Rinasce il complesso degli Incurabili: 100 milioni per il restauro

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Meno di un anno fa il crollo, poi lo sgombero in poche ore delle famiglie che abitavano gli alloggi, dei pazienti in cura e il complesso monumentale di Santa Maria del Popolo degli Incurabili fu abbandonato con il rischio di perdere non soltanto un presidio ospedaliero territoriale storico, ma anche un grande patrimonio culturale.

Era il 6 aprile dello scorso anno, quando con l’allarme lanciato dai vigili del fuoco scatto’ il “fuori tutti” e ora cominciano le procedure per il concorso di idee che consentira’ di avere un progetto di recupero complessivo, basato su due obiettivi: mantenere la vocazione ospedaliera e rilanciare il patrimonio culturale.

Una parte degli interventi, sul 60% della superficie, sara’ dedicata agli aspetti sanitari, mentre il 40% all’area museale. Il direttore generale dell’Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva rassicura anche le famiglie che prima occupavano gli alloggi e che furono sgomberare e sistemate in albergo.

“Potranno ritornare negli alloggi, cosi’ come li hanno lasciati – spiega – una volta che saranno stati ristrutturati. Mi impegno entro questa settimana a emettere la delibera e a erogare il fondo per poter dare ai nuclei familiari il nostro contributo per l’alloggio promesso e sottoscritto per 3 anni”.

Gia’ 18 giorni dopo la dichiarazione del ‘fuori tutti’, la Regione stanzio’ circa 100 milioni per poter supportare economicamente questo importante intervento di recupero. L’appalto e’ stato suddiviso in lotti, per un importo di circa 70 milioni di euro.”

Spero che per la primavera del 2020 ci possano gia’ essere gli aggiudicatari dei lavori – auspica Verdoliva – il primo lotto e’ quello delle unita’ abitative e pensiamo che ci possa essere la riconsegna ai nuclei familiari entro aprile 2021.

Se non dovessimo farcela, il finanziamento per sostenere la locazione mensile di questi nuclei familiari sara’ prorogato”. Nella zona socio-territoriale ci saranno servizi in poliambulatorio, di radiodiagnostica, un laboratorio di analisi, ma soprattutto 36 posti letto per la riabilitazione, un centro per pazienti affetti da alzheimer e un ospedale da comunita’ da 20 posti letto.