Ordine dei Farmacisti, “Caduceo d’Oro 2019” al teatro San Carlo

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L’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli, presieduto da Vincenzo Santagada, ha celebrato al Teatro San Carlo di Napoli la VIII edizione della Cerimonia del Caduceo d’Oro.

Premiati i decani della professione con la consegna delle medaglie d’oro al merito professionale agli iscritti con 70, 65, 60 e 50 anni di laurea e delle medaglie d’argento agli iscritti con 40 e 25 anni.

L’evento ha salutato anche i neo-laureati appena iscritti all’Albo, i giovani che presteranno il giuramento di Galeno impegnandosi a rispettare i principi deontologici della professione.

All’evento hanno preso parte il cardinale Crescenzio Sepe, la vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia Mara Carfagna, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, il sindaco Luigi de Magistris, il presidente Fofi Andrea Mandelli, il presidente di Federfarma nazionale Marco Cossolo, il presidente Enpaf Emilio Croce, il direttore del dipartimento di Farmacia della Federico II Angelo Zampella, il presidente della Bcc Napoli Amedeo Manzo.

Nel corso della cerimonia sono stati assegnati anche il premio Caduceo d’oro 2019 al dott. Luigi Guacci e i premi Cultura, Scientifico, Sanità e Italia, rispettivamente al rettore dell’Università Federico II Gaetano Manfredi, al prof. Gianni Marone, al dr Paolo Ascierto, al presidente Farmindustria Massimo Scaccabarozzi e al presidente Assoram Pierluigi Petrone.

A chiudere la serata il Concerto di Natale con il coro di voci bianche del Teatro San Carlo con un’esibizione dell’artista Stefania Bruno e i suoi “Granelli di Sabbia” nonché gli interventi di alcuni esponenti della professione farmaceutica e del mondo scientifico partenopeo come il presidente di Federfarma Napoli Michele Di Iorio.

L’evento è stato un viaggio tra esperienze e speranze professionali e quest’anno è stata anche l’occasione per fare il punto sul progetto internazionale “Una Visita per Tutti”, che ha raggiunto nuovi traguardi insieme ad un “Un farmaco per Tutti” per costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale”.