Verso un protocollo d’intesa per il Turismo Musicale in Italia

Al PAN Palazzo delle Arti Napoli, il Comune di Napoli insieme ai Comuni di Bologna, Brescia, Catania, Cremona, Melpignano, Pesaro, Torino e Verona hanno dialogato per creare la prima rete nazionale tra le Amministrazioni locali che in Italia lavorano e investono sullo sviluppo di progettualità che vedono la musica come asset centrale per lo sviluppo territoriale.

0
270

L’idea è quella di creare una rete nazionale dei comuni musicali italiani, lavorando su un protocollo di intesa. È questa la decisione presa al Pan Palazzo delle Arti Napoli, nell’ambito del Tavolo di Lavoro “I Comuni Musicali in Italia”, un evento che ha coinvolto Napoli e otto Comuni ospiti Bologna, Brescia, Catania, Cremona, Melpignano, Pesaro, Torino e Verona, aspettando in città ad ottobre per la prima volta il Festival del Turismo Musicale.

L’incontro ha gettato le basi per la creazione della prima rete nazionale tra le Amministrazioni locali che in Italia lavorano e investono sullo sviluppo di progettualità che vedono la musica come asset centrale per lo sviluppo territoriale.

Il Tavolo è stato organizzato da Butik, impresa sociale specializzata in turismo musicale, in collaborazione con l’Assessorato al Turismo del Comune di Napoli guidato dall’assessore Teresa Armato, in coerenza con il progetto Napoli città della Musica con il delegato del sindaco all’industria musicale e dell’audiovisivo Ferdinando Tozzi.

A dare il benvenuto ai rappresentanti dei Comuni l’assessore Armato che ha sottolineato come «stiamo lavorando sinergicamente assieme all’ufficio musica e a Ferdinando Tozzi per creare importanti occasioni di richiamo turistico a partire proprio dalla musica, unendo tradizione e giovani talenti, valorizzando luoghi della musica di diverse municipalità proprio per puntare sulla Napoli policentrica. Promuovendo l’organizzazione di grandi eventi che possano essere di appeal nazionale e internazionale e facendo squadra con altri comuni italiano non potremmo che trarne tutti beneficio».

Pensiero condiviso anche da Ferdinando Tozzi. «La musica attrae e, se messa a sistema, crea occasioni di sviluppo per diversi comparti, anche e soprattutto per quello turistico. Questa è industria musicale. Avere qui i delegati di comuni musicali italiani che decidono di impegnarsi e fare sistema partendo dalla musica dei propri luoghi per valorizzarla reciprocamente e farla conoscere ad un pubblico sempre più ampio facendo rete, è per noi un successo fondamentale. Lavoreremo con gli operatori musicali e turistici fin da subito per poi, ad ottobre, con il Festival del Turismo Musicale, restituire tutti i risultati del lavoro e omaggiare i giovani talenti musicali napoletani ma soprattutto il grande James Senese».

La giornata ha avuto come obiettivo primario quello di rafforzare le connessioni tra i Comuni partecipanti: durante la mattina sono stati organizzati due panel “Mettersi in rete” e “Comuni Musicale e buone pratiche”, in cui sono state raccontate le rispettive politiche e iniziative di promozione del patrimonio musicale locale.

Durante il pomeriggio i partecipanti si sono invece divisi in Tavoli di Lavoro per creare un manifesto congiunto per rappresentare e descrivere la futura rete dei Comuni Musicali in Italia, immaginando eventi e attività musicali e turistiche per mettere in connessione i Comuni durante tutto l’anno.

La giornata si è conclusa con la manifestazione di volontà e l’impegno, da parte di tutti Comuni partecipanti, di creare quindi una rete nazionale dei Comuni Musicali con un primo protocollo condiviso, su cui i Comuni in rete lavoreranno in sinergia, ultimando il documento entro ottobre, in occasione del Festival del Turismo Musicale 2023 a Napoli.