Una urbanizzazione della camorra attiva a Caserta, così il procuratore aggiunto Giuseppe Borrelli, della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha delineato il quadro che è emerso dalla vasta operazione condotta dai Carabinieri della Compagnia di Mondragone che ha portato all’esecuzione di 51 ordinanze di custodia cautelare tra le province di Caserta, Napoli, Latina, Varese, Pavia e Roma a carico di persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno, traffico e detenzione di stupefacenti, estorsione, e tentato omicidio. Le indagini riguardano il sodalizio criminale Gagliardi, Fragnoli, Pagliuca attivo lungo il litorale di Mondragone, sino al basso lazio, con una ramificata gestione di piazze di spaccio e ben 15 atti di estorsione al centro dell’inchiesta, nove consumati e sei tentati. Un cambio di rotta, per i gruppi camorristici della provincia di Caserta, dai grandi appalti allo spaccio e al racket, come spiega il procuratore Borrelli.
Intervenuto a margine della conferenza stampa il procuratore capo di Napoli, Giovanni Colangelo.
Circa i dettagli abbiamo ascoltato il capitano Lorenzo Chiaretti, comandante dei Carabinieri di Mondragone.
L’allarme è per le prossime scarcerazioni per fine pena, di alcuni esponenti legati al clan dei casalesi.
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