Anche a Napoli giudici di pace sul piede di guerra. Blocco delle udienze fino alla fine del mese. Un’intera settimana di udienze cancellate e decreti rinviati: saranno in tutto più di duecentomila i processi non celebrati, quasi cinquantamila in Campania, la metà solo a Napoli.
Lo sciopero è stato indetto da Unione nazionale giudici di pace e Associazione nazionale giudici di pace che sono sulle barricate. Il perché lo spiegano due giudici di pace, Rossella Barone e Giulia De Cristofaro (Intervista nel file allegato).
Sullo sfondo della vicenda, piccole proroghe in arrivo e una richiesta di intervento della Commissione Europea che ha già messo in mora l’Italia avviando una procedura di infrazione con la quale chiede contezza al Governo sull’utilizzo di questi lavoratori a tempo determinato.
A Napoli (e in Campania), poi, la situazione è decisamente più complessa rispetto al resto d’Italia. Di qui anche i turni di lavoro «volontari» dei giudici di pace, di sabato, per avviare il deposito delle sentenze che, altrimenti, resterebbero accumulate per mesi.
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