Stupro di Caivano, gli accusati provano a ridisegnare il contesto

0
275
Le indagini degli inquirenti sullo stupro delle due bambine nel Parco Verde di Caivano, definiscono scenari sempre più inquietanti. Non ci sono versioni ufficiali da parte delle forze dell’ordine che in questa fase non possono rivelare i contenuti di analisi forensi e interrogatori, ma ciò che trapela è uno spaccato di assoluto degrado e violenza, anche familiare. E così, emergono due distinte direttrici che riguardano sia i presunti autori delle violenze che i familiari delle due bambine.
I due indagati maggiorenni, stanno adottando una linea difensiva che tende a ridefinire il contesto e lo scenari. Si punta a dimostrare che le due bambine (considerata l’età non sarà mai possibile) non siano vittime inconsapevoli di cosa le è accaduto. Si parla di video in cui la più grande sarebbe ripresa in atteggiamenti sconvenienti, divertiti, quasi a dimostrare che fosse capace di gestire determinate relazione, al punto di  essere stata lei stessa a inviare ai presunti stupratori video “invitanti”.

SI PARLA DI UN GIRO DI BABY PROSTITUZIONE

I familiari degli indagati parlano di un giro di baby prostituzione. Per questo motivo, i due avrebbero consegnato spontaneamente i cellulari agli inquirenti.
Ma l’aspetto peggiore riguarda i contesti familiari. E per questo appare chiaro il motivo per cui la Procura per i Minori, come primo provvedimento, ha previsto l’allontanamento delle due bambine dai genitori.
Nel documento redatto dai magistrati e che riguarda il provvedimento per la 12enne, si legge tra le altre cose “che la minore è stata vittima di gravi abusi sessuali da parte di un gruppo di coetanei e che lo stile di vita della minore ha favorito la perpetrazione del reato ai suoi danni in quanto è frutto della grave incuria dei genitori che con ogni evidenza hanno messo di esercitare sulla figlia il necessario controllo, esponendola così a pericolo per la propria incolumità”.

IL NONNO DELLA 12ENNE VIOLENTO’ LE DUE FIGLIE

Una famiglia nella quale i genitori dipendenti da alcool e droghe, con un nonno che ha compiuto abusi sessuali su due figlie, successivamente adottate e in cura dagli psicologi. Con una sorellina più piccola spesso costretta a mendicare un pasto dai vicini e abbandonata a se sessa.
È questo dunque il contesto nel quale vanno avanti le indagini. È questo lo scenario in cui una sorta di macelleria sessuale ha come vittime due bambine di 10 e 12 anni che qualcuno vorrebbe dimostrare fossero consapevoli di cosa le stesse accadendo a magari capaci di determinarlo. Come nel peggiore gli incubi.