Stupro di Caivano, arrestati 7 minorenni e due maggiorenni

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Sono fatti “gravi e reiterati”, commessi con “brutale approfittamento” di vittime “deboli e in tenera età” e “con modalità subdole ai limiti della crudeltà”. Questi alcuni dei passaggi dell’ordinanza di custodia cautelare del gip del tribunale per i minorenni di Napoli, Umberto Lucarelli, che ha portato all’arresto della banda degli stupratori che a Caivano ha abusato di due cuginette di 10 e 12 anni. Nel branco 7 ragazzini minorenni e due maggiorenni. Uno dei ragazzi inoltre si era già reso protagonista di un tentativo di stupro, nel centro commerciale casertano “Campania” di Marcianise, ai danni di un’altra ragazzina, ma a causa dell’età non fu imputabile. La misura del carcere emessa per sei dei sette indagati si basa sulla convinzione, da parte del gip, che in comunità quei ragazzi “rappresenterebbero fonte di pericolo per gli altri minori”. L’operazione dei Carabinieri è stata descritta nella sede della Procura della Repubblica di Napoli Nord, dal procuratore Maria Antonietta Troncone.

Gli avvocati Angelo Pisani e Antonella Esposito, a nome dei familiari di una delle bambine abusate a Caivano, hanno espresso “soddisfazione per l’impegno e la prima risposta della magistratura alla denuncia delle vittime” e chiedono ora “di tutelare e salvare le loro famiglie e soprattutto la madre dei bambini, già messi in sicurezza”. I legali, che parlano di un “sistema infernale e criminale delle periferie dove ora le luci non vanno più spente”, hanno ricordato che l’inchiesta è partita proprio dalle loro denunce. Il Procuratore dei minori di Napoli, Maria de Luzenberger Milnersheim, dal canto suo ha voluto evidenziare che, a differenza di quanto sostenuto, a Caivano lo Stato c’è.