Aiuti alle imprese, protestano Fiavet e Confesercenti: escluse migliaia di aziende del turismo

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Agenzie di viaggio, noleggiatori con conducente, ma anche campeggi, villaggi turistici, guide e titolari di case vacanza esclusi dalle misure di sostegno alle imprese varate dalla Regione.
Fiavet Campania, la federazione degli agenti di viaggio, e Confesercenti regionale, accusano l’ente di Palazzo Santa Lucia e rilanciano: “Nonostante le rassicurazioni ricevute dall’assessore regionale al Turismo, siamo stati completamente ignorati dal decreto dirigenziale”.
Eppure sottolinea Ettore Cucari, presidente Fiavet-Campania “il personale continua a lavorare da remoto soprattutto per gestire le pratiche di rimborso, ma anche le ripartenze per chi deve necessariamente viaggiare e i rientri di chi per lungo tempo è rimasto lontano da casa”.

In altri termini – evidenzia la Fiavet – le agenzie di viaggio continuano a lavorare per alimentare il comparto turistico che contribuisce al Pil regionale nella misura del 15 per cento e che rappresenta il fiore all’occhiello della Campania.

Sulla stessa linea d’onda anche la Confesercenti Campania che, in una missiva inviata al governatore De Luca, menziona tra gli esclusi anche i noleggiatori con conducente, i villaggi turistici, gli affittacamere, I titolari di case vacanza, e anche campeggi e guide turistiche.
Errati, secondo il presidente Vincenzo Schiavo, anche i parametri utilizzati per circoscrivere le categorie imprenditoriali beneficiarie dei contributi. Troppo basso il limite dei 100 mila euro di fatturato perché molte imprese del comparto turistico – aggiunge il rappresentante della Confesercenti – guadagnano dal 3 al 10 per cento del totale dichiarato. Meglio quindi utilizzare il netto effettivo, sottolinea Schiavo evidenziando che così si rischia di premiare i furbetti che prima della crisi lavoravano al nero”.

Ecco la richiesta avanzata subito dopo la pubblicazione sul bollettino ufficiale delle Regione del decreto a sostegno delle imprese campane: oltre all’accesso immediato a misure per il comparto e per il personale delle agenzie, è necessario rimodulare l’intera offerta turistica affinché la Campania possa immediatamente recuperare il livello di presenze e di arrivi che, fino a un mese e mezzo fa, era al vertice delle preferenze di vacanzieri italiani e stranieri con punte record di occupazione – a primavera e nei ponti di fine aprile dell’anno scorso – di oltre l’85 per cento delle strutture ricettive.