Cuchel, subito un tavolo di confronto sulla digitalizzazione del Paese

E’ l’appello del presidente dell’Associazione Nazionale dei Commercialisti lanciato dalla Sicilia al governo

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SCICLI (Ragusa) – “Il governo istituisca immediatamente un tavolo tecnico sullo stato attuale di digitalizzazione del Paese. Un processo che dovrebbe porre l’Italia all’avanguardia e che, una volta a regime, dovrebbe semplificare il fisco sia per il contribuente che per la pubblica amministrazione, ma che non può essere imposto senza una preventiva verifica del funzionamento del sistema”. Lo ha detto Marco Cuchel, presidente dell’Associazione Nazionale Commercialisti, nel corso del forum “Il ruolo civico del commercialista nell’era digitale e la necessità di specializzazioni adeguate alla realtà economica” che si è svolto nel chiostro del Carmine a Scicli.

“Abbiamo più volte denunciato i gravissimi disservizi a discapito di professionisti e contribuenti riscontrati nelle procedure sinora avviate”, ha continuato Cuchel.

“Serve quanto prima un confronto che veda la nostra professione parte attiva in ragione della nostra esperienza sul campo, per un fisco migliore e per una vera tutela del contribuente”.

Secondo Luigi Alberto Gusmeroli, vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati, “Da trenta anni si parla di semplificazioni fiscali contabili e quasi nessuno ha fatto niente. Stiamo per varare una legge che speriamo possa essere l’inizio di un cammino vero di semplificazione, penso soprattutto agli stimoli previsti per l’inizio di nuove attività come negozi nei centri storici. Per la prima volta si aiuta questo tessuto importante dell’economia italiana”.

“Il governo ha dimostrato sensibilità e capacità di ascolto nei confronti delle istanze della nostra professione – ha spiegato Luigi Pagliuca, presidente della Cassa nazionale di previdenza dei ragionieri – L’ascolto è solo un primo passo, ora va data esecuzione alle istanze che siamo stati in grado di trasmettere”.

“Speriamo che dalle parole e dagli slogan si arrivi ai fatti”, ha sottolineato Andrea De Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro del Senato. “I commercialisti e i cittadini italiani hanno bisogno di fisco più semplice e chiaro, vorremmo che la professione non venga messa sotto attacco come accaduto recentemente. La nostra categoria ha bisogno di qualità ma anche di rispetto e riconoscenza”.

Per il consigliere d’amministrazione della Cnpr Paolo Longoni, “la professione deve evolvere sempre di più nel ruolo di civismo e utilità al paese. Un ruolo civile che il commercialista può e deve svolgere, pensando alla previdenza come protezione e non soltanto come trattamento futuro di pensione che spesso non è adeguata alle aspettative”.

Secondo il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Ragusa, Maurizio Attinelli, “La professione è cambiata e l’avvento della fatturazione elettronica ha comportato una rivoluzione negli studi professionali. Il commercialista non deve essere solo dedicato agli adempimenti ma deve contribuire ad affermare una realizzazione dell’economia locale”.

“La situazione della giustizia tributaria è positiva – ha reso noto Francesco Lucifora, consigliere del Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria -, sono stati ridotti i tempi delle procedure. E’ ovvio che qualsiasi sistema è perfettibile. In campo ci sono diverse proposte di riforme della giustizia tributaria: forse è il momento giusto, lo sapremo subito dopo le consultazioni europee anche perché per la prima volta si registra la disponibilità anche da parte del Mef”.

Rosa Anna Paolino, numero uno dell’Anc di Ragusa, ha rimarcato che “è necessario coinvolgere nel dibattito nazionale politico-economico anche i professionisti che lavorano nelle periferie del Belpaese attraverso atti concreti”.

In conclusione, Vincenzo Giannone, sindaco di Scicli, ha evidenziato che il forum dei commercialisti rappresenta un momento di riflessione per la comunità su temi di stretta attualità”.

Alle tavole rotonde sono intervenuti anche Giorgio Assenza e Orazio Ragusa (deputati dell’assemblea siciliana), Roberto Cunsolo e Maurizio Giuseppe Grosso (consiglieri nazionali dei commercialisti).