mercoledì, Novembre 12, 2025
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San Giorgio a cremano, il sindaco Zinno si dimette

Il Sindaco di San Giorgio a Cremano, Giorgio, Zinno ha rassegnato questa mattina le sue dimissioni da Primo Cittadino. Dal 22 luglio si insedierà il Commissario Prefettizio indicato dalla Prefettura che resterà in carica fino alle prossime elezioni comunali.

Queste le parole del Sindaco Zinno: “Dopo aver dedicato gli ultimi 10 anni della mia vita alla nostra amata città come Sindaco, mettendo le necessità della nostra bella comunità anche davanti a quelle familiari e personali, non posso nascondere che questa è stata una scelta difficile e travagliata. Il mio mandato è prossimo alla sua definitiva scadenza e allo stesso tempo una legge regionale rende obbligatorio, per i sindaci che intendono candidarsi alle elezioni regionali, dimettersi con largo anticipo. Questi motivi tecnico-burocratici mi costringono, oggi, a dimettermi con qualche mese di anticipo rispetto alla scadenza naturale della consiliatura per potermi candidare al Consiglio Regionale della Campania. Sono stato quindi, chiamato ad una scelta amara, eppure non priva di una visione per il futuro della nostra Città. Lascio la città in una fase di crescita importante con il recupero di aree urbane dismesse, progetti di riqualificazione urbana con parchi e aree verdi, strade ed edifici scolastici e con un importante rilancio culturale. Una città più attenta ai fragili, con servizi di maggior qualità, più pulita e moderna e con nuovi strumenti di pianificazione urbana“.

Subito dopo il bilancio di quanto fatto in questi 10 anni, il Sindaco Zinno ringrazia apertamente i consiglieri comunali, gli assessori, gli esponenti politici che lo hanno sostenuto nel corso dei due mandati, così come in questa scelta condividendo – fa sapere –  l’idea di un percorso che aiuterà in forma diversa la comunità sangiorgese.

“Ringrazio anche i dirigenti e i dipendenti comunali – aggiunge –  che avranno il compito di garantire che tutti gli sforzi compiuti in questi anni non vadano persi, nell’attesa dell’insediamento di una nuova amministrazione comunale a cui, fin da ora, garantisco la mia più leale collaborazione. Anche in queste ultime settimane e fino al 21 luglio, data in cui diverranno effettive le mie dimissioni per legge, continueremo a lavorare per programmare le attività”.

E poi tranquillizza i sangiorgesi: “Potete stare tranquilli: la macchina amministrativa è all’altezza delle sfide dei prossimi mesi e la qualità dei servizi non subirà contraccolpi.

Sento il dovere di ringraziare anche il mio compagno e la mia famiglia che mi hanno sostenuto in questa esperienza, ma anche i tanti amici di sempre e quelli incontrati durante questo percorso. Ringrazio soprattutto i tantissimi cittadini che hanno sostenuto la nostra idea di cambiamento e la volontà di essere una vera e coesa comunità!

Il mio impegno per la nostra comunità non finisce qui! Continueremo a incontrarci in città o attraverso i tantissimi messaggi che mi inviate ogni giorno, attraverso la messaggistica dei social. Se lo vorrete con il vostro fondamentale sostegno potrò e potremo percorrere insieme nuove strade che saranno importanti anche per lo sviluppo della nostra città.

Oggi con questa firma, realizzo che si sta chiudendo per me un periodo bellissimo, un periodo in cui ogni azione ha avuto come obiettivo quello di migliorare il nostro territorio. Sono certo che faremo ancora tanta strada insieme, fianco a fianco, in un percorso nuovo che vedrà sempre la nostra comunità al centro. Lascio oggi il ruolo di Sindaco, ma non lascio la mia città e voi. Porto con me la vostra fiducia e il vostro amore. Continuerò a servire la nostra comunità con lo stesso impegno e la stessa passione”.

Mario Paciolla, archiviata indagine per morte del cooperante napoletano

Il gip di Roma ha archiviato l’indagine relativa alla morte del cooperante italiano Mario Paciolla, trovato privo di vita in Colombia nel 2020 dove operava per le Nazioni Unite. Il giudice ha accolto la seconda richiesta avanzata dalla Procura della Capitale a cui si erano opposti i familiari del giovane,  convinti che Mario non si sia suicidato ma che sia stato ucciso. Nel primo caso il giudice aveva disposto ulteriori indagini

I genitori di Mario Paciolla in presidio a Palazzo San Giacomo

“Prendiamo atto con dolore e amarezza della decisione del Tribunale di archiviare l’omicidio del nostro figlio Mario. Noi sappiamo non solo con le certezze del nostro cuore ma con le evidenze della ragione, frutto di anni di investigazioni e perizie, che Mario non si è tolto la vita ma è stato ucciso perché aveva fatto troppo bene il suo lavoro umanitario in un contesto difficilissimo e pericoloso in cui evidentemente non doveva fidarsi di nessuno”. Così commentano i genitori di Mario, Anna Motta e Giuseppe Paciolla, la decisione del gip di Roma. “Sappiamo che questa è solo una tappa per quanto ardua e oltraggiosa del nostro percorso di verità e giustizia: continueremo a lottare finché non otterremo una verità processuale e non sarà restituita dignità a nostro figlio – si aggiunge nella nota -. Utilizziamo con rammarico e sofferenza il verbo lottare, mai avremmo pensato di dover portare avanti una battaglia per avere una giustizia che dovrebbe spettarci di diritto. Sappiamo che non siamo e non resteremo mai soli. Grazie a tutte le persone che saranno al nostro fianco fino a quando la battaglia non sarà vinta”. Alle 19 di questa sera (30/06/2025) Pino e Anna Paciolla saranno in presidio in piazza Municipio con tutte le persone che in questi anni hanno sostenuto la loro battaglia.

Tangenti lavori autostrade, 5 indagati nel casertano tra funzionari e imprenditori

Lavori autostradali pilotati e affidati in cambio di tangenti, consegnate in tranche, persino nei vasi di fiori. E aziende, che per “oliare” il sistema e avere gli affidamenti da centinaia di migliaia di euro, risparmiano sulla formazione dei lavoratori mandandoli in servizio senza la necessaria preparazione, tanto che uno di loro si infortuna gravemente. È quanto emerge dall’indagine della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Ce) a carico di cinque persone, accusate a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta e falso.

ECCO I NOMI DEGLI INDAGATI

Tra gli indagati figura Bruno Antignani, funzionario del Consorzio Stabile Sis, concessionaria della gestione dell’autostrada A3 Napoli-Pompei-Salerno, che avrebbe ricevuto la tangente da 6500 euro in tre tranche. Ci sono poi quattro imprenditori tutti residenti tra la città di Napoli e i comuni dell’hinterland: Antonio Giardino e Tommaso Mauriello, ritenuti coloro che avrebbero dato la tangente, Barbara Sposato e Giovanni Castiello, accusati invece di aver fornito a Giardino e Mauriello falsi attestati per la formazione dei dipendenti, con la firma anche di un uomo deceduto; tra i lavoratori falsamente formati compare anche un addetto vittima di un infortunio sul lavoro nello scorso mese di aprile, per il quale la documentazione relativa all’obbligatorio corso di formazione in realtà mai frequentato, sarebbe stata presentata da Giardino dopo l’incidente.

IL DECRETO DI PERQUISIZIONE

Nei giorni scorsi il titolare del fascicolo, il sostituto procuratore della Procura di Santa Maria Capua Vetere Giacomo Urbano, con il coordinamento del procuratore Pierpaolo Bruni, ha emesso un decreto di perquisizione inviando i carabinieri a setacciare case e uffici degli indagati a caccia di documenti sensibili e a sequestrare cellulari e supporti informatici.

L’INDAGINE PARTITA DA UNA DENUNCIA

L’indagine fotografa fatti molto recenti ed è partita dalla denuncia presentata a luglio del 2024 da un funzionario della società Autostrade per l’Italia, Giorgio Grappasonni (coordinatore Centro Esercizio di Cassino per il VI Tronco), che ha raccontato ai carabinieri dei Nucleo Investigativo di Caserta di essere stato avvicinato in quel periodo dall’imprenditore napoletano Antonio Giardino, titolare dell’azienda “La Gardenia srl”, affidataria dei lavori di manutenzione ordinaria per 3 milioni di euro di un tratto autostradale, che gli avrebbe offerto una busta contenente banconote da 50 euro, che però Grappasonni non ha accettato. Il tentativo di corruzione sarebbe stato fatto da Giardino per “ammorbidire” Grappasonni ed evitare che questi elevasse verso la società dell’imprenditore altre contestazioni per irregolarità nell’esecuzione dei lavori di manutenzione, avendone già redatte sei.

I TELEFONI SOTTO CONTROLLO

Il telefono di Giardino è stato messo sotto controllo dal giorno della denuncia. Ed è venuta alla luce l’esistenza di un collaudato sistema guidato da Giardino e dal complice Mauriello, in grado di aggiudicarsi con le società “La Gardenia” e “MT Ecogroup srls” appalti pubblici in tutta Italia attraverso modalità corruttive, o farli aggiudicare a imprenditori amici.

IL RUOLO DI ANTIGNANI

E in tale contesto è emersa la figura di Bruno Antignani, funzionario del Consorzio Stabile Sis. A Antignani, è stato accertato, Giardino ha dato una tangente di 6500 euro in tre tranche. Per far affidare alcuni lavori sulla Napoli-Salerno alla ditta di un terzo imprenditore, che aveva pagato Giardino e Mauriello per fungere da intermediari verso Antignani. Quest’ultimo non è stato indagato perché, ipotizza la Procura, avrebbe potuto anche non sapere della corruzione posta in essere dai due indagati. La prima tranche da 3500 euro sarebbe stata consegnata da Giardino ad Antignani il 13 dicembre 2024. La seconda di 1500 euro il 21 febbraio di quest’anno, lasciata in una busta messa in vaso di fiori davanti all’abitazione di Antignani. La terza sempre da 1500 il 17 aprile scorso. Oltre ai soldi, Antignani ha avuto in cambio anche l’esecuzione di lavori a casa sua.

TURBATIVA D’ASTA

Altro episodio contestato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere quello avvenuto a marzo scorso. E’ relativo alla turbativa d’asta per i lavori di manutenzione del verde pubblico sulla Napoli-Salerno. In questo caso  Giardino e Mauriello avrebbero promesso 15mila euro ad Antignani. Richiesta in cambio della rivelazione anticipata del ribasso da presentare con riferimento alle altre offerte pervenute.

Bradisismo, scossa di magnitudo 4.6 a largo di Bacoli: crolla costone

Dopo settimane in cui il bradisismo aveva allentato un po’ la morsa sugli abitanti dei campi flegrei, la scossa più forte degli ultimi 40 anni nell’area è avvenuta questa mattina. Alle 12.47, una scossa di magnitudo 4.6 si è verificata in mare a largo delle coste di Bacoli. Quattro minuti dopo, alle 12.51, si è verificata una seconda scossa di minor intensità, magnitudo 2.2. Al momento non si registrano danni a persone, ma il sisma ha provocato la frana di un costone di roccia sull’isolotto di Punta Pennato, di fronte Capo miseno. La scossa è stata avvertita anche nel capoluogo partenopeo, ma nessuna segnalazione di danni è giunta al centralino dei vigili del fuoco. La magnitudo di 4.6 è la più alta registrata negli ultimi 40 anni nell’area flegrea uguagliando quella verificatasi la notte del 13 marzo scorso. Il sisma è stato registrato a una profondità di 5 km. In via precauzionale, per consentire le verifiche necessarie, così come previsto da un protocollo di sicurezza per le scosse oltre magnitudo 4.0, è stata sospesa in corrispondenza del nodo ferroviario di Napoli la circolazione dei treni dell’Eav, compreso cumana e circumflegrea, e quella della linea 2 della metropolitana di Napoli che serve la tratta tra Bagnoli e Pozzuoli. Sulla nuova scossa, dopo settimane di quiete, è intervenuto il direttore dell’Ingv di Napoli, Mauro Di vito

Peppe Iodice, terapia di gruppo comica e irriverente al CTF 2025

Peppe Iodice, terapia di gruppo comica e irriverente al CTF 2025

Una terapia di gruppo ad una comica forma di auto analisi. Lo studio medico, per così dire, è la sala (strapiena) del teatro Politeama. Il medico, sul palco, è Peppe Iodice, sempre più mattatore irriverente, a teatro, in tv o al cinema. Per il Campania Teatro Festival, diretto da Ruggero Cappuccio, ripropone lo spettacolo “So Pep”, ma questa volta “in ultima analisi”.

1 ora e 40 minuti di risate, appalusi e irriverenza allo stato pure, condita con l’istintiva capacità di Iodice di tenere in pugno il suo pubblico, tirando fuori dal suo immaginario lo specchio in cui ognuno si ritrova, raramente a disagio, più spesso con un moto liberatorio, che si lascia trascinare in un saliscendi di emozioni. L’attualità è il motivo conduttore, i video commentati con la consueta vena comica, il filo che unisce tutto e che conferma il momento d’oro di un artista sempre più consapevole della sua bravura.

 

 

 

Emergenza incendi a Napoli, procura apre inchiesta

Brucia Napoli, dalla città ai comuni della provincia. Diversi gli incendi che si sono verificati nella giornata di ieri sul territorio del capoluogo campano e che hanno costretto agli straordinari i vigili del fuoco. Fiamme nei comuni di Caivano, Quarto, Giugliano, Qualiano e Sorrento, ma sono stati tre roghi sul territorio di Napoli città quelli che hanno destato maggior preoccupazione e che hanno spinto il prefetto a convocare un tavolo di monitoraggio a cui hanno preso parte anche l’Asl e l’Arpac, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente da cui ora si attendono i risultati sull’impatto degli incendi sulla qualità dell’aria. In particolare per quanto riguarda la zona del centro direzionale, dove i cittadini sono stati invitati a chiudere finestre e balconi delle rispettive abitazioni a causa del denso e acre fumo nero sprigionato dall’incendio che ha interessato cumuli di rifiuti di ogni genere nei pressi di via Gianturco. Un incendio divampato la sera prima a cumuli di rifiuti nell’area dell’ex campo rom, spento in nottata dai pompieri ha poi ripreso vigore a causa del forte vento. Chiuse al traffico via Taddeo da Sessa e le altre strade limitrofe per consentire le operazioni di spegnimento. L’enorme nuvola di denso fumo nero era visibile anche da altri quartieri della città. Operazioni di spegnimento difficili anche al parco San Paolo, dove un incendio a ridosso dell’Università di Monte sant’angelo, divampato da alcune sterpaglie in una zona verde, sono arrivate a lambire il Clinic center, che ha rischiato di essere evacuato. In fiamme anche un’area a ridosso del carcere di Secondigliano  La procura ha aperto un’inchiesta per accertare se i roghi siano stati di origine dolosa e se ci sia un unico responsabile. Domani sono attesi i dati dell’Arpac sulla qualità dell’aria.

 

 

Lotta a estorsioni e usura, a Napoli la campagna antiracket Fai

Lotta a estorsioni e usura, a Napoli la campagna antiracket Fai

Sensibilizzare cittadini e imprenditori sull’importanza della denuncia nel contrasto a estorsioni e usura. Questo l’obiettivo della campagna informativa organizzata dalla Fai, la Federazione italiana delle associazioni Antiracket ed Antiusura, che prenderà il via a Napoli il 1 luglio con la comparsa nelle strade di 16 manifesti con i nomi delle persone che hanno denunciato gli estorsori e la scritta “Insieme contro Racket e usura, con la Fai al fianco Luigi ce l’ha fatta”. A presentare l’iniziativa, durante un incontro nella sala giunta della Regione Campania con il presidente nazionale del Fai, Luigi Ferrucci.

Riguarderà anche le altre città della Campania l’iniziativa di sensibilizzazione, che a Napoli sarà accompagnata anche da spot che andranno in onda sul circuito Videometro presente nelle stazioni del trasporto pubblico locali. Al tavolo dei relatori, presenti anche l’assessore alla Sicurezza di Palazzo Santa lucia, Mario Morcone e il Commissario Antiracket e usura della Campania Santi Giuffrè.

(Interviste nel video allegato)

 

 

 

Festa per i 70 anni di Enzo Avitabile, a piazza Mercato anche Jovanotti e De Gregori 

Festa per i 70 anni di Enzo Avitabile, a piazza Mercato anche Jovanotti e De Gregori

Una grande festa di compleanno e la celebrazione di 60 anni di carriera di Enzo Avitabile, che ha chiamato a raccolta il suo popolo in Piazza Mercato, con un concerto straordinario e gratuito, sostenuto e promosso dall’Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli. Una piazza pienissima ha accolto Avitabile e i suoi amici Lorenzo Jovanotti, Francesco De Gregori e Daby Tourè, arrivati a Napoli su invito di Enzo e felici di condividere con lui questa esperienza che ha regalato alla città diversi momenti emozionanti con la voce e il sax di Avitabile e la meravigliosa “Generale” con tutti loro sul palco.

Nel backstage, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, l’Assessora al Turismo e alle Attività produttive Teresa Armato e il delegato del Sindaco per l’industria della musica e dell’audiovisivo Ferdinando Tozzi.

I GRANDI SUCCESSI

In scaletta tutti i più grandi successi di Avitabile da “Napoli Nord” a “Paisà”, “Canta Palestina”, “In onda”, “Attraverso l’acqua”, “Salvamm ’o munn”, “Chest’è l’Africa”, “Nun è giusto”, “Mane e Mane”, “Soul Express”. Poi il bis con “’A Uerra”, “Amm’’a Amm’’a” e il gran finale con “Aizamm na mana”.

Felici e onorati di essere stati invitati a questa festa di compleanno, Lorenzo Jovanotti e Francesco De Gregori, che hanno partecipato al concerto gratuitamente.

Tra gli ospiti di Enzo Avitabile anche il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, amico di Enzo da tempo e suo ammiratore da sempre.

(Interviste nel video allegato)

Forio d’Ischia, riapre al pubblico la stazione dei carabinieri

Forio d’Ischia, riapre al pubblico la stazione dei carabinieri

FORIO D’ISCHIA- La stazione Carabinieri nuovamente nel territorio del comune di Forio d’Ischia. A due passi dal centro, dal primo Luglio la Stazione Carabinieri di Forio d’Ischia riapre al pubblico sul territorio comunale.

Nel 2024, la Stazione Carabinieri, pur mantenendo la sua operativa, era stata spostata a Casamicciola Terme per delle difficoltà infrastrutturali.
Oggi, grazie alla sinergia con l’amministrazione comunale, i locali di via Giovanni Castellaccio n. 70, completamente ristrutturati, riportano il presidio dell’Arma nel Comune più grande dell’isola.

La nuova sede, completamente rinnovata e dotata di attrezzature moderne, si trova a pochi passi dal centro storico. Un punto di riferimento importante per la sicurezza di residenti, commercianti e villeggianti, specialmente in questo periodo estivo in cui l’isola registra il maggior afflusso turistico.

Emergenza incendi a Napoli, preoccupa rogo in zona parco San Paolo

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Al caldo si aggiungono anche gli incendi. Diversi quelli che si sono registrati anche oggi in provincia di Napoli. Le fiamme, che hanno attecchito soprattutto sulle sterpaglie e che sono state anche alimentate dal vento, hanno riguardato alcune località dei Comuni di Quarto, Pozzuoli (Monteruscello), Caivano, Qualiano, Napoli (Secondigliano, via Gianturco, Sant’Angelo). Tutte le squadre dei vigili del fuoco sono operative. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, sta seguendo il lavoro delle squadre impegnate nello spegnimento dei roghi.
A Caivano è giunta anche una squadra dei vigili del fuoco da Torre del Greco. In queste ore a destare maggiore preoccupazione le fiamme che stanno costringendo i vigili del fuoco agli straordinari in zona parco San Paolo nel quartiere Fuorigrotta. Non è stato ancora spento infatti il rogo nell’area verde a ridosso del Clinic center, dove si rischia l’ evacuazione della struttura dai pazienti. Brucia da 36 ore anche la zona di Gianturco. In via Taddeo da sessa, la polizia ha chiuso il traffico nelle strade a ridosso dell’ex campo rom per consentire ai pompieri di spegnere cumuli di rifiuti di ogni genere andati in fiamme