione di strategie e prassi operative per la sua permanenza verso il futuro”.

Il Napoli di mister Conte a Castel di Sangro, ecco il parere dei tifosi

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Il Napoli di mister Conte a Castel di Sangro, ecco il parere dei tifosi

Insomma Di Lorenzo mette la parola fine resta a Napoli perché sente cucita sulla pelle la maglia azzurra e la responsabilità di essere il capitano. I tifosi lo perdonano anche se un po’ di amare in bocca per quanto accaduto resta…

Ma nonostante tutto l’entusiasmo attorno al Napoli di Antonio Conte è grande ed è grande anche l’affetto che i tifosi provano per il nuovo mister…

E ieri primo match amichevole a Castel di Sangro. Gli azzurri battono 4-0 gli albanesi dell’Egnatia con gol di Kkvara, Politano Simeone e Ngonge. Manca però ancora un pezzo a questo puzzle per essere perfetto…

(interviste nel video allegato)

Funerali a Scampia, il monito del Vescovo Battaglia

In una piazza semideserta a Scampia si sono tenuti i funerali delle tre vittime del crollo nella vela Celeste. Circa trecento persone, hanno voluto dare l’ultimo saluto a Roberto Abbruzzo, 29 anni, Margherita Della Ragione, 35 e Patrizia Della Ragione, 53 anni. Momenti di commozione, oltre allo strazio dei parenti, all’arrivo dei feretro. L’Arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, ha celebrato le esequie. Prima del rito c’è stato un momento di preghiera, alla presenza dei soli familiari delle vittime, nella chiesa della Resurrezione di Scampia. A Napoli è stato proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz’asta in tutti i palazzi delle istituzioni. Presenti il presidente della Regione De Luca, il sindaco di Napoli Manfredi, il prefetto Michele di Bari e l’ex presidente della Camera Roberto Fico.

IL MONITO DI BATTAGLIA

Il crollo alla Vela di Scampia simbolo di un crollo morale da arginare e prevenire in tutte le periferie del Sud. È il messaggio che l’arcivescovo di Napoli, Domenico Battaglia, affida all’ omelia pronunciata nel corso delle esequie delle tre vittime del crollo della Vela Celeste di Scampia in corso a Napoli alla presenza di alcune centinaia di persone in piazza Giovanni Paolo II. “Gli abitanti di Scampia – ha esordito don Mimmo – che per già molto tempo hanno subito etichette mediatiche frettolose e generalizzanti, che hanno tanto lottato per scrollarsi di dosso un’opinione pubblica che legge le situazioni con una superficialità spesso più attratta dalla decadenza del male che dai tanti segni primaverili di riscatto, oggi si ritrovano qui, insieme all’intera città, per piangere Roberto, Patrizia, Margherita e per pregare per la guarigione di Carmela, Martina, Giuseppe, Luisa, Patrizia, Mya, Anna, Greta, Morena Suamy e Annunziata, vittime di un crollo che va ben oltre le macerie di cemento e ferro, assurgendo a simbolo di un crollo sociale che deve essere arginato, prevenuto, evitato, non solo qui ma in tutte le periferie della nostra città, del nostro Sud, della nostra Italia!”.

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