Un festival dell’incontro. L’incontro tra varie culture, nazionalità, arti, idee e persone.
E’ la nona edizione del Napoli Teatro Festival. Un mese intero di programmazione, organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival e per il primo anno con la direzione artistica di Franco Dragone. 45 spettacoli in calendario, dal 15 giugno al 15 luglio, con letture, residenze, lavori site specific e work in progress con uno sguardo allargato all’Europa ma anche al Giappone, al Medio Oriente, all’Africa, all’America Latina e agli Stati Uniti.
Gli spettacoli si terranno a Napoli e in diversi luoghi di particolare fascino di tutte le province della Campania, 18 comuni coinvolti, un vero e proprio import export culturale, come spiega ai nostri microfoni il presidente del festival Luigi Grispello.
Il Teatro prima di tutto, con grandi nomi della scena nazionale e internazionale, ma anche la danza che incrocia altri linguaggi, a partire dallo spettacolo di apertura, Kiss and Cry di Jaco Van Dormael, regista e drammaturgo belga.
Un incontro di mondi, di culture e di spettatori improbabili, perchè fare teatro vuol dire portare nelle sale un pubblico che non viene mai, così ai nostri microfoni il direttore artistico Franco Dragone, regista nato in Irpinia e naturalizzato belga, esponente di una forma originale di teatro che parte da simboli e spazi ancestrali per valorizzare l’essere umano.
Uno degli spettacoli di apertura è Aspettando il tempo che passa, frutto del laboratorio di scrittura scenica con i ragazzi del carcere di Airola, messo in scena da Emanuela Giordano.
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