Uscirà nelle sale cinematografiche il prossimo 19 dicembre “COLPI DI FORTUNA”, la commedia di Neri Parenti con Christian De Sica, Lillo e Greg, Luca e Paolo, Francesco Mandelli, prodotta dalla Filmauro di Aurelio De Laurentiis.
Ecco "Colpi di fortuna" il nuovo film di Aurelio De Laurentiis al cinema dal 19 dicembre
“Sapere è Cultura”, convegno a Napoli con Caldoro e il presidente del Cnr, Luigi Nicolais
“Non è solo il Ministero della Ricerca che deve occuparsi di questo argomento, ma anche quello dell’Economia, dello Sviluppo economico. Il Governo dovrebbe rendersi conto che qualunque piano di rilancio industriale dovrebbe partire da scuola università e ricerca”. Lo ha detto Gino Nicolais, presidente del Cnr, intervenuto a Napoli al convegno “Sapere è cultura”, organizzato dall’Associazione Elaborando. “Invece si tagliano fondi all’università, non si danno risorse alla ricerca – ha affermato – Dovendo competere per Horizon 2020, siamo ancora il Paese con il più basso numero di ricercatori, in cui quelli che ci sono vengono pagati meno di tutti”. “Oggi partiamo con un handicap – ha concluso – ma dobbiamo vincere una competizione europea”.
"Sapere è Cultura", convegno a Napoli con Caldoro e il presidente del Cnr, Luigi Nicolais
“Non è solo il Ministero della Ricerca che deve occuparsi di questo argomento, ma anche quello dell’Economia, dello Sviluppo economico. Il Governo dovrebbe rendersi conto che qualunque piano di rilancio industriale dovrebbe partire da scuola università e ricerca”. Lo ha detto Gino Nicolais, presidente del Cnr, intervenuto a Napoli al convegno “Sapere è cultura”, organizzato dall’Associazione Elaborando. “Invece si tagliano fondi all’università, non si danno risorse alla ricerca – ha affermato – Dovendo competere per Horizon 2020, siamo ancora il Paese con il più basso numero di ricercatori, in cui quelli che ci sono vengono pagati meno di tutti”. “Oggi partiamo con un handicap – ha concluso – ma dobbiamo vincere una competizione europea”.
Il Cardinale Sepe invita Papa Francesco a Napoli, il Pontefice gli manda i doni per l’asta
“Ho detto a Papa Francesco, sai che mi devi dare un regalo? Raccontandogli della nostra iniziativa annuale a Napoli. Lui ha preso il poncho e me lo ha dato, dicendomi ‘ti farò fare bella figura, perché è di lana buona”. Così l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, ha raccontato oggi la donazione da parte di Papa Francesco del poncho che, insieme ad alcuni quadri sono stati donati dal Santo Padre per l’asta di beneficenza che si svolgerà il 22 dicembre nel corso di una serata all’auditorium della Rai di Napoli. Una serata che vedrà sul palco il cantante Sal Da Vinci che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. ”Io sono stato fortunato, perché la musica mi ha salvato e mi sembra giusto portare un sorriso ai chi ne ha bisogno”, ha spiegato Da Vinci che ha anche ricordato i momento difficili vissuti ”alcuni anni fa, quando mio figlio si ammalò di meningite e guarì grazie per intercessione della Madonna”. All’asta verranno messi anche alcuni doni del Presidente della Repubblica Napolitano e ”di altri esponenti delle istituzioni locali”, ha spiegato Sepe, che ha raccontato anche ”di una signora che ha donato degli orecchini antichi bellissimi”. Per la serata, ha spiegato il direttore della sede Rai di Napoli Fracesco Pinto ”sono stati coinvolti tutti gli artisti delle produzioni che si fanno da noi, da Un Posto al Sole a Made in sud”. Oltre che anquistando i doni nella serata, si contribuirà anche con i 15 euro del prezzo del biglietto. Quest’anno il ricavato dell’ottava edizione della serata di beneficenza sarà impiegato per il sistema ”angelo custode” che permetterà a 50 bambini affetti da gravi malattie croniche e che vengono curati in casa di restare costantemente in contatto con i medici dell’azienda pediatrica Santobono Pausilipo che riceverà un flusso costante di dati sulle loro condizioni cliniche.
Il Cardinale Sepe invita Papa Francesco a Napoli, il Pontefice gli manda i doni per l'asta
“Ho detto a Papa Francesco, sai che mi devi dare un regalo? Raccontandogli della nostra iniziativa annuale a Napoli. Lui ha preso il poncho e me lo ha dato, dicendomi ‘ti farò fare bella figura, perché è di lana buona”. Così l’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, ha raccontato oggi la donazione da parte di Papa Francesco del poncho che, insieme ad alcuni quadri sono stati donati dal Santo Padre per l’asta di beneficenza che si svolgerà il 22 dicembre nel corso di una serata all’auditorium della Rai di Napoli. Una serata che vedrà sul palco il cantante Sal Da Vinci che ha aderito con entusiasmo all’iniziativa. ”Io sono stato fortunato, perché la musica mi ha salvato e mi sembra giusto portare un sorriso ai chi ne ha bisogno”, ha spiegato Da Vinci che ha anche ricordato i momento difficili vissuti ”alcuni anni fa, quando mio figlio si ammalò di meningite e guarì grazie per intercessione della Madonna”. All’asta verranno messi anche alcuni doni del Presidente della Repubblica Napolitano e ”di altri esponenti delle istituzioni locali”, ha spiegato Sepe, che ha raccontato anche ”di una signora che ha donato degli orecchini antichi bellissimi”. Per la serata, ha spiegato il direttore della sede Rai di Napoli Fracesco Pinto ”sono stati coinvolti tutti gli artisti delle produzioni che si fanno da noi, da Un Posto al Sole a Made in sud”. Oltre che anquistando i doni nella serata, si contribuirà anche con i 15 euro del prezzo del biglietto. Quest’anno il ricavato dell’ottava edizione della serata di beneficenza sarà impiegato per il sistema ”angelo custode” che permetterà a 50 bambini affetti da gravi malattie croniche e che vengono curati in casa di restare costantemente in contatto con i medici dell’azienda pediatrica Santobono Pausilipo che riceverà un flusso costante di dati sulle loro condizioni cliniche.
Napoli, Red Canzian presenta il suo nuovo libro “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto”
Red Canzian ha presentato al “Teatro Posillipo” di Napoli il suo nuovo libro “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto” (editore Mondadori). Una serata all’insegna dei ricordi, della delicatezza e della poesia, nel racconto di una vita iniziata in una “villa” del Trevigiano e approdata ai palcoscenici di tutto il mondo. Applausi, emozione, incontro con i fans in un happening organizzato e promosso da Rosaria Palumbo.
L’introduzione è stata affidata al giornalista e critico musicale Federico Vacalebre. I saluti istituzionali sono stati portati all’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, che ha concesso il patrocinio all’evento, Nino Daniele.
“Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto. La mia vita, i miei sogni” si rivela un viaggio che restituisce al lettore un diario di vita vissuta, in cui Canzian ha la capacità di far vedere le cose nel momento stesso in cui avvengono, dalla sua nascita (correva l’anno 1951) a oggi. «Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni monento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi». È Charlie Chaplin, con questo suo celebre scritto, ad aprire il viaggio tra le pagine del libro di Red Canzian, in cui, in ogni capitolo, dal previsto “Gli anni in Villa” (si parla di Villa Borghesan, dove Red Canzian è nato e vissuto) al tristemente imprevisto “Caro amico ti scrivo…” (mentre Canzian correggeva le bozze del suo lavoro editoriale, giungeva la tragica notizia della morte dell’amico e collega Lucio Dalla), compaiono frasi celebri che racchiudono l’essenza di quello che si leggerà qualche riga immediatamente dopo.
“Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto. La mia vita, i miei sogni” non è però solo un libro autobiografico. C’è spazio anche per la storia, moderna e contemporanea. Una storia
raccolta in pillole, con date e fatti nella postfazione, dove compare anche un 1984 con Diego Armando Maradona che passa al Napoli diventando “ò Re”.
Napoli, Red Canzian presenta il suo nuovo libro "Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto"
Red Canzian ha presentato al “Teatro Posillipo” di Napoli il suo nuovo libro “Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto” (editore Mondadori). Una serata all’insegna dei ricordi, della delicatezza e della poesia, nel racconto di una vita iniziata in una “villa” del Trevigiano e approdata ai palcoscenici di tutto il mondo. Applausi, emozione, incontro con i fans in un happening organizzato e promosso da Rosaria Palumbo.
L’introduzione è stata affidata al giornalista e critico musicale Federico Vacalebre. I saluti istituzionali sono stati portati all’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, che ha concesso il patrocinio all’evento, Nino Daniele.
“Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto. La mia vita, i miei sogni” si rivela un viaggio che restituisce al lettore un diario di vita vissuta, in cui Canzian ha la capacità di far vedere le cose nel momento stesso in cui avvengono, dalla sua nascita (correva l’anno 1951) a oggi. «Ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà così difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi vivi come credi, fai quello che ti dice il cuore. Canta, ridi, balla, ama. Vivi intensamente ogni monento della tua vita, prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi». È Charlie Chaplin, con questo suo celebre scritto, ad aprire il viaggio tra le pagine del libro di Red Canzian, in cui, in ogni capitolo, dal previsto “Gli anni in Villa” (si parla di Villa Borghesan, dove Red Canzian è nato e vissuto) al tristemente imprevisto “Caro amico ti scrivo…” (mentre Canzian correggeva le bozze del suo lavoro editoriale, giungeva la tragica notizia della morte dell’amico e collega Lucio Dalla), compaiono frasi celebri che racchiudono l’essenza di quello che si leggerà qualche riga immediatamente dopo.
“Ho visto sessanta volte fiorire il calicanto. La mia vita, i miei sogni” non è però solo un libro autobiografico. C’è spazio anche per la storia, moderna e contemporanea. Una storia
raccolta in pillole, con date e fatti nella postfazione, dove compare anche un 1984 con Diego Armando Maradona che passa al Napoli diventando “ò Re”.
A Monica Sarnelli il “Premio Napoli c’è” 2013, organizzato dall’Espresso Napoletano
È stato assegnato alla cantante Monica Sarnelli il premio “Napoli c’è”, promosso dalla rivista l’Espresso Napoletano, diretta da Rosario Bianco e edita dalla sua “Rogiosi”. Giunto alla nona edizione il riconoscimento (una scultura di Lello Esposito), che si è svolto al teatro Acacia, intende premiare i valori di solidarietà ed eccellenza della nostra città…
Int. BIANCO
Serata intensa e ricca di emozione, condotta da Gino Rivieccio e Bruno Mirabile al cospetto dell’Arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe. Commozione quando sul palco sono saliti la vedova di Tiziano Della Ratta (il carabiniere ucciso in un conflitto a fuoco) e il papà di Lino Romano (il giovane ucciso per errore dalla camorra). Entrambi hanno ricevuto un riconoscimento dal comandante regionale dei carabinieri, Carmine Adinolfi e dal presidente del tribunale Carlo Alemi.
Momenti di spettacolo con Michee Simonelli, Antonio Spenillo e il duo “Principe e Socio Emme”, si sono alternati ai premi. Riconoscimenti anche all’imprenditrice Dorotea Liguori, al docente Antonio Marfella, al maestro di judo Giovanni Maddaloni (che ha regalato la cintura nera della legalità all’ex procuratore Lepore), Amedeo Manzo della Bcc e al procuratore Franco Roberti.
A Monica Sarnelli il "Premio Napoli c'è" 2013, organizzato dall'Espresso Napoletano
È stato assegnato alla cantante Monica Sarnelli il premio “Napoli c’è”, promosso dalla rivista l’Espresso Napoletano, diretta da Rosario Bianco e edita dalla sua “Rogiosi”. Giunto alla nona edizione il riconoscimento (una scultura di Lello Esposito), che si è svolto al teatro Acacia, intende premiare i valori di solidarietà ed eccellenza della nostra città…
Int. BIANCO
Serata intensa e ricca di emozione, condotta da Gino Rivieccio e Bruno Mirabile al cospetto dell’Arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe. Commozione quando sul palco sono saliti la vedova di Tiziano Della Ratta (il carabiniere ucciso in un conflitto a fuoco) e il papà di Lino Romano (il giovane ucciso per errore dalla camorra). Entrambi hanno ricevuto un riconoscimento dal comandante regionale dei carabinieri, Carmine Adinolfi e dal presidente del tribunale Carlo Alemi.
Momenti di spettacolo con Michee Simonelli, Antonio Spenillo e il duo “Principe e Socio Emme”, si sono alternati ai premi. Riconoscimenti anche all’imprenditrice Dorotea Liguori, al docente Antonio Marfella, al maestro di judo Giovanni Maddaloni (che ha regalato la cintura nera della legalità all’ex procuratore Lepore), Amedeo Manzo della Bcc e al procuratore Franco Roberti.