Spalletti: “Ho un grande gruppo per una grande sfida, non dobbiamo fare calcoli”

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Spalletti

Il tecnico azzurro ha presentato in conferenza la sfida di Champions contro l’Eintracht:

“Qual è il segreto del Napoli? Il segreto è quello di Pulcinella, per fare grandi squadre ci vogliono grandi calciatori ed il Napoli è stato bravo a costruire una squadra di grandi calciatori. Poi ci vogliono anche qualità umane: umiltà, disponibilità, professionalità, mettersi a disposizione del compagno, essere un gruppo e non l’addizione di undici singoli. Collaborare in ciò che si fa, poi si va a scegliere un disegno di organizzazione di squadra e se loro accettano che sia quello giusto, si lavora dentro e si inizia. Se dà soddisfazione, e se riempie i cuori di un pubblico passionale come quello napoletano, diventa tutto più facile perchè ti rimbalza addosso tutto il loro affetto e si è ancora più qualitativi.

Partita più importante del Napoli in Champions League? Siamo di fronte ad una grande sfida, potrebbe essere paragonata alla prima finale della stagione: può determinare molto per la squadra e per il club, si andrebbe a far parte della storia del Napoli. Non penso che diventi una pressione per la squadra, l’ho vista diverse volte in questa stagione anche quando non abbiamo fatto risultato, alla partita successiva non si è mai fatta tirare dentro il vortice delle difficoltà precedenti. Io sono tranquillo della forza della qualità dei miei giocatori, a riproporla come quasi sempre ci hanno fatto vedere. Visto che trattasi quasi di una finale, un atteggiamento di squadra affamata che vuole fare risultato: ci sono storie che vanno vissute e altre in cui bisogna portare a casa il risultato.

Aspetto psicologico? Fare calcoli è sbagliato, si rischia di modificare qualcosa e nel calcio è sottile la differenza che può determinare un modo di pensare o un episodio che può succedere dentro la partita. Abbiamo sempre parlato all’inizio di fare un calcio così, di provare a offrire un calcio che sia bello da vedere ad un pubblico esigente che sa di calcio come quello napoletano, che ha visto giocare il più forte di tutti e altri calciatori fortissimi. Ingannarli è difficile, abbiamo parlato di riportare il pubblico allo stadio, dentro quel tipo di ragionamento c’era una qualità di gioco da offrirgli altrimenti non vengono. Domani sono titolari di sicuro.

L’insidia principale è il valore dell’avversario, noi a Francoforte abbiamo fatto una partita straordinaria e c’è da ripeterla per vincere un avversario così forte. Non è solo quella la partita che ha determinato la qualificazione o il campionato o tutto il consenso dell’opinione pubblica verso la squadra: è tutto il resto, che va oltre il match dell’andata. Dovremo essere bravi a sapere che avremo davanti una squadra forte.

Cosa chiedo alla mia squadra per l’inizio gara? Non so quello che loro proporranno all’inizio, sono strategie di Glasner. Ma tenteranno di fare qualcosa di diverso perchè il risultato della partita dell’andata li obbligherà a fare qualcosa di differente perchè devono recuperare il risultato. Utilizzeranno una pressione maggiore rispetto all’andata, anche se la loro caratteristica è quella di essere bravi a ripartire e ad attaccare gli spazi a campo aperto. Dovremo essere umili e normali da saper valutare o almeno di avere tutte le attenzioni per ciò che gli altri potranno metterci davanti. Loro metteranno cose, noi saremo pronti a saper fronteggiarli”.